Giovanni, ho visto i filmati, salvo 2 o 3 casi, il cacciatore si trovava sulla strada scelta dal cinghiale. I cinghiali di questo filmato sono diversi da quelli tirati con la fionda con l'elastico e la freccia. Non ho capito con quale calibro venivano cacciati i cinghiali del filmato in quella specie di girata, molto probabilmente con calibri molto più potenti del 223. In ogni caso per il mio modo di intendere la caccia moto più dignitosa di quello che si è visto nell'altro filmato. Giovanni, la sofferenza subita da alcuni di quei cinghiali sparati con calibri "adeguati" è di lunga superiore a un cinghiale tirato dal sottoscritto con il 223. Io gli tolgo la corrente pigiando sul grilletto, oltre alla carne più buona il cinghiale non soffre e non si spaventa.Se vietassero il 223, non cambierebbe niente, io continuerei a tirare sempre nella stessa zona dove si trova la centralina elettrica. Pensi che il cinghiale soffrirebbe di meno se tirato con un calibro più grosso?
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Senza piu' entrare in merito ai calibri, la differenza fra cinghiomaiali e cinghiomaiali e' spesso notevole. Come saprai di sicuro, il maiale domestico e' il discendente diretto del cinghiale. Il nome scientifico e' lo stesso per ambedue, se non vado errato. La prova ne e' che gli incroci fra cinghiale mediterraneo o attila e maiali domestici non sono sterili come per esempio gli incroci fra cavalli ed asini o leoni e tigri. I nostri cinghiomaiali dopo tante generazioni selvatiche hanno cominciato a ritornarre alle sembiianze antiche pre-addomesticamento. Ma naturalmente la genetica non e' bianca o nera. Spesso fra una figliata di cinghiomaiali neri che sembrano piu' cinghiali che maiali, ne nasce qualcuno rosa o pezzato. Certi (specialmente qui in Alabama) hanno un corpo piu' a botticella e le zampe corte. Ma ogni tanto ne trovi uno che sembra un cinghiale totale. Tutto dipende dalla razza (non specie) di cinghiale domestico i cui geni sono prevalenti nell'esemplare selvatico, da quante generazioni si e' inselvatichito il suo ceppo, ecc. Inoltre sono presenti a volte anche geni di cinghiali non addomesticati, prevalentemente di tipo Attila, che sono stati importati in riserve di caccia per il piacere dei soci e che poi sono scappati e si sono uniti a maiali inselvatichiti. Poi ci sono anche maiali domestici che ogni tanto scappano e ri-immettono nel gene pool i lo ro geni e le loro caratteristiche. Insomma, e' un miscuglio molto complesso. In fondo puoi vedere lo stesso fenomeno fra gli esseri umani. Proveniamo tutti da un cepppo comune, ma vedi le differenze fisiche fra i Watussi e gli Esquimesi, fra i greci e gli svedesi, fra i cinesi e gli italiani. E poi ci sono quelli di sangue misto. Io sembro un nordico. Piu' alto dell'italiano medio della mia generazione, nato con capelli biondissimi (poi divenuti castano chiaro--e poi, ahime'!--grigi) e occhi verdi. Ho anche la cosiddetta "nuca normanna." Mio nonno materno era siciliano di origine normanna (i normanni erano vichinghi--uomini del nord--trapiantati sulla costa francese e poi anche in Sicilia). Mio padre sembrava un libanese. Mia moglie (americana di nascita e' di origini franco/scozzesi/iralndesi/ecc.) Io nel mio DNA ho geni del Caucaso, della Turchia, del nordeuropa, ecc. Mia figlia (pensa che miscuglio che e' lei!) e' il ritratto di mia madre. A volte quando la guardo mi pare di vedere mia madre quando era giovane (dalle foto di lei). Quindi, per farla breve (cosa di cui non sono stato mai capace!) i nostri cinghiomaiali sono di tutte le forme, colori, e stazza. Ho visto (purtroppo non sono stato abbastanza svelto a sparare) una scrofa che sembrava in tutto e per tutto una scrofa di cinghiale selvatico al 100%, nera, grossa, e con le zampe lunghe, accompagnata da parecchi porcastri che erano i perfetti cinghiomaiali dell'Alabama: corpo a botticella, zampe corte, uno rosa, un altro pezzato. Anche il carattere e la personalita' variano. Certi sono molto aggressivi e violenti, altri piu' docili. Dipende anche dai predatori presenti nel loro habitat. Piu' vengono insidiati da predatori, piu' pericolosi diventano, specialmente le scrofe. Uno dei pericoli dell'usare trappole (sia a recinto che a laccio o tagliola) per acchiapparli e' quando viene imprigionato un giovane. Spesso la scrofa, impotente a liberarlo, infuriata, rimane nella vicinanza del figlio catturato, e guai al trappolatore che vada a uccidere e disporre del capo catturato. Ho visto il filmato di un tale che aveva uno striato in trappola e fu attaccato dalla scrofa quando ando' a prenderlo. Riusci' a malapena a saltare sulle gabbia, ma non abbastanza in tempo a salvare una gamba da morsi estesi e profondi. Da sopra la gabbia tiro' su il cancello a saracinesca, liberando il piccolo, che corse verso la mamma. I due si dileguarono poi nella foresta. Io ho comprato dei lacci, ma sta sicuro che quando andro' a ispezionarli avro' la mia .44 Magnum caricata con cartucce iperpotenti della Buffalo Bore pronta in fondina. Un fucile impaccia troppo ed e' piu' lento a puntare di una pistola. Ed e' addirittura inutile se una bestiaccia ti viene da dietro e ti fa cadere. Per quanto riguarda il tuo quesito (senza aggiungere alla chilometrica discussione dei calibri neanche un centimetro) e' ovvio che alla distanza giusta una pallottolina di .223 piazzata nel cervello e' meglio di una pallottolona di .416 Rigby nelle budella. E na pallottola di .308 piantata nel cranio e' altrettato letale. Ma... devo dire che se la pallottolina non colpisce il cranio in pieno e devia sull'osso senza arrivare al "computer" della bestia, non avra' abbastanza shock da fermare almeno temporaneamente l'animale. mentre una palla di .308 o piu' grande impartira' uno shock molto maggiore che incapacitera' l'animale almeno per abbastanza tempo da piazzare "chirurgicamente" un'altra palla. Uno puo' essere bravo quanto gli pare, avere un fucile da gara di tiro, un'ottica da 5000 Euro, un appoggio perfetto, niente vento, niente questione d'angolo di tiro (come sai tirare verso l'alto o verso il basso influisce sul punto d'impatto), una distanza di tiro breve... E mentre premi il grilletto l'animale fa un micropassetto in avanti, alza o abbassa la testa o la gira un pochino a destra o a sinistra, e la chirurgia va a farsi fottere. Ti racconto un episodio purtroppo non venatorio. Un mio prozio tento' di suicidarsi. Si mise una pistola alla tempia, una Browning Baby 6,35 mm, e tiro' il grilletto. La pallottolina, invece di infilarsi nel cranio e spappolare il cervello, quando incontro' l'osso devio' da un lato, percorse la circonferenza del cranio, ed usci' ad un paio di centimetri dal buco d'entrata. Il sangue si riverso' sotto lo scalpo, e quando fu portato all'ospedale la testa gli era diventata come un pallone. Non ebbe alcuna conseguenza e visse fino a tarda, anzi tardissima eta'. Se avesse usato una modesta .38 Special, o forse anche una 7,65 io non l'avrei mai incontrato.