Spinone italiano Ferentum Ulisse (1 utente sta leggendo)

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Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

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Il tuo è un discorso equilibratissimo, solo se si tratta di cani che fermano il selvatico e aspettano il padrone per mettere in ala. L'arrivo del cacciatore è il segnale che il cane può "volare". Se poi lo si abitua a forzare a comando, (e solo a comando), l'azione non può che essere positiva, specialmente per i cani "indecisi", i quali si addormenterebbero sulla ferma. La tua scelta di non portare i cani sui fagiani, non lo condivido, in quanto come tu sai, il cane equilibrato e intelligente, tratta ogni selvatico diversamente, persino la quaglia selvatica da quella d'allevamento.
Mi sembra di capire, che l'amico Ulisse85, stia preparando il cane per le gare. In media un turno di gara dura 15 minuti, se il cane incontra e ferma, stando sulla ferma per 10 minuti...stiamo a posto! prima che frulli il selvatico, sentirai il fischio del giudice.
Quantomeno, suggerirei ad Ulisse 85, di mettersi al fianco del cane, mentre è in ferma e toccandolo col ginocchio o schioccando le dita, invitarlo a guidare, acconsentendo a tutte le direzioni che il cane prenderà nel muoversi. Questo naturalmente lo farà, una volta arrivato a ridosso del cane fermo e dopo trascorsi due minuti di ferma solida del cane.
Sempre parere personale di un NON addestratore.
Con altrettanto affetto.[Friends_emoticon.g:
Condivido tutto quello che hai scritto, forse con una filosofia diversa. Premetto che è solo una mia opinione nell'interpretare il lavoro di interazione con il cane a caccia. Mi scuso se parto da "lontano", lo faccio per spiegarmi meglio e dare una visione più completa e possibilmente coerente con quello che è il mio pensiero. Il cane è un predatore, la caccia per lui non è altro che sopravvivenza. Lo scopo del cane è quello di predare e non quello di involare per dopo rincorrere, su questo punto credo che siamo tutti d'accordo. Il cane ha un condizionamento naturale formidabile è questo che influisce sul suo modo di comportarsi in base alle diverse circostanze, non ha bisogno dei nostri insegnamenti, almeno per quel che riguardano i suoi istinti naturali. Una persona coerente per meglio sfruttare le doti naturali del cane le dovrebbe incentivare e non reprimerle. Se si toglie al cane con l'addestramento lunico scopo che ha che è quello di predare lo si riduce a un semplice rilevatore di selvaggina. Mettersi in mezzo fra il cane e la selvaggina può andare bene con qualche tipo di selvaggina di allevamento, non certamente con selvaggina nata libera è sa come difendersi, la risoluzione del punto spesso è problematico anche per il cane esperto figuriamoci per chi decide di involare dando calci all'erba al passo dell'oca. Se l'interazione con il cane è perfetta bisogna dargli l'onore della prima mossa, il cane è intelligente se non ha le spalle coperte non sferra l'attacco, una volta fallito l'attacco si interviene con il fucile. Io la caccia con il cane la interpreto in questo modo, anche quando cacciavo con i cani da ferma. Ci sarebbe altro da dire, sulla filata, l'accostata e la guidata ma dopo diventa troppo lungo e si confondono le idee, però una cosa la posso dire che è quella che non tutti i cani sono capaci di risolvere in modo positivo una azione di caccia, alcuni per colpa di addestramenti non adeguati e altri perchè non sono disposti geneticamente, basta vedere quelli che fermano di sospetto. Un cordiale saluto.

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Il comando di forzare non è altro che un invito a rompere la ferma e se non si ha un cane di grande equilibrio diventa un'arma a doppio taglio, io preferisco perderlo il selvatico piuttosto che forzare. La forzatura è per me la madre di tutti i vizi. Ovviamente questa è frutto della mia esperienza ed opinione personale del tutto discutibile. I miei cani li porto di rado sui fagiani proprio perchè pretendo una ferma solida. Se proprio devo, avanzo io davanti ai cani per indurre il selvatico ad involarsi. Con affetto Giovà...
I gusti non si discutono e le opinioni vanno rispettate. Rispetto e condivido il tuo modo di interpretare la caccia con il cane da ferma, forse proprio per questo motivo ho deciso di cacciare con il cane da cerca. Io la caccia la interpreto allo stesso modo del cane, io e il cane ci confrontiamo con il selvatico lo scopo è quello di incarnierarlo per dopo poterci idealmente come un tempo sfamarci, non la vivo come uno sport, la vivo come all'origine. Di sportivo ho il pregio di non accanirmi mai sulla selvaggina, la ribatto solo per testare il cane giovane, L'atto sportivo che mi piace è anche quello di liberare la selvaggina per il ripopolamento. Per il resto guardo la sostanza, a caccia non ho tempo di ammirare il cane, mi concentro su altre cose. Il cane da ferma che carica perchè non riesce a guidare un fagiano che va a 30 km h. è intelligente e a caccia se alza a tiro va premiato con l'abbattimento, non va premiato quando rompe la ferma per sferrare l'attacco, va premiato quando non avverte e va a sbattere sulla selvaggina, non va premiato se anche per un attimo ha percepito l'emanazione. La vera caccia non è quella che alcuni cinofili vogliono far credere. Ciao
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

QUOTE=walker960walker;539128
Mi sembra di capire, che l'amico Ulisse85, stia preparando il cane per le gare.

Un attimo credo che avete interpretato male i miei video o quello che io abbia scritto... Il mio spinone lo sto solamente testando e i miei video fatti e mostrati sono dei video in cui non dovevo fare alcune cose ad esempio far partire il selvatico non facendo concludere a lui l' azione e via dicendo ma vi assicuro che la mia intenzione è solo quella di capire quanto cervello abbia in qualsiasi situazione anche al fianco di un cacciatore il quale non conosce i suoi metodi insomma li sto complicando la vita.... ora vi chiederete il perchè??? è un cane molto riflessivo con una dote innata istinto predatorio e un naso da invidia... ora voglio solo capire se è in grado di fare sia la caccia e qualche gara quando sarà il tempo... ma i miei veri allenamenti sono finalizzati alla caccia vera non faccio allenamenti da poco tempo e sempre con un selvatico bello pronto ma anche ore di sola cerca... perchè come ben sapete a caccia non è mai sicuro di incontrare per questo testo anche se ha dei cali senza selvatico.... insomma il mio intendo è quello di cacciare... infatti la sua stagione venatoria la farà in basilicata con territori davvero difficili e con selvaggina "Maestra". per quanto riguarda mettermi al fianco del cane mentre è in ferma toccandolo e via dicendo non c'è bisogno perchè sa già distinguere abbastanza bene una semplice gara dalla caccia guardate questo piccolo video e vi accorgerete della differenza... lo sbattere dei piedi a terra non è per far partire il selvatico ma per vedere la concentrazione del cane...prima la caccia poi le gare.... chi mette in risalto prima le gare non potrà mai fare la vera caccia e bene... è naturale che però bisogna educarlo si ma di certo non gli insegni nulla a lui anzi è il contrario. spero che in questo video siate daccordo con me... nel senso che il vostro cane da ferma a caccia si comporti così...
http://youtu.be/PdNm9d8dfao
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

