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salve a tutti quanti di voi usano questo calibro?! che ne penste?mi date le vostre esperienze e le vostre impressioni?
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Nunzio ha scritto:quindi a differenza dei grossi calibri il 30-06 con la palla giusta lascia la carne pulita?
E vero, l'ogiva e sempre un 308, la diferenza sta come un cal.12 e un cal.12 magnum ma certamente per la caccia in battuta escluderei ciò che ho visto, 9,3x74R 444marlin.veromario ha scritto:il 30-06 non mi sembra poi tanto piccolino,insieme al 308 è secondo me il miglior calibro per il cinghiale.
ciao mario.
Voglio spezzare una lancia a favore del .444 Marlin.Capello ha scritto:E vero, l'ogiva e sempre un 308, la diferenza sta come un cal.12 e un cal.12 magnum ma certamente per la caccia in battuta escluderei ciò che ho visto, 9,3x74R 444marlin.veromario ha scritto:il 30-06 non mi sembra poi tanto piccolino,insieme al 308 è secondo me il miglior calibro per il cinghiale.
ciao mario.
Il primo rovina molto ma il secondo se lo colpisci nel coscio il posteriore lo butti tutto
Uso da anni il .30-06 in carabina semiautomatica per la caccia al cinghiale in battuta. Ho effettuato decine di abbattimenti su cinghiali dai 30Kg ad oltre il quintale.
Mai, dico mai, ho avuto l'impressione che la vecchia ordinanza americana fosse inadeguata al compito. Tutti i cinghiali colpiti appena decentemente hanno percorso al massimo pochi metri. L'importante è usare cartucce con ogive giuste, che a mio parere sono la classica soft point di qualità o meglio ancora una doppio nucleo. Tra le prime consiglio senza esitazione la Remington Core Lokt 180 grani SP (round nose). Ottima alternativa la Winchester Power Point 180 grani. Di quest'ultime ho sentito dire che la versione da 150 grani è ancor più micidiale, ma come tutte le soft point 150 grani sparate con un .30-06, la velocità a breve distanza è così elevata da provocare spesso dei veri disastri sulla spoglia. Riguardo le doppio nucleo ho provato la RWS DK 165 grani e la Nosler Partition 180 grani in caricamento Hirtemberger. Entrambe micidiali è dire poco.
Se si usano caricamenti di questa qualità basta indirizzare il tiro in area vitale. Anche un verro da 2 quintali di strada ne farà poca e spesso nemmeno quella.
Concludo ricordando che il .30-06 viene utilizzato a giro per il mondo per prede assai più pesanti e pericolose del cinghiale italiano come ad esempio i grandi orsi.
Inoltre è un calibro dotato di buonissima precisione intrinseca, e secondo me può dare soddisfazioni anche nella caccia ad animali impegnativi come il cervo appenninico a distanze non superiori ai 250m. Lo reputo invece decisamente esuberante per il capriolo, anche se in molti lo utilizzano e ne sono soddisfatti.
Se è considerato il "calibro di ordinanza" della caccia al cinghiale ci sarà un motivo. Per quel che mi riguarda, anche osservando i miei compagni di squadra, gli unici cinghiali che mi sono andati via sono quelli che ho padellato. Se "impanci" un animale non c'è calibro pesante che tenga.
Mi permetto comunque di consigliare palle almeno da 180 grani. E se le trovi più pesanti, anche meglio. In genere soft point (o Teilmantel, a chi piace il tedesco), in considerazione che non si tratta quasi mai di un tiro da grandi distanze. Ho notato che quelle leggere, molto veloci, sciupano tanto e creano vasti ematomi che portano via molta carne, in particolare tutte quelle "plastic point". Ma comunque ricordiamoci che sono proiettili per canne rigate. Basta guardare i filmati delle case produttrici di munizioni per vedere quello che fanno i proiettili nei blocchi di gelatina balistica.
Marcello
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...in 30.06 ho sempre sparato le 180 gr...con qualche puntata a 200 gr...
...fedele al pensiero che il chinghiale vuole più peso per il calibro considerato...