Efficacia delle prolunghe (2 utenti stanno leggendo)

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Vediamo se riesco a darvi una risposta esaustiva...
prima cosa da valutare è l'utilizzo quindi abbiamo detto: polivalente, una canna tuttacaccia per semiautomatico, in azienda la chiamiamo "un culo per tante braghe"; quindi una canna che sia una giusta via di mezzo per vari utilizzi senza avere delle caratteristiche specifiche per ottimizzare un determinato impiego piuttosto che un'altro.

A questo punto la scelta del materiale, io opterei per un acciaio UM7 senza piombo, è un materiale studiato appositamente per la produzione di canne per fucile con caratteristiche di elasticità particolarmente elevate che ci ha dato parecchie soddisfazioni.
Non utilizzerei acciai magari più blasonati per il semplice fatto che costano di più, hanno una pessima lavorabilità e ho riscontrato che alla fine i risultati non sono migliori.

Metodo di produzione: senza ombra di dubbio, quello tradizionale, foratura dal pieno senza martellatura. Da anni ormai è più che assodato che la martellatura è controproducente nella produzione di canne ad anima liscia, c'è solo un'azienda al mondo che continua a utilizzare la martellatura su questo tipo di prodotto ma solo sulle produzioni in serie e per questioni di contenimento dei costi e gestione della produzione.

Veniamo invece alle caratteristiche dimensionali (parliamo di cal.12):
-Camera da 76 che ci da la possibilità di sparare cartucce da 70 ma anche da 76 in caso di necessità
-Cono di camera lungo, almeno 80-100mm
-Foratura 18,40 (forse azzarderei un 18,60 se spariamo prevalentemente a breve distanza); per una canna "speciale" farei l'anima con una leggera conicità (0,1-0,2mm)
-Strozzatura sicuramente intercambiabile, ma non strozzatori standard da 50-70mm, monterei strozzatori interni da 110mm fatti come Dio comanda.
-Lunghezza della canna 71cm senza il minimo dubbio
-Bindella superiore parziale 10+10 cm (10cm di bindella in corrispondenza della carcassa e 10 cm in volata)
-Eviterei la cromatura interna (la cromatura risolve parecchi problemi di manutenzione ma in realtà peggiora la resa balistica della canna) al massimo farei cromare solo camera e cono.

Queste sono più o meno le caratteristiche che utilizzerei per una canna tuttofare prodotta da me, ma non prendetele come vangelo perchè poi ogni produttore ha il proprio ciclo produttivo, i propri materiali e le proprie geometrie interne, che fino alla prova dei fatti possono essere altrettanto efficaci.

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Innanzi tutto, grazie per la risposta. Potremmo costruire una canna e chiamarla "MYGRA"[ilre.gif]
A parte gli scherzi...ma non tanto, vorrei apportare delle opzioni alla canna da te descritta, guardandola secondo le mie esigenze. Prima di tutto, la lunghezza; dici categoricamente da 71 cm, penso che tale lunghezza, per alcune cacce, non sia brandegiabile, vedi; quaglie, beccacce, spollo tordi nello stretto, cinghiale... in tutte quelle tipologie di caccia dove il fucile deve essere "pronto". Opterei, (e non inorridire), per una 61 cm... (Gianni, centro67 si starà rigirando sul divano e se potrebbe[Backstab_emoticon.:).
Perchè 61 cm? Perchè ce l'ho sul cal. 20 e mi trovo bene, certo modificandola al bisogno e per il semplice fatto che; quando è corta si può allungare... quando è lunga non si può accorciare.
Dotiamola di strozzatura intercambiabile con profondità di 110mm.
Bindella; la doterei di due bindelle, in carbonio staccabile, una da 61 cm, dove una volta staccata dalla canna, negli attacchi che rimangono saldati sulla canna, si possano montare tacca e mirino, per il tiro a palla, (cinghiale in battuta), diventerebbe una slag. La seconda bindella, da 71 cm, questa varrebbe quando si monta una prolunga da 10 cm, con filettatura interna per alloggiare i vari strozzatori, nella quale all'estremità della prolunga, (volata), salderei il terzo bloccaggio dove alloggiare quello della bindella. Non è una cosa facile, ma si può fare.
Per il resto.... acciaio, interno ecc.... mi fido ciecamente della tua esperienza.

Il progetto di questa canna, e dettato dal fatto di esperienze vissute, dove gli eventi mi hanno portato a pensare; Ah se avessi avuto tal canna o quell'altra...o quell'altra ancora! Uno esce da casa con un fucile...ma in realtà ne ha dieci.

Se non mi sono spiegato bene, dimmelo.
 
Grazie Mauro, tre domande:
1) nel post precedente hai scritto che in effetti i pallini partono da un diametro di 18,9 perché si deve sottrarre lo spessore della cartuccia, quindi possiamo dire che in una overbore da 18,8-18,9 non c è alcuno ‘ scalino’ che ‘stressa’ la massa dei pallini?
2) ritieni migliori gli strozzatori interni da 110mm ma le aziende montano di serie o quelli da 50 o 70, è una questione di costi?
3) quanto costerebbe una canna con quelle caratteristiche? sia al privato sia se un’azienda decidesse di adottarla sulle sue armi.