Forse non mi sono spiegato bene; innanzi tutto l'ho detto e lo ripeto, un cane che a 11 mesi si comporta cosi sul selvatico, indubiamente ha davanti una carriera rosea e positiva.
Il mio discorso era che con alcuni selvatici, il cane, una volta che il cacciatore è in posizione, deve necessariamente forzare il volo. Pena ne è la perdita del selvatico. Certo questo non succede in tutti i casi o con tutti i selvatici.
Ulisse85 (scusa se ti chiamo col nik, ma non so il tuo nome), quello che dici è giustissimo e sono daccordo con te, sul fatto delle gare, anche secondo me un cane prima deve andare a caccia e poi a garegiare, (io con le gare ho finito da un pezzo). Una cosa è certa, sulla beccaccia questo cane ti farà godere.[thumbsup.gif]

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Condivido tutto quello che hai scritto, forse con una filosofia diversa. Premetto che è solo una mia opinione nell'interpretare il lavoro di interazione con il cane a caccia. Mi scuso se parto da "lontano", lo faccio per spiegarmi meglio e dare una visione più completa e possibilmente coerente con quello che è il mio pensiero. Il cane è un predatore, la caccia per lui non è altro che sopravvivenza. Lo scopo del cane è quello di predare e non quello di involare per dopo rincorrere, su questo punto credo che siamo tutti d'accordo. Il cane ha un condizionamento naturale formidabile è questo che influisce sul suo modo di comportarsi in base alle diverse circostanze, non ha bisogno dei nostri insegnamenti, almeno per quel che riguardano i suoi istinti naturali. Una persona coerente per meglio sfruttare le doti naturali del cane le dovrebbe incentivare e non reprimerle. Se si toglie al cane con l'addestramento lunico scopo che ha che è quello di predare lo si riduce a un semplice rilevatore di selvaggina. Mettersi in mezzo fra il cane e la selvaggina può andare bene con qualche tipo di selvaggina di allevamento, non certamente con selvaggina nata libera è sa come difendersi, la risoluzione del punto spesso è problematico anche per il cane esperto figuriamoci per chi decide di involare dando calci all'erba al passo dell'oca. Se l'interazione con il cane è perfetta bisogna dargli l'onore della prima mossa, il cane è intelligente se non ha le spalle coperte non sferra l'attacco, una volta fallito l'attacco si interviene con il fucile. Io la caccia con il cane la interpreto in questo modo, anche quando cacciavo con i cani da ferma. Ci sarebbe altro da dire, sulla filata, l'accostata e la guidata ma dopo diventa troppo lungo e si confondono le idee, però una cosa la posso dire che è quella che non tutti i cani sono capaci di risolvere in modo positivo una azione di caccia, alcuni per colpa di addestramenti non adeguati e altri perchè non sono disposti geneticamente, basta vedere quelli che fermano di sospetto. Un cordiale saluto.


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Si sono daccordo con quello che dici e credo che in linea di massima ci siamo...però!
:o Sempre se l'interazione col cane è perfetta, ma se questo non succede, bisogna far capire al cane cosa si vuole da lui. E' inutile aspettare col cane fermo ed in posizione, per 10 minuti, affinchè il cane si decida a sferrare l'attacco, Mica sta predando per lui, sta predando per me. Se poi invece, col tempo, il cane intelligente, capisce...ben venga, ma se non ci arriva, bisogna guidarlo. Secondo me i suoi istinti naturali, sono quelli di; cercare; fermare, catturare e mangiare la selvagina. Ne converrai con me, che le ultime due azioni, non convengono al cacciatore. Quindi qualche istinto naturale del cane, bisogna reprimerlo.
Sempre secondo me.

 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

Forse non mi sono spiegato bene; innanzi tutto l'ho detto e lo ripeto, un cane che a 11 mesi si comporta cosi sul selvatico, indubiamente ha davanti una carriera rosea e positiva.
Il mio discorso era che con alcuni selvatici, il cane, una volta che il cacciatore è in posizione, deve necessariamente forzare il volo. Pena ne è la perdita del selvatico. Certo questo non succede in tutti i casi o con tutti i selvatici.
Ulisse85 (scusa se ti chiamo col nik, ma non so il tuo nome), quello che dici è giustissimo e sono daccordo con te, sul fatto delle gare, anche secondo me un cane prima deve andare a caccia e poi a garegiare, (io con le gare ho finito da un pezzo). Una cosa è certa, sulla beccaccia questo cane ti farà godere.[thumbsup.gif]

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Condivido tutto quello che hai scritto, forse con una filosofia diversa. Premetto che è solo una mia opinione nell'interpretare il lavoro di interazione con il cane a caccia. Mi scuso se parto da "lontano", lo faccio per spiegarmi meglio e dare una visione più completa e possibilmente coerente con quello che è il mio pensiero. Il cane è un predatore, la caccia per lui non è altro che sopravvivenza. Lo scopo del cane è quello di predare e non quello di involare per dopo rincorrere, su questo punto credo che siamo tutti d'accordo. Il cane ha un condizionamento naturale formidabile è questo che influisce sul suo modo di comportarsi in base alle diverse circostanze, non ha bisogno dei nostri insegnamenti, almeno per quel che riguardano i suoi istinti naturali. Una persona coerente per meglio sfruttare le doti naturali del cane le dovrebbe incentivare e non reprimerle. Se si toglie al cane con l'addestramento lunico scopo che ha che è quello di predare lo si riduce a un semplice rilevatore di selvaggina. Mettersi in mezzo fra il cane e la selvaggina può andare bene con qualche tipo di selvaggina di allevamento, non certamente con selvaggina nata libera è sa come difendersi, la risoluzione del punto spesso è problematico anche per il cane esperto figuriamoci per chi decide di involare dando calci all'erba al passo dell'oca. Se l'interazione con il cane è perfetta bisogna dargli l'onore della prima mossa, il cane è intelligente se non ha le spalle coperte non sferra l'attacco, una volta fallito l'attacco si interviene con il fucile. Io la caccia con il cane la interpreto in questo modo, anche quando cacciavo con i cani da ferma. Ci sarebbe altro da dire, sulla filata, l'accostata e la guidata ma dopo diventa troppo lungo e si confondono le idee, però una cosa la posso dire che è quella che non tutti i cani sono capaci di risolvere in modo positivo una azione di caccia, alcuni per colpa di addestramenti non adeguati e altri perchè non sono disposti geneticamente, basta vedere quelli che fermano di sospetto. Un cordiale saluto.


