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Allego la lettera che mi ha inviato Nicolino con la preghiera di pubblicarla, con alcuni suoi consigli (come già riferito Lui non ha confidenza con internet). Per suggerimenti, opinioni, critiche ecc. ecc. potete contattarlo al n° telefonico 043226251.
"BIRD 22 - Micropellet con proteine e grassi animali
Confermo in tutto quanto già discusso in ordine ai pellet denominati " Uccelli Canori Riposo", "Uccelli Canori Extra" e "Uccelli Canori Muta", i tre mangimi della ditta PROGEO che costituiscono un piano di alimentazione bilanciato e completo e che, dai Migratoristi che li utilizzano, sono stati definiti mangimi d'eccellenza.
Fatte salve rare eccezioni, nel nostro Paese, al presente, sono ritenuti gli unici pellet realmente bilanciati nel senso più ampio del termine, cioè capaci di soddisfare in tutto le complesse esigenze delle principali fasi fisiologiche degli uccelli da richiamo.
Un allevatore di Genova mi ha chiesto telefonicamente informazioni riguardanti il BIRD 22, un pellet microgranulare di cui ha letto alcune caratteristiche sul sito Internet www.progeo.it. Assunto le informazioni del caso, ho appreso che, modificato in alcuni principi nutritivi, il Bird 22 viene prodotto per soddisfare diverse finalità che mi sembrano degne di grande rilievo. Se contraddistinto dai seguenti dati analitici: proteine 25% grassi 11%, fibra 2,2%, ceneri 6,5% e umidità 10%, che evidenziano una Relazione Nutritiva stretta o, per parlare in termini più attuali, un rapporto Calorie/Proteine alquanto basso.
Questa peculiarità potrebbe conferire al Bird 22 la capacità di consentire le seguenti finalità:
1. alimentare gli uccelli dal becco gentile, comunemente chiamati insettivori puri;
2. soddisfare le esigenze della riproduzione e nutrizione dei piccoli di numerose specie granivore;
3. integrare, durante la fase canora, l'alimentazione degli uccelli da richiamo;
4. allevare allo stecco i nidiacei.
Siccome le prime due finalità possono interessare solo in casi particolari ai Migratoristi, prenderò in esame le ultime due.
L'integrazione diventa indispensabile quando i richiami vengono alimentati con mangimi privi di appropriate proteine animali, cioè, nella stragrande maggioranza dei casi. E' comunemente accettato che i fattori cooperanti della fase amorosa sono il fotoperiodo e la alimentazione. Questo concetto viene avvalorato dal fatto che, in Natura, gli uccelli si riproducono in primavera e nella prima estate, quando il fotoperiodo è in progressivo aumento, e dopo aver mangiato in adeguate quantità gli alimenti, contenenti proteine e grassi animali, con cui andranno a nutrire i nascituri.
Ne consegue che, per quanto attiene la forma amorosa dei richiami, il fotoperiodo e la qualità dell'alimentazione rivestono un'importanza fondamentale.
Potrebbe essere considerata interessante anche la quarta finalità in quanto sono sempre più numerosi i migratoristi che si dedicano all'allevamento dei richiami. In questo caso, soprattutto i turdidi, dopo alcuni giorni, vengono nutriti come si suol dire "allo stecco". I1 Bird 22, opportunamente impastato con acqua tiepida ed addizionato con lievito per la panificazione (Saocaromycea cerevisiae), che ha un'azione probiotica positiva per l'organismo e libera enzimi idonei, tra l'altro, a scindere le proteine in aminoacidi, ha offerto agli amatori risultati di prim'ordine, paragonabili a quelli che si verificano in Natura.
Attualmente prodotto nella versione “sfarinata” non è adatto per i suoi granuli molto piccoli ad integrare l’alimentazione dei richiami.
Non mi è possibile chiudere qui senza dare una risposta, magari concisa e per sommi capi, ai quesiti dei Migratoristi, sempre più numerosi e pressanti, riguardanti le seguenti tematiche:
a) Quali sono le differenze tra le proteine animali e quelle vegetali?
b) Come si attua la cosiddetta chiusa parziale?
Molti Migratoristi sanno che il valore nutritivo di una proteina dipende dal numero di aminoacidi che la compongono ed in particolare di quelli essenziali. Alcuni di essi sono considerati "essenziali" in quanto l'organismo, non essendo in grado di sintetizzarli, deve pertanto riceverli attraverso l'alimentazione.
Le proteine animali, se si fa riferimento ai dodici aminoacidi "essenziali" per la nutrizione dell'uccello adulto, hanno un valore biologico largamente superiore a quello delle vegetali.
Per completare il quadro delle diversità, va detto che le proteine animali, oltre che ad avere un valore biologico di livello superiore, non contenendo fibra grezza, sono più digeribili ed assimilabili. Vengono impiegate assai poco perché, tranne quelle della farina di carne che, ai sensi della legge vigente, pochissimi produttori possono usare, quelle più appropriate all'alimentazione degli uccelli, come quelle contenute nel pesce, nella crisalide, nel l'uovo e nel plasma suino, costano molto.
Per quanto riguarda il secondo quesito, quello riguardante la "chiusa parziale" riporterò qui di seguito quanto esposto in altra sede.
"E' noto che il passo autunnale delle singole specie avviene in archi temporali precisi. Questa condizione, assai opportuna, indica che la preparazione al canto deve essere fatta secondo uno schema preciso e collaudato. Deve consentire lo spostamento della fase degli amori dalla primavera all'autunno, tenendo presente che l'apice della forma amorosa dovrà coincidere con i momenti culminanti del passo. Pertanto devono essere prese le debite distanze dai metodi approssimativi ed aleatori, applicando il fotoperiodo con la massima precisione. A questo fanno eccezione sole le zone non interessate da una linea di passo, ma ricche di pastura e distinte dalla presenza di uccelli erratici che si spostano ovunque alla ricerca di cibo anche per periodi lunghi, diventando temporaneamente stanziali. Generalmente, alla fine di aprile e, comunque, quando i richiami abbozzano le prime emissioni canore, deve aver inizio la cosiddetta chiusa “parziale”, che si differenzia da quella tradizionale o totale per l’adozione di una innovazione, ampiamente collaudata, secondo la quale, durante l’arco della giornata, la stanza viene illuminata per 3/4 ore con luce artificiale di moderata intensità. La fonte luminosa deve essere collocata a distanza appropriata e davanti alle gabbie in modo che non vada ad interessare il pileo, la nuca e, indirettamente, l’ipotalamo. Se nella stanza non ci sono merli che, iniziando a nidificare in febbraio/marzo, sono sensibili anche a fotoperiodi brevi, il tempo dell’illuminazione può venire aumentato di 2/3 ore. L’illuminazione effettuata durante la chiusa parziale è la fonte di rilevanti benefici. Consente una adeguata alimentazione di mantenimento ed assicura la funzionalità del senso della vista, fattore importante, come ognuno ben sa, per gli uccelli chiusati. Infatti, alla fine della chiusa “parziale”, i soggetti presenteranno condizioni fisiologiche ottimali ed una significativa predisposizione ad acquisire in tempi brevi la forma amorosa, aspetto fondamentale per un uccello da richiamo.
Nel concludere, ritengo opportuno sottolineare che la tecnica della chiusa parziale, adottata con successo da circa un ventennio dai tenditori e cacciatori più evoluti, è ancora poco conosciuta e percepita con immotivato timore da coloro che, adattati a pratiche superate e dominati da mode e riti obsoleti, non riescono ad aprirsi all’innovazione."
Nicolino Jogna Prat"
"BIRD 22 - Micropellet con proteine e grassi animali
Confermo in tutto quanto già discusso in ordine ai pellet denominati " Uccelli Canori Riposo", "Uccelli Canori Extra" e "Uccelli Canori Muta", i tre mangimi della ditta PROGEO che costituiscono un piano di alimentazione bilanciato e completo e che, dai Migratoristi che li utilizzano, sono stati definiti mangimi d'eccellenza.
Fatte salve rare eccezioni, nel nostro Paese, al presente, sono ritenuti gli unici pellet realmente bilanciati nel senso più ampio del termine, cioè capaci di soddisfare in tutto le complesse esigenze delle principali fasi fisiologiche degli uccelli da richiamo.
Un allevatore di Genova mi ha chiesto telefonicamente informazioni riguardanti il BIRD 22, un pellet microgranulare di cui ha letto alcune caratteristiche sul sito Internet www.progeo.it. Assunto le informazioni del caso, ho appreso che, modificato in alcuni principi nutritivi, il Bird 22 viene prodotto per soddisfare diverse finalità che mi sembrano degne di grande rilievo. Se contraddistinto dai seguenti dati analitici: proteine 25% grassi 11%, fibra 2,2%, ceneri 6,5% e umidità 10%, che evidenziano una Relazione Nutritiva stretta o, per parlare in termini più attuali, un rapporto Calorie/Proteine alquanto basso.
Questa peculiarità potrebbe conferire al Bird 22 la capacità di consentire le seguenti finalità:
1. alimentare gli uccelli dal becco gentile, comunemente chiamati insettivori puri;
2. soddisfare le esigenze della riproduzione e nutrizione dei piccoli di numerose specie granivore;
3. integrare, durante la fase canora, l'alimentazione degli uccelli da richiamo;
4. allevare allo stecco i nidiacei.
Siccome le prime due finalità possono interessare solo in casi particolari ai Migratoristi, prenderò in esame le ultime due.
L'integrazione diventa indispensabile quando i richiami vengono alimentati con mangimi privi di appropriate proteine animali, cioè, nella stragrande maggioranza dei casi. E' comunemente accettato che i fattori cooperanti della fase amorosa sono il fotoperiodo e la alimentazione. Questo concetto viene avvalorato dal fatto che, in Natura, gli uccelli si riproducono in primavera e nella prima estate, quando il fotoperiodo è in progressivo aumento, e dopo aver mangiato in adeguate quantità gli alimenti, contenenti proteine e grassi animali, con cui andranno a nutrire i nascituri.
Ne consegue che, per quanto attiene la forma amorosa dei richiami, il fotoperiodo e la qualità dell'alimentazione rivestono un'importanza fondamentale.
Potrebbe essere considerata interessante anche la quarta finalità in quanto sono sempre più numerosi i migratoristi che si dedicano all'allevamento dei richiami. In questo caso, soprattutto i turdidi, dopo alcuni giorni, vengono nutriti come si suol dire "allo stecco". I1 Bird 22, opportunamente impastato con acqua tiepida ed addizionato con lievito per la panificazione (Saocaromycea cerevisiae), che ha un'azione probiotica positiva per l'organismo e libera enzimi idonei, tra l'altro, a scindere le proteine in aminoacidi, ha offerto agli amatori risultati di prim'ordine, paragonabili a quelli che si verificano in Natura.
Attualmente prodotto nella versione “sfarinata” non è adatto per i suoi granuli molto piccoli ad integrare l’alimentazione dei richiami.
Non mi è possibile chiudere qui senza dare una risposta, magari concisa e per sommi capi, ai quesiti dei Migratoristi, sempre più numerosi e pressanti, riguardanti le seguenti tematiche:
a) Quali sono le differenze tra le proteine animali e quelle vegetali?
b) Come si attua la cosiddetta chiusa parziale?
Molti Migratoristi sanno che il valore nutritivo di una proteina dipende dal numero di aminoacidi che la compongono ed in particolare di quelli essenziali. Alcuni di essi sono considerati "essenziali" in quanto l'organismo, non essendo in grado di sintetizzarli, deve pertanto riceverli attraverso l'alimentazione.
Le proteine animali, se si fa riferimento ai dodici aminoacidi "essenziali" per la nutrizione dell'uccello adulto, hanno un valore biologico largamente superiore a quello delle vegetali.
Per completare il quadro delle diversità, va detto che le proteine animali, oltre che ad avere un valore biologico di livello superiore, non contenendo fibra grezza, sono più digeribili ed assimilabili. Vengono impiegate assai poco perché, tranne quelle della farina di carne che, ai sensi della legge vigente, pochissimi produttori possono usare, quelle più appropriate all'alimentazione degli uccelli, come quelle contenute nel pesce, nella crisalide, nel l'uovo e nel plasma suino, costano molto.
Per quanto riguarda il secondo quesito, quello riguardante la "chiusa parziale" riporterò qui di seguito quanto esposto in altra sede.
"E' noto che il passo autunnale delle singole specie avviene in archi temporali precisi. Questa condizione, assai opportuna, indica che la preparazione al canto deve essere fatta secondo uno schema preciso e collaudato. Deve consentire lo spostamento della fase degli amori dalla primavera all'autunno, tenendo presente che l'apice della forma amorosa dovrà coincidere con i momenti culminanti del passo. Pertanto devono essere prese le debite distanze dai metodi approssimativi ed aleatori, applicando il fotoperiodo con la massima precisione. A questo fanno eccezione sole le zone non interessate da una linea di passo, ma ricche di pastura e distinte dalla presenza di uccelli erratici che si spostano ovunque alla ricerca di cibo anche per periodi lunghi, diventando temporaneamente stanziali. Generalmente, alla fine di aprile e, comunque, quando i richiami abbozzano le prime emissioni canore, deve aver inizio la cosiddetta chiusa “parziale”, che si differenzia da quella tradizionale o totale per l’adozione di una innovazione, ampiamente collaudata, secondo la quale, durante l’arco della giornata, la stanza viene illuminata per 3/4 ore con luce artificiale di moderata intensità. La fonte luminosa deve essere collocata a distanza appropriata e davanti alle gabbie in modo che non vada ad interessare il pileo, la nuca e, indirettamente, l’ipotalamo. Se nella stanza non ci sono merli che, iniziando a nidificare in febbraio/marzo, sono sensibili anche a fotoperiodi brevi, il tempo dell’illuminazione può venire aumentato di 2/3 ore. L’illuminazione effettuata durante la chiusa parziale è la fonte di rilevanti benefici. Consente una adeguata alimentazione di mantenimento ed assicura la funzionalità del senso della vista, fattore importante, come ognuno ben sa, per gli uccelli chiusati. Infatti, alla fine della chiusa “parziale”, i soggetti presenteranno condizioni fisiologiche ottimali ed una significativa predisposizione ad acquisire in tempi brevi la forma amorosa, aspetto fondamentale per un uccello da richiamo.
Nel concludere, ritengo opportuno sottolineare che la tecnica della chiusa parziale, adottata con successo da circa un ventennio dai tenditori e cacciatori più evoluti, è ancora poco conosciuta e percepita con immotivato timore da coloro che, adattati a pratiche superate e dominati da mode e riti obsoleti, non riescono ad aprirsi all’innovazione."
Nicolino Jogna Prat"