Grazie!

Andiamo passo passo:
1) Nel precedente post ho cercato di spiegare un errore che spesso facciamo nell'immaginare il lavoro che fa il cono di camera, come detto il diametro di partenza dei pallini si aggira orientativamente intorno al 18,9; sicuramente più il diametro di foratura sarà largo e meno avremo un impegno del cono di raccordo ma dobbiamo anche tenere presente che nel breve tratto che va dalla fine della cartuccia all'inizio dell'anima della canna i pallini tenderanno comunque ad allargarsi sotto la spinta della pressione.
Quindi anche avendo una foratura overbore avremo comunque una piccola porzione di cono che verrà interessata dal passaggio dei pallini, mi è difficile quantificare anche perchè dipende molto anche dal dipo di caricamento (es. borra in feltro piuttosto che contenitore), in linea di massima comunque il concetto è che più avremo un diametro di anima largo e meno il cono verrà interessato dal passaggio dei pallini.
Cosa fondamentale da tenere presente è che questo particolare è solo uno dei tanti piccoli fattori che influiscono sulla resa di una canna, non è assolutamente da prendere come soluzione di tutti i problemi, consideriamo in questo caso anche i problemi che può dare una canna overbored e valutiamo i pro e i contro.

2) Ho parlato di strozzatori da 110mm perchè ritengo che diano risultati sostanzialmente migliori rispetto a quelli standard.
Sicuramente uno dei problemi che non permette l'utilizzo di questi strozzatori nella produzione standard sono i costi che di fatto sono un po' più elevati ma il problema principale, che mette più in crisi i produttori nell'utilizzo di questo tipo di strozzatori è la precisione di lavorazione necessaria per realizzare la sede dello strozzatore e lo strozzatore.
Purtroppo sono poche le aziende al mondo in grado di realizzare questo tipo di lavorazione come Dio comanda, nelle tolleranze necessarie per sfruttare le caratteristiche di uno strozzatore da 110mm.
In Italia l'unica azienda che conosco che utilizza questi strozzatori è Rizzini ma non sono standard, se non sbaglio è una opzione che fornisce su alcuni sovrapposti da tiro.

3) Quest'ultima è una domanda a cui mi è difficile rispondere, prima di tutto vorrei chiarire che come azienda abbiamo scelto ormai da parecchi anni di non fornire direttamente ai privati, quindi non saprei darti un'indicazione veritiera sul prezzo al privato.
La nostra produzione è più che altro su canne in serie (a volte anche su serie di pochi pezzi) rivolta alle aziende produttrici in tutto il mondo, forniamo poi anche i semilavorati (specifici in funzione delle richieste) alla maggior parte degli artigiani in Italia.
Altra questione da capire è che le aziende come la nostra non forniscono mai la canna completamente finita, pronta da montare sul fucile, quindi se ti dovessi dare una indicazione di prezzo, sarebbe limitata alle lavorazioni che farei io senza considerare le successive lavorazioni per il montaggio sul fucile, le finiture, i pezzi come per esempio la culatta, i costi di prova al BNP e la registrazione...
Considera anche che produrre una singola canna specifica ha dei costi enormemente maggiori rispetto a produrre la stessa canna su lotti da 1000 pezzi, fai presto a ridurre i costi del 50-60%.
 
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Innanzi tutto, grazie per la risposta. Potremmo costruire una canna e chiamarla "MYGRA"[ilre.gif]
A parte gli scherzi...ma non tanto, vorrei apportare delle opzioni alla canna da te descritta, guardandola secondo le mie esigenze. Prima di tutto, la lunghezza; dici categoricamente da 71 cm, penso che tale lunghezza, per alcune cacce, non sia brandegiabile, vedi; quaglie, beccacce, spollo tordi nello stretto, cinghiale... in tutte quelle tipologie di caccia dove il fucile deve essere "pronto". Opterei, (e non inorridire), per una 61 cm... (Gianni, centro67 si starà rigirando sul divano e se potrebbe[Backstab_emoticon.:).
Perchè 61 cm? Perchè ce l'ho sul cal. 20 e mi trovo bene, certo modificandola al bisogno e per il semplice fatto che; quando è corta si può allungare... quando è lunga non si può accorciare.
Dotiamola di strozzatura intercambiabile con profondità di 110mm.
Bindella; la doterei di due bindelle, in carbonio staccabile, una da 61 cm, dove una volta staccata dalla canna, negli attacchi che rimangono saldati sulla canna, si possano montare tacca e mirino, per il tiro a palla, (cinghiale in battuta), diventerebbe una slag. La seconda bindella, da 71 cm, questa varrebbe quando si monta una prolunga da 10 cm, con filettatura interna per alloggiare i vari strozzatori, nella quale all'estremità della prolunga, (volata), salderei il terzo bloccaggio dove alloggiare quello della bindella. Non è una cosa facile, ma si può fare.
Per il resto.... acciaio, interno ecc.... mi fido ciecamente della tua esperienza.

Il progetto di questa canna, e dettato dal fatto di esperienze vissute, dove gli eventi mi hanno portato a pensare; Ah se avessi avuto tal canna o quell'altra...o quell'altra ancora! Uno esce da casa con un fucile...ma in realtà ne ha dieci.