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Si sono daccordo con quello che dici e credo che in linea di massima ci siamo...però!
:o Sempre se l'interazione col cane è perfetta, ma se questo non succede, bisogna far capire al cane cosa si vuole da lui. E' inutile aspettare col cane fermo ed in posizione, per 10 minuti, affinchè il cane si decida a sferrare l'attacco, Mica sta predando per lui, sta predando per me. Se poi invece, col tempo, il cane intelligente, capisce...ben venga, ma se non ci arriva, bisogna guidarlo. Secondo me i suoi istinti naturali, sono quelli di; cercare; fermare, catturare e mangiare la selvagina. Ne converrai con me, che le ultime due azioni, non convengono al cacciatore. Quindi qualche istinto naturale del cane, bisogna reprimerlo.
Sempre secondo me.

Se con il cane hai un buon rapporto puoi fare tutto senza pericolo di rovinare le sue doti naturali. Se riesci a vedere il cane in ferma lo puoi mandare a risolvere a comando, altrimenti e meglio aspettare e lasciare che decida lui, il cane lo sa se stai a distanza utile. Se hai fatto caso alcuni cani anche se hanno una buona ferma con la coda dell'occhio guardano il padrone, altri girano anche leggermente la testa per controllare la sua posizione. Solo l'ultima è sconveniente per il cacciatore, se il cane mangia la preda vuol dire che non ha cacciato per il suo padrone, ma questo comportamento non centra con la predazione, quando l'animale viene mangiato non è più una preda è solo una risorsa alimentare. Il cane che mangia la preda ha dei problemi comportamentali conseguenti a una cattiva socializzazione. La penultima azione non conviene al cacciatore solo per una questione egoistica, il cane che abbocca fa il suo dovere di predatore a lui non interessa chi è a catturare, l'importante è che dopo la cattura si rispettano le precedenze. Reprimere l'atto più importante solo perchè evita qualche volta al cacciatore di fare il tiro non è corretto nei confronti del cane, per me questa importante funzione in un cane da caccia non va repressa. Reprimere perchè il regolamento di qualche gara penalizza l'abbocco non lo trovo giusto, specialmente se viene fatto su della selvaggina non idonea. Da poco l'abbocco è penalizzato anche nelle prove di lavoro per cani da cerca. Io non ho mai sgridato o punito la mia springer perchè in una gara Sant'Uberto mi ha abboccato, anzi l'ho sempre premiata con una carezza. Giovanni, quando il cane torna con un selvatico catturato non mi interessa il modo della cattura, sono contento e lo premio perchè il cane lo ha fatto per il bene della famiglia. Dopo aver scritto forse ho capito a quale istinto ti riferisci quando dici: "Quindi qualche istinto naturale del cane, bisogna reprimerlo." Ti posso assicurare che le repressioni il cane non le capisce, le subisce per evitare conseguenze. Per non reprimere alcuni istinti è meglio stabilire delle regole prima di portare il cane a caccia. Giovanni, è solo una mia opinione, che non vuole assolutamente contrastare la tua e quelle di altri che la pensano diversamente. Comunque sono in larga parte d'accordo con te per quello che riguarda il comportamento del cane a caccia, ci sono forse dei piccoli dettagli che non compaciano perfettamente, se non fosse così non ci sarebbe neanche gusto a discutere su di alcuni argomenti. Ciao
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

Germano, il rispetto per te e Giovanni è pienamente ricambiato, non mi trovate daccordo col forzare il cane in ferma (al max lo faccio accostare fino all'involo del selvatico) perchè è pur vero che si va a caccia per incarnierare ma personalmente mi nutro più di emozioni che di carne ed un cane che parte a zig zag per involare un selvatico mi disorienta e non mi trasmette le emozioni che voglio. Inoltre io caccio esclusivamente becacce, beccaccini e quaglie, i primi sono molto celeri ad involarsi e non c'è necessità di forzare, forse sulle quaglie, più restie ad involarsi ci potrebbe essere qualche problema in più, ma solitamente dopo breve accostata a fianco dei cani si involano spontaneamente. Quando mi riferivo all'avanzare sui cani non mi riferivo alle scenette da gara con gli addestratori che danno calci alle povere bestie surrogate che non ne vogliono sapere di involarsi, ma mi riferivo all'azione di accompagnare i cani ad accostare fino all'involo senza rompere completamente la ferma. Un selvatico vero o se la da a gambe o non regge più di 1,5 - 2 minuti quando ha dietro la coda quadrupedi e bipedi con bastone tuonante. Per i fagiani non posso esprimermi pienamente, perchè come ti dicevo non ci vado spesso in quanto non li considero selvatici idonei per i cani da ferma, da noi sono immessi e sono dei brocchi, sarebbero una cattiva palestra per i miei cani. Ho visto soggetti affaggianati a lavoro in delle evoluzioni davvero orrende, kurzhaar che pistavano e si schiacciavano a terra come setter. Sono d'accordo che il cane da caccia debba essere bravo ad incontrare ed a concludere ma l'occhio vuole anche la sua parte, altrimenti i ns. avi allevatori perchè si sarebbero affaticati a tirare su soggetti quanto più possibile vicini allo standard (bellezza + lavoro) di razza. Con affetto..
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

innanzitutto voglio presentarmi mi chiamo Pasquale sotto ulisse85 quindi mi potrete chiamare così e sono onorato di discutere queste discussioni da vari punti vista di veri cacciatori, vorrei dire ad hunter76 che per un cane che deve imparare la ferma o che non ha abbastanza una ferma solida bè sono consigliate quaglie,starne, pernici, ma con un cane che ha già capito cosa fare portarlo a veri fagiani lì farà solo che bene, e sai perchè??? il fagiano è l' ultimo esame per un ottimo cane da ferma, perchè appunto dovrebbe fermare aspettarti e ripartire in qualche guidata per poi concludere dandoti la possibilità di azionare il tuo bastone tuonante ed è già un pò più complicato per qualche ausiliario che non sa trattare ogni diverso selvatico in maniera differente per il resto sono daccordo con te purtroppo parecchi modificano il loro vero istinto la loro vera cerca e per questo per un privato è sempre più difficile trovare un cucciolo che poi diventerà un vero cane da caccia. Dico questo perchè io per trovare una certa genealogia da dare alla mia cagna(spinona) bè cè nè voluto perchè??? perchè non si può prendere e accoppiare un cane che fa solo gare di 15 minuti lui non mi darà mai una prole di vero spinone da caccia eppure parecchi si accontentano, io preferisco un cane che cacci e poi sappia anche gareggiare e se non sarà in grado poi di farlo bè sono sicuro che all' occhio del cacciatore sarà più che notato più di un giudice ma loro sono i veri cani da caccia che dovrebbero andare avanti di selezione in selezione qualcuno lo fa ma altri??? troppi cani per ogni allevamento e non sono in grado di fare veri turni di allenamento.Detto questo Ringrazio germano56 per aver apprezzato il mio lavoro ma soprattutto il mio spinone.
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

