Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011
Re: ...dal Delta Danubio - 2010/2011
Buongiorno a tutti.
Finita altra gita venatoria di 3 giorni con solo 3 cacciatori perché 2 miei amici, che qui leggono, hanno avuto la pessima idea di “suicidarsi” e per giunta, ora, fanno anche gli spiritosi.
Come detto, la situazione qui in Delta, 5 giorni fa, era di freddo con quasi tutti i chiari ghiacciati ed andirivieni di anatre ed oche in cerca di zone o piccoli spazi vivibili. Molte anatre si erano rifugiate sulle terre allagate in prossimità degli argini tra gli alti alberi, alberi immarcisciti e quindi caduti, salci e canne perché l’acqua, continuando ad affluire, creava delle piccole correnti impedendone la solidificazione.
Tutto ciò valeva anche per le oche, ma in spazi più grandi e meno oppressi dalle piante, sempre nella parte sud della Riserva, che è stata la zona in cui si è svolta tutta la gita ma con solo 2 postazioni distanti una dall’altra al massimo 2 kilometri.
Sin dal primo giorno il tempo ha iniziato un lento ma incessante cambiamento, con leggerissimo vento da Sud il quale, se pur veramente molto leggero, riscaldava la temperatura portandola a dei massimi che son oscillati dai -2° ai +3°.
Capite bene che i primi due giorni son stati veramente “una pacchia” e non soltanto per i capi fucilati e raccolti ma principalmente per l’andirivieni delle anatre – specialmente germani, alzavole e fischioni - in gran quantità alla ricerca di dove poggiarsi per il loro sustentamento. Diveniva ancora più bello, sempre come spettacolo intorno alle 8,30/9,30, quando si muovevano anche i pescatori in cerca di aree lavorative i quali disturbavano e quindi muovevano quelle nostre amiche che nel frattempo si erano accasate magari evitando anche la fucilata giornaliera.
Vi son stati dei momenti veramente da cineprendere perché si avevano stuoletti di alzavole sfarfallanti sull’acqua, germani in gruppetti e a coppie ad altezza leggermente superiore, ancora germani di spostamento più alti, fischioni che si precipitavano giù a straccio alla vista degli stampi e delle anatre in volo ed ancora su questi, oche ancora più alte che si spostavano per andare sulla terra ferma o in giro per cibarsi, e palle enormi , altissime in cielo, di centinaia e centinaia di colombacci in arrivo.
Veramente uno spettacolo emozionante ed entusiasmante con tutt’intorno un cielo plumbeo some sfondo su uno specchio d’acqua riflettente la luce del giorno e per cornice il giallo/beige delle canne ormai secche.
Questa “situazione ghiacciata”,in verità, alla lunga però ha fatto si che le morette e le canapiglie andassero via, un bel po’ di alzavole si son anche dileguate ma ugualmente ho notato un maggior arrivo di germani – tutti maschi e con testosterone a mille – e di oche selvatiche e lombardelle.
Continuando con la leggera brezza da SUD, il sole che si affacciava verso le 11 riscaldando l’aria e rimando sino al tramonto, han fatto si che quasi tutti gli specchi si siano poi sghiacciati, ritornando alle difficoltà venatorie che questi luoghi non ti lesinano affatto e che a parer mio (e di tanti veri cacciatori) differenziano il valore della cattura di un anatide da un altro in diverso posto ed ubicazione.
Voi dovete sapere che tra i tantissimi amici cacciatori che ho veramente il piacere di conoscere da diversi anni, ve ne sono tre che mi fanno inca zzare poiché, in una tutta loro particolare scala di “gusti venatori”, disdegnano o non amano molto tirare ai germani reputandoli monotoni come tiro e gioco.
L’ultima mattina di caccia, consci della situazione climatica cangiata, dello stato dei luoghi e delle anatre esistenti, ho perfezionato una postazione già pronta come nostro solito da 4 giorni prima, già nel canneto mimetizzandola maggiormente non solo con le reti mimetiche desert ma con canne ancora tagliate, incastrare e tenute ferme con fascette elastiche. Quella mattina siamo giunti molto per tempo perché il giorno precedente avevo sentito in questa direzione e già con il buio cantare e levarsi in volo oche selvatiche e lombardelle.