Se non mi sono spiegato bene, dimmelo.

Ciao Giovanni,
Sono partito apposta dalle condizioni di utilizzo perchè parlare di una canna tuttacaccia è una cosa quantomai soggettiva in funzione all'effettivo utilizzo che ne vogliamo fare, come recita il famoso detto: non puoi avere l'uovo e la gallina (e vi consiglio di diffidare da chi vi propone qualcosa di alternativo).
Le caratteristiche che ho proposto sono quello che per me è un buon compromesso per le varie condizioni di utilizzo, una sorta di media matematica delle esigenze; questo non toglie che in funzione dell'utilizzo che ne vorremmo fare, queste caratteristiche possano essere modificate per prediligere un tipo di utilizzo piuttosto che un'altro.
Partiamo dal discorso lunghezza:
Ho proposto la canna da 71 sapendo che (come dici anche tu) può essere un po' d'impaccio quando si è allo stretto oppure quando abbiamo bisogno di un brandeggio più rapido; però su una canna tuttofare devi anche considerare il fattore opposto: quando avrai bisogno di fare tiri più lunghi in condizioni più aperte...
Come giustamente dici, una canna lunga non si può accorciare mentre invece una corta si può allungare... Vero, ma stai tranquillo che i risultati ottenuti non sono gli stessi.
La questione è meramente tecnica, una prolunga non è in alcun modo equiparabile a una canna integrale di medesima lunghezza, per bene che sia realizzata (sia la prolunga che la sede all'interno della canna) ha bisogno di una serie di giochi e tolleranze per poterne effettuare il montaggio e per garantirne la sicurezza (su un accoppiamento del genere parliamo di almeno un 15 tolleranze e 3-4 decimi di gioco totale), questi giochi e tolleranze ti daranno sempre delle variazioni sui risultati balistici della tua canna e non è detto che risultino costanti durante l'utilizzo.
Io personalmente (ma è una mia idea personale) sono abbastanza contrario all'utilizzo delle prolunghe perchè non ho mai riscontrato un effettivo vantaggio rispetto all'utilizzo di una corretta lunghezza di canna e strozzatori realizzati a regola d'arte.
Questo ovviamente non toglie il fatto che una canna da 71 sia poco maneggevole quando siamo alle strette, ma nel mio modo di vedere è un "sacrificio" sostenibile a vantaggio di situazioni di utilizzo in condizioni diametralmente opposte.

Questione bindella superiore, la soluzione della bindella in fibra di carbonio non mi entusiasma molto, un po' per mio preconcetto personale, quando vedo alcune bindelle in fibra di carbonio che dopo pochi anni di utilizzo "ballano" sulla canna mi cadono le braccia, è un po' fuori dalla mia idea di prodotto di qualità.
Altra questione molto più importante è la sicurezza rispetto alla tua idea di saldare, su una prolunga, l'attacco per una bindella in fibra di carbonio da 71cm; fai molta attenzione perchè questa tua idea può creare qualche problema:
Principio fondamentale: la prolunga viene avvitata nella sede quindi in funzione a quanta sarà la forza di bloccaggio o l'assestamento della filettatura (o eventuali residui carboniosi sul filetto) ti troverai con l'attacco della bindella che difficilmente sarà allineato con gli attacchi saldati sulla canna; altra questione come saldi l'attacco della bindella sulla prolunga? qualsiasi modo utilizzi deformerà in modo più o meno grave la prolunga riducendo ulteriormente le prestazioni.
Per quanto riguarda il discorso sicurezza attento a una cosa: se ti ritrovi con l'attacco della bindella (quello sulla prolunga) deviato verso sinistra cosa fai? Non è che ti viene in mente di montare la prolunga senza metterla in tiraggio o tirandola poco? Attenzione perchè in questo caso la canna rischia di fare Kaboom!

Visto i presupposti della richiesta che mi hai fatto, mi sono sentito libero di dirti sinceramente quello che penso; poi come detto all'inizio di questo post il concetto di canna tuttacaccia resta comunque abbastanza soggettivo, non sempre è una media matematica, a volte come nel tuo caso è meglio utilizzare più le caratteristiche per tiro corto o di vantaggio nel brandeggio, in altri casi invece la richiesta è più improntata verso tiri un po' più lunghi o per tiro a volo....

Spero di essere riuscito a darti delle indicazioni esaustive.
L'idea della canna MYGRA non è male, vediamo se qualcuno si aggiunge con altre idee...