Il tuo spinone è un bel soggetto senza dubbio e ti darà grandi soddisfazioni, sia a caccia che in prova (preferisco chiamarle cosi piuttosto che gare) ma sul comportamento dei cani da ferma sul fagiano ho molti pregiudizi soprattutto dopo avere visto soggetti affaggianati che facevano egreggiamente il loro lavoro facendoti incarnierare puntualmente il selvatico, ma che non erano un bel vedere. Il fagiano verace pedina come un pazzo e non in linea retta, è molto difficile che un cane riesca a mantenere il contatto in guidata. Le belle guidate le ho viste su fagiani allevati che dopo 20/30 mt si accasciavano dandosi al mimetismo, contrariamente con i fagiani selvatici il cane alterna fasi di ferma a brevi guidate, cerca a dettagliamenti e pistamenti che non tollero su un cane da ferma. Ovviamente opinione personale. IBAL
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

Sono d'accordo con Hunter76, il fagiano non è un selvatico per il cane da ferma. Il cane da ferma si è dovuto per forza di cose adattare a questo selvatico. In alcune zone se si continua a cacciare ancora con il cane da ferma è proprio grazie al fagiano.
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

Dopo tutto, siamo quasi tutti sulla stessa linea, chi più e chi meno, ma sulla stessa lunghezza d'onda.
Come detto in precedenza, ci sono varie scuole di pensiero, tutte valide ed ognuno si accosta a quella che più gli compiace. Per Germano, del quale mi reputo un suo "allievo", volevo chiedere: se il cane cattura la selvagina abboccando prima dello sparo, non credi potrebbe compromettere la ferma? Per gli spaniel non vi è pericolo, ma per i fermatori? Allora la corezzione al frullo non avrebbe motivo di esistere. Io caccio col cane da ferma, per estasiarmi del suo lavoro, ma vorrei anche sparare. Al cane fermo, dò un margine di massimo 2 minuti, poi forzo la ferma, o a comando o se non mi riesce, mi accosto al cane e lo invito a guidare. Più volte mi è successo di lasciare al cane l'iniziativa e non è scaturito niente e non si trattava di ferme in bianco o su calda, altre volte invece hanno risolto.
Ma quando cammini una giornata è trovi l'unica beccaccia, vorresti portarla a casa. A Gennaio o a Febbraio quando si poteva; mi insegnate che le beccacce si sono già laureate e non è cosa di tutti i cani poterle bloccare, ma se poi l'ausiliario si addormenta sulla ferma...addio arciera! Tanto per rimanere nel tema e fare quattro chiacchiere, ve ne voglio raccontare una:
Aspromonte, Dicembre, allora mi accompagnavo con un Kurzhaar maschio di tre anni (pazzo abbaiatore) ed un Setter Inglese, sempre di tre anni, che avevo strappato ad una sicura brutta fine, dalle mani di un mio amico che lo stava regalando a gente poco raccomandabile. I due cani erano cresciuti insieme, sia venatoriamente che fisicamente. Si conoscevano e si rispettavano. Il Setter consentiva, il bracco a volte si a volte no, ma in compenso incontrava di più.
Torniamo a noi. Mi trovavo in una piccola valle pianegiante, circondata da monti. La valle era sporca a chiazze, vi erano felci, che a volte mi impedivano di vedere i cani. Ad un tratto, vidi arrivare il setter, che piano piano rallentava la sua corsa, abbassando il garrese, fino a quando non fermò. Non sentivo il campano del bracco, quindi pensai che erano fermi tutti e due. Mi avvicinai, pronto allo sparo per l'eventuale frullo. Come mi spostai, vidi il bracco, in una "strana" posizione, era come...... seduto, ma sicuramente fermo! Subito pensai che la beccaccia la aveva lui, visto che il setter era arrivato da altro sito. I cani erano frontali, si guardavano in faccia. Feci altri quattro passi e mi fermai vicino al bracco, a circa 5 mt. Cercavo di capire quale via di fuga avrebbe preso la beccaccia. Rimanemmo così per parecchio tempo. Ad un tratto mi arrivò una ventata in faccia e fui invaso da un "odorino" che non vi dico, ma sicuramente inconfondibile! Il bracco era accovacciato, (e così era rimasto) ed aveva fatto una gran cag.....a ed era rimasto così vedendo il compagno fermo. Decisi di muovermi incitando i cani, i quali ruppero la ferma e si misero a cercare forsennatamente ogniuno per conto suo.
Sorridevo come un *******, perchè pensavo: ottima azzione, ottima e solida ferma, su una arrabbiatissima.....cag...a.[17]
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

davvero bello ahahahahah certo che quando sei a caccia e capita così non puoi saperlo cosa potrebbe accadere da un momento ad un altro di conseguenza nemmeno quando ci sta solamente una fot.u.a cag...a!!!![eusa_dance.gif] però prendiamocela col sorriso, dai fa anche questo parte della cacciata....;)
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

