I doveri di un cane da riporto (1 utente sta leggendo)

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Un cane da riporto (specialmente dall'acqua) come un Labrador o un Chesapeake un deve essere capace di fare bene tutte le cose seguenti, altrimenti e' un brocco:

1. Rimanere nel capanno ed essere assolutamente silenzioso.
2. Aspettare dopo lo sparo che il padrone lo mandi a riportare.
3. Seguire la linea (anche se cio' comporta saltare in acqua da un'altezza considerevole o attraversare terreno difficile) data dal padrone con la mano anche se non ha visto dove e' caduto il selvatico, e tralasciare un altro selvatico che ha visto cadere ma non e' quello verso il quale lo ha diretto il padrone.
4. Obbedire ai segnali di fischietto ed ai cenni con le braccia dati dal padrone per dirigerlo verso il selvatico abbattuto.
5. Interrompere l'azione di riporto se il padrone fa un fischio prolungato. Questo significa che il cane si deve fermare, girarsi verso il padrone, e attendere i segnali dati con le braccia.
6. Mostrare iniziativa su selvatico abbattuto ma ancora in grado di correre o nuotare. Quando il padrone non sa dove si e' diretto il selvatico o smette di dare direzioni con le braccia, il cane deve cercare la traccia anche se cio' comporta l'allontanarsi di centinaia di metri dal padrone.
7. Durante il riporto, oltre a dirigersi al selvatico puntato dal padrone, il cane deve assolutamente evitare di farsi distrarre dal compito da altri selvatici caduti, o da ulteriori spari o da altri selvatici che cadono durante il riporto.
8. Dopo aver effettuato il riporto, il cane deve consegnare il selvatico in mano al padrone senza mai mollarlo prima della consegna.
9. Il cane deve sgrullarsi quando esce dall'acqua (senza mettere giu' il selvatico) e non quando ritorna al capanno, per non inondare capanno e padrone di acqua e fango.
10. Se il cacciatore lascia il cane nel capanno per qualsiasi ragione, il cane deve rimanere dove il padrone l'ha lasciato, anche per ore, se necessario.
11. Il cane deve obbedire a tutti i comuni comandi: Siedi, giu', segui, cerca, porta, rimani fermo li', ecc. fino a quando un comando diverso viene dato o quando il cane e' lasciato libero di fare cio' che vuole (entro certi limiti)
12. Se il cacciatore esce dal capanno con il cane per cercare un selvatico che ha allungato ed e' caduto lontano, il cane deve al comando "cerca" cercare una traccia anche se non c'e' stato uno sparo da ore (diciamo che il selvatico ha allungato la mattina presto, e il cacciatore ha preferito lasciarlo stare per non compromettere l'arrivo di nuove prede), perche' se il padrone dice "cerca" significa che qualcosa da cercare c'e'.
13. Su riporti "ciechi" a lunga distanza, il cane deve essere capace di attraversare corsi d'acqua, passare su isolotti e continuare ad andare sempre in linea retta nella direzione dove l'ha puntato il padrone.

Naturalmente il cane deve anche avere una bocca morbida durante il riporto, imparare a attraversare gli stampi senza impigliarsi, e tante altre cose che pero' non sono essenziali come quelle che ho elencato qui. Per esempio, ho insegnato alla mia Lab a raccogliere gli stampi e a cercare i beccaccini come un cane da ferma, sebbene non fermi, ma gattoni quando avverte il selvatico, che poi fa frullare.