Ciao
 
Mauro B. scrive: <<L'idea della canna MYGRA non è male, vediamo se qualcuno si aggiunge con altre idee...>>

Io direi di pensare a due canne MYGRA, la Gianni67 lunga 127,5 cm e la Giovannimericano lunga 66 cm. Poi sulla Gianni67 metterei un freno di bocca per eliminare del tutto il famigerato "soffio" e una montatura per il mulinello per poterla usare al fiume come "bolognese" quando i suoi uccellesimi non arrivano (lo sanno tutti che la colpa e' del tordo che tarda). Sulla superficie esterna di questa canna ci metterei un intarsio in oro dei passaggi piu' salienti dei tomi del Granelli. Tanto su una canna cosi' lunga di spazio per un migliaio di parole ci sarebbe. Sulla Giovannimericano ci metterei una montatura per l'ottica per sparare a fermo, l'unico tipo di tiro che secondo una malalingua colui che le da' il nome e' capace di effettuare. Ci metterei anche un attacco per una baionetta, perche' si sa che le canne corte feriscono soltanto, e non si sa mai quando uno si deve difendere dal becco e dagli speroni di un tacchino ferito ed infuriato. Come decorazione penso che non ci si potrebbero intarsiare troppe parole: forse ci sarebbe abbastanza spazio per W L'AME, forse no.

Diciamo che per ora queste caratteristiche basterebbero. Invito tutti i membri del forum a pensare ad altre che si potrebbero aggiungere ai due modelli fondamentali di canna MYGRA.
 
voto per la 66 come tuttacaccia. non troppo lunga alla ferma e schizzo, facilmente prolungabile fino a 71/76 per le polveri più progressive.

piuttosto neppure sapevo esistessero strozzatori da 110mm. Mobilchoke 51 e crio 70mm fanno tanto schifo?
mauro b
 
Mah, Giova' non pensare che le mie canne siano tanto lunghe, benelli 75cm, 682 73cm, 692 78cm. Sul benelli ho la possibilita di allungare anche fino ad 80* con la prolunga da 10cm, ma sinceramente il problema non sono i mandarini che tira, ma l'ingombro perche l'attrezzo diventa esageratamente lungo.Per quanto riguarda le prestazioni in questa configurazione ti dico solo che mi fa fare cose da rimanere impalliditi.
Vorrei pero ricordare a tutti gli amici che ci seguono che non esistono canne miracolose,.....tutte le canne sono buone se si spara diritto, infatti il record mondiale di rottura piattelli e'di 95'55m ed e' stato stabilito dalla tiravolista Silvana Mangano (iscritta alla società di Vetralla a cui appartengo anche io) con beretta 692 sporting canne da 76(+2) con 28gr pb 7 1/4. Le canne di questo fucile sono da 18'6, ed il profilo interno e' caratterizzato da un triplo cono di raccordo che raggiunge la lunghezza di 320mm. Vi sconsiglio percio di parlare di" canna ideale "con coni corti di forte pendenza, e stretti diametri di asta.

​​​​​
 
Mauro B. scrive: <<L'idea della canna MYGRA non è male, vediamo se qualcuno si aggiunge con altre idee...>>

Io direi di pensare a due canne MYGRA, la Gianni67 lunga 127,5 cm e la Giovannimericano lunga 66 cm. Poi sulla Gianni67 metterei un freno di bocca per eliminare del tutto il famigerato "soffio" e una montatura per il mulinello per poterla usare al fiume come "bolognese" quando i suoi uccellesimi non arrivano (lo sanno tutti che la colpa e' del tordo che tarda). Sulla superficie esterna di questa canna ci metterei un intarsio in oro dei passaggi piu' salienti dei tomi del Granelli. Tanto su una canna cosi' lunga di spazio per un migliaio di parole ci sarebbe. Sulla Giovannimericano ci metterei una montatura per l'ottica per sparare a fermo, l'unico tipo di tiro che secondo una malalingua colui che le da' il nome e' capace di effettuare. Ci metterei anche un attacco per una baionetta, perche' si sa che le canne corte feriscono soltanto, e non si sa mai quando uno si deve difendere dal becco e dagli speroni di un tacchino ferito ed infuriato. Come decorazione penso che non ci si potrebbero intarsiare troppe parole: forse ci sarebbe abbastanza spazio per W L'AME, forse no.

Diciamo che per ora queste caratteristiche basterebbero. Invito tutti i membri del forum a pensare ad altre che si potrebbero aggiungere ai due modelli fondamentali di canna MYGRA.

M'e' venuta un'idea grandiosa per una canna veramente tuttofare, da 40 cm per difesa abitativa, a 163 cm ad usum Centrini. Stavo pensando alla canna "alla bolognese" di Centro (a proposito di canna alla bolognese, se uno fa una canna e offre una tirata a una bolognese, che fara' lei, se la succhiera' tutta?). Ebbene, che ne diresti, Mauro, di una canna da fucile telescopica, proprio come una canna da pesca bolognese, che uno puo' allungare o accorciare a piacere a seconda dell'uso che ne vuole fare? Che dici, la si potrebbe costruire?
 
