La caccia al colombaccio non è semplicemente un'attività venatoria, ma una vera e propria arte che affonda le sue radici in una tradizione secolare. Conosciuto anche come "palomba" o, poeticamente, "l'uccello blu", questo selvatico affascina i cacciatori per la sua intelligenza, la sua vista acutissima e la sua proverbiale diffidenza. Cacciarlo richiede pazienza, profonda conoscenza dell'ambiente e una preparazione che dura tutto l'anno. In questo articolo esploreremo le tecniche, l'attrezzatura e i segreti che rendono questa caccia una delle più amate e complesse.
Il Protagonista: Il Colombaccio
Per avere successo, bisogna prima capire la preda. Il colombaccio (Columba palumbus) è un uccello gregario, che si muove in branchi più o meno numerosi a seconda del periodo. È un migratore parziale: alle popolazioni stanziali presenti in Italia si aggiungono, durante il passo autunnale (principalmente a ottobre), contingenti massicci provenienti dal Nord e dall'Est Europa. È proprio durante questo periodo che la caccia raggiunge il suo culmine. La sua vista eccezionale gli permette di scorgere movimenti sospetti o dettagli innaturali a centinaia di metri di distanza, rendendo il mimetismo e l'immobilità del cacciatore assolutamente cruciali.Il Santuario del Cacciatore: Il Capanno da Caccia
Il cuore pulsante di questa caccia è il capanno (o appostamento fisso). Non è una semplice postazione, ma un vero e proprio "teatro" da cui il cacciatore dirige la scena.- Posizionamento: La scelta del luogo è fondamentale. Il capanno deve essere costruito lungo le rotte di migrazione (i cosiddetti "passi"), su crinali, colline o vicino a zone di pastura (campi di mais, girasole, ghiande) o di abbeverata. Lo studio del territorio nei mesi precedenti l'apertura è essenziale.
- Costruzione: Deve fondersi perfettamente con l'ambiente circostante. Solitamente viene costruito con una struttura in legno o ferro, poi ricoperta con vegetazione locale (rami di leccio, corbezzolo, edera). Deve essere sufficientemente spazioso per ospitare il cacciatore e la sua attrezzatura, e dotato di piccole feritoie per l'osservazione e per il tiro, studiate per offrire un buon campo visivo senza esporsi. Il silenzio all'interno è d'oro.
L'Arte dell'Inganno: Le Principali Tecniche di Caccia
L'obiettivo è convincere i colombacci selvatici in volo che l'area attorno al capanno sia un luogo sicuro e attraente in cui posarsi. Per fare questo, si allestisce quello che in gergo viene chiamato il "gioco", un insieme di richiami vivi e stampi.1. La Caccia con i Cimbelli
Il cimbello è la tecnica più classica e spettacolare. Si tratta di un colombaccio d'allevamento o un piccione, addestrato a stare su un particolare meccanismo che ne simula il comportamento naturale.
- Come funziona: Il colombaccio viene legato tramite una piccola imbracatura (detta "brachetta") a un supporto mobile posto in cima a una lunga asta con un sistema a stantuffo. Azionando una cordicella dal capanno, il cacciatore fa salire e scendere il supporto. Il colombaccio, per mantenere l'equilibrio, sbatterà le ali, simulando perfettamente il movimento di un uccello che sta per posarsi su un albero.
- L'effetto: Questo movimento, visibile da grande distanza, è un potentissimo richiamo visivo per i branchi in volo. La vista di un conspecifico che si posa tranquillamente comunica sicurezza e invita il branco a scendere. Un buon cacciatore sa "cimbellare" al momento giusto, con la giusta cadenza, per incuriosire e guidare i selvatici verso il gioco.
Questa tecnica, spesso usata in combinazione con i cimbelli, aggiunge ulteriore realismo e dinamismo alla scena.
- Come funziona: I volantini sono piccioni addestrati a volare da un posatoio a decine di metri di distanza, per poi rientrare al richiamo del cacciatore. Vengono liberati dal capanno principale tramite un meccanismo oppure con un semplice movimento del cacciatore tramite una bacchetta in legno.
- L'addestramento: L'addestramento di un volantino richiede tempo e dedizione. Si inizia da giovani, facendoli abituare al cacciatore e premiandoli con il cibo. Gradualmente si aumenta la distanza dei voli, fino a ottenere un movimento ampio e naturale che simula il viavai di colombacci in una zona di pastura.
