Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse
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Condivido tutto quello che hai scritto, forse con una filosofia diversa. Premetto che è solo una mia opinione nell'interpretare il lavoro di interazione con il cane a caccia. Mi scuso se parto da "lontano", lo faccio per spiegarmi meglio e dare una visione più completa e possibilmente coerente con quello che è il mio pensiero. Il cane è un predatore, la caccia per lui non è altro che sopravvivenza. Lo scopo del cane è quello di predare e non quello di involare per dopo rincorrere, su questo punto credo che siamo tutti d'accordo. Il cane ha un condizionamento naturale formidabile è questo che influisce sul suo modo di comportarsi in base alle diverse circostanze, non ha bisogno dei nostri insegnamenti, almeno per quel che riguardano i suoi istinti naturali. Una persona coerente per meglio sfruttare le doti naturali del cane le dovrebbe incentivare e non reprimerle. Se si toglie al cane con l'addestramento lunico scopo che ha che è quello di predare lo si riduce a un semplice rilevatore di selvaggina. Mettersi in mezzo fra il cane e la selvaggina può andare bene con qualche tipo di selvaggina di allevamento, non certamente con selvaggina nata libera è sa come difendersi, la risoluzione del punto spesso è problematico anche per il cane esperto figuriamoci per chi decide di involare dando calci all'erba al passo dell'oca. Se l'interazione con il cane è perfetta bisogna dargli l'onore della prima mossa, il cane è intelligente se non ha le spalle coperte non sferra l'attacco, una volta fallito l'attacco si interviene con il fucile. Io la caccia con il cane la interpreto in questo modo, anche quando cacciavo con i cani da ferma. Ci sarebbe altro da dire, sulla filata, l'accostata e la guidata ma dopo diventa troppo lungo e si confondono le idee, però una cosa la posso dire che è quella che non tutti i cani sono capaci di risolvere in modo positivo una azione di caccia, alcuni per colpa di addestramenti non adeguati e altri perchè non sono disposti geneticamente, basta vedere quelli che fermano di sospetto. Un cordiale saluto.-------------------------------------------------------
Il tuo è un discorso equilibratissimo, solo se si tratta di cani che fermano il selvatico e aspettano il padrone per mettere in ala. L'arrivo del cacciatore è il segnale che il cane può "volare". Se poi lo si abitua a forzare a comando, (e solo a comando), l'azione non può che essere positiva, specialmente per i cani "indecisi", i quali si addormenterebbero sulla ferma. La tua scelta di non portare i cani sui fagiani, non lo condivido, in quanto come tu sai, il cane equilibrato e intelligente, tratta ogni selvatico diversamente, persino la quaglia selvatica da quella d'allevamento.
Mi sembra di capire, che l'amico Ulisse85, stia preparando il cane per le gare. In media un turno di gara dura 15 minuti, se il cane incontra e ferma, stando sulla ferma per 10 minuti...stiamo a posto! prima che frulli il selvatico, sentirai il fischio del giudice.
Quantomeno, suggerirei ad Ulisse 85, di mettersi al fianco del cane, mentre è in ferma e toccandolo col ginocchio o schioccando le dita, invitarlo a guidare, acconsentendo a tutte le direzioni che il cane prenderà nel muoversi. Questo naturalmente lo farà, una volta arrivato a ridosso del cane fermo e dopo trascorsi due minuti di ferma solida del cane.
Sempre parere personale di un NON addestratore.
Con altrettanto affetto.[Friends_emoticon.g:
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I gusti non si discutono e le opinioni vanno rispettate. Rispetto e condivido il tuo modo di interpretare la caccia con il cane da ferma, forse proprio per questo motivo ho deciso di cacciare con il cane da cerca. Io la caccia la interpreto allo stesso modo del cane, io e il cane ci confrontiamo con il selvatico lo scopo è quello di incarnierarlo per dopo poterci idealmente come un tempo sfamarci, non la vivo come uno sport, la vivo come all'origine. Di sportivo ho il pregio di non accanirmi mai sulla selvaggina, la ribatto solo per testare il cane giovane, L'atto sportivo che mi piace è anche quello di liberare la selvaggina per il ripopolamento. Per il resto guardo la sostanza, a caccia non ho tempo di ammirare il cane, mi concentro su altre cose. Il cane da ferma che carica perchè non riesce a guidare un fagiano che va a 30 km h. è intelligente e a caccia se alza a tiro va premiato con l'abbattimento, non va premiato quando rompe la ferma per sferrare l'attacco, va premiato quando non avverte e va a sbattere sulla selvaggina, non va premiato se anche per un attimo ha percepito l'emanazione. La vera caccia non è quella che alcuni cinofili vogliono far credere. CiaoIl comando di forzare non è altro che un invito a rompere la ferma e se non si ha un cane di grande equilibrio diventa un'arma a doppio taglio, io preferisco perderlo il selvatico piuttosto che forzare. La forzatura è per me la madre di tutti i vizi. Ovviamente questa è frutto della mia esperienza ed opinione personale del tutto discutibile. I miei cani li porto di rado sui fagiani proprio perchè pretendo una ferma solida. Se proprio devo, avanzo io davanti ai cani per indurre il selvatico ad involarsi. Con affetto Giovà...