Credo che sull'allineamento canna-prolunga così com'è adesso non si possa fare. ma creando un sistema di bloccaggio "obbligatorio" ci potrebbe stare. Per quanto riguarda il materiale della prolunga, non si deve fare altro che lavorare un tubo da 75/80/85 non so, insomma più lungo della canna finita e lavorarlo tutto alla stessa maniera, in modo che non ci siano cambiamenti interni tra canna e prolunga. Sono d'accordo con te che la resa balistica di una canna intera è superiore ad un altra con prolunga, ma convieni con me che la prima non è polivalente come la seconda o quanto meno il tiratore si deve adattare.
Per la bindella in carbonio che "balla", grossolanamente si risolve, con gomma, silicone, e tanto altro materiale che l'ingegno del cacciatore-uomo mette in campo.
La mia carabina, Browining II vecchiotta ma efficace, si muoveva l'astina, come succede in tanti semiauto. Portata da un amico falegname per risolvere il problema, non ostante l'impegno messogli, non ha risolto. Ho risolto il con un pezzetto di stoffa di lenzuolo di cotone.... non si muove più.
Capisco però che una canna del genere non la trovi fabbricata industrialmente e come dice il mio amico Martinuzzu, se me la voglio far fare da un artigiano, costerebbe oltre i mille euro... e non ne vale la pena.
 
Si Franky, capisco che puo sembrare un paradosso, ma questi selvatici sono diventati molto diffidenti, i tiri piu corti di 35m sono pressoché rari, ma quelle poche volte che capitano , se sbagli la colpa non e' certamente del fucile che tira stretto , ma di chi sta dietro allo schioppo.
 
Vediamo se riesco a darvi una risposta esaustiva...
prima cosa da valutare è l'utilizzo quindi abbiamo detto: polivalente, una canna tuttacaccia per semiautomatico, in azienda la chiamiamo "un culo per tante braghe"; quindi una canna che sia una giusta via di mezzo per vari utilizzi senza avere delle caratteristiche specifiche per ottimizzare un determinato impiego piuttosto che un'altro.

A questo punto la scelta del materiale, io opterei per un acciaio UM7 senza piombo, è un materiale studiato appositamente per la produzione di canne per fucile con caratteristiche di elasticità particolarmente elevate che ci ha dato parecchie soddisfazioni.
Non utilizzerei acciai magari più blasonati per il semplice fatto che costano di più, hanno una pessima lavorabilità e ho riscontrato che alla fine i risultati non sono migliori.

Metodo di produzione: senza ombra di dubbio, quello tradizionale, foratura dal pieno senza martellatura. Da anni ormai è più che assodato che la martellatura è controproducente nella produzione di canne ad anima liscia, c'è solo un'azienda al mondo che continua a utilizzare la martellatura su questo tipo di prodotto ma solo sulle produzioni in serie e per questioni di contenimento dei costi e gestione della produzione.

Veniamo invece alle caratteristiche dimensionali (parliamo di cal.12):
-Camera da 76 che ci da la possibilità di sparare cartucce da 70 ma anche da 76 in caso di necessità
-Cono di camera lungo, almeno 80-100mm
-Foratura 18,40 (forse azzarderei un 18,60 se spariamo prevalentemente a breve distanza); per una canna "speciale" farei l'anima con una leggera conicità (0,1-0,2mm)
-Strozzatura sicuramente intercambiabile, ma non strozzatori standard da 50-70mm, monterei strozzatori interni da 110mm fatti come Dio comanda.
-Lunghezza della canna 71cm senza il minimo dubbio
-Bindella superiore parziale 10+10 cm (10cm di bindella in corrispondenza della carcassa e 10 cm in volata)
-Eviterei la cromatura interna (la cromatura risolve parecchi problemi di manutenzione ma in realtà peggiora la resa balistica della canna) al massimo farei cromare solo camera e cono.

Queste sono più o meno le caratteristiche che utilizzerei per una canna tuttofare prodotta da me, ma non prendetele come vangelo perchè poi ogni produttore ha il proprio ciclo produttivo, i propri materiali e le proprie geometrie interne, che fino alla prova dei fatti possono essere altrettanto efficaci.



Ciao Mauro, scusa se ti rispondo solo adesso, ma ho avuto delle giornate piene, e l’argomento delle canne mi intriga troppo - ed ora che posso affrontarlo con un esperto - vorrei farlo senza fretta.

Intanto grazie per avermi confortato sulla sorte delle aziende bresciane produttrici di armi, la tua risposta mi ha tolto un bel peso dal cuore.

Veniamo alle tue risposte.
Ottima la tua considerazione in merito allo spessore del bossolo
Ho verificato, tagliandoli al centro, due bossoli di marca diversa e gli spessori interni - misurati con il calibro oscillano intorno ai 18,5 mm - tuttavia la misura è tutt’altro che semplice, perché la plastica si deforma facilmente ed è probabile che la misura sia per difetto.
La misura interna di 18,9, da te indicata, è sicuramente giusta. Dunque potremmo affermare che i fucili camerati 18,9 non hanno raccordo, la carica esce e va subito in foratura.

Vero è che anche, partendo da un diametro interno del bossolo di 18,5 mm (come ho misurato io) la carica sparata in una canna sovralesata 18,9 quando entra in foratura, anziché trovare un cono a stringere troverà un cono “ad allargare” e dunque in ogni caso non una costrizione.
Questo è vero solo nel caso in cui il bossolo della cartuccia sia lungo esattamente quanto la camera di scoppio. Se spariamo una cartuccia da 70 mm in una camera da 76 mm ci saranno sempre questi 6 mm di spazio con diametro 20,3 prima di entrare in foratura, una situazione sicuramente non ottimale.