Se un cane da riporto non esegue almeno tutto cio' che ho elencato regolarmente e con un minimo di sbagli e correzioni (gli sbagli li facciamo anche noi, e si chiamano padelle), andare a caccia con quel cane diventa una continua frustrazione. Certo, la maggior parte dei Labradors e Chesapeakes riportano istintivamente, ma se non si addestrano cosi' fanno piu' casino che altro. Un mio amico l'anno scorso ha accidentalmente ucciso il suo Labrador indisciplinato che gli e' saltato davanti mentre sparava a un'anatra ferita in acqua e si e' preso la schioppettata nella nuca.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Giovanni, sono d'accordo su quasi tutto di ciò che hai scritto. Però definire un cane "brocco" solo perchè non riesce a fare alcune determinate cose mi lascia molti dubbi. Spesso i brocchi possono essere quelli che non riescono a far fare ai cani determinate cose. Sono quelli che riversano sui cani la loro inettitudine, sono quelli che sentenziano "questo cane non ha il cervello per poter andare a caccia" Oppure "questo cane non ha nessuno istinto del predatore" solo perchè il cane non vuole abboccare. Il rifiuto del cane viene scambiato come inettitudine, cani dominanti ed intelligentissimi solo perchè non vogliono sottostare al volere dei loro padroni o addestratori vengono catalogati ottusi. I cani ubbidientissimi possono nascondere delle tare come la mancanza di carattere (non sempre, questo deve essere attentamente valutato). Il cane per essere intelligente deve avere i comportamenti del gatto. Io non ho mai visto un gatto che alle prese con qualche problema girarsi verso il padrone per chiedere la risoluzione. Ho visto cani super addestrati che alla minima difficolta si girano per chiedere l'aiutino. Le esigenze che hanno i retriever sono diverse da quello di un cane da ferma sia prima che dopo lo sparo, ma comunque l'addestramento del retriever non mi piace, troppo addestramento tende ad affossare le doti naturali del cane, queste vengono spesso represse da un addestramento troppo coercitivo. Se il cane ha le qualità naturali bisogna saperle incentivare, le qualità naturali non vengono indotte da nessun tipo di addestramento, anzi l'addestramento se non condotto bene può rovinarle. In sintesi voglio dire che l'intelligenza del cane non dipende solo dall'addestramento, il cane che impara per apprendimento non è più intelligente di uno che ha imparato per tentativi impiegantoci più tempo, anzi quello che ha imparato per tentativi è molto più veloce e determinato di quello che ha imparato tramite un addestramento indotto da varie tecniche e strumenti. Opinione personale
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Le "qualita' naturali" di cui parli non esistono. Tutti i cani provengono dal lupo, e le qualita' naturali del lupo sono quelle di andare in giro in branchi, di inseguire, uccidere e sbranare animali, e di vivere in una societa' (il branco) dove i sistemi coercitivi che tanto ti dispiacciono sono la norma. Il lupo inferiore che non si sottomette viene preso a morsi o persino sbranato e mangiato da quelli superiori. Piu' coercitivo di cosi'....
Quelle che tu chiami qualita' naturali sono invece qualita' innaturali, imposte dall'uomo attraverso secoli di selezionamento, incroci, e scelta di individui che mostravano certi tratti desiderabili, mentre quelli con tratti indesiderabili venivano soppressi o abbandonati a trovarsi il cibo da soli o a morire di fame. Il cane che ferma, o il cane che riporta, si conforma al selezionamento imposto dall'uomo. Forse l'unico cane che ancora mostra qualita' naturali e' il segugio, che come i lupi, insegue e circonda il cinghiale, salvo poi aspettare che l'uomo si prenda cura dell'uccisione.
Quindi quando parli di lasciare il cane libero di seguire i dettami delle sue qualita' naturali, nel caso del cane da ferma o da riporto otterresti tratti indesiderabili: inseguimento del selvatico al frullo, l'ingestione o sbranamento del selvatico abbattuto, ecc. nel cane da ferma; comportamento indisciplinato e pericoloso (per il cane e per il padrone) del cane da riporto nel capanno (vedi appunto l'esempio del mio amico che ha accidentalmente ucciso il suo Labrador che era saltato davanti a lui dopo il primo sparo e s'e' preso la seconda schioppettata in testa), sbranamento del selvatico invece di riportarlo al padrone, e perdita di capi uccisi o feriti per mancanza di ubbidienza precisissima ai comandi.
Secondo me tu ti sei fatto un'idea sbagliata del cane veramente addestrato. Il cane addestrato bene non e' un robot, anzi. Infatti la qualita' naturale dell'obbedienza all'alpha male (il maschio dominante) fra i lupi si traduce nell'obbedienza al padrone. Ed e' un tipo di obbedienza che non e' assolutamente cieca, ma una collaborazione. Al cane si insegna cio' che deve assolutamente fare (usando tanti metodi, inclusi sistemi coercitivi, che come ho detto sono rivolti a una qualita' naturale), e cio' che non deve assolutamente fare. Entro quei parametri il cane esercita il suo potere decisionale, la sua intelligenza, il suo spirito d'iniziativa.
Come le persone, ci sono cani piu' intelligenti e cani meno intelligenti. Certi cani certe cose essenziali non le impareranno mai, qualsiasi metodo si provi per insegnarle. E questi sono i cani che farebbero meglio a stare a casa e giocare con i bambini, invece di andare a caccia e rendere l'esperienza del cacciatore negativa e frustrante.
E non parlo assolutamente dei cani da gara di caccia pratica. Questi sono davvero addestrati a diventare macchine, non cani. Sono le regole stesse del gioco. Per esempio, se un riportatore da gara deve riportare un'anatra caduta in un fiume e, intelligentemente, corre lungo la riva fino ad arrivare all'altezza dell'anatra prima di tuffarsi, viene squalificato. La regola e' chiara: il cane deve tuffarsi da dove e', e nuotare in linea retta fino all'anatra. A caccia sarebbe assurdo. Se c'e' parecchia corrente il cane sprecherebbe tempo prezioso. Inoltre dopo sei o sette riporti del genere sarebbe stanco morto, perche' nuotare stanca piu' di correre. La mia Labrador, intelligentemente, corre sulla riva, e si tuffa solo quando e' all'altezza dell'anatra. Nuota di meno, si stanca di meno, e spreca meno tempo. E io di certo non cercherei di farle fare cio' che e' richiesto in gara.
Sistemi coercitivi che distruggono la personalita' del cane? Robot? Scout, quando non e' a caccia, e' una persona di famiglia. Affettuosa, giocherellona, sempre volenterosa di essere utile e di compiacere i suoi genitori umani. Ha una sua personalita', e tutto l'addestramento non la ha diminuita o alterata. Ma quando andiamo a caccia so che se un'anatra cade morta o ferita nel posto piu' difficile, e' soltanto questione di tempo prima che finisca nel mio tascone. Perche' in fondo, a che serve un riportatore che non riesce a riportare? A che serve un riportatore che uggiola o abbaia nel capanno e spaventa le anatre in arrivo? A che serve un riportatore che perde i selvatici perche' non segue i comandi? A che serve un riportatore che salta fuori dal capanno davnti al fucile e si fa spaccare la testa da una schioppettata? A che serve un riportatore che mangia o morde malamente i selvatici? A che serve un riportatore che esce dal capanno e gironzola? A che serve un riportatore che fa di testa sua quando ci sono due anatre in acqua, una morta e una ferita, e nonostante i comandi riporta quella morta dando il tempo a quella ferita di sfuggire? Forse a te piacerebbe andare a caccia con un cane che non fa tutto bene, ma a me no.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Anche per me i cani sono come noi umani, ci sono quelli più intelligenti e quelli un po meno, quelli più volenterosi e quelli un po meno, ed è proprio per questo che se un mio cane presenta un piccolo deficit e non fa tutto in modo eccezionale viene ugualmente a caccia con me. Un cane può essere ugualmente un buon compagno di caccia anche se non fa tutto bene. Poi è ovvio, ci sono certe tare che li rende inutilizzabili....
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Nel cane è importante la tempra e il temperamento....oltre al resto,
sicuramente quello scritto è da "manuale"( )
poi bisogno vedere cosa c fai del cane...gare o caccia ecc,
sicuramente una buona base deve esserci,
poi per definirlo brocco non saprei, hanno i propri limiti come tutti,
ma dipende da un sacco di fattori tra cui la linea di sangue,
inutile(con un Retriever)ammazzarsi di lavoro se la linea di sangue è di bellezza...per esempio.
E poi inutile...bisogna lavorarci con impegno e amore!
un cane si costruisce step by step.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Purtroppo con i Labrador, che sono i cani piu' comuni negli U.S. per il loro splendido temperamento, si sta perdendo la linea di sangue venatoria. La maggioranza sono cani di compagnia, e per trovare una buona linea bisogna ricorrere a canili specializzati, specialmente quelli che vendono Labradors inglesi o irlandesi, piu' piccoli e tarchiati del Labrador "normale" ma anche molto piu' calmi e ubbidienti. In Inghilterra li adoperano per tutto, cerca, ferma, riporto, pelo, penna. La mia e' mezza Labrador inglese (il padre) e mezza Labrador americano (la madre), ma fisicamente e' uguale al padre.
Forse il mio prossimo cane (se non smetto di cacciare quando Scout se ne va e decido di non prendermi un altro cane) se non e' un Labrador inglese purosangue sara' un Chesapeake. Piu' testardo del Labrador, ma piu' resistente al freddo e all'acqua gelida. Decisamente un cane da addestrare con tanta pazienza e tempo a disposizione (ho sia l'una che l'altro) e... col collare elettrico!!! :mrgreen:
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Giovanni, se dovessi rispondere punto per punto a quello che hai scritto dovrei farlo scrivendo un libro. Vad a braccio sciolto, senza soffermarmi troppo sulle tue affermazioni. E' vero che le razze sono state create da gli uomini, ma per migliorare specifiche qualità del lupo, questo per un migliore utilizzo del cane, ogni razza ha uno standard di lavoro e in base a questo dovrebbe essere utilizzata. L'uomo ha creato delle razze che nello specifico sono più forti del lupo. Ci sono razze molto più forti del lupo e che riescono a batterlo in un combattimento, razze molto più veloci, molto più resistenti, le singole qualità del lupo sono state migliorate tramite la selezione, non create dalla selezione. I lupi all'interno del branco hanno dei compiti precisi, non tutti sono veloci da poter inseguire, non tutti hanno la forza di poter abbattere un selvatico di grosse dimensioni, non tutti hanno lo stesso alfatto per seguire una pista fredda anche di qualche giorno. Le qualità naturali del lupo non sono solo quelle di inseguire, uccidere e sbranare. Ci sono lupi solitari che per sfamarsi usano delle tecniche simili ai nostri cani da ferma. Quando preparano l'agguato fermano e accostano come fanno i nostri cani moderni, questa è una dote naturale estrapolata dal lupo tramite la selezione genetica. Sia il maschio del lupo che la femmina contribuiscono al mantenimento della prole, lo fanno prima tramite il rigurgido e dopo con il trasporto di grossi pezzi di carne. Il tutto viene trasportato con la bocca. Questa operazione non fa parte della predazione, non è una dote geneticamente trasmissibile, è appresa tramite un processo di socializzazione. Tutte le doti geneticamente trasmesse se in un soggetto non ci sono non possono essere introdotte da nessun tipo di addestramento, questo con il riporto non succede, il riporto può essere insegnato al più meticcio dei cani. Per il recupero il cane deve essere dotato di qualità naturali, per questo tipo di lavoro ci vogliono cani selezionati. Non c'è addestramento che possa insegnare al cane a recuperare animali feriti sottrattosi di piedi. Purtroppo ci sono cani che riportano e non recuperano e altri che recuperano e non riportano, questi ultimi possono essere addestrati a riportare, se il lavoro è fatto bene è difficile anche per un occhio esperto distinguere un riporto indotto da uno naturale. Il riporto naturale è indotto dalla leadership, più questa è forte più il cane è convinto di fare bene e da tutta la sua collaborazione spontanea sottomettendosi con devozione al suo padrone. Con devozione non è uguale a costrizione, i segnali di resa non devono essere confusi con quelli di sottomissione spontanea del cane. Segue discussione
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Ho dovuto interrompere per problemi tecnici. Il branco di lupi è strutturato da un sistema democratico fatto da regole rigide, non esistono coercizioni o violenze gratuite. In qualsiasi società le regole possono essere trasgredite, ma non comportano necessariamente la pena di ****. Se a trasgredire sono dei lupi giovani tutto può risolversi con dei rituali che non necessariamente sofociano in lotte sanguinose. Chi trasgredisce sa cosa l'aspetta, per questo capisce anche il motivo per il quale viene punito. Vengono puniti da individui della stessa specie che parlano la loro stessa lingua. Questo con i nostri cani non succede perchè non parliamo la loro lingua, quindi spesso il cane la punizione la subisce senza capirla. All'interno dello stesso branco le lotte fra lupi non sono mai mortali, la **** può sopraggiungere in seguito per le ferite riportate per causa indiretta, i combattimenti all'ultimo sangue avvengono più frequentemente fra cani. I combattimenti più cruenti sono quelli sferrati alla leadership per la leadership. All'interno del branco ci sono delle fazioni chi vuole sfidare il capobranco deve per forza avere le spalle coperte da una fazione e il suo successo è dovuto dalla maggioranza dei membri di questa fazione nei confronti delle altre. In poche parole il capo branco è stato scelto dal branco per poter sperare di estromettere il leaders, anche questo combattimento si conclude con la fuga del più debole. Se lo sconfitto si sottomette può rimanere all'interno del branco altrimenti viene estromesso. La dichiarazione di resa non è una dichiarazione di sottomissione. La natura è molto più cruenta e crudele, la nostra selezione non può essere paragonata, una lupa che seleziona in base alle risorse alimentari decide di mangiarsi mezza cucciolata per salvarne l'altra mezza. Giovanni, bisogna distinguere l'addestrare con il domare, il cane che ha deciso spontaneamente di sottomettersi non ha bisogno di nessun collare elettrico o altri mezzi di addestramento. Una persona che ha il pieno controllo del cane addestra con facilità, addestrare vuol dire insegnare tramite la convinzione per la convenienza del cane. addestrare non è costringere o dissuadere il cane tramite imposizione.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

