[h=1]Da Bergamo a Bolzano – Nuovo intervento contro i bracconieri di pulcini di Tordo[/h][h=3]Denunciato nei meleti di Bolzano. A casa, in provincia di Bergamo, sequestrati 123 uccellini[/h] 08 maggio 2013 – Terzo sequestro, comunicato nella giornata di oggi, di implumi di Tordo prelevati dai nidi. Dopo gli interventi nel bolzanino ed in provincia di Trento, a cura dei Carabinieri e del Corpo Forestale Provinciale, una terza operazione di polizia è avvenuta oggi intorno alle ore 12.00.
Ad intervenire ad Appiano (BZ) è stato il Corpo Forestale della Provincia di Bolzano, in collaborazione con i Carabinieri. Nel bergamasco, invece, il Corpo Forestale dello Stato.
A notare il presunto uccellatore, originario della provincia di Bergamo, è stato il personale del Corpo Forestale della Provincia di Bolzano. L’uomo sarebbe stato visto aggirarsi tra i meleti ed una volta trovatosi innanzi i Forestali avrebbe fatto cadere in terra un nido con tre implumi. Nella vegetazione circostante è stato così rinvenuto il nido, purtroppo ormai vuoto. I Forestali si sono subito messi alla ricerca dei poveri pulcini, riuscendone a trovare due. Il terzo probabilmente si è disperso nell’erba alta oltre mezzo metro.
Nell’automobile appartenente al soggetto ora denunciato, sono state trovate numerose scatole vuote. Il sospetto è che si possa trattare di contenitori in genere utilizzati per trasportare i nidi. Da Bolzano è così partita la richiesta di perquisizione domiciliare in provincia di Bergamo. Le verifiche presso l’abitazione dell’uomo, affidate al Corpo Forestale dello Stato, si sono concluse intorno alle 20.00 di stasera. Nel corso della perquisizione sarebbero stati trovati centoventitrè uccellini, perlopiù Tordi. Una sessantina erano sprovvisti di anello inamovibile obbligatorio per legge.
Secondo indiscrezioni pervenute, gli altri animali (ovvero quelli provvisti di anellino) mancherebbero della certificazione di origine. Tutti i volatili sono stati posti sotto sequestro, mentre l’uomo sarebbe stato denunciato per uccellagione e maltrattamento di animali.
Le indagini sono ancora in corso per accertare la destinazione riservata ai malcapitati animali. L’uomo, avrebbe dichiarato di essere un cacciatore, fatto quest’ultimo che potrebbe avvalorare ancora di più la quasi unica destinazione alla quale notoriamente sono avviati gli animali. Si tratterebbe di futuri richiami vivi per i cacciatori da capanno. Accertamenti, a tal proposito, sono tutt’ora in corso.
Ad intervenire ad Appiano (BZ) è stato il Corpo Forestale della Provincia di Bolzano, in collaborazione con i Carabinieri. Nel bergamasco, invece, il Corpo Forestale dello Stato.
A notare il presunto uccellatore, originario della provincia di Bergamo, è stato il personale del Corpo Forestale della Provincia di Bolzano. L’uomo sarebbe stato visto aggirarsi tra i meleti ed una volta trovatosi innanzi i Forestali avrebbe fatto cadere in terra un nido con tre implumi. Nella vegetazione circostante è stato così rinvenuto il nido, purtroppo ormai vuoto. I Forestali si sono subito messi alla ricerca dei poveri pulcini, riuscendone a trovare due. Il terzo probabilmente si è disperso nell’erba alta oltre mezzo metro.
Nell’automobile appartenente al soggetto ora denunciato, sono state trovate numerose scatole vuote. Il sospetto è che si possa trattare di contenitori in genere utilizzati per trasportare i nidi. Da Bolzano è così partita la richiesta di perquisizione domiciliare in provincia di Bergamo. Le verifiche presso l’abitazione dell’uomo, affidate al Corpo Forestale dello Stato, si sono concluse intorno alle 20.00 di stasera. Nel corso della perquisizione sarebbero stati trovati centoventitrè uccellini, perlopiù Tordi. Una sessantina erano sprovvisti di anello inamovibile obbligatorio per legge.
Secondo indiscrezioni pervenute, gli altri animali (ovvero quelli provvisti di anellino) mancherebbero della certificazione di origine. Tutti i volatili sono stati posti sotto sequestro, mentre l’uomo sarebbe stato denunciato per uccellagione e maltrattamento di animali.
Le indagini sono ancora in corso per accertare la destinazione riservata ai malcapitati animali. L’uomo, avrebbe dichiarato di essere un cacciatore, fatto quest’ultimo che potrebbe avvalorare ancora di più la quasi unica destinazione alla quale notoriamente sono avviati gli animali. Si tratterebbe di futuri richiami vivi per i cacciatori da capanno. Accertamenti, a tal proposito, sono tutt’ora in corso.