Il fatto che i pallini dopo la “mazzata” ricevuta dalla polvere - siano convogliati in un cono che, di fatto, anche se di poco li costringe ad assumere una forma più stretta: comprimendo di fatto i pallini periferici verso il centro - non mi piace per niente. Con la spinta ed il calore a cui sono sottoposti in quegli attimi in cui escono dalla camera di scoppio, dubito che attraversando il raccordo alcuni non si deformino.

Veniamo all’acciaio. Tu consigli un UM7 dunque un 35CroMo4 a metà strada fra un UM8 (42CroMo4) ed un meno duro UM6 (30CroMo4).
Per chi non vuole perdere qualche nottata, (come ho fatto io cavandoci a malapena l’essenziale), per cercare di capirci qualcosa fra bonifica, tempra, rinvenimento, ricottura, normalizzazione, distensione, martensite, nitrurazione ecc… vi dico che partendo dall’UM8 con valore 42 di carbonio si arriva all’UM6 con valore 30 di carbonio. Più il valore di carbonio è alto più il materiale è duro e difficilmente lavorabile.
Con queste tre sigle di acciaio, (UM6-7-8) unitamente al C40, a quanto ho capito, sono state prodotte una buona parte delle canne dei fucili nostrani anche di pregio.

Le opinioni sulla qualità dei tipi di acciaio - sono più numerose che sulla bellezza delle femmine - e le visioni discordanti non mancano.

Per quello che è il mio sapere l’acciaio migliore viene ritenuto l’UM8, ma la sua maggior durezza ne rende più difficile e costosa la lavorazione per questo motivo molti fabbricanti non lo usano per le loro canne.
Hanno usato o usano questo acciaio la Bernardelli, la Fabarm, a quel che so anche Bioni, e perfino la Beretta nella variante 40CroMo4.

L’UM6 è il meno duro ma se bonificato come Dio comanda (indurito) è considerato comunque molto valido.
Fra i nomi più noti fra coloro che hanno usato questo acciaio ci sono i fratelli Piotti e il cannoniere Biagini di Urbisaglia.

Il C40 sembrerebbe un acciaio con caratteristiche meccaniche piuttoto modeste, ma con questo acciaio sono state prodotte le leggendarie canne Manufrance Saint Etienne montate nei primi anni da Benelli nei suoi semiautomatici, nonché numerose canne per fucili di fascia medio-bassa.

In merito all’UM7 non ho trovato un granché ma trattandosi di un accaio con titolo di carbonio intermedio fra il 30 ed 42 non dubito che sia ottimo.

Tutte le informazioni condivise sono tratte da documenti letti sui libri e sul web o dal dialogo con amici più o meno competenti, di cui NON HO CERTEZZA SULLA VERIDICITA’, tranne che per la canna del Fabarm la cui composizione mi venne riferita personalmente da Torosani ad una Exa di molti anni fa.

Sento parlare spesso della “elasticità” degli acciai e di acciai “dolci”.
A quello che ho capito io, gli acciai dolci sono tali perché avendo un contenuto di carbonio più basso sono meno duri e dunque si lavorano più facilmente.
Il fatto che sono dolci non significa che si “dilatano” al passaggio dei pallini. La dilatazione, a patto che ci sia, è dell’ordine dei micron… dubito che influenzi la carica.
Una acciaio più duro avrà (ovviamente) una resistenza meccanica superiore a quello più tenero, dunque - a parità di resistenza meccanica – la canna prodotta con un acciaio più duro avrà uno spessore più sottile e dunque risulterà “più elastica” di quella con acciaio dolce.
Infatti le canne Breda dei tempi di Bottura, realizzate con la famosa martellatrice su barre di eccellente acciaio al cromo vanadio, se paragonate alle canne standard hanno uno spessore leggermente più sottile e colpite con un martelletto vibrano che è un piacere.

Altro acciaio che mi intriga è il 39NiCroMo3. Un trilegato che con l’aggiunta del nichel dovrebbe avere ottime caratteristiche di resistenza alla corrosione, ideale per canne non cromate internamente. Mi farebbe molto piacere sapere cosa pensano di questo acciaio coloro che lo conoscono.

La moderna metallurgia ci mette a disposizione anche altri acciai eccellenti come il superlativo Maraging 350 … ma fermiamoci qui.

Se Mauro ne ha voglia - e lo ritiene opportuno - ci dirà in maniera esaustiva per quali caratteristiche alla fine ha scelto l’UM7 e in cosa lo ritiene superiore.

Ma quello che vorrei capire è in che modo “l’elasticità dell’acciaio” possa influire: - come e in che misura - su una carica di pallini che attraversa la canna in 2-3 millisecondi.

E poi… se una canna è divisa in: camera di scoppio, cono di raccordo, anima cilindrica e strozzatura, vorrei anche capire cosa sono e dove vengono realizzati questi misteriosi “profili” che renderebbero una canna eccellente a caccia - piuttosto che eccellente come attizzatoio per il camino…

Ok per la foratura dal pieno, ok - con qualche riserva - per la camera da 76, ok per il cono di raccordo lungo.

Foratura 18,4 - o 18,6 per canne destinate a sparare sulle brevi distanze. Perché? Perché la foratura più ampia dovrebbe favorire il tiro sulla breve distanza? Onestamente questo non l’ho capito.