germano56 ha scritto:
le singole qualità del lupo sono state migliorate tramite la selezione, non create dalla selezione.

Devo contraddirti. Se parli di selezione naturale, le qualita' del lupo sono state create dalla selezione in quanto il lupo non e' stato creato direttamente da Dio cosi' com'e', ma deriva da altri animali che avevano caratteristiche e qualita' diverse. Quindi le sue qualita' di lupo sono state appunto create dalla selezione. Se si parla invece di selezione fatta dall'uomo per ottenere certi comportamenti, tratti fisici, ecc. , anche qui c'e' stata la creazione di tratti e qualita' che forse saranno state potenziali (ti concedo almeno questo) nel lupo, ma non presenti. Per esempio, come mi spieghi le zampe palmate del Labrador? O tante altre caratteristiche fisiche (molto evidenti, specialmente se paragoni un lupo a un chihahua) o di comportamento che non hanno neanche un accenno nel lupo? Poi, del resto, in fondo tutti gli animali sono imparentati piu' o meno l'uno con l'altro, e tante qualita' naturali che vedi nel lupo e nel cane non sono necessariamente dovute alla quasi consanguineita'. I felini, grandi e piccoli, riportano il cibo ai loro piccoli. I leoni si suddividono i vari compiti della caccia (i maschi fanno da battitori, e le femmine uccidono) o della societa' (i maschi adulti uccidono le iene che insidiano femmine e cuccioli e rubano le carcasse di animali uccisi dai leoni). Quindi il comportamento del riporto e della vita sociale che tu vedi come una qualita' naturale che cane e lupo hanno in comune perche' sono parenti e' in realta' comunissima in natura. Anche i passeri e le rondini "riportano" gli insetti ai loro nidiacei. Anche certe scimmie e certi primati vivono in societa'...
Inoltre la creazione da parte dell'uomo di qualita' e comportamenti che in natura non esistono e' facile da vedere al primo circo che arriva nella tua citta' o in un acquario. In natura gli elefanti non vanno in uniciclo o si alzano sulle zampe anteriori, le otarie non bilanciano niente sul naso, e le orche non giocano con i delfini, ma se li mangiano.
Diciamo invece piuttosto, che se un animale possiede un certo livello d'intelligenza (e i lupi sono intelligenti, e cosi' i loro discendenti domestici), gli puoi insegnare certi comportamenti a prescindere dalle loro vere o supposte qualita' naturali.



