Re: NOOOOO!!!! pure la GROUSE????
In Italia vige una "caccia sociale", all'estero "privatistica".
Sono modelli completamente diversi ed incomparabili nelle valutazioni, sia dal punto di vista di chi mantiene l'ambiente e cura la gestione venatoria x business o passione venatoria avendone le possibilità, sia di chi "può pagare un costoso pacchetto x cacciare/sparare" e di chi ..... è "fortunato ospite".
Anche da noi in Italia (lasciando perdere i fagianodromi), dove i privati gestiscono le valli del Po (x fortuna), vi sono tanti anatidi, grandi carnieri ..... grandi spese ..... e grandi affitti, permettendo anche alla "caccia sociale" a distanza ed attigua di trarre parziale beneficio venatorio di tali investimenti finanziari sulla gestione del territorio. Ricordo poi che anche da noi le "riserve di terra appena serie (ne cito un paio: Primaro, ex Orsi Mangelli; Selva Malvezzi di G.P)" impongono STOP giornalieri ai carnieri o prevedono vincoli particolari molto rigorosi (tra cui riepilogo: no sparo a femmine di fagiano, no starne, doppietta obbligatoria e bossoli in cartone, max X pezzi di quello od altro o totali al giorno; fine caccia giornaliera ad un certo orario a prescindere; no sparo folaghe fino a gennaio; no sparo a fischioni alla calata di ottobre; e così via), aspetti gestionali veramente IMPENSABILI nella caccia sociale, anche solo x il rapporto tra il ns numero totale di cacciatori in relazione al territorio disponibile che nemmeno la Francia può contenderci pur molto più numerosi di noi, il tutto poi x non parlare della differente "educazione e rispetto delle norme o vigilanza e controllo".
Oltre a ciò, appena sintetizzato, NON ci si può dimenticare dei diversi modelli agricoli estensivi e meccanizzati della ns economia rurale rispetto a molte di quelle estere, nonchè delle diversissime dimensioni delle proprietà agricole e della storia delle proprietà del ns mondo rurale.
Alla fine x "cacciare con grande libertà e possibile soddisfazione" vige sempre la legge del "vil denaro", sia x chi gestisce il business ovunque esso sia che x chi "compra il prodotto finito" quindi, fatti venatori che NULLA hanno a che vedere però con la italica caccia "sociale", che vede altresì una fetta importanti di cacciatori dedicati alla piccola migratoria con ben diversi effetti sul territorio, sulle esigenze venatorie e sulle regolamentazioni di spazio, tempo, modalità, (non) gestione, pressione quantitativa di sparo, ecc..
Che il pubblico funzioni male è certo; che il semipubblico possa funzionare poco meglio x le troppe diversità di presenze politiche difficilmente e pretestuosamente all'opposto sempre e comunque è altrettanto vero-probabile; ma ..... ciascuno qua in Italia può anche andare a caccia girando spazi ampi con costi tutto sommato contenuti purchè si accontenti e se tanto da noi NON funziona è colpa anche della pigrizia-menefreghismo-insensibilità-egoismo-arroganza-miopia di molti cacciatori e delle sue rappresentanze.
E privatistica o meno, un ns semplice chiaro italico se avesse le possibilità di cacciare con le stesse modalità, specie ed orari delle Hutte ed hutteau francesi, che sono affittabili peraltro, "conseguirebbe facilmente carnieri decisamente superiori a gran parte dei loro" ..... segno che quando "si investe anche in Italia in un microterritorio in senso ambientale e gestionale" si potrebbero ottenere grandi risultati, xchè essi se ben gestiti favoriscono le riproduzioni primaverili. Al limite i problemi sono ben altri, norme troppo vessatorie, guardie, bracconieri, maleducati, ..... pigrizia dei cacciatori e troppa politica.
L'art. quinto detto anche: "a caccia col denaro hai sempre vinto" ..... altro che se funziona, a meno che qualcuno voglia mettere in discussione l'intero impianto del modello italico di caccia cd "sociale" di derivazione "coltivatori diretti" ..... e non latifondo-grande proprietà terriera come in Scozia (conseguenze-effetti: abolizione art.842; atc organizzati come riserve consorziali; tesserini più costosi; specializzazione obbligatoria; poche specie cacciabili; no sparatoria selvaggia se non ad animali "nocivi" x l'agricoltura; vincoli di spazio x l'esercizio della caccia; ecc.).