- L'effetto: Il volo circolare e ben visibile dei volantini rompe la staticità del gioco a terra, creando un'impressione di attività e sicurezza che può vincere la diffidenza anche dei branchi più smaliziati.
I Figuranti Silenziosi: Gli Stampi
Per completare il "gioco" e renderlo più credibile, si utilizzano gli stampi (o forme), ovvero riproduzioni di colombacci. La loro funzione è quella di "fare numero" e di simulare un branco già posato a terra o sui rami.- Stampi di Penna: Sono il non plus ultra del realismo. Si tratta di colombacci veri, impagliati da tassidermisti esperti in pose naturali (mentre pasturano, in vedetta, a riposo). La loro efficacia è massima, ma sono delicati, costosi e richiedono molta cura per non rovinare il piumaggio.
- Stampi in Plastica: Più economici, leggeri e resistenti. I modelli moderni, specialmente quelli "floccati" (ricoperti da una superficie vellutata che elimina i riflessi della plastica), offrono un ottimo compromesso tra realismo e praticità.
- Posizionamento (La Posata): La disposizione degli stampi è cruciale. Non vanno mai messi a casaccio. Si crea una formazione a "V" o a "J" sul terreno o sugli alberi spogli ("secchi"), lasciando uno spazio vuoto al centro che funga da "zona di atterraggio" invitante per i selvatici in arrivo.
Allevamento e Alimentazione dei Richiami
Avere richiami sani, tranquilli e performanti è la base del successo. L'impegno del cacciatore dura 365 giorni l'anno.- La Voliera: I colombacci devono essere alloggiati in una voliera spaziosa, pulita, ben arieggiata ma protetta dalle correnti d'aria e dai predatori. Deve essere dotata di posatoi di diverso diametro, mangiatoie, abbeveratoi e una zona con sabbia e grit per favorire la digestione.
- L'Alimentazione:La dieta deve essere varia ed equilibrata. La base è un misto di granaglie:
- Mais: Fornisce energia (carboidrati).
- Grano e Sorgo: Apprezzati e nutrienti.
- Favino e Piselli proteici: Apportano proteine, essenziali durante la muta e la riproduzione.
- Girasole: Ricco di grassi, utile prima della stagione fredda.L'acqua fresca e pulita non deve mai mancare. Durante la preparazione alla stagione venatoria, la dieta può essere arricchita per portare gli animali al giusto peso forma.
- Selezione e Addestramento: Non tutti i colombacci o piccioni sono adatti a diventare cimbelli o volantini. Si scelgono gli esemplari più docili e tranquilli, abituandoli fin da piccoli al contatto umano, alla brachetta e ai meccanismi, sempre con delicatezza e senza forzature.
L'Attrezzatura Essenziale del Cacciatore
Oltre al capanno e ai richiami, il cacciatore deve avere l'equipaggiamento giusto.- Il Fucile: Solitamente si utilizzano fucili semiautomatici o sovrapposti calibro 12. La scelta della canna e degli strozzatori è importante: si prediligono strozzature medie (*** o **) che garantiscono rosate efficaci a distanze medie (25-40 metri), tipiche di questa caccia.
- Le Cartucce: Le munizioni ideali per il colombaccio hanno una grammatura compresa tra 34 e 38 grammi, con piombo numero 7, 6 o 5. La scelta dipende dalla distanza di tiro media e dalle condizioni climatiche.
- Abbigliamento: Rigorosamente mimetico (camouflage), adatto alla vegetazione del capanno. Deve essere comodo, silenzioso e adeguato alla stagione.
- Accessori: Un buon binocolo è indispensabile per avvistare i branchi da lontano e studiarne il comportamento. Utili anche i richiami a bocca per produrre il caratteristico "tubare" del colombaccio.
Come avrete capito, la caccia al colombaccio da appostamento è molto più che premere un grilletto. È una sfida strategica contro un avversario nobile. È l'attesa paziente dell'alba, il fruscio delle ali che annuncia l'arrivo del branco, la scarica di adrenalina quando il "gioco" funziona. La caccia al colombaccio è la dimostrazione di come l'uomo possa inserirsi in un ciclo naturale non solo per prelevare una risorsa, ma anche per comprenderla, rispettarla e perpetuare un sapere antico che si tramanda di generazione in generazione. Un'immersione totale nella natura, un legame profondo con i propri ausiliari alati e una tradizione che richiede rispetto, etica e una passione che brucia incessantemente, in attesa che il cielo d'ottobre si colori di nuovo del blu argenteo del re dei boschi.GATTINI MARCO - Migratoria.it