Dopo tutto, siamo quasi tutti sulla stessa linea, chi più e chi meno, ma sulla stessa lunghezza d'onda.
Come detto in precedenza, ci sono varie scuole di pensiero, tutte valide ed ognuno si accosta a quella che più gli compiace. Per Germano, del quale mi reputo un suo "allievo", volevo chiedere: se il cane cattura la selvagina abboccando prima dello sparo, non credi potrebbe compromettere la ferma? Per gli spaniel non vi è pericolo, ma per i fermatori? Allora la corezzione al frullo non avrebbe motivo di esistere. Io caccio col cane da ferma, per estasiarmi del suo lavoro, ma vorrei anche sparare. Al cane fermo, dò un margine di massimo 2 minuti, poi forzo la ferma, o a comando o se non mi riesce, mi accosto al cane e lo invito a guidare. Più volte mi è successo di lasciare al cane l'iniziativa e non è scaturito niente e non si trattava di ferme in bianco o su calda, altre volte invece hanno risolto.
Ma quando cammini una giornata è trovi l'unica beccaccia, vorresti portarla a casa. A Gennaio o a Febbraio quando si poteva; mi insegnate che le beccacce si sono già laureate e non è cosa di tutti i cani poterle bloccare, ma se poi l'ausiliario si addormenta sulla ferma...addio arciera! Tanto per rimanere nel tema e fare quattro chiacchiere, ve ne voglio raccontare una:
Aspromonte, Dicembre, allora mi accompagnavo con un Kurzhaar maschio di tre anni (pazzo abbaiatore) ed un Setter Inglese, sempre di tre anni, che avevo strappato ad una sicura brutta fine, dalle mani di un mio amico che lo stava regalando a gente poco raccomandabile. I due cani erano cresciuti insieme, sia venatoriamente che fisicamente. Si conoscevano e si rispettavano. Il Setter consentiva, il bracco a volte si a volte no, ma in compenso incontrava di più.
Torniamo a noi. Mi trovavo in una piccola valle pianegiante, circondata da monti. La valle era sporca a chiazze, vi erano felci, che a volte mi impedivano di vedere i cani. Ad un tratto, vidi arrivare il setter, che piano piano rallentava la sua corsa, abbassando il garrese, fino a quando non fermò. Non sentivo il campano del bracco, quindi pensai che erano fermi tutti e due. Mi avvicinai, pronto allo sparo per l'eventuale frullo. Come mi spostai, vidi il bracco, in una "strana" posizione, era come...... seduto, ma sicuramente fermo! Subito pensai che la beccaccia la aveva lui, visto che il setter era arrivato da altro sito. I cani erano frontali, si guardavano in faccia. Feci altri quattro passi e mi fermai vicino al bracco, a circa 5 mt. Cercavo di capire quale via di fuga avrebbe preso la beccaccia. Rimanemmo così per parecchio tempo. Ad un tratto mi arrivò una ventata in faccia e fui invaso da un "odorino" che non vi dico, ma sicuramente inconfondibile! Il bracco era accovacciato, (e così era rimasto) ed aveva fatto una gran cag.....a ed era rimasto così vedendo il compagno fermo. Decisi di muovermi incitando i cani, i quali ruppero la ferma e si misero a cercare forsennatamente ogniuno per conto suo.
Sorridevo come un *******, perchè pensavo: ottima azzione, ottima e solida ferma, su una arrabbiatissima.....cag...a.[17]
Ti ringrazio, però preferisco essere anche io un allievo, considerato che il forumu dovrebbe servire per scambi di esperienze e di opinioni, farlo in un rapporto paritario ( senza prime donne) ci guadagna il forum e tutti gli utenti. Comunque grazie, la stima è reciproca. Giovanni, tutto dipende dalla selvaggina e dalle condizioni favorevoli o sfavorevoli, il cane con esperienza le condizioni a lui favorevoli le sfrutta molto bene, se abbocca il motivo lo comprende, un animale veramente selvatico se si fa abboccare vuol dire chè è in una condizione non idonea a potersi difendere. In alcuni casi l'abbocco non è altro che un semplice recupero di selvatico menomato. Se parliamo di selvaggina di allevamento hai ragione, il cane potrebbe avere qualche problema nella ferma. Se si accorge che la quaglia è in difficolta nel levarsi in volo capisce anche che per lui può essere una preda facile, se dopo la quaglia non ha la forza di volare, non riesce a prendre il vantaggio sul cane e continua per parecchi metri a volargli a un metro dal naso e se alla fine la quaglia cede e viene abboccata quasi sicuramente può indurre il cane a fare tutto da solo senza aspettare l'aiuto del cacciatore, ma questo comportamento lo avrà solo su questo tipo di selvatico, se viene portato su beccaccini si ridimensiona dopo pochi inseguimenti. Rimango della stessa tua opinione il cane da caccia deve saper risolvere da solo senza l'aiuto dell'omino. Prima però deve espletare tutte le funzioni del cane da ferma, deve filare, fermare, aspettare il cacciatore per incominciare ad accostare, se l'accostata si trasforma in guidata lo deve saper fare fino a quando non diventa seguita, allora alcuni cani preferiscono forzare ed alzare la selvaggina a tiro utile anzichè perderla. A caccia il cane deve fare quello che è nelle sue possibilità per poter far incarnierare la selvaggina, bada alla sostanza e poco alla forma. Se dopo una persona vuol ammirare lo stile di lavoro come previsto dallo standard di razza deve portare il cane su terreni e selvatici a lui confacenti. Se per esempio vuoi ammirare il trotto dello spinone o del bracco italiano lo devi portare sulla vegetazione dove il cane non è impedito da ostacoli troppo alti. Io sono dell'opinione che quando si caccia ogno deve fare il suo e ognuno deve concentrarsi sul proprio lavoro. Il compito del cacciatore e trovare la posizione giusta per effettuare un buon tiro e non quello di ammirare il cane, opinione personale. La correzione al frullo se fatta male rovina il comportamento del cane. Per un cane da gare Sant'Uberto la correzione non è obbligatoria, ma visto che a parità di punteggio può fare la differenza e visto che le gare tipo Sant'Uberto si fanno su quaglie di allevamento se il cane è corretto si evita di rinunciare a qualche al tiro. Si addestra il cane anche in modo coercitivo a non inseguire e non si può (visto il tipo di selvaggina) sfruttare il condizionamento naturale del cane. Giovanni, quando a un predatore gli proibisci di abboccare e di inseguire non gli rimane quasi niente del predatore, il cane dopo aver fermato se la correzione è stata fatta male accosta contro voglia e non vuole più guidare, no ha più interesse, è diventato un rilevatore di selvaggina. E' inutile che spiego il motivo del perchè questo non succede con un cane che è stato addestrato per essere portato a caccia, cioè un cane fatto su selvaggina buona. A un cane da caccia non c'è nessun bisogno di correggerlo al frullo il cane è in grado di farlo autonomamente. Per il resto sono daccordo con te, specialmente sui fagiani le situazini prima si risolvono megli è. Ciao
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