Con devozione non è uguale a costrizione, i segnali di resa non devono essere confusi con quelli di sottomissione spontanea del cane. Segue discussione

Non ignorare il fatto che la coercizione (sempre violenta e spesso mortale) da parte dell'alpha male e dell'alpha female sono parte integrale del tessuto sociale del branco di lupi. Percio' la coercizione e la resa (non cavillare sulla differenza fra sottomissione spontanea del cane e resa, perche' sono essenzialmente la stessa cosa) sono accettate dal cane come cose normali, e percio' non provocano danni psicologici se il cane sa perche' viene sgridato, picchiato, o sottoposto allo spiacevole formicolio del collare elettrico (ripeto qui che psicologi canini hanno riscontrato che una punizione deve essere somministrata entro due secondi dal comportamento errato per essere capita dal cane come la conseguenza di tale comportamento). Del resto anche le cagne puniscono i cuccioli violentemente, mordendo loro il muso quasi a sangue, a giudicare dai guaiti dei cuccioli cosi' morsi. Eppure i cuccioli crescono normalmente senza neurosi o psicosi (e qui una lancia spezzata in favore delle sculacciate ai pargoli umani ci va pure!)
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Germano, tu dici: " Chi trasgredisce sa cosa l'aspetta, per questo capisce anche il motivo per il quale viene punito. Vengono puniti da individui della stessa specie che parlano la loro stessa lingua. Questo con i nostri cani non succede perchè non parliamo la loro lingua, quindi spesso il cane la punizione la subisce senza capirla."

Siamo d'accordissimo qui. Il cane prima deve essere addestrato con pazienza finche' non sappia bene che cosa ci si aspetta da lui. Poi deve essere punito quando non fa quello che deve fare e che sa che avrebbe dovuto fare ma che non ha fatto per distrazione o testardaggine. E siccome noi non siamo della stessa specie e non parliamo la stessa lingua, dobbiamo con la nostra intelligenza capire la lingua ed il pensiero del cane. E (come ho gia' detto e ripetuto) gli studiosi di psicologia canina hanno riscontrato che il cane deve essere punito entro due secondi dallo sbaglio per associare sbaglio e punizione. Adesso spiegami tu come fai senza collare elettrico, che punisce anche entro mezzo secondo dallo sbaglio, a far capire al cane che ha fatto uno sbaglio quando e' fuori portata di voce, fischietto, mano o corda, e quando magari lo sbaglio puo' essere pericoloso per lui. Se non lo punisci affatto, continuera' a fare quello sbaglio e non ci sara' alcun modo di correggerlo. Se lo punisci quando torna (come purtroppo fanno tanti), il cane capira' che il suo sbaglio e' stato quello di tornare, con le conseguenze che seguono...
Dimmi tu--sono tutt'orecchi. Che sistema usi? La ricompensa quando non fa quello stesso sbaglio non serve a niente ugualmente, perche' anche la ricompensa deve essere data entro due secondi per essere associata al comportamento giusto.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Giovanni, non è che per cercare di spiegare concetti e teorie dobbiamo parlare della genesi e scomodare in nostro Creatore. La differenza fra il DNA del lupo in confronto a quello del cane è meno del 3% parliamo di cani e non di razze, il perchè il cane ha i piedi palmati lo devi chiedere ai genetisti. Se consideriamo che la selezione è iniziata migliaia di anni fa la differenza in percentuale del DNA è infima. I cani vivono in branchi come i lupi hanno quasi gli stessi istinti, spesso alcuni cani per ferocia sono peggio dei lupi.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

giovannit. ha scritto:
Purtroppo con i Labrador, che sono i cani piu' comuni negli U.S. per il loro splendido temperamento, si sta perdendo la linea di sangue venatoria. La maggioranza sono cani di compagnia, e per trovare una buona linea bisogna ricorrere a canili specializzati, specialmente quelli che vendono Labradors inglesi o irlandesi, piu' piccoli e tarchiati del Labrador "normale" ma anche molto piu' calmi e ubbidienti. In Inghilterra li adoperano per tutto, cerca, ferma, riporto, pelo, penna. La mia e' mezza Labrador inglese (il padre) e mezza Labrador americano (la madre), ma fisicamente e' uguale al padre.
Forse il mio prossimo cane (se non smetto di cacciare quando Scout se ne va e decido di non prendermi un altro cane) se non e' un Labrador inglese purosangue sara' un Chesapeake. Piu' testardo del Labrador, ma piu' resistente al freddo e all'acqua gelida. Decisamente un cane da addestrare con tanta pazienza e tempo a disposizione (ho sia l'una che l'altro) e... col collare elettrico!!! :mrgreen:
Di Labrador "americani"si incominciano vedere anche qua in qualche gara,
per la tua sottolinatura sul collare elettrico non è che mi fai un dispetto...per me no problem..!
Io credevo di averti dato un consiglio vallido su come cambiare metodo di addestramento tutto quà..se poi hai tempo e voglia sicuramente avrai più soddisfazioni se non lo usi,
è una spece di forma mentis che bisogna scrollarsi di dosso,
che ne dici dei "toller"ero quasi tentato di prenderne uno.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Mi incuriosiscono quelli che parlano di dominanza, leadership e dopo non sono capaci di gestire il cane. Per farlo hanno bisogno di ricorrere ad espedienti e a strumenti che il cane in natura non sa neanche cosa sono. Questo, molto probabilmente succede perchè il cane viene solo guardato e mai osservato attentamente. Il cane ha un grande equilibrio che lo condiziona naturalmente, non ha bisogno di essere addestrato, lui per alcune cose è già addestrato. Il cucciolo che insegue i passeri in giardino effettua dei tentativi, ben presto il suo equilibrio mentale tramite una esperienza negativa lo farà desistere da questo suo atteggiamento sbagliato ed improduttivo, idem smetterà di caricare i passeri e altri volatili che gli mangiano a pochi metri di distanza nella sua ciotola. In parole povere il cane si è corretto da solo, questa è l'unica correzione che il cane riesce a capire. Queto tipo di addestramento è sicuramente più lungo di un tipo di addestramento attivo. Io posso intervenire ed addestrare il cucciolo a non farlo più inseguire i passeri in giardino, condiziono il cane e gli faccio fare quello che per me è più giusto, ma il cane di quello che per me è più giusto non gli interessa niente, lui vive nel suo mondo e guarda solo a quello che per lui è giusto, nel momento che inseguiva per lui era giusto fare quello altrimenti non lo avrebbe fatto. Il cane addestrato a non inseguire i passeri esegue per paura delle conseguenze, ma il motivo non lo sa perchè non gli è stato dato modo di fare l'esperienza. L'errore che commettono molte persone nell'addestrare il cane e quello di avere molta fiducia nei propri mezzi e strumenti, ignorano completamente le esigenze e la volontà del cane. Ripeto con alcuni tipi di addestramento si condiziona il cane e lo si adatta alle nostre esigenze, purtroppo il cane non tiene conto delle nostre esigenze lui vive in un mondo diverso e delle nostre esigenze non gli e ne frega niente, lui capisce in modo naturale tutto quello che fa parte del suo mondo. Insegnare al cane ad andare a comprare il gionale lo si condiziona ad una nostra esigenza, non si sfrutta nessuna dote naturale. Incentivare e stimolare il cane a fermare è sfruttare una sua dote naturale, sfuttare il suo istinto non è insegnare o addestrare. Hai parlato di foche ed elefanti, tutto quello che riusciamo a far fare ad un animale oltre le sue funzioni naturali per le quali è stato creato sono forzature che non hanno niente a che vedere con le doti geneticamente trasmesse.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Stimolare le sue doti naturali o addestrare il cane alle nostre esigenze, in entrambi i casi il buon rapporto instaurato con il cane è fondamentale per riuscire a farci capire, solo così il cane eseguirà gli ordini con fedeltà e rispetto. Se questa intesa non c'è lui eseguirà per costrizione. Per la correttezza allo sparo o si ha sul cane una forte leadership o lo si deve fermare con i mezzi coercitivi. I mezzi per costringere il cane e piegarlo al volere del suo addestratore sono molti, ma non voglio discuterli, ognuno può addestrarsi il cane come meglio crede. Giovanni, non sto cavillando, quello che espongo sono fatti oggettivi. Il cane che decide di sottomettersi non lo fa per costrizione, con la forza non si ottiene la sottomissione del cane, in un cane sottomesso non c'è nessuna forma di resa, non può esserci perchè è stato lui a scegliere liberamente il suo leaders. La resa del cane avviene quando lui ha deciso di non volersi sottomettere, in questo caso l'unico modo di farlo obbedire è piegare la volontà del cane alle esigenze del padrone, con un addestramento coercitivo il cane si arrende per paura di subire la punizione, ma non per questo il cane si è sottomesso, si è solo arreso. Il cane che subisce e si schiena mostrando la pancia non si è sottomesso, come non si è sottomesso quello che si schiena mostrando la pancia per elemosinare qualche carezza, in entrambi i casi sono segni di dominanza. Se i cani arrivano a questi comportamenti c'è in chi li gestisce qualcosa di sbagliato
 