Ma quello che mi ha favorevolmente stupito è la possibilità di dare una conicità di 0,1-0,2 mm su tutta l’anima della canna ovvero per tutta la sua lunghezza. Pensavo che questa operazione fosse lunga, laboriosa e difficilmente praticabile, ma a quanto sembra non è così.
A conclusione del mio discorso dirò cosa ho in mente.

Lunghezza della canna 71 cm. ok

Bindella superiore parziale 10 cm. in corrispondenza della carcassa e 10 cm in volata.
Cioè fammi capire hai in mente una canna con un pezzetto di bindella in cima e uno in fondo e fra le due bindelle la canna è libera? Il pezzo di canna libera fra le due bindelle non inficia la linea di mira?

Ok eviteresti la cromatura interna cromando solo camera e cono, ma l’acciaio UM7 che usi che grado di resistenza alla corrosione possiede?
Attualmente, con le canne cromate, (a meno che non si bagnino), le pulisco all’interno 2-3 volte l’anno. La canna non cromata con che frequenza va pulita internamente per evitare le fastidiose corrosioni?

La cromatura della canna va evitata perché il sottile strato di cromo indurisce superficialmente l’acciaio riducendo la sua elasticità?

Le canne “speciali” devono avere caratteristiche particolari che le canne comuni non hanno, dunque o devono “concentrare” per sparare molto lontano, o devono “allargare” per sparare molto vicino.

La mia necessità è quella di allungare il tiro.

La canna che ho in mente dovrebbe avere una cameratura che si collega immediatamente con l’anima SENZA raccordo. Siccome non mi interessano gli strozzatori La strozzatura la spalmerei in tutta la lunghezza della canna con una conicità lineare fino alla fine, senza bocchetto.


La mia idea è quella di stressare il meno possibile i pallini con costrizioni repentine e di convogliare la carica in una conicità lunga e progressiva, dove la rosata si “incanala” lentamente su tutta la lunghezza piuttosto che in 10 cm di cono finale, acquistando anche un minimo di velocità per l’effetto Venturi.

Dunque la carica dovrebbe entrare subito in foratura senza raccordo e proseguire il suo tragitto in una canna conica la cui strozzatura è ”spalmata” su tutta la canna.

In una strozzatura così lunga la pendenza potrebbe essere anche maggiore dei canonici 10 decimi perché i pallini hanno più tempo di “modellarsi” lungo il tragitto. Almeno in teoria, - dentro la mia testa, - il vantaggio sulla concentrazione della rosata è evidente.

La canna potrebbe essere dotata di fori ported debitamente posizionati per contrastare a meglio l’effetto dell’impennamento.

La bindella o nella versione suggerita da Mauro o in carbonio tipo Benelli in modo da non creare irrigidimenti né deleterie saldature lungo la canna.

Termino qui il mio intervento, chiedendo scusa per tutte le inesattezze che potrei aver scritto – confidando che qualcuno pietosamente le correggerà.

Aspetto le considerazioni di tutti e in particolar modo (ovviamente) quelle di Mauro.

Colgo l’occasione per augurare a tutti una serena Pasqua.

Un saluto

Maurizio
 
Minchia Maurizio, prima di continuare, passa all'antidoping :)

Scherzo, ovviamente.
Purtroppo non sono in grado di seguirti sul discorso "materiali", ma qualche commento sul resto lo faccio volentieri.

Io ho la convinzione che non ci siano canne che sparano "meglio", ma solo canne che sparano "peggio".
Intendo dire che oramai è più facile che le differenze siano causate da una canna poco curata, di livello medio-basso, piuttosto che da una con accorgimenti che diano prestazioni esaltanti. Di queste ultime, oramai, ce ne sono a bizzeffe, non so cosa ci sia altro da inventarsi.
Mi spiego: esistono limiti fisici al di là dei quali non si riesce ad andare, esasperare la ricerca della canna miracolosa potrebbe diventare un gioco divertente, quanto poco produttivo in termini di "metri in più".

Sono invece d'accordo con Mauro sul fatto di prestare molta più attenzione allo strozzatore.
Sono convinto che, così come appena detto per le canne, anche la presunta superiorità degli strozzatori "artigianali" sia in realtà dovuta alla (è una mia idea che non sono in grado di confermare) scarsa fattura degli strozzatori di serie. Non in tutti i casi, ovviamente.
Non è tutto oro ciò che è conico.
Rinunciare ad un choke intercambiabile "ben fatto", oltre a far perdere di versatilità la canna, ti fa rinunciare ad una serie di accorgimenti, come può essere un profilo differente, di tipo iperbolico, che potrebbe dare risultati migliori.
Ah, se ci fosse ancora 58Beppe a spiegare queste cose....
 
Minchia Maurizio, prima di continuare, passa all'antidoping :)

Scherzo, ovviamente.
Purtroppo non sono in grado di seguirti sul discorso "materiali", ma qualche commento sul resto lo faccio volentieri.