Effettivamente neanche io tengo alla correzzione al frullo, non la pretendo, ma se c'è meglio, se non c'è l'accetto,ma mi rendo conto che sarebbe meglio ci fosse. Ho avuto solo una cagna che l'aveva di suo. Però io sono convinto che il cane non debba predare la selvagina, sempre secondo me, il cane deve fare gioco di squadra col cacciatore. In una squadra, ogni componente ha le sue mansioni; il cane cerca, trova, ferma, poi passa la palla al cacciatore che spara e "dovrebbe" abattere l'uccello. Se l'azione non si conclude con l'abattimento,la palla ripassa al cane e si va di rimessa e si ricomincia. Una volta colpito e caduto, la palla ripassa al cane per il recupero e il riporto (che ritengo il premio per il cane, oltre le mie carezze e parole).
Sempre secondo me, il cane che preda e abbocca, la vedo come una mancanza di rispetto verso il cacciatore o per dirla in altro modo, il cane che si comporta così, se ne frega altamente del cacciatore. Il cane deve sapere-capire, cosa vuole il cacciatore, e deve interaggire con lui, no metterlo da parte non facendolo sparare. Qui subentra la correzione al frullo, si vorrebbe la abbia spontanea, (come detto, alcuni soggetti la hanno) ti assicuro che se c'è, è una palese dimostrazione di rispetto del cane verso il cacciatore. Non contando poi il pericolo al momento dello sparo, ove il cane si potrebbe trovare nella traiettoria dei pallini (vedi a quaglie).
E' evidente che il cane che insegue dopo l'involo, vuole predare e come detto sopra per me è sbagliato.
Non so se ho reso il concetto, ma di sicuro tu hai capito cosa voglio dire.
Ritornando alla discussione in oggetto; secondo te, è ora di cominciare a correggere Ulisse, o ancora Pasquale deve aspettare?
Ciao.
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

devo aspettare, devo aspettare un soggetto così lo correggi con calma e molta tranquillità, comunque vi ringrazio dei consigli e della bella discussione che nè uscita fuori ma vedete in verità solo chi ha il proprio cane tra le mani sa veramente quando è il momento esatto di correggerlo e vi assicuro che per ora non è il momento deve ancora carburare perché può dare molto di più e quando sarà al limite, bene sarà il momento di corregerlo sempre se cè ne sarà di bisogno.
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

Effettivamente neanche io tengo alla correzzione al frullo, non la pretendo, ma se c'è meglio, se non c'è l'accetto,ma mi rendo conto che sarebbe meglio ci fosse. Ho avuto solo una cagna che l'aveva di suo. Però io sono convinto che il cane non debba predare la selvagina, sempre secondo me, il cane deve fare gioco di squadra col cacciatore. In una squadra, ogni componente ha le sue mansioni; il cane cerca, trova, ferma, poi passa la palla al cacciatore che spara e "dovrebbe" abattere l'uccello. Se l'azione non si conclude con l'abattimento,la palla ripassa al cane e si va di rimessa e si ricomincia. Una volta colpito e caduto, la palla ripassa al cane per il recupero e il riporto (che ritengo il premio per il cane, oltre le mie carezze e parole).
Sempre secondo me, il cane che preda e abbocca, la vedo come una mancanza di rispetto verso il cacciatore o per dirla in altro modo, il cane che si comporta così, se ne frega altamente del cacciatore. Il cane deve sapere-capire, cosa vuole il cacciatore, e deve interaggire con lui, no metterlo da parte non facendolo sparare. Qui subentra la correzione al frullo, si vorrebbe la abbia spontanea, (come detto, alcuni soggetti la hanno) ti assicuro che se c'è, è una palese dimostrazione di rispetto del cane verso il cacciatore. Non contando poi il pericolo al momento dello sparo, ove il cane si potrebbe trovare nella traiettoria dei pallini (vedi a quaglie).
E' evidente che il cane che insegue dopo l'involo, vuole predare e come detto sopra per me è sbagliato.
Non so se ho reso il concetto, ma di sicuro tu hai capito cosa voglio dire.
Ritornando alla discussione in oggetto; secondo te, è ora di cominciare a correggere Ulisse, o ancora Pasquale deve aspettare?
Ciao.
Giovanni, non ti voglio convincere, anzi se non ti consideravo non avrei insistito e ti avrei lasciato con le tue convinzioni. Premetto che rispetto le tue opinioni e non le discuto, però possiamo disquisire su comportamento del cane. Il ruolo al cane glielo possiamo scegliere noi, se per esempio il regolamento in una gara Sant'Uberto penalizza l'abbocco vuol dire che addestreremo il cane a non farlo abboccare, ma questo con il suo comportamento naturale non centra niente. Se una cane da caccia viene mandato sul selvatico a comando va per acchiappare e non per farlo solo volare, questo con la correttezza al frullo non centra niente. Se l'attacco non ha avuto esito favorevole, il cane da caccia equilibrato inseguirà giusto il tempo che il cacciatore impiegarà a tirare le fucilate, se l'animale cade lui va al riporto altrimenti gira e rientra. Lo fa perchè è stato condizionato a comportarsi in questo modo. I cani che inseguono a fondo per molto tempo hanno avuto un pessimo condizionamento, (non parlo di addestramento, perchè un cane può essere portato a caccia senza nessun addestramento, l'importante è che risponde bene alla chiamata) se per esempio dopo le mie "padelle" ci sono le fucilate del mio amico con relatiivo abbattimento il cane continuerà a inseguire più a lungo perchè ha capito che sarà premiato. Se invece il mio amico "padella" e più avanti c'è l'amico dell'amico che abbattera il selvatico, il cane inseguirà sempre più a lungo perchè è convinto che più avanti l'animale cadrà sotto qualche fucilata. Il cane scorretto lo abbiamo creato noi, non è nella natura del cane inseguire volatili, se lo fa è perchè lo abbiamo condizionato male, non lo fa per una mancanza di rispetto nei confronti del leaders. Ci sono diverse opinioni in riguardo alla correttezza al frullo, c'è chi porta i cani già corretti a contatto con la selvaggina e chi sfrutta il condizionamento naturale del cane. Io preferisco il secondo, ai cuccioli faccio rincorrere tutto quello che vola, i colombi nelle pinete sono ottimi, i beccaccini pure, le quaglie selvatiche anche, tutta la selvaggina degna di questo nome è buona per far prendere le giuste misure al cane. La cucciolona a sette mesi dopo che aveva caricato e involato il colombo si fermava a guardarlo, a quel punto bastava dargli l'ordine di seduto, dopo qualche tempo il seduto dopo il frullo lo faceva in automatico, bastava fargli solo l'abbattimento. Se si vuole correggere il cane al frullo in modo naturale ci vuole tempo sacrificio e qualche rischio, altrimenti quaglie di allevamento e cordino, molte volte può anche non bastare, anche il cordino se usato male può far male sia a livello fisico che mentale. Io sono dell'opinione che se per caso il cane dovesse abboccare non fa nulla di scandaloso e non commette nessuna mancanza nei confronti del padrone, fa semplicemente una cosa naturale. In natura non è detto che a uccidere deve essere per forza il capobranco. La grave mancanza la commette il cane che dopo aver abboccato si mangia la selvaggina o la va a nascondere, ma non certamente chi la porta gioiosamente al padrone. Sempre secondo la mia opinione per avere cani da caccia molto determinati la prima mossa bisogna concederla al cane. Mi hai chiesto la mia opinione su Ulisse e anche se ha risposto il suo padrone te la do ugualmente e anche volentieri. Se lo porta sempre sulla selvaggina buona deve aspettare che il cane maturi e faccia esperienza per tentativi, se lo porta su della selvaggina di allevamento la correttezza è meglio farla subbito, dopo potrebbe essere più problematico, visto e considerato che i cani specialmente se di carattere non sono disposti a rinunciare alle loro convinzioni, il cane si è convinto tramite un condizionamento sbagliato, dopo bisogna correggere e le correzioni il cane non le capisce le subisce, non insegurà per paura delle conseguenze. Nel condizionamento naturale il cane non insegue perchè non lo trova conveniente, e come ho sempre detto il cane fa tutto per convenienza. Sicuramente qualche altra pulce nell'orecchio te lo messa. La notte porta consiglio. Ciao alla prossima.
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

