Delle info..... (3 utenti stanno leggendo)

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Re: Delle info.....

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...giusto quel che dici...
...ma come ho riferito prima ci sono momenti diversi...ed ho dimenticato di dire che anche i luoghi sono diversi...
...quando gioco...lo faccio solo a casa...mai fuori...anche se è una semplice passeggiata...
...quest'ultima , per me , fa parte del lavoro...degli esercizi...dell'obbedienza...
...poi , il cane impara a scindere le cose...che reazioni hanno i tuoi cani quando vedono il bosco con te che porti