Re: REFERENDUM: QUORUM RAGGIUNTO
Il pericolo pero' viene dal legislatore che sotto la pressione di influenti personaggi politici contrari alla caccia tendono a restringere e limitare sempre più l'esercizio della nostra passione.
Se si riducono sempre più i tempi del calendario con la scusa delle direttive cee, si riducono i carnieri massimi ( in Campania 4 quaglie ! ) si si tolgono specie consentite dalla legge nazionale per fantomativche esigenze climatiche o assurde prassi "consolidate" ci impediscono la ricarica ecc. ecc, alla fine che cosa rimarrà della caccia?
Bravo. sono perfettamente d'accordo.Dottor_Destino ha scritto:Ciao a tutti. Vi seguo da diverso tempo anche se preferisco leggere invece che intervenire.
Vorrei dire soltanto che il 57% è stato il dato degli Exit Pol mentre il dato reale emanato dal Viminale poco fa sol conteggio ufficiale di coloro che sono andati a votare + i cittadini all'estero, è del 54,8 % (http://www.agi.it/rubriche/ultime-notiz ... oto_estero), quindi un 2% in meno di quanto credevamo all'inizio. E questo dato ulteriore mi tranquillizza in merito all'impossibilità che potrebbero avere ipotetici referendum futuri contro la caccia di raggiungere un quorum, anche se uniti a referendum di una certa rilevanza: secondo me non potrebbero mai passare!
Consideriamo che quello di ieri e di domenica è stato un referendum importantissimo, che ha toccato questioni VITALI, come quella dell'acqua e del nucleare, e anche in questo caso il quorum non sarebbe MAI PASSATO se non ci fosse stata l'angoscia collettiva scatenata dall'incidente in Giappone.
Per concludere, cari colleghi cacciatori penso proprio che per noi e la nostra passione "almeno sul frangente referendario" possiamo dormire sonni tranquilli.
PS. Voglio aggiungere in ultima analisi che se questo referendum non fosse passato come gli altri, avrebbero potuto essere prese seriamente in considerazione le svariate proposte di coloro che vorrebbero modificare l'art 75 della Costituzione per abolire i quorum in tutti i referendum. E allora si che ci sarebbe stato da preoccuparsi! Perché senza quorum i nostri detrattori farebbero alla svelta a farci smettere di andare a caccia!
Il pericolo pero' viene dal legislatore che sotto la pressione di influenti personaggi politici contrari alla caccia tendono a restringere e limitare sempre più l'esercizio della nostra passione.
Se si riducono sempre più i tempi del calendario con la scusa delle direttive cee, si riducono i carnieri massimi ( in Campania 4 quaglie ! ) si si tolgono specie consentite dalla legge nazionale per fantomativche esigenze climatiche o assurde prassi "consolidate" ci impediscono la ricarica ecc. ecc, alla fine che cosa rimarrà della caccia?