Ho capito cosa vuoi dire. Tu sfrutti al massimo le potenzialità naturali del cane. Si deduce che tu possegga mooooolta pazienza. Finora, credevo che io ero dotato di un'esauribile pazienza, almeno da quanto detto dai miei amici, ma mi devo smentire, tu mi passi alla grande:D. Il cane che ho adesso, (attila), vuoi per tempo, (che non c'è), vuoi per la mia età e mettici i tanti problemi della vita, lo sto facendo proprio come hai descritto tu. Infatti noto delle incongruenze che a volte mi mandano in bestia, ma poi penso che non è colpa sua, ma mia. Sono stato fortunato ad avere un cane abastanza equilibrato, motivato e potente in tutto, ma mooooolto testardo. Ormai è andata così, comunque devo dire che anch'io sono cambiato molto e ad ogni uscita mi fa e si diverte molto. In tempi indietro, non avrei tollerato diversi suoi comportamenti, avendo anche delle incazzature tremende, ora invece, mi scopro con un sorriso sulla bocca. Siamo due amici, che andiamo a caccia per divertirci ed ognuno di noi si comporta come meglio crede..........sto invecchiando????
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

non stai invecchiando hai capito semplicemente il tuo cane e lui ha capito te cosa vuoi da lui tutto qua.... niente di fantascientifico.... io credo che bisogna agire a seconda l ausiliario che ci troviamo al nostro fianco perché ognuno ha il proprio carattere la propria mentalità e il proprio equilibrio.... io ho capito il mio spinone dopo 3mesi di uscite intense... ed ora so che devo aspettare perché molto probabilmente si correggerà da solo anche al frullo perché ti sono sincero io fino ad ora ho fatto solo una cosa "solo uscire" niente di più.... il resto lo sta insegnando lui a me.
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

Ho capito cosa vuoi dire. Tu sfrutti al massimo le potenzialità naturali del cane. Si deduce che tu possegga mooooolta pazienza. Finora, credevo che io ero dotato di un'esauribile pazienza, almeno da quanto detto dai miei amici, ma mi devo smentire, tu mi passi alla grande:D. Il cane che ho adesso, (attila), vuoi per tempo, (che non c'è), vuoi per la mia età e mettici i tanti problemi della vita, lo sto facendo proprio come hai descritto tu. Infatti noto delle incongruenze che a volte mi mandano in bestia, ma poi penso che non è colpa sua, ma mia. Sono stato fortunato ad avere un cane abastanza equilibrato, motivato e potente in tutto, ma mooooolto testardo. Ormai è andata così, comunque devo dire che anch'io sono cambiato molto e ad ogni uscita mi fa e si diverte molto. In tempi indietro, non avrei tollerato diversi suoi comportamenti, avendo anche delle incazzature tremende, ora invece, mi scopro con un sorriso sulla bocca. Siamo due amici, che andiamo a caccia per divertirci ed ognuno di noi si comporta come meglio crede..........sto invecchiando????
Non credo che si tratti di un problema di invecchiamento, forse sei arrivato in un modo sbagliato al risultato, i risultati si possono raggiungere anche nel modo sbagliato. Hai capito che con le incazzature non si ottiene niente. Con il tempo capirai anche altre cose. Il rapporto con il cane lo devi interpretare in un modo leggermente diverso. Il cane non sa niente di cosa è un rapporto di amicizia, io credo che il rapporta fra un gruppo di cani non si basa sull'amicizia, con i cani i rapporti di amicizia non funzionano. Il cane viene guidato da istinti, quasi sicuramente il più importante è quello della sopravvivenza. Per poter sopravvivere i cani hanno bisogno di regole rigide, non credo che queste regole si basano sull'amicizia. Il rapporti fra cani è tutto incentrato sulla gerarchia, si regolano e fanno tutto in funzione di questo principio. Gira tutto intorno alla dominanza, sottomissione, leadership, nel suo mondo non esiste un rapporto paritario di amicizia, o sei dominante o sei sottomesso, il bello è che a decide se è più conveniente a essere sottomesso o dominante è sempre il cane. Il cane non sa cos'è la riconoscenza, quindi è logico che non fa niente per gratitudine, il cane non vuole essere trattato nè bene nè male, vuole essere trattato nel modo giusto sempre in funzione al suo modo di vivere che è diverso dal nostro. Se si comprendono i cani, a caccia si può benissimo andare anche con quelli dominanti, il risultato finale non cambia. Ciao e alla prossima discussione
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

Non credo che si tratti di un problema di invecchiamento, forse sei arrivato in un modo sbagliato al risultato, i risultati si possono raggiungere anche nel modo sbagliato. Hai capito che con le incazzature non si ottiene niente. Con il tempo capirai anche altre cose. Il rapporto con il cane lo devi interpretare in un modo leggermente diverso. Il cane non sa niente di cosa è un rapporto di amicizia, io credo che il rapporta fra un gruppo di cani non si basa sull'amicizia, con i cani i rapporti di amicizia non funzionano. Il cane viene guidato da istinti, quasi sicuramente il più importante è quello della sopravvivenza. Per poter sopravvivere i cani hanno bisogno di regole rigide, non credo che queste regole si basano sull'amicizia. Il rapporti fra cani è tutto incentrato sulla gerarchia, si regolano e fanno tutto in funzione di questo principio. Gira tutto intorno alla dominanza, sottomissione, leadership, nel suo mondo non esiste un rapporto paritario di amicizia, o sei dominante o sei sottomesso, il bello è che a decide se è più conveniente a essere sottomesso o dominante è sempre il cane. Il cane non sa cos'è la riconoscenza, quindi è logico che non fa niente per gratitudine, il cane non vuole essere trattato nè bene nè male, vuole essere trattato nel modo giusto sempre in funzione al suo modo di vivere che è diverso dal nostro. Se si comprendono i cani, a caccia si può benissimo andare anche con quelli dominanti, il risultato finale non cambia. Ciao e alla prossima discussione