Io ho la convinzione che non ci siano canne che sparano "meglio", ma solo canne che sparano "peggio".
Intendo dire che oramai è più facile che le differenze siano causate da una canna poco curata, di livello medio-basso, piuttosto che da una con accorgimenti che diano prestazioni esaltanti. Di queste ultime, oramai, ce ne sono a bizzeffe, non so cosa ci sia altro da inventarsi.
Mi spiego: esistono limiti fisici al di là dei quali non si riesce ad andare, esasperare la ricerca della canna miracolosa potrebbe diventare un gioco divertente, quanto poco produttivo in termini di "metri in più".

Sono invece d'accordo con Mauro sul fatto di prestare molta più attenzione allo strozzatore.
Sono convinto che, così come appena detto per le canne, anche la presunta superiorità degli strozzatori "artigianali" sia in realtà dovuta alla (è una mia idea che non sono in grado di confermare) scarsa fattura degli strozzatori di serie. Non in tutti i casi, ovviamente.
Non è tutto oro ciò che è conico.
Rinunciare ad un choke intercambiabile "ben fatto", oltre a far perdere di versatilità la canna, ti fa rinunciare ad una serie di accorgimenti, come può essere un profilo differente, di tipo iperbolico, che potrebbe dare risultati migliori.
Ah, se ci fosse ancora 58Beppe a spiegare queste cose....



Ciao Stefano, forse hai ragione, qualche volta passo il limite.
Ma su certi argomenti ho lo stesso entusiasmo di un bambino che scarta i regali il giorno di Natale.

Poi penso sempre che a fronte di chi si accontenta di sapere che la canna è solo un tubo dove passa il piombo, ci sono anche coloro che hanno piacere di sapere qualcosa in più sulle canne, che sono il vero cuore del fucile.

Malgrado ci sia un mare di informazioni in merito, ho cercato di concentrare le cose che so - sia per condividere un po' di storia, - sia per stimolare il pensiero di tutti, - cercando di spiegare il più semplicemente possibile le caratteristiche degli acciai e le forature delle stesse, - in modo che tutti possano rendersi conto per sommi capi di cosa si parla.
Spero di non aver alimentato solo noia e confusione.

La narrativa venatoria è piena di articoli su canne e acciai più o meno famosi e sulla loro "EFFICIENZA" in ambito venatorio.

Forse, come dici tu, il problema non va focalizzato sulle canne che sparano meglio ma su quelle che sparano peggio. Possiamo anche considerare che il materiale ha una importanza davvero relativa e tutto ricade nelll'accuratezza della lavorazione - e quindi parlare di acciai più o meno duri, più o meno elastici, più o meno blasonati è tutta aria fritta.

Oppure le caratteristiche dell'acciaio svolgono davvero un compito importante - e allora vorrei capire in che modo agiscono sulla rosata.

Se la qualità dell'acciaio non influisce sulla carica tanto vale prendere in considerazione l'acciaio più "tenero". Il fatto di essere più facilmente lavorabile rende più facile l'accuratezza della lavorazione e più precisi gli aggiustamenti.

Tuttavia dubito che le aziende che usano l'UM8 siano così masochiste da usare un acciaio più duro se possono ottenere gli stessi risultati con un acciai più teneri, né ha un gran senso acquistare un costoso Boehler se fosse equiparabile a un modesto acciaio da bonifica.

Vero è che anche le lavorazioni interne: i famosi "profili" possono avere una importanza rilevante - ma finora nessuno ha spiegato - in che modo e in quale misura - incidono su una carica di pallini che in 3 millisecondi attraversa la canna - e poi si muove libera nello spazio, totalmente svincolata dal tubo che l'ha lanciata.

In una discussione su un altro forum si parla delle ottime performance delle canne "Performer" - un'altra creatura di Piero Torosani - che la compianta Bernardelli ha montato in alcuni dei suoi semiautomatici.
Tante parole - anche da parte di persone veramente esperte - ma quando si arriva al punto di capire CONCRETAMENTE cosa le rende "superiori", (dicono che siano anche coperte da brevetto), nessuno entra davvero nel merito e le risposte non arrivano.

Sarò anche un sognatore un po' cervellotico - non dico di no - certo è che l'argomento, almeno per me, è oltremodo interessante e mi piacerebbe davvero - sfrondando tutto ciò che è mito, illusione e luogo comune - approdare finalmente ad una conclusione concreta e congruente. Qualunque sia.

Vedremo.

Santa Pasqua a tutti

Maurizio
 
Ciao Maurizio, porta pazienza qualche giorno, ho iniziato a mettere insieme una risposta ai tuoi quesiti, ma di carne al fuoco ce ne hai messa un po'....
Nel frattempo auguro a te e a tutti una felice pasqua
 
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    La stanza della chat è stata ripulita dai vecchi messaggi!
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    QUESTA chat e come la vecchia chat ...di anni fa ?
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    che si usava hai chiatare ? con altri utenti conessi ?
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    @kunfors, Esatto... Sol che con l' avvento di whatsapp e i vari social al momento è abbastanza inutilizzata purtroppo... Ad averla avuta gli anni passati abrebbe fatto furore:-)
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      Marco @ Marco: @kunfors, Esatto... Sol che con l' avvento di whatsapp e i vari social al momento è abbastanza...
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