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Sicuramente questa discussione interesserà solo una piccola fetta di utenti del forum , tuttavia credo che valga la pena di parlare dei vecchi propellenti e i loro produttori. Indubbiamente, grazie a loro siamo potuti arrivare agli ottimi prodotti odierni.
Verso la fine del 1800 la svolta scientifica della balistica ha occupato sicuramente uno dei primi posti nella storia.
Lasciando da parte le varie polveri nere spesso prodotte a livello locale e usate in particolare nei fucili ad avancarica, inizierei con alcuni grandi nomi che rimarranno indelebili nella storia pionieristica dell’epoca.
Le prime polveri infumi adatte ai fucili a retrocarica che hanno riscosso grandi successi sulle pedane del tiro al piccione in tutto il mondo, più di 130 anni fa sono state, per le straniere:
la SCHULTZE inizialmente prodotta in Germania poi in Inghilterra ,
La Inglese EMPIRE,
La Inglese DIAMOND
La inglese AMBERITE
La tedesca WALSRODE
Ecc…………
Invece i primi nomi di spicco Italiani sono stati :
L’ ACAPNIA di produzione Bolognese della Baschieri & Pellagri
La RANDITE nata a Lugo di Romagna; suo “padre” fu Pietro Randi.
La NIVEA prodotta inizialmente dalla ditta Leopoldo Berozzi di Spilamberto e dopo dalla Società Italiana Prodotti Esplodenti,
L'ARISTITE …… Più avanti parleremo anche di altre polveri un pochettino più giovani, la LANITE, l’AUSONIA , la IDEAL, la FULMIN ecc………..
L’ACAPNIA nata nel lontano 1886 ideata da Settimio Baschieri e Guido Pellagri fu da subito usata per confezionare cartucce da caccia ma in particolare per quelle da tiro al piccione. Nel 1894 si contese a milano il diploma di 1° grado, con la Schultze, la Smocheless , la Walsrode, la Randite, la Nivea e l’Aristite. Vinse la Schultze mentre l’Acapnia prese il 2° posto insieme alla Nivea e l’Aristite. Il terzo posto fu aggiudicato alla Randite, e proprio per questo il sig. Randi si offese con la giuria additandola di incompetenza e ingiustizia.
Nel 1897 il brevetto della Randite fu venduto alla Baschieri & Pellagri per tornare in mano al vecchio proprietario nel 1905.
E la storia continua …………………..
Verso la fine del 1800 la svolta scientifica della balistica ha occupato sicuramente uno dei primi posti nella storia.
Lasciando da parte le varie polveri nere spesso prodotte a livello locale e usate in particolare nei fucili ad avancarica, inizierei con alcuni grandi nomi che rimarranno indelebili nella storia pionieristica dell’epoca.
Le prime polveri infumi adatte ai fucili a retrocarica che hanno riscosso grandi successi sulle pedane del tiro al piccione in tutto il mondo, più di 130 anni fa sono state, per le straniere:
la SCHULTZE inizialmente prodotta in Germania poi in Inghilterra ,
La Inglese EMPIRE,
La Inglese DIAMOND
La inglese AMBERITE
La tedesca WALSRODE
Ecc…………
Invece i primi nomi di spicco Italiani sono stati :
L’ ACAPNIA di produzione Bolognese della Baschieri & Pellagri
La RANDITE nata a Lugo di Romagna; suo “padre” fu Pietro Randi.
La NIVEA prodotta inizialmente dalla ditta Leopoldo Berozzi di Spilamberto e dopo dalla Società Italiana Prodotti Esplodenti,
L'ARISTITE …… Più avanti parleremo anche di altre polveri un pochettino più giovani, la LANITE, l’AUSONIA , la IDEAL, la FULMIN ecc………..
L’ACAPNIA nata nel lontano 1886 ideata da Settimio Baschieri e Guido Pellagri fu da subito usata per confezionare cartucce da caccia ma in particolare per quelle da tiro al piccione. Nel 1894 si contese a milano il diploma di 1° grado, con la Schultze, la Smocheless , la Walsrode, la Randite, la Nivea e l’Aristite. Vinse la Schultze mentre l’Acapnia prese il 2° posto insieme alla Nivea e l’Aristite. Il terzo posto fu aggiudicato alla Randite, e proprio per questo il sig. Randi si offese con la giuria additandola di incompetenza e ingiustizia.
Nel 1897 il brevetto della Randite fu venduto alla Baschieri & Pellagri per tornare in mano al vecchio proprietario nel 1905.
E la storia continua …………………..