Re: I doveri di un cane da riporto

germano56 ha scritto:
Stimolare le sue doti naturali o addestrare il cane alle nostre esigenze, in entrambi i casi il buon rapporto instaurato con il cane è fondamentale per riuscire a farci capire, solo così il cane eseguirà gli ordini con fedeltà e rispetto. Se questa intesa non c'è lui eseguirà per costrizione. Per la correttezza allo sparo o si ha sul cane una forte leadership o lo si deve fermare con i mezzi coercitivi. I mezzi per costringere il cane e piegarlo al volere del suo addestratore sono molti, ma non voglio discuterli, ognuno può addestrarsi il cane come meglio crede. Giovanni, non sto cavillando, quello che espongo sono fatti oggettivi. Il cane che decide di sottomettersi non lo fa per costrizione, con la forza non si ottiene la sottomissione del cane, in un cane sottomesso non c'è nessuna forma di resa, non può esserci perchè è stato lui a scegliere liberamente il suo leaders. La resa del cane avviene quando lui ha deciso di non volersi sottomettere, in questo caso l'unico modo di farlo obbedire è piegare la volontà del cane alle esigenze del padrone, con un addestramento coercitivo il cane si arrende per paura di subire la punizione, ma non per questo il cane si è sottomesso, si è solo arreso. Il cane che subisce e si schiena mostrando la pancia non si è sottomesso, come non si è sottomesso quello che si schiena mostrando la pancia per elemosinare qualche carezza, in entrambi i casi sono segni di dominanza. Se i cani arrivano a questi comportamenti c'è in chi li gestisce qualcosa di sbagliato



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Non si finisce mai d'imparare :mrgreen: . Io credevo che il cane che si schiena,mostrando la pancia, appunto era sottomesso. Mostra la pancia e la gola, punto debole dei cani, a chi lo sta incalzando per qualcosa fatta.
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Re: I doveri di un cane da riporto

Apparentemente lo stesso atteggiamento del cane può avere significati diversi, come il fatto di schienarsi, anche il portamento della coda indica lo stato d'animo del cane, un cane che cammina al fianco del padrone con la codra fra le gambe ad un occhi poco esperto può sembrare che è stato bastonato dal padrone o che comunque solo perchè si trova a contatto con lui abbia paura della sua figura. Invece se si guarda attentamente la coda è fra le gambe ma non come dovrebbe essere in atteggiamento di paura, il cane potrebbe soffrire benissimo una condizione ambientale per lui ritenuta sfavorevole.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

