Re: R: Radio Migratoria "Beccaccia" 2012/2013
Re: R: Radio Migratoria "Beccaccia" 2012/2013
Questo dimostra come la "vera" caccia è anche poesia, per vera intendo tutta la caccia fatta con il cuore e non solo con cane fucile. Complimenti a te e al tuo cane.
Re: R: Radio Migratoria "Beccaccia" 2012/2013
Stamattina, alle 5,50, vado senza convinzione a tirare a qualche tordo. Arrivato, ancora a buio, mi posiziono su montarozzo di terra di fronte ad un vasto canneto che confina con un piccolo uliveto in cima ad una collina. I tordi dovevano spollare dal vallone sottostante. Ad est si fa chiaro, il pettirosso comincia a cinguettare. Ad un certo punto, eccola! arriva dalla mia destra, come una farfalla, sfiora volando, le cime degli ulivi, arriva sul canneto di fronte a me e lo sorvola passandolo tutto. Arriva nei pressi di un traliccio dell'enel, ormai la vedo come un puntino. Vira verso il vallone e il puntino si fa via, via più grande, sta tornando! Arriva di nuovo sul canneto e apre le ali. Quasi nel centro, sfarfalla e si posa dentro il canneto!!! Ci sarà uno spazio dentro (penso) e di lì non si muove più. Faccio lo spollo (poca roba). Poi penso: e perchè no! Vado a casa, prendo Attila e torno. Metto il campano e via. Non so come fare entrare il cane in quel canneto, me le invento tutte, anche un colpo in aria e incito il cane....ma niente. Trovo per terra un pezzo di radice di ulivo, lo chiamo e con tutta la mia forza lo scaglio dentro il canneto. Attila entra! Mi allontano per avere una maggiore visione, visto che per me era impossibile entrare là dentro. Sento Attila che mette in atto tutta la sua possenza. Sento le canne spaccarsi come al passaggio di un verro. Impressionante (penso) speriamo che non si faccia male. Attila esce ed entra dal canneto, per accertarsi della mia posizione ed io lo incito a rientrare. Dopo una buona mezz'ora di quest'avventura, penso che forse "lei" se ne fosse andata. Non sento più nè il campano, nè il rumore delle canne rotte. Che succede?? Minuti interminabili. Tutto tace, i pettirossi non cantano più, il vento si è fermato. Stringo tra le mani il fucile, accorgendomi di metterci una forza disumana. Il sangue scorrendo, mi punge tutti i muscoli come se scorressero milioni di spilli. Non vedo la scena e me ne rammarico. Ad un certo punto, sento un trillo del campano e canne rotte e poi..pa pa pa pa pa il frullo! La vedo uscire dalle cime delle canne, sulla sinistra avanti a me una trentina di metri, non viene verso me, ma si allontana sulla sinistra, un pò lontanuccio, ma di seconda ho una HP del 7, alzando il fucile, col pollice seleziono la seconda canna (2*), e tiro veloce. La vedo che si catapulta per aria e cade! Il cane non l'aveva vista, quindi esce e mi chiede conto. Lo incito al riporto, ma lui non sa dove andare a cercare. Cerco qualcosa per terra, trovo una zolla di terra e gliela lancio verso il sito di caduta. Attila entra, spacca tutte le canne che trova sul suo cammino. Più di venti minuti di questa massacrante ricerca. Entra ed esce dal canneto, è iperbolico, nervoso. Fino a quando non lo vedo che esce trionfante con la beccaccia tra i denti. Tutti e due contenti e facendoci i complimenti a vicenda, io con carezze e lui con slinguate, ci avviamo verso la macchina per bere un pò d'acqua.....siamo esausti ma contenti.
Piccolo racconto della cronaca di stamattina, per farvi passare due minuti di piacere....spero!
Questo dimostra come la "vera" caccia è anche poesia, per vera intendo tutta la caccia fatta con il cuore e non solo con cane fucile. Complimenti a te e al tuo cane.