Scusate la domanda da profano.Puo' essere che il cane è sottomesso in determinati ambienti e in altri è dominante oppure la diversa collaborazione dipendono solo dall'addestramento?
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

Scusate la domanda da profano.Puo' essere che il cane è sottomesso in determinati ambienti e in altri è dominante oppure la diversa collaborazione dipendono solo dall'addestramento?
I caratteri dei cani non sono tutti uguali, ci sono quelli che sono sempre in competizione con il padrone e quelli che si accontentano e sono felici facendo i gregari, anche questi se gli capita l'occasione ci provano a sfidare il padrone, la dominaza si manifesta in diverse forme, è dominante il cane che morde il padrone e allo stesso modo è dominante il cane che si schiena per farsi fare le coccole, in entrambi i casi sono cani che decidono è sanno quello che vogliono. Il cane è un grande manipolatore, lui ci manovra e ci fa credere cose che non hanno niente a che vedere con la realta, in poche parole sfrutta la situazione. In alcuni ambienti trova vantaggio a comportarsi in un determinato modo, in altri no, per questo si sente spesso dire "a casa fa tutto quello che gli ordino e fuori non mi ascolta più" A casa forse ha capito che la pappatoria è un bene disponibile del padrone, fuori subentrano gli istinti, la pappatoria se la va a cercare, il padrone non è più tanto indispensabile, anche se lo ritiene parte del suo branco, il cane dominante o sottomesso fuori dal branco si sente morto, per questo motivo dividerà sempre le sorti del suo branco. Questi cani vanno addestrarli con fermezza, altrimenti è difficile cacciare. Con fermezza ma sempre senza esagerare altimenti con un addestramento troppo coercitivo il cane si frena e non dà tutto quello che è nelle sue possibilità. Il massimo per me è portare il cane a caccia senza nessun addestramento, tutto quello che il cane deve capire lo deve capire tramite la socializzazione. Io ancora non ho il coraggio di farlo, anche perchè è difficile comunicare con il cane senza emettere suoni. Per finire ti dico per certo che la collaborazione con l'addestramento non centra una mazza. L'addestramento anche quello gentile è sempre una forma di imposizione, il cane per collaborare non ha bisogno di imposizione. Opinione personale, come ho sempre detto quando si parla di cani tutti possono dire tutto senza pericolo di sbagliare. Ciao
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

Ferentum Ulisse 13 mesi 2 - YouTube...... guardatelo tutto...

- - - Aggiornato - - -

http://youtu.be/7wu8KoLA18A...... guardatelo tutto...

- - - Aggiornato - - -

guardatelo tutto...
http://youtu.be/7wu8KoLA18A

- - - Aggiornato - - -

guardatelo tutto e ascoltate....

http://youtu.be/7wu8KoLA18A
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

Sarebbe interessante commentare qualche fase per spiegare a chi guarda alcune azioni fatte dal cane. Sarebbe molto più interessante e ci potrebbero essere anche scambi di opinioni. Il forum è fatto proprio per questo motivo, alcuni (compreso il sottoscritto) potrebbero trovare vantaggio dal filmato e imparare anche qualcosa.
 
Re: Spinone italiano Ferentum Ulisse

non sono un dresseur ma comunque ci provo, questo video è stato fatto dopo un ora e mezza di allenamento facendo lavorare il cane su un territorio vasto la cui partenza è da un punto su cui il cane una volta esplorata non deve passare più infatti lì era l ultimo pezzo come si sente nel video... dunque il mio spinone fa una cerca dettagliata a vento dove non lascia nulla al caso e quando scende giù si accorge di un emanazione forte di un selvatico in questo caso fagiano e lui si mette subito in ferma a questo punto credo che il fagiano se nè sia andato di pedina nel bosco e lui cerca di capire e seguire il suo odorato per risalire al fagiano stesso cercando prima fuori e poi entrando nel bosco in tutto questo non perde mai di vista il proprio amico cacciatore, in questo caso, io il quale doveva seguirlo nella fase di accostamento al selvatico ma per paura di qualche vipera per il mio cane ho cercato di rimanere fuori così lui potesse capire di non entrare nel fitto ma la sua voglia di concludere è stata più forte ed ho lasciato senza richiamarlo che ciò avvenisse...
 

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  • rox67 @ rox67:
    Salve a tutti,è un bel pò che non scrivo su mygra,potrei sapere da voi che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un beretta 682?
    Cita
  • rox67 @ rox67:
    Perché ne ho trovato uno ad un prezzo buono con due calci,però la chiave di apertura è spostata tutta a sinistra.
    Cita
  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) potrei sapere che spesa ci vorrebbe per rifare le chiusure ad un fucile
    beretta 682?
    Cita
  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può variare in base a diversi fattori, tra cui:

    1. **Condizione attuale delle canne** – Se sono molto usurate o danneggiate, il lavoro potrebbe essere più complesso.
    2. **Laboratorio scelto** – Un armiere specializzato o la stessa Beretta avranno tariffe diverse.
    3. **Eventuali pezzi da sostituire** – Se oltre alla rialesatura servono nuovi otturatori o altre componenti.

    ### **Preventivo indicativo:**
    - **Rialesatura delle canne (chiusure):**
    - Tra **€ 200 e € 400** a seconda della complessità.
    - **Sostituzione degli otturatori (se necessari):**
    - Altri **€ 100-€ 300** in base al modello e alla disponibilità dei ricambi.
    - **Costo totale stimato:**
    - Da **€ 300 a € 700** circa.

    ### **Consigli:**
    ✔ **Contatta un armiere specializzato** (o la Beretta stessa) per una valutazione precisa.
    ✔ Se il fucile è molto vecchio o molto consumato, valuta se conviene investire nella riparazione o cercare un'alternativa.

    Se hai bisogno di indirizzi di armieri affidabili, fammi sapere la zona e posso aiutarti a trovare un professionista! 🔧🔫
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      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Il costo per rifare le chiusure (o *rialesare le canne*) di un fucile Beretta 682 può...
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