sergiolabrador ha scritto:
giovannit. ha scritto:
Purtroppo con i Labrador, che sono i cani piu' comuni negli U.S. per il loro splendido temperamento, si sta perdendo la linea di sangue venatoria. La maggioranza sono cani di compagnia, e per trovare una buona linea bisogna ricorrere a canili specializzati, specialmente quelli che vendono Labradors inglesi o irlandesi, piu' piccoli e tarchiati del Labrador "normale" ma anche molto piu' calmi e ubbidienti. In Inghilterra li adoperano per tutto, cerca, ferma, riporto, pelo, penna. La mia e' mezza Labrador inglese (il padre) e mezza Labrador americano (la madre), ma fisicamente e' uguale al padre.
Forse il mio prossimo cane (se non smetto di cacciare quando Scout se ne va e decido di non prendermi un altro cane) se non e' un Labrador inglese purosangue sara' un Chesapeake. Piu' testardo del Labrador, ma piu' resistente al freddo e all'acqua gelida. Decisamente un cane da addestrare con tanta pazienza e tempo a disposizione (ho sia l'una che l'altro) e... col collare elettrico!!! :mrgreen:
Di Labrador "americani"si incominciano vedere anche qua in qualche gara,
per la tua sottolinatura sul collare elettrico non è che mi fai un dispetto...per me no problem..!
Io credevo di averti dato un consiglio vallido su come cambiare metodo di addestramento tutto quà..se poi hai tempo e voglia sicuramente avrai più soddisfazioni se non lo usi,
è che ne dici dei "toller"ero quasi tentato di prenderne uno.
Anch'io. Dove ho il capanno io funzionerebbe. Ho provato con la mia Labrador a farla entrare e uscire dal capanno quando c'erano anatre in acqua fuori tiro, ma penso che se il cane non assomiglia alla volpe rossa non sia adatto. Le anatre a vederla se ne andavano piu' lontano...
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Il mio cane si schiena fin da quando era cucciolo , a una sgridata il cane ancora oggi si schiena ........credo sia un atteggiamento dovuto al suo carattere dato che il cane non è mai stato picchiato e mai stato coercizzato in nessun modo.
ho avuto e avro' altri cani che reagiscono a una sgridata con l'abbassamento dello sguardo e delle orecchie ..... credo che questa differenza sia dovuta al carattere del cane , dato che il padrone è sempre lo stesso. Nicola io mi trovo molto daccordo con quello che dici ,ma alcune volte parli come se tutti i cani reagissero alllo stesso identico modo e sai perfettamente che non è vero. Parlando poi delle carezze non credo che il cane non elemosini niente se dopo che lo hai accarezzato si schiena per farsi grattare la pancia cosa che almeno al mio cane piace in maniera smodata . Ho sbagliato puo' darsi ....io ho un buon rapporto con il mio cane e non mi abbandona un minuto ( Un passo io ...un passo lui ) .......perche' lo fa ?? .....non certo per coercizione questo lo posso assicurare.....perche' lo fa ??? forse perchè cosi' gli va...come gli va di schinarsi per ricevere carezze. Ragazzi non sento mai parlare della percentuale che riveste avere un soggetto invece che un'altro .....e Nicola sa benissimo che determina solo per il 20 % con le sue sicuramente notevoli doti di addestratore l'altro 80% deve sperare che ce lo metta il suo amico peloso ,perche' altrimenti è fregato.
Per quanto concerne il collare ....mahhh che dire !!!......se uno non si vuole rompere i coglioni fa bene ad usarlo...ma deve sapere che la maggior parte dei cani scollarati si vede lontano un miglio e qualcuno proprio lo rovini per sempre.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Sono d'accordo che ogni cane è fatto in un modo diverso, ma questo non centra con un comportamento appreso. Gian Luca, se il tuo cane si schiena vuol dire che trova convenienza a farlo, questo a prescindere dal carattere. Il cane fin da cucciolo è stato governato in un modo non confacente al suo carattere. Tu non devi essere sempre lo stesso, il tuo atteggiamento deve cambiare in base alle esigenze del singolo cucciolo. Non centra picchiare o coercizzare, la sgridata il tuo cane la percepisce come una minaccia e la minaccia è comunque una delle tante forme di coercizione. Ci sono cani che si schienano e guaiscono senza che nessuno li ha mai toccati, è un comportamento appreso da cuccioli che per convenienza se lo sono portati in età adulta. Lo schienarsi è una forma di comunicazione, va interpretata, non sempre è un segnale di resa o di sottomissione. Io non faccio mai percentuali, non mi interessano, io non guardo mai al risultato, io guardo l'impegno che il cane ci mette per interagire con me, tutto il resto è relativo, io non pretendo mai che un cane faccia le stesse cose che faceva l'altro cane. I miei cani non si schienano mai, a prescindere dal carattere, non hanno convenienza a farlo. Io grido e mi incazzo ma solo per interrompere un loro comportamento, dopo il grido premio l'interruzione del comportamento sbagliato del cane, il cane non si intimorisce perchè sa di ricevere il premio, quindi lo chiamo, lo premio e dopo correggo il suo comportamento. Gian Luca, fin da piccolo mi è stato detto che le carezze date fuori tempo e luogo rovinano i cani, il motivo non mi è mai stato spiegato, lo riscontrato con il tempo. Il rapporto con il cane è soggettivo, quello che tu pensi essere un buon rapporto per mè è un pessimo rapporto. Se io chiamo il cane e lo accarezzo l'azione l'ho decisa io, se lui si gira per farsi accarezzare l'azione la decide lui, se lo accarezzo mi sono sottomesso alla volontà del cane, ho fatto quello che ha voluto il cane. Qui bisogna avere le idee chiare sulla dominanza, sottomissione, leadership, tutto gira intorno a queste tre cose. Io ho una cucciola di sei mesi che è la mia ombra, un passo io e un passo lei, appena vede che mi muovo si sveglia e mi segue, anche se faccio pochi metri. Questo è un comportamento sbagliato che io cercherò di correggere, spero di farcela, intorno ai 14/15 il cucciolone rimarrà fermo e rilassato al suo posto disinteressandosi completamente di me e di quello che faccio, lui scatterà pronto alla chiamata come una molla felice di interagire per rendersi utile. Se il cane può decidere di starmi vicino perchè dovrebbe venire pronto alla chiamata, il cane che decide può anche decidere di non venire prontamente alla chiamata, i cani non hanno i nostri sentimenti. Il cane che segue come un ombra il suo padrone con la paura di essere abbandonato o di perderlo solo di vista è un cane stressato, anche questo gira intorno ai famosi tre punti. Gian Luca, io il collare lo evito, ma non per una questione di buonismo, per una questione di interesse, Il cane a caccia deve fare due cose contemporaneamente, deve cacciare ed interagire con il padrone, un cane addestrato con il collare riesce a fare solo una cosa, riesce solo a cacciare e questo grazie al suo istinto, è un cane che esegue per costrizione senza interagire. SE qualcuno dice che non è vero è perchè non ha mai visto come interagisce veramente un cane con il suo padrone.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

Certamente sara' come dici tu .....ma la tua cucciola ti puo' seguire solo perche' non vuol perdersi l'uscita giornaliera e non sapendo certamente quando sara' il suo momento non vuol perderselo.....oppure perche' tu rappresenti un punto di riferimento e la sua famiglia e per suo carattere un po' appiccicaticcio tende a cercarti di continuo. Ripeto io sbaglio molte cose, ma non tutto è imputabile a negligenze......certamente un cane si puo' viziare.....e qualcosa in fatto di leadership perdi ....ma puo' darsi che perdi da una parte e magari acquisti da un' altra. Certamente il mio cane non è perfetto , non ne il tempo ne il carattere per fare un cane perfetto .....se io lo porto in casa e vado a fare la doccia, lui si accovaccia alla porta e mi aspetta ......non si mette a graffiare la porta per entrare ....e a me questo basta .Per quanto riguarda lo schienarsi , non si schiena prima di ricevere le carezze ,ma solo dopo che io ho deciso di accarezzarlo.
Le percentuali non sono abituato a farle neanche io ...ma sono fermamente convinto, che le fortune di un conduttore le fa in maniera esponenziale il cane e non viceversa.....che poi lo stesso cane in mano a persone diverse migliori o peggiori , questo è un'altro discorso . Poi sai è troppo facile scegliere fra un tot di cani e rendere indietro quelli che non ti vanno, rispetto a chi si prende un cane e quello è ...... io so di non avere grosse capacita'......ma molti si riempono la bocca solo perche' gli è capitato il fenomeno con un cervello piu' grosso di quello del padrone ....ma quella non si chiama capacita' ....ma cul., ops fortuna. Un saluto Gian Luca
 
