"L'andamento della migrazione primaverile è caratterizzato da vari periodi: un periodo iniziale da fine febbraio a metà aprile; un periodo attivo e culminante tra metà aprile e tutto maggio; un periodo decrescente e finale da giugno arrivando a luglio compreso. Il culmine del passo si può dire che coincide con la prima quindicina di maggio."
Ho citato le prime righe del capitolo sulla migrazione pre nuziale scritte da Mario Rotondi (Migratori alati). Il testo fece riferimento alle catture effettuate a Castel Fusano presso l'osservatorio ornitologico in un periodo di 12 anni (dai primi anni del 1950 a metà anni 60).
Qualche curiosità sempre su statistiche relative a quegli anni di cattura: rapporto in natura della percentuale maschi/femmine è in favore delle femmine (56%) che, peraltro, tendono ad arrivare nei quartieri di nidificazione più tardi dei maschi. Il periodo di nidificazione, sempre a detta del Rotondi, inizia fin dalla metà di aprile con acme tra maggio e giugno; tra luglio e agosto vi sarà la seconda covata (o una terza per gli individui che hanno perso la seconda o, addirittura, avevano precocemente nidificato in aprile).
Senza voler togliere nulla alle esperienze altrui e riconoscendo le probabili modifiche ambientali e geoclimatiche che hanno modificato certi assetti nell'ultimo ventennio, ritengo che gli studi citati e, soprattutto, l'onestà intellettuale con la quale sono stati svolti (mi viene da pensare: alla faccia di certi "amici" dell'ispra) abbiano, questi, ancora un valore quasi assoluto sulla materia in oggetto...certo, con le eccezioni che la natura sempre ci regala.
Un caro saluto a tutti.