Da me invece non sono spariti perché non so' proprio arrivati !!!! 



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Applausi!!!Della cacciata di ieri ha già raccontato tutto Menga...la nebbia fitta come sempre si rivela un grande alleato..e in abbinata a delle buone anatre da richiamo fa cadere in tentazione anche i germani plurilaureati.
Oltre a ciò però va detto che dietro c'è un lavoro che dura 365 giorni..la sistemazione del posto, la cura delle piante dei capanni, la voglia di ripartire dopo che le esondazioni spazzano via tutto, l'allevamento e la selezione della anatre da richiamo, l'addestramento dei cani per lavorare in certe condizioni..dopo tutto questo la bella fucilata è solo la ciliegina sulla torta. Ad anatre si può andare anche lungo un canale e tirare al volo per carità, ma fatta come si deve ha tutto un altro sapore. C'è poi l'affinità col compagno o i compagni di caccia che è fondamentale.
Chi si occupa della stampata, chi di calare le anatre, chi resta in capanno a ribattere i feriti e chi esce subito col cane a recuperare..tutto è organizzato e rodato da anni. Idem per chi spara..a volo o in acqua, chi prima e chi dopo senza mai aver nulla da ridere sulle scelte del socio. Organizzazione è la parola d'ordine..e costanza, anche quando capita qualche cappotto di fila! Alla prossima![]()
È proprio così: che siano anatre e chiari o piccioni e pulpiti... tanto sacrificio ma anche grandi soddisfazioni!Della cacciata di ieri ha già raccontato tutto Menga...la nebbia fitta come sempre si rivela un grande alleato..e in abbinata a delle buone anatre da richiamo fa cadere in tentazione anche i germani plurilaureati.
Oltre a ciò però va detto che dietro c'è un lavoro che dura 365 giorni l'anno..la sistemazione del posto, la cura delle piante dei capanni, la voglia di ripartire dopo che le esondazioni spazzano via tutto, l'allevamento e la selezione della anatre da richiamo, l'addestramento dei cani per lavorare in certe condizioni..dopo tutto questo la bella fucilata è solo la ciliegina sulla torta. Ad anatre si può andare anche lungo un canale e tirare al volo per carità, ma fatta come si deve ha tutto un altro sapore. C'è poi l'affinità col compagno o i compagni di caccia che è fondamentale.
Chi si occupa della stampata, chi di calare le anatre, chi resta in capanno a ribattere i feriti e chi esce subito col cane a recuperare..tutto è organizzato e rodato da anni. Idem per chi spara..a volo o in acqua, chi prima e chi dopo senza mai aver nulla da ridere sulle scelte del socio. Organizzazione è la parola d'ordine..e costanza, anche quando capita qualche cappotto di fila! Alla prossima![]()
Dov'eri?weekend passato nel novarese da amici, tra qualche papera e qualche beccaccino, due giornate molto divertenti. Ieri dal fronte garda nulla da segnalare, 2 tiri e 4 uccelli,qualche cosa in piu' sabato ma nulla di ecclatante.
LA PIÙ BELLA DI TUTTE!Giornata uggiosa oggi, da papere. Lascio quindi un piccolo contributo sulla discussione nella stanza e nel 3d che ho sempre più apprezzato. Notizie riassunte della stagione al chiaro d.t. Dopo la più che discreta apertura buonissima presenza di Mestoloni, Alzavole assenti e Germani spariti e non sparati neanche all'apertura mentre ce ne erano molti sino al giorno prima. Per le Alzavole s'è dovuto aspettare il primo giorno di pioggia ovvero Giovedì 3 ottobre con carniere degno di una cacciata in azerbaijan. Poi eccellenti cacciate il 19, 23 e 24 ottobre sempre con pioggia con le alzavole sparite, ma con molti Mezzani in curata. Successivamente discrete giornate, ma solo per i compagni che con molta pazienza presidiavano sino al gong, ma sempre con carnieri inferiori ai 10 uccelli tra cui la parte del leone l'hanno fatta i codoni mentre spariti i mestoloni. Spariscono i Codoni ed ecco presentarsi occasioni con i Germani che hanno deliziato alcune giornate di Novembre con la comparsa anche dei Fischioni. Il freddo di solo un paio di giorni la scorsa settimana ha portato qualche alzavola e mercoledì scorso con un forte vento da ponente c'è stato un discreto movimento a tratti per tutta la giornata. Complessivamente a Novembre ancora in corso il " grande Libro del chiaro d.t. " segna per questa stagione un numero complessivo del prelievo che ha già superato il totale dell'intera stagione 2023/2024 con record per il chiaro di Mestoloni, Codoni e Fischioni. Solo le Alzavole sono proporzionalmente sul totale in deciso calo.