Re: I doveri di un cane da riporto

La mia cucciola non ragiona come noi, a sei mesi il cucciolo è già in grado di potersi scegliere il posto all'interno di una struttura sociale come può essere un gruppo famigliare composto da persone e cani. Il cane non sopporta di rimanere a casa (per il cane tana) mentre il suo padrone gerarchicamente inferiore va a caccia, il cane subisce un grande affronto. La mia cagna di 5 anni se mi vede uscire con il fucile rimane al suo posto senza ribellarsi, ti posso garantire che la passione e la venaticità non gli mancano. Non ho mai detto che per addestrare un cane bisogna essere per forza dominanti, non tutti ci riescono. E' importante esserne consapevoli per poter agire con successo. Se si vogliono raggiungere degli obiettivi il cane dominante va trattato da dominante è sbagliato volerlo sottomettere e piegare con l'addestramento, molte sue doti andrebbero perse, la precisione e la velocità di eseguzione sono le prime a degradarsi. Se è il cane ad interagire con il padrone o il padrone ad interagire con il cane il risultato in termini di carniere cambia poco, quello che cambia è il sistema di addestramento, con un cane dominante ci vuole molto più tempo. Molti cani sono stati rovinati perchè non sono stati capiti, altri cani intelligentissimi sono stati scambiati per **** solo perchè fortemente dominanti. "Io sono il padrone e tu cane fai quello che voglio io" è una formula che non sempre funziona, con alcuni tipi di cani bisogna scendere a compromessi per ottenere le stesse cose di un cane che ha deciso di dare la sua collaborazione spontanea concedendoci la sua sottomissione. In questo momento per addestrare la mia cucciola la devo trattare da dominante, la differenza è che il sottomesso perdona quasi tutti gli errori che si possono commettere in addestramento, il dominante non perdona niente, se si sbaglia si segna il passo per parecchi giorni. Bisogna lavorare su due fronti, i risultati per convincere il cane ad accettarci come capi indiscussi può essere lungo, intanto non si può aspettare tutto questo tempo per addestrare il cane da sottomesso, anche perchè il risultato non è mai sicuro. Gian Luca molti cani dominati sono stati rovinati perchè si sono voluti addestrare cosi si addestrano i cani sottomessi. I cani perfetti non esistono, anche io sono convinto che per addestrare ci vuole il cane, per avere successo il 50% lo deve mettere il cane e il rimanente il padrone. Il vecchio detto "ognuno ha il cane che si merita" è sempre valido.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

NoN ho letto tutta la discussione....ma....caspita quanto sei esigente giovanni....oh mi viene in mente un thread dal titolo "I doveri della moglie"....

1) mai avere mal di testa.
2) dopo aver fatto l'amore accendere la sigaretta al marito e con sguardo complice sussurrare "caro, sei sempre IL migliore".
3) addormentarsi cinque secondi dopo.

....oi giova....con simpatia, si intende!!!!
 
Re: I doveri di un cane da riporto

giovannit. ha scritto:
sergiolabrador ha scritto:
[quote="giovannit.":23hqz5kg]Purtroppo con i Labrador, che sono i cani piu' comuni negli U.S. per il loro splendido temperamento, si sta perdendo la linea di sangue venatoria. La maggioranza sono cani di compagnia, e per trovare una buona linea bisogna ricorrere a canili specializzati, specialmente quelli che vendono Labradors inglesi o irlandesi, piu' piccoli e tarchiati del Labrador "normale" ma anche molto piu' calmi e ubbidienti. In Inghilterra li adoperano per tutto, cerca, ferma, riporto, pelo, penna. La mia e' mezza Labrador inglese (il padre) e mezza Labrador americano (la madre), ma fisicamente e' uguale al padre.
Forse il mio prossimo cane (se non smetto di cacciare quando Scout se ne va e decido di non prendermi un altro cane) se non e' un Labrador inglese purosangue sara' un Chesapeake. Piu' testardo del Labrador, ma piu' resistente al freddo e all'acqua gelida. Decisamente un cane da addestrare con tanta pazienza e tempo a disposizione (ho sia l'una che l'altro) e... col collare elettrico!!! :mrgreen:
Di Labrador "americani"si incominciano vedere anche qua in qualche gara,
per la tua sottolinatura sul collare elettrico non è che mi fai un dispetto...per me no problem..!
Io credevo di averti dato un consiglio vallido su come cambiare metodo di addestramento tutto quà..se poi hai tempo e voglia sicuramente avrai più soddisfazioni se non lo usi,
è che ne dici dei "toller"ero quasi tentato di prenderne uno.
Anch'io. Dove ho il capanno io funzionerebbe. Ho provato con la mia Labrador a farla entrare e uscire dal capanno quando c'erano anatre in acqua fuori tiro, ma penso che se il cane non assomiglia alla volpe rossa non sia adatto. Le anatre a vederla se ne andavano piu' lontano...[/quote:23hqz5kg]

Io li ho visti in Scozia lavorare su anatre da capanno...il cacciatore stava dentro e lui nell acqua a fare il verso..!!!! [5a]
In Italia ne ho visti ma sinceramente non mi hanno colpito mplto.sarà che c sono solo 2 allevamenti..vedremo.
 
Re: I doveri di un cane da riporto

walker960walker ha scritto:
germano56 ha scritto:
Stimolare le sue doti naturali o addestrare il cane alle nostre esigenze, in entrambi i casi il buon rapporto instaurato con il cane è fondamentale per riuscire a farci capire, solo così il cane eseguirà gli ordini con fedeltà e rispetto. Se questa intesa non c'è lui eseguirà per costrizione. Per la correttezza allo sparo o si ha sul cane una forte leadership o lo si deve fermare con i mezzi coercitivi. I mezzi per costringere il cane e piegarlo al volere del suo addestratore sono molti, ma non voglio discuterli, ognuno può addestrarsi il cane come meglio crede. Giovanni, non sto cavillando, quello che espongo sono fatti oggettivi. Il cane che decide di sottomettersi non lo fa per costrizione, con la forza non si ottiene la sottomissione del cane, in un cane sottomesso non c'è nessuna forma di resa, non può esserci perchè è stato lui a scegliere liberamente il suo leaders. La resa del cane avviene quando lui ha deciso di non volersi sottomettere, in questo caso l'unico modo di farlo obbedire è piegare la volontà del cane alle esigenze del padrone, con un addestramento coercitivo il cane si arrende per paura di subire la punizione, ma non per questo il cane si è sottomesso, si è solo arreso. Il cane che subisce e si schiena mostrando la pancia non si è sottomesso, come non si è sottomesso quello che si schiena mostrando la pancia per elemosinare qualche carezza, in entrambi i casi sono segni di dominanza. Se i cani arrivano a questi comportamenti c'è in chi li gestisce qualcosa di sbagliato



--------------------------------------
Non si finisce mai d'imparare :mrgreen: . Io credevo che il cane che si schiena,mostrando la pancia, appunto era sottomesso. Mostra la pancia e la gola, punto debole dei cani, a chi lo sta incalzando per qualcosa fatta.
[lol.gif]
Qui stiamo parlandi di prosssemica o meglio di come il cane comunica con la postura...hai voglia di imparare,,, :wink:
 
Re: I doveri di un cane da riporto

germano56 ha scritto:
Il vecchio detto "ognuno ha il cane che si merita" è sempre valido.