Infatti, messi gli stampi ed entrati in capanno già verso le 6,40 – si può iniziare a tirare vedendoci e capendo qualcosa intorno alle 7,00 – dopo appena 10 minuti, senza fischi e richiami in attività e con tanto di sigaretta accesa in bocca (io), di fronte basse sono arrivate 5 selvatiche posandosi a fianco gli stampi e annunciando la loro venuta con un sonoro splash. Neppure il tempo di avvisare il mio amico che lui ne aveva già fucilate 2 in acqua ed una terza in volo lasciandomi le altre due che urtavano le ali cadendo tra le canne. Felicissimi per il primo bottino è iniziata la giornata con in mente il fatidico: “se tanto mi da tanto….“ seguito dai primi fiu-fiu dei germani in volo.
Sono giunte subito le prime educatissime – come loro solito – alzavoline per augurarci il buon giorno ricambiato da un più rumoroso nostro, ancora 4 germani maschi precipitatisi vicino ad uno stampo di una femmina intenti in un corteggiamento tanto intenso che li ha letteralmente colpiti lasciandoli li, dopo qualche decina di minuti ancora 5 germani in volo radente sul mojo ma restii ad accomodarsi han tentato di impennarsi ma son stati convinti a desistere e con successo, poi via così sino alle 8.30.
Nel frattempo ci han visitato anche 6 lombardelle, le quali appena di arrivo sono diffidentissime e non credono a nulla, ma mentre il mio amico ne ha bagnata la prima e padellata spudoratamente l’altra, io mi sono incartato con il mirino nella rete della paratia dinanzi a me smoccolando peggio di uno scaricatore di porto.
Eravamo giunti, dicevo, intorno alle 8,30 che Madre Natura ha deciso che per quel giorno avevamo quasi finito la quota di catture, dimostrandocelo subito con un volo da 18 germani che avanzava, alto a 70 metri, dinanzi a noi iniziando con l’abbassarsi ma di colpo virando sulla nostra destra, passarci da dietro, sfrondare a sinistra, prende il vento per scendere sugli stampi e…..involarsi andando via.
Allibiti ci guardiamo e gli chiedo: ti sei mosso ?; hai toccato il fucile da farlo luccicare ?
Mi guarda e mi dice nei denti: sei scemo o sei impazzito ? Sono a 10 cm da te !!!
Ok, Va bene, pazienza.
Dopo neppure 20 minuti, prima una decina di germani che fanno lo stesso giro e van via e poi ancora tre sempre germani che si comportano ugualmente.
Incomincio ad innervosirmi e voglio capirci qualcosa.
Ne parliamo e ci solleviamo per guardar bene la nostra postazione dal di fuori caso masi fosse cambiato qualcosa, guardiamo in acqua e gli stampi son tutti li fermi e precisini dove son stati messi, le catture la brezza li ha portati sotto bordo dalla parte opposta e quindi non creano scandalo…che diavolo è successo ? Mentre facciamo tutto ciò sento in lontananza e di arrivo cantare delle oche.
Immediatamente ci copriamo e ne vedo una 30ina arrivare dalle nostre spalle alte un centinaio di metri. Parte il richiamo e subito cambiano rotta dirigendosi verso di noi. Li seguo coperto dal passamontagna che mi lascia liberi solo gli occhi e con le mani in tasca per non mostrare il chiarore della pelle mentre il mio amico è totalmente coperto e viso in giù. Ci cantano in testa, andando su è giù iniziano a scendere quando intravedo dalla mia sinistra giungere ancora un altro volo di selvatiche di una 50ina di esemplari.
Lo sussurro al mio amico che leggermente mi riporta alla realtà ricordandomi di quanto fatto dai germani quando di colpo si alza urlando VAIIIIIII. Mi alzo all’unisono con lui e senza neppure mirare parte da entrambi una scarica di colpi che ci regala 6 selvatiche che si eran staccate dal gruppo (da quale poi perché son venute già basse e da destra ???) finendo in acqua e affondando gli stampi di alzavole.
Mentre lui esulta lo riporto di forza in ginocchio vicino a me facendogli notare che c’erano ancora oche che volteggiavano in cielo e che potevano ancora arrivare, cosa che poi è successa con una sola cattura ma tirata giù dall’alto.
Finito ciò è ripresa la cacciata con le anatre e di queste le alzavole e fischioni venivano e giocavano normalmente mentre i germani, stessa storia di prima, con solo 5 catture ancora con visti e fatti avvicinare almeno 200.
Non ho capito che cosa sia successo e son certo che non lo capirò mai, ma se qualcuno mi dice ancora che i germani sono monotoni o fa lo schifilzinoso, giuro lo butto in acqua !!!
Magari lo saranno anche, ma certamente non qui, non sono “polli colorati” ne anatre germanate come in molte altre parti del mondo.
Un abbraccio a tutti voi ed IN BOCCA AL LUPO
Mimmo Tursi