Lombardia: via libera per i richiami vivi (1 utente sta leggendo)

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Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

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BS e BG: roccoli chiusi da questa mattina...
Da questa mattina i roccolatori bresciani e bergamaschi, cioè i cacciatori proprietari di roccoli per l’uccellagione fissa non potranno più dedicarsi alla loro passione che in molti casi è frutto di un lungo lavoro di manutenzione e ammodernamento che dura magari tutto l’anno. Da oggi i roccoli sono chiusi dato che stopparne l'attività di cattura dei richiami vivi è una decisione del Tar di Brescia. In seguito a un ricorso promosso dagli ambientalisti di Lac e Wwf, il tribunale ha infatti provvisoriamente sospeso (in attesa di pronunciarsi nel merito) la delibera con cui le Giunte delle Provincie di Brescia e Bergamo davano attuazione al piano di cattura dei richiami vivi approvato dal Pirellone. In bergamasca per esempio erano stati attivati 24 roccoli, fissando a 14.468 gli esemplari catturabili (la Regione ne aveva autorizzati 18 mila, ma la Provincia, valutate le effettive esigenze venatorie, aveva optato per una riduzione). Lo stop era stato stabilito dal tribunale amministrativo la scorsa settimana per il provvedimento della Provincia di Brescia. Proprio a quella decisione i giudici si richiamano, a partire dalla considerazione che le due delibere prendono le mosse dalla medesima legge regionale sui richiami vivi, quella approvata a settembre 2011. Secondo il tribunale «è necessaria un'approfondita valutazione» rispetto alla sua «compatibilità con le norme comunitarie che tutelano la cattura e l'impiego degli uccelli selvatici» ed ora la duplice sospensiva delle delibere orobica e bresciana, in vista del pronunciamento del 16 novembre.
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Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

Riaprti oggi i roccoli a bergamo...credo anche a bs
Purtroppo a Brescia restano chiusi. I nostri abili amministratori locali non sanno neppure scrivere una legge che sia a prova di contestazione
 
Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

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A BERGAMO riaprono i roccoli... a BRESCIA NO !
Riparte, dopo lo stop deciso un paio di settimane fa dal Tar, l'attività dei roccoli ma solo in terra bergamasca mentre nel bresciano tutto è ancora bloccato. A decidere per la riapertura degli impianti di cattura dei richiami vivi in terra orobica è stato lo stesso tribunale amministrativo, respingendo l'istanza di sospensiva cautelare avanzata dagli ambientalisti di Lac e Wwf. La decisione dei giudici è arrivata ieri nel tardo pomeriggio, e subito gli uffici del settore Caccia e Pesca si sono messi in moto per comunicare la novità ai conduttori dei roccoli interessati. Già da stamane all'alba, infatti, l'attività è ripresa, fino al 31 dicembre, per le specie tordo sassello e cesena. La delibera della Provincia di Bergamo che, in attuazione delle legge regionale del settembre 2011, attivava 24 roccoli e fissava a 14.468 gli esemplari catturabili (mantenendosi così al di sotto della quantità consentita dal Pirellone, di circa 18 mila), era stata sospesa dal Tar a inizio novembre, con decreto cautelare, in attesa di esaminare, insieme, le questioni di Bergamo e Brescia. Entrambe le delibere, infatti (discendenti dalla medesima legge regionale), erano finite nel mirino degli ambientalisti. E gli esiti sono stati opposti: se per Bergamo ieri è arrivato il via libera alla riapertura dei roccoli, per i bresciani lo stop è stato confermato.
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Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

Richiami vivi, governo Monti vs. Pirellone
IL CASO
Richiami vivi, il governo Monti contro il Pirellone
ricorso alla corte costituzionale: manca il parere dell’Ispra

Il Governo Monti impugna alla Corte Costituzionale la legge regionale lombarda (la 6/2011) sull’approvvigionamento di richiami vivi per i cacciatori da appostamento. Nella seduta di ieri, 21 novembre, il Consiglio dei Ministri ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale la legge regionale della Lombardia n. 16 del 26 settembre scorso, con cui il Pirellone approvava il piano di cattura dei richiami vivi per approvvigionare nella stagione venatoria 2011/12 i cacciatori da appostamento che sfruttano uccelli selvatici rinchiusi in gabbiette per catturare le prede consimili.

