Re: Il Popolo Migratore
Saluti a tutti!! Perché andiamo a caccia? Bè, me lo sono chiesto anche io più di una volta, ed è stato frutto di generose discussioni in più ambiti. Andiamo a caccia perché continuiamo la tradizione dell’Uomo predatore, colui che cacciava per sopravvivere, nel tempo ingegnandosi per procurarsi il cibo: dalle pietre, alle lance, alle frecce…. addestrando e servendosi anche di predatori naturali, tutto nel massimo rispetto dell’ambiente e degli stessi animali.
La Caccia come disciplina ed arte? con le sue regole e lustrini? vedi la falconeria o la caccia alla volpe… ma anche la Caccia fatta dalle genti che vivono in terre selvagge ha il suo fascino con i suoi riti tutte le Cacce hanno il fine di portare a casa l’Animale, per mangiare. Il Re andava a caccia per diletto e per onorare con pranzi la sua corte, cacciava con sfarzo e potenza, il contadino andava a caccia da solo e più delle volte bracconando per mangiare, cacciando con astuzia e mestizia. Ambedue onorando il cibo con i propri invitati. Al giorno d’oggi, Noi siamo gli eredi di questo passato siamo Re quando andiamo a caccia dopo vari preparativi, insieme con la gaia combriccola, ovvero la nostra Corte personale e, stiamo bene da soli quando un po’ Contadini, ci gustiamo in solitudine la natura che ci avvolge in armonia. La selvaggina cacciata va in modo naturale condivisa, banchettando insieme, infatti ci sentiamo tutti Re quando allestiamo cene per tutta la corte, sia essa anche la sola famiglia. Quindi cacciare al giorno d’oggi non è altro che l’uso proprio e consapevole di quel “gene cacciatorius” presente nell’uomo dalla nascita, in molti assopito (sic!) o addirittura modificato, ma molto vivo e vegeto, ben radicato in Noi, vecchi portatori sani dei tempi che furono. Quanto stiamo bene quando vediamo la corte cibarsi allegramente dei doni della Caccia!!! Infatti per me: è il pranzo (convivium) l’appagamento finale dell’essere Cacciatore. Per concludere, l’arma sia essa la pietra, la lancia, l’arco e il fucile dei ns. tempi è il collegamento materiale, il ponte tra noi e la preda. Tirare la lancia, schioccare la freccia o premere il grilletto sono azioni che stabiliscono IL contatto, certificando il pensiero di superiorità sulla specie animale e i suoi misteri. Buona serata e in bocca al lupo.
Saluti a tutti!! Perché andiamo a caccia? Bè, me lo sono chiesto anche io più di una volta, ed è stato frutto di generose discussioni in più ambiti. Andiamo a caccia perché continuiamo la tradizione dell’Uomo predatore, colui che cacciava per sopravvivere, nel tempo ingegnandosi per procurarsi il cibo: dalle pietre, alle lance, alle frecce…. addestrando e servendosi anche di predatori naturali, tutto nel massimo rispetto dell’ambiente e degli stessi animali.
La Caccia come disciplina ed arte? con le sue regole e lustrini? vedi la falconeria o la caccia alla volpe… ma anche la Caccia fatta dalle genti che vivono in terre selvagge ha il suo fascino con i suoi riti tutte le Cacce hanno il fine di portare a casa l’Animale, per mangiare. Il Re andava a caccia per diletto e per onorare con pranzi la sua corte, cacciava con sfarzo e potenza, il contadino andava a caccia da solo e più delle volte bracconando per mangiare, cacciando con astuzia e mestizia. Ambedue onorando il cibo con i propri invitati. Al giorno d’oggi, Noi siamo gli eredi di questo passato siamo Re quando andiamo a caccia dopo vari preparativi, insieme con la gaia combriccola, ovvero la nostra Corte personale e, stiamo bene da soli quando un po’ Contadini, ci gustiamo in solitudine la natura che ci avvolge in armonia. La selvaggina cacciata va in modo naturale condivisa, banchettando insieme, infatti ci sentiamo tutti Re quando allestiamo cene per tutta la corte, sia essa anche la sola famiglia. Quindi cacciare al giorno d’oggi non è altro che l’uso proprio e consapevole di quel “gene cacciatorius” presente nell’uomo dalla nascita, in molti assopito (sic!) o addirittura modificato, ma molto vivo e vegeto, ben radicato in Noi, vecchi portatori sani dei tempi che furono. Quanto stiamo bene quando vediamo la corte cibarsi allegramente dei doni della Caccia!!! Infatti per me: è il pranzo (convivium) l’appagamento finale dell’essere Cacciatore. Per concludere, l’arma sia essa la pietra, la lancia, l’arco e il fucile dei ns. tempi è il collegamento materiale, il ponte tra noi e la preda. Tirare la lancia, schioccare la freccia o premere il grilletto sono azioni che stabiliscono IL contatto, certificando il pensiero di superiorità sulla specie animale e i suoi misteri. Buona serata e in bocca al lupo.