Allora io sono veramente meritevole. La mia Scout, a parte cio' che fa a caccia e che ho illustrato nella lista dei doveri del cane (e veramente li adempie tutti), conosce e obbedisce forse un centinaio o piu' di comandi assortiti (oltre a quelli di obbedienza che si insegnano a tutti i cani), fra i quali "portami il libro" (io spesso leggo al bagno, ma il pomeriggio, quando dopo cena sono seduto sul divano affetto da pigrite e mi viene voglia di leggere, mando Scout a prendermi il libro), "va' a prendere il giornale" (questo non lo fa piu' perche' ho disdetto l'abbonamento, ma prima si faceva 100 metri di corsa fino alla strada, saltava fino a quando non riusciva a afferrare il giornale dal tubo di plastica dove il ragazzino lo metteva, e me lo riportava), "portami la scodella" (quando e' ora della pappa me la deve portare cosi' gliela riempio), "va' appresso al gatto," (comando che le do quando la giovane gatta che abbiamo sta facendo qualcosa che non deve, e Scout allora va e con una musata la fa smettere), e tanti altri comandi che le abbiamo insegnato mia moglie, mia figlia ed io. E segno che non obbedisce per paura o sottomissione e' che lo fa con gioia e orgoglio, a testa alta, scodinzolando e esigendo coccole (che naturalmente prende) quando ha eseguito bene un ordine. Da quando la portammo a casa comincio' a rendersi conto chi era la persona dominante. Io sono il suo leader indiscusso e con me sta attentissima ai miei gesti, al tono della voce, ai miei sguardi. Le posso dire di andare al suo angolo (materassino con trucioli di cedar con coperta di fleece sopra davanti al divano) a fare la cuccia con un gesto della testa e del dito. Se la lascio in auto con un sacco di cibo per cani o anche un pacco di bistecche davanti al naso posso stare tranquillo che non tocchera' niente. Quando le do' la pappa si siede davanti alla ciotola e sbava finche' non le do il permesso di mangiare. Con mia figlia si comporta come se lei fosse sua sorella, giocando, facendo finta lotta, ecc. Con mia moglie si comporta come se fosse la sua mamma, leccandole le mani, mettendle la testa sulle ginocchia o, a letto, sulla spalla. La sua personalita' (che da cucciola era evidente nel rapporto fra lei e i suoi otto fratelli e sorelle: non si faceva mettere sotto i piedi da nessuno degli altri cuccioli ed era sempre pronta ad esplorare, a indagare--ecco perche' l'ho scelta e l'ho chiamata Scout) e' rimasta integra ma indirizzata ai miei scopi venatori. L'unico difetto, se difetto e', e' che non socializza troppo bene con altri cani e cerca di montarli. Da cucciolona lo faceva anche con sua madre (non e' segno di lesbianismo quando una cagna fa finta di montarne un'altra, ma e' un'espressione di dominanza), e le dava morsi alle orecchie, facendola guaire. Naturalmente non lo fa con la sua mamma umana. E' ovviamente una cagna dominante, un' alpha female, ed e' rimasta cosi', pur considerando me l'alpha male e ubbidendomi sempre. E non ha paura di niente. Se un'anatra cade in un fiume in piena, lei si tuffa, magari anche da una riva a picco a quattro metri dall'acqua.
Non so come ti sia venuta l'idea che io abbia usato il manuale d'addestramento dei Marines per lei, cioe' "Prima distruggi l'individuo e poi plasmi una nuova personalita' di macchina ammazzanemici." Probabilmente t'e' venuta dalle tue idee false e sbagliate dell'uso del collare elettrico. Ovviamente non ne hai mai usato uno, provato uno sulla tua pelle, o visto usare uno correttamente. Ma alla mia domanda, a parte tutte le elucubrazioni cinofilosofiche, non hai mai risposto: come fai a punire un comportamento sbagliato o a premiare un comportamento giusto entro due secondi (il cane non puo' collegare sbaglio e punizione o ordine ben eseguito e premio se passano piu' di due o tre secondi fra causa ed effetto) quando il cane e' fuori portata di mano, di voce, di piede, di corda lunga, di vista, o di fischietto? I nostri nonni, che ovviamente non erano cosi' saggi quanto noi crediamo, a volte usavano la schioppettata a piombo fino. Immagina! Puoi ferire il cane, e inoltre di sicuro le due cose che il povero cane colleghera' sono sparo e dolore. A quel punto avrai un cane che ha paura delle schioppettate. Ma sai, i nostri nonni non andavano tanto per il sottile, e se un cane non funzionava bene a caccia, mica lo facevano mangiare a ufo: pietra intorno al collo, e roggia.

Ma adesso basta proprio, per quanto riguarda me e questa discussione. Ormai ho detto tutto cio' che avevo da dire, e ripetermi non fara' altro che annoiare tutti. Quindi tu addestri come vuoi, e io addestro come voglio. Ma sono contentissimo di essermi meritato Scout con i miei sistemi d'addestramento, perche' una cagna cosi' (e me lo dicono tutti quelli che la conoscono) non capita spesso, sfortunatamente.
 

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    - **Nord-Est (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna)**: Instabile con rovesci e temporali locali, più intensi in montagna. Temperature 14°C-22°C.

    ### **Centro Italia**
    - **Toscana, Umbria, Marche**: Alternanza di nuvole e schiarite, possibili piogge leggere. Temperature 16°C-24°C.
    - **Lazio, Abruzzo**: Cielo parzialmente nuvoloso, asciutto al mattino, qualche pioggia serale. Temperature 15°C-25°C.

    ### **Sud Italia e Isole**
    - **Campania, Puglia, Basilicata, Calabria**: Prevalentemente soleggiato, ma vento moderato. Temperature 18°C-27°C.
    - **Sicilia e Sardegna**: Sereno al Nord, qualche nuvola al Sud. Temperature 17°C-28°C.

    ### **Venti e mari**
    - **Venti**: Forte Maestrale su Sardegna e Tirreno.
    - **Mari**: Mosso nel Adriatico centro-meridionale e Canale di Sicilia.

    Per previsioni **localizzate**, specifica la città/regione! ☀️🌧️
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  • Franuliv @ Franuliv:
    (AI prompt) la fonde delle notizie del tempo da quale sito provengono?
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  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Franuliv, Le previsioni del tempo e le notizie meteorologiche possono provenire da diverse fonti a seconda del servizio che stai utilizzando. Alcune delle principali fonti internazionali includono:

    1. **Servizi meteorologici ufficiali**
    - **NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration, USA)** – Fornisce dati globali.
    - **Met Office (Regno Unito)** – Uno dei più autorevoli al mondo.
    - **ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts)** – Modelli meteorologici europei ad alta precisione.
    - **MeteoFrance, DWD (Germania), AEMET (Spagna), ecc.** – Servizi nazionali europei.

    2. **Siti e app popolari**
    - **The Weather Channel (weather.com)**
    - **AccuWeather (accuweather.com)**
    - **Weather Underground (wunderground.com)**
    - **Meteo.it / IlMeteo (Italia)**

    3. **Dati satellitari e modelli open-source**
    - **GFS (Global Forecast System, USA)** – Modello gratuito usato da molti servizi.
    - **MeteoBlue, Windy, Ventusky** – Visualizzano dati da più fonti.

    Se stai cercando informazioni su un servizio specifico (es. Google Weather, Apple Meteo, ecc.), spesso questi aggregano dati da più fonti, come NOAA, Met Office o ECMWF.

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