Come diceva Adriano Celentano in un film di cui non ricordo il titolo : "sono pienamente d'accordo con te a metà"...la ditriba fra le due scuole di pensiero "lento e pesante" e "leggero e veloce" (non ho volutamente fatto riferimento al diametro, perchè un millimetro non fa differenza) esista da quando esistone le monizioni a palla.
Un paio di animali li ho tirati anch'io e l'unica cosa che ho capito con assoluta certezza è che non c'è certezza e non esiste un buono a tutto in ogni evenienza.
Le prede sono esseri viventi, e quindi macchine organiche, di conseguenza 2 tiri apparentemente identici, in realtà tanto identici non lo sono mai...
Ho visto cadere fulminati grossi selvatici tirati con palle da 55 grn a quasi 1000 m/s e vedere allungarsi piccoli selvatici tirati con palle da 180 grn a quasi 1000 m/s.
Nel mezzo, decine e decine e decine di eccezioni...
Una cosa è certa, un selvatico ben colpito da una massa adeguata, di sicuro non resuscita e di sicuro non sopravvive. Come anche come giustamente dici tu, le lesioni nei centri nervosi di sicuro (anche se ????...ciò che non è mai successo non è detto che non possa succedere...sto estremizzando) ancorano il selvatico sul posto.
Il punto è che bisogna usare mezzi di cui si ha piena fiducia e personalmente per una mia fisima, non avrà mai sentimentalmente piena fiducia in una cartuccia commerciale anche se razionalmete dovrei averne (Federal di sicuro ricarica meglio di me).
Tutto questo per dire cosa...l'animale è stato colpito bene, il kit : arma, ottica, munizione e (stavolta) tiratore hanno fatto egregiamente il loro dovere.
Quindi cosa non ha funzionato? Nulla...ha funzionato tutto...il selvatico ha fatto poca strada ed è stato recuperato senza nessuna incertezza, ma il tiratore (io) era la prima volta che usava qusto "KIT" non c'era ancora quel feeling che si deve creare con il tempo.
Di conseguenza quello che per me di pancia è stato un risultato non del tutto gratificante, guardandolo da un punto di vista oggettivo e razionale tutto sommato non è affatto andato male!!!
Detto ciò secondo me...il 6.5 crd è un gran calibro da tiro, questo lo sta dimostrando, magari è anche un gran calibro da caccia, ma questo lo deve ancora dimostrare...
Il dal canto mio, continuerò ad usarlo e col tempo magari si guadagnerà quella fiducia che invece il 243 win, in cuor mio si è già guadagnato dopo anni e anni di onorato servizio e un paio di prede abbattute...(ovviamente quando dico un paio sto cazzarando )
Sono pienamente d'accordo con te... per l'altra meta'....[birra.gif]
Un "paio" di animali li ho abbattuti anch'io, con il .243, il .30-06, ed il .338 WM., nonche' col fucile a bacchetta di stile Hawken cal. .50. E cio' che ho colpito col .338 (e non ogni palla ha colpito esattamente dove volevo che colpisse--non sono mica come Cazzatus Maximus, che non sbaglia mai ne' col fucile ne' con la tastiera!) e' caduto sul posto--eccezion fatta per due cervi che hanno fatto una corsettina da niente. Ed uno era stato colpito da una palla che aveva probabilmente urtato contro un arbusto, a giudicare dalla stranezza del percorso fatto entro l'animale e dall'effetto terminale. So che esagero un po' ad usare il .338 (che un mio amico chiama "il bazooka"), ma la mia e' una situazione particolare: la selva selvaggia ed aspra e forte ai lati dei campetti per attirare i cervi mi costringerebbe ad andare carponi fra le spine per cercare di trovare un animale allungato; poi sono parzialmente daltonico e non vedo il rosso del sangue sul verde del sottobosco; inoltre da noi non c'e' l'Art. 842, e non posso legalmente entrare in un terreno altrui per recuperare un animale che ci e' andato ad esalare l'ultimo respiro. Uno dei posti dove caccio (quest'anno ci ho preso due cervi) e' di mia proprieta', ma il campetto e' in un angolo che confina con almeno tre proprieta' altrui dei cui proprietari conosco soltanto uno. Gli altri due non so chi siano o come contattarli. Quello che conosco e' quasi un amico, e non mi creerebbe problemi. Ma gli altri due? Qui sconfinare su un terreno altrui per cacciare e' un reato grave. Anche se lasci il fucile al confine magari e' meno grave, ma e' sempre una cosa seria.
Per me e' essenziale, piu' che "uccidere" l'animale, cio' che noi chiamiamo "breaking down," letteralmente il "rompere" l'animale in modo che sia immobilizzato. Poi se ancora respira c'e' un'altra cartuccia o il coltello. Una regola fissa per tutti, per tutti i posti, e per tutte le situazioni non esiste, ovviamente. Per me, per il mio posto, per le mie situazioni, "lento" (poi, chi ha detto che 2700 piedi al secondo e' "lento"?), pesante (250 grani) e grosso (.338) e' l'ideale. Senza poi contare che con quel fucile (e con le cartucce che carico io--mai usato contro animali con cariche commerciali) sono 35 anni che caccio, da Kodiak all'Aalabama, e mi ci trovo benissimo. Forse anche perche' anch'io sono vecchio, lento e pesante, e c'e' una grande affinita' fra noi due...