Purtroppo non mi ritrovo sul menù la stanza protetta, altrimenti avrei messo qualche foto.
P.s.: Comunque credo sia Tutto Finito
La più bella cosa ?LA PIÙ BELLA DI TUTTE!
appena fuori novara, ancora nel comuneDov'eri?
CacciaLa più bella cosa ?
uno dei motivi per cui evito di andare a beccacce finchè non fa davvero molto freddole pericolosissime, per i cani, vipere
La n.6, x chi conosce la laguna dirò che non era occupata la n.2 (come si fa' a non andare in laguna a fine novembre , alla botte migliore e di sabato ?) che avrebbe avuto una giornata da ricordare , dato che le anatre venivano tutte dal largo, favorendo così le n.3 e 4A quale botte hai cacciato?
ieri in adige il mio socio ha fatto una canapiglia visto poco o nullaIn Brenta calma piatta....con le giornate serene e limpide fin da prima dell'alba c'è poco da raccontare, e anche da vedere......
Ma non si molla, anche perchè le alternative sono veramente poche in questo periodo.....
Ciao,Marco
Prendo spunto dal msg di Fabio, ma avrei potuto farlo con uno di quelli dettagliati di Menga, Gio, Botahv, ClaudioL, Petretti e di altri paperai che scrivono sul sito, per fare una considerazione... Credo di averlo già detto nel passato, ma secondo me questa stanza resta la più appassionante, emozionante e bella da leggere di tutto il sito. Si percepisce in ogni racconto che fate che vuol dire la caccia agli acquatici fatta di estremi sacrifici, pioggia, vento, freddo ma anche di tante soddisfazioni. Personalmente come mi sono abituato a cacciare, cacce comode come orari -vagante con il cane, allodole, colombi-, che non prevedono alzatacce e se il tempo non mi aggrada -se tira vento o piove difficilmente esco-, la caccia agli acquatici con le proprie caratteristiche e peculiarità è quanto di più lontano dalle mie abitudini MA, forse, proprio per questo, mi appassiono ancora di più a leggere i vostri dettagliati, emozionanti, adrenalitici racconti. Bravi, grazie a tutti per le emozioni che si regalate e lunga vita ai paperaiGiornata uggiosa oggi, da papere. Lascio quindi un piccolo contributo sulla discussione nella stanza e nel 3d che ho sempre più apprezzato. Notizie riassunte della stagione al chiaro d.t. Dopo la più che discreta apertura buonissima presenza di Mestoloni, Alzavole assenti e Germani spariti e non sparati neanche all'apertura mentre ce ne erano molti sino al giorno prima. Per le Alzavole s'è dovuto aspettare il primo giorno di pioggia ovvero Giovedì 3 ottobre con carniere degno di una cacciata in azerbaijan. Poi eccellenti cacciate il 19, 23 e 24 ottobre sempre con pioggia con le alzavole sparite, ma con molti Mezzani in curata. Successivamente discrete giornate, ma solo per i compagni che con molta pazienza presidiavano sino al gong, ma sempre con carnieri inferiori ai 10 uccelli tra cui la parte del leone l'hanno fatta i codoni mentre spariti i mestoloni. Spariscono i Codoni ed ecco presentarsi occasioni con i Germani che hanno deliziato alcune giornate di Novembre con la comparsa anche dei Fischioni. Il freddo di solo un paio di giorni la scorsa settimana ha portato qualche alzavola e mercoledì scorso con un forte vento da ponente c'è stato un discreto movimento a tratti per tutta la giornata. Complessivamente a Novembre ancora in corso il " grande Libro del chiaro d.t. " segna per questa stagione un numero complessivo del prelievo che ha già superato il totale dell'intera stagione 2023/2024 con record per il chiaro di Mestoloni, Codoni e Fischioni. Solo le Alzavole sono proporzionalmente sul totale in deciso calo.
Purtroppo non mi ritrovo sul menù la stanza protetta, altrimenti avrei messo qualche foto.
P.s.: Comunque credo sia Tutto Finito
Visto che ti piacciono i racconti di caccia " bagnata ", lascio quello della mia ultima giornata trascorsa in appostamento assieme al mio storico compagno non che cofondatore del " chiaro d.t. ", ovvero quella di mercoledì della scorsa settimana, che poi di acqua c'è stata solo quella del lago, ma a farci compagnia anche un vento sostenuto.Prendo spunto dal msg di Fabio, ma avrei potuto farlo con uno di quelli dettagliati di Menga, Gio, Botahv, ClaudioL, Petretti e di altri paperai che scrivono sul sito, per fare una considerazione... Credo di averlo già detto nel passato, ma secondo me questa stanza resta la più appassionante, emozionante e bella da leggere di tutto il sito. Si percepisce in ogni racconto che fate che vuol dire la caccia agli acquatici fatta di estremi sacrifici, pioggia, vento, freddo ma anche di tante soddisfazioni. Personalmente come mi sono abituato a cacciare, cacce comode come orari -vagante con il cane, allodole, colombi-, che non prevedono alzatacce e se il tempo non mi aggrada -se tira vento o piove difficilmente esco-, la caccia agli acquatici con le proprie caratteristiche e peculiarità è quanto di più lontano dalle mie abitudini MA, forse, proprio per questo, mi appassiono ancora di più a leggere i vostri dettagliati, emozionanti, adrenalitici racconti. Bravi, grazie a tutti per le emozioni che si regalate e lunga vita ai paperai
Quando non servono ulteriori parole ed a riprova del mio msg precedente: soloVisto che ti piacciono i racconti di caccia " bagnata ", lascio quello della mia ultima giornata trascorsa in appostamento assieme al mio storico compagno non che cofondatore del " chiaro d.t. ", ovvero quella di mercoledì della scorsa settimana, che poi di acqua c'è stata solo quella del lago, ma a farci compagnia anche un vento sostenuto.
Dopo qualche giorno di stanca passato l'eccellente movimento di una decina di giorni prima con le anatre che una volta comparse, in fretta e furia son sparite, il 20 novembre, forse con la complicità di un vento sostenuto da ponente qualche movimento s'è visto e ne abbiamo goduto io e Roberto
All'ingresso in capanno, con l'acqua increspata avremmo avuto opportunità di carniere su una manciata di alzavole che stazionavano nella parte più buia del chiaro, ma seppur in orario non azzardiamo il tiro perchè l'esperienza di sparo a fermo con onda e su alzavole già abilmente protette con mezzo busto sotto la linea di galleggiamento, avrebbe creato più la possibilità di ferimenti che quella di successo. Poi il cielo grigio neanche ci avrebbe permesso una felice visuale all'involarsi dei selvatici.
Passano quindi i minuti aspettando che il chiarore dell'alba prendesse il sopravvento, quando veniamo distratti dal riconoscibile canto di una fischiona che come un fantasma si posava tra le 2 stampate a centro lago vicinissima al capanno e ben visibile.
In fondo al lago altri fischioni erano in sosta già a buio.
E qui comincia il dilemma del cacciatore di acquatici “ **** “ . Il cacciatore **** è quello che, magari con grandi sacrifici economici, non può permettersi di dedicare attenzioni venatorie ai becchi piatti in costosissime valli nel nord Italia dove per un appostamento in botte ed una decina di uscite annue non bastano cifre a 4 zeri preceduti da un numero che va da 5 a 9 a seconda del prestigio, del servizio, della cura dell’Habitat e tutto comunque direttamente proporzionale poi alla presenza di selvatici.
Quindi qual è il dilemma ? Quello di fare carniere il più pingue possibile approfittando di quella che spesso è l’unica occasione che si presenterà nella giornata ed il tempo a disposizione è poco, perché l’istinto delle anatre ormai furbe è quello di lasciare lo sguazzo non appena si paventi un cenno di pericolo per loro.
Solo il gran vento ci aiuta ed è a nostro favore per nascondere gli inevitabili seppur minimi rumori di noi nel capanno anche se poi è a sfavore per le azioni di caccia che speriamo comunque si presentino nel prosieguo della giornata. Abbiamo la fischiona a tiro facile, 5 alzavole, sempre a tiro ma sul buio e nascoste a tratti dalle onde e poi l’altro branco di fischioni ben lontani e visibili solo con il cannocchiale.
Mentre la luce si fa strada le alzavole si allontano a nuoto, il branchetto rimane là, come la fischiona davanti al capanno. Decidiamo sull’uovo oggi piuttosto che la gallina domani, perché basterebbe un colpo lontano di qualche collega a vanificare il tutto. Così facciamo e la fischiona viene incarnierata e dà lì inaspettatamente per quasi un ora viviamo di un discreto movimento di uccelli.
Dapprima una coppia di mezzani sorvola in curata il chiaro posandosi sui 70 mt. poi una simpaticissima alzavola dopo un primo giro d’ispezione si posa in acqua a brevissima distanza. La lasciamo stare, sperando che quei 2 uccelli distanti in qualche modo si fossero avvicinati. Il vento li spingeva verso di noi, ma appena fatti 10 mt. tornavano indietro mentre la più piccola delle anatre nuotava da una stampata all’altra curiosando tra le sagome di plastica che sbattevano tra le onde.
Passano i minuti, quando un volo di 3 alzavole ci distrae dalle attenzioni su quelle 2 anatre che poi identificheremo come fischioni, le 3 alzavole richiamate dal canto della simpatica femminuccia che giocava tra gli stampi si mettono vicine, decidiamo di sparare 2 rimangono in acqua, la terza al volo viene fermata, ma il vento la trascinerà all’interno del canale alle nostre spalle, sporchissimo, e non verrà recuperata ..... peccato.
Roberto non manca comunque di riprendermi per non aver sparato alla quarta, ovvero la simpatica anatra che ci aveva tenuto compagnia e che era dalla mia parte, ma ho ritenuto che meritasse una ricompensa. Raccogliamo gli uccelli in acqua e diciamo che già i momenti vissuti ci appagavano e valevano la pena dell’alzataccia e del vento che ci pigliava a schiaffi.
Decidiamo di prepararci un bel caffè, ma veniamo distratti dal volo di un’altra alzavola che si rimette tra l’erba e l’acqua dalla parte opposta alla nostra. E’ sempre Lei ? Prendo il binocolo e vedo che è un maschietto, comincia a brucare l’erba, ogni tanto 4 passetti in acqua, ma da lì sembra non voglia spostarsi fin quando un falco la punta, tanto da farla involare, prende vento al culo e ci viene incontro, tra il falco ed il piombo ha optato per quest’ultimo, ma per lei, evidentemente la fine era segnata. Aggiungiamo questo maschietto al carniere e finalmente prendiamo il caffè.
Rifletto sulle condizioni della cacciata ed è evidente che il vento è sfavorevole e nessun capanno oltre quello centrale ( ce ne sono 3 in totale ) ci permetterà di sfruttare eventuali azioni se non sparando al volo agli uccelli in curata tentando comunque tiri limite e per questo decido di mettere in canna e serbatoio tungsteno, lasciando a Roberto che non ha la canna adatta eventuali tiri a distanze “ umane “.
5 alzavole in volo da Mare ci distraggono, fischiamo, vengono in curata e come volevasi dimostrare accoppano le ali alle nostre spalle e ci sorprendono calandosi lontanissime. Roberto prova un azione decisamente sballata, fa un giro assurdo tentando un avvicinamento a mò di Viet cong ma non fa altro che scacciarle, sparo ad una che comunque si era involata avvicinandosi nonostante fosse ad una distanza dove chiunque difficilmente avrebbe alzato l’arma, ma io so le potenzialità della mia, caricata con il tungsteno e con un anticipo che solo tantissimi colpi al piattello mi ha reso istintivo, la fulmino nel cielo lasciando incredulo l’amico compagno di avventura.
Passa il tempo con avvistamenti molto sporadici di formazioni di Germani lungo il mare, 2 mestoloni tagliano il nostro chiaro senza curare ed un Codone dopo un accenno di interesse capisce che è meglio non fidarsi.
E’ mezzogiorno, il socio che non salta un pasto neanche se si presentasse la Belen nuda cerca di convincermi a lasciare il capanno a vantaggio di pici all’aglione, ma io non mollo e vengo premiato. Nel giro di 15 minuti 2 alzavole singolarmente rimarranno a pancia all’aria in acqua nonostante si fossero posate molto oltre il segnale dei 50 metri.
Roberto insiste sulla sortita in trattoria, mentre noto in lontananza per 3 volte colombacci sorvolare bassi un canneto e la terza volta che il compagno mi vede osservarli con il binocolo in mano, ridendo, mi fa : “ se prendi pure un colombaccio …. Rinuncio al pranzo “ Neanche ci penso 2 volte, faccio 5 minuti di camminata ad andare, 5 minuti di attesa sul posto, 5 minuti per tornare con un colombaccio e si rimarrà entrambi a cacciar anatre
La sosta al vicino ristorante non avrebbe comunque cambiato nulla perché le ultime occasioni arriveranno intorno alle 3, un fischione con un incredibile volo in curata, sempre distante non resiste alla forza dirompente delle fantastiche mg2 tungsten, mentre l’ultima anatra della giornata sarà sempre un alzavola che calato il vento si poserà comunque vicina per il comodo tiro del socio.
Avremmo potuto attendere sino al gong, ma conoscendo cosa ci avrebbe aspettato in termine di traffico, al rientro a Roma, decidiamo di avviarci, soddisfatti di un carniere inaspettato in una giornata seppur ventosa, ma priva di pioggia ed a memoria in oltre 20 anni di caccia in quel sito, mai è accaduto di godere di voli così frequenti a quelle condizioni meteo.
Racconto lungo riservato all'amico Hunterski e a chi avrà la pazienza di leggerlo, con allegato mucchietto perchè m'è sparita la stanza protetta dedicata ai carniere. Se i moderatori ritenessero inopportuna la vista " pubblica " possono benissimo " cestinarlo "
Vedi l'allegato 2004289