E’ stato rilevato dal Governo che: «vi era l’assenza del parere obbligatorio dell ‘ Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale – mancano i presupposti previsti dalla direttiva comunitaria per la tutela dell’avifauna n. 147 del 2009, che peraltro richiede il requisito dell’assenza di soluzioni alternative (ad esempio richiami allevati e non prelevati in natura)» .

«Ancora una penosa figuraccia del Consiglio Regionale della Lombardia -commenta la Lega per l’Abolizione della Caccia- che contro il parere della maggioranza dei suoi cittadini si ostina pervicacemente a blandire una frangia di cacciatori che ancora ricorre al barbaro sistema degli uccelli selvatici catturati nei roccoli (quelli del Bresciano stoppati recentemente dal TAR) , rinchiusi in piccole gabbie, per attirare i migratori a tiro di schioppo, in spregio alla normativa internazionale a tutela del patrimonio faunistico».

http://brescia.corriere.it
 
Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

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ANCHE a BRESCIA riaperti i roccoli...
Dopo che in provincia di Bergamo era già stata riattivata, dopo sentenza del TAR, la possibilità di continuare l’attività del roccolatori ora anche la Provincia di Brescia è intervenuta a riattivare la gestione dell’attività dei 18 impianti di cattura dei richiami vivi. L’intervento limita la cattura alla specie cesena, il cui passo risulta ancora in atto nel periodo compreso tra la fine di novembre e il mese di dicembre. Questa delibera, assunta con urgenza ieri, permette di superare i rilievi del Tar Lombardia sulla precedente delibera della giunta provinciale del 30 settembre 2011. La Provincia di Brescia aveva già in origine coinvolto tutti i cacciatori del territorio bresciano attraverso la spedizione di due modelli di schede: la prima inviata a tutti i cacciatori che avevano risposto al censimento precedente e dunque effettivamente interessati alla cattura dei richiami vivi (pari a 10.106) e la seconda ai restanti cacciatori, con espressa indicazione, ove interessati alla consegna di richiami, di manifestare tale esigenza alla Provincia. Poiché hanno risposto 7.890 cacciatori sui 28.318 coinvolti, la logica conseguenza è limitare la consegna dei richiami ai soli cacciatori che praticano la caccia da appostamento fisso per conformarsi alle risultanze del censimento.
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Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

Tralasciando commenti sulla "tempestività" del neo Governo Monti a impugnare la legge lombarda sui roccoli, l'impugnativa e la conseguente ennesima bocciatura della Corte che ne conseguirà sono un atto dovuto, le avevo già messe in preventivo (scrivendolo anche sul forum)all'indomani dell'approvazione della legge (fotocopia fatta e sputata di quella già precedentemente bocciata). Purtroppo quando i relatori peccano di incompetenza i risultati sono questi...
 
Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

"benissimo"..ma lasciami aggiungere (che tu gia sai)...posso dubitare che di atti dovuti + importanti ve ne siano.... e chissà perchè
questo siè già concretizzto... ????? forse sarò troppo diffidente...ma su questa materia ho imparato che + pessimisti si è ,+ si indovina
che purtroppo non è positivo...
ma come dice un proverbio...locale...: duro lui ma... "ho mia tener gne me"... WINK...
traduco:duro lui ma duro anche io...
 
Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

"benissimo"..ma lasciami aggiungere (che tu gia sai)...posso dubitare che di atti dovuti + importanti ve ne siano.... e chissà perchè
questo siè già concretizzto... ????? forse sarò troppo diffidente...ma su questa materia ho imparato che + pessimisti si è ,+ si indovina
che purtroppo non è positivo...
ma come dice un proverbio...locale...: duro lui ma... "ho mia tener gne me"... WINK...
traduco:duro lui ma duro anche io...

Non ho capito cosa intendi dire, puoi spiegare?

Ciao
 
Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

Non ho capito cosa intendi dire, puoi spiegare?

Ciao
con tutte le rogne che l'italia ha,subito l'impugnativa della legge sui roccoli...sarà un atto dovuto..mahh...ora han tutto il tempo x bloccarla
ma non so se "noi "avremo il tempo x rifarne una buona...entro la stagione successiva...
 
Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

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[TD]..siamo alla frutta..che tristezza..[cry.gif]

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BRESCIA: roccoli aperti... di nuovo chiusi !
La notizia è stata diffusa ieri dall'Ufficio caccia e pesca di palazzo Broletto a Brescia ma non si può che commentare che siamo davvero alle comiche finali e… non è finita: il Tar della Lombardia ha deciso di sospendere fino al 15 dicembre la delibera della Giunta Provinciale di Brescia, approvata il 22 novembre, che consentiva la riapertura di 16 impianti di cattura per la specie cesene, ai soli cacciatori da appostamento fisso. E’ la quarta volta che, nel giro di pochi giorni, gli impianti vengono chiusi, poi riaperti, prima a Bergamo poi a Brescia, poi ora di nuovo sbarrati… le comiche continuano.
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http://www.radiovallecamonica.it/
 
Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

UNA GRANDE LOMBARDIA CON PICCOLI UOMINI?

I cacciatori lombardi, soprattutto i migratoristi e tra di essi quelli dell’ANUU (visto il continuo impegno che la nostra associazione ha profuso a sostegno della Regione), non si meritano le disattenzioni della Regione per le cacce tradizionali: non è con i proclami demagogici che si riportano alla ragione le “grida” di manzoniana memoria contro un corretto e programmato prelievo come nel caso del rifornimento dei richiami vivi ai capannisti. L’esempio ci viene dalla giustizia amministrativa ove il TAR di Brescia, riconoscendo il valore programmatico del rifornimento dei richiami vivi, dettato dalla Regione Lombardia nella sua ultima legge n.16/2011, ha ammesso la riapertura, non oltre il 31 dicembre 2011, di cinque impianti per la cattura di 2.000 Cesene in provincia di Brescia. Al di là della reale possibilità di catturare un tal numero di Cesene in questi dieci giorni che ci separano dalla fine dell’attività, in una stagione tanto “magra” per questa specie, risulta di grande evidenza come la giustizia amministrativa abbia con saggezza e nel rispetto delle leggi, europee e italiane, applicato quella corretta e opportuna “gestione” della normativa nell’interesse della “res publica”! Si ritiene perciò che la materia della caccia si incanalerà finalmente sui giusti binari senza dannose demonizzazioni e con la partecipazione primaria degli stessi cacciatori che hanno ormai fatto un “salto di qualità”, a eccezione delle solite “pecore nere” presenti in ogni categoria di cittadini. Per questo, confidiamo in un tempestivo ripensamento dei Consiglieri regionali che, dinnanzi a una propria legge che neppure la Commissione UE ha messo in discussione, stante anche la particolare cura cui gli uffici regionali le hanno dedicato, vorranno rimediare facendo buon governo dei loro poteri ed evitando iniziative precipitose e traumatiche, come la ventilata sua abrogazione. Oggi abbiamo bisogno di grandi uomini per una Lombardia che vorremmo grande in tutti i settori, ivi compreso il comparto caccia, del quale tutti dovrebbero comprendere il grande valore culturale e socio-economico: aspetto, quest’ultimo, particolarmente rilevante per i settori lombardi del commercio e dell’artigianato. Speriamo quindi che qualcuno voglia rinsavire, anche solo per rispetto della dignità, da un lato, di coloro che lavorano e, dall’altro, di quelli che dovrebbero sentirsi rappresentati da chi li governa.

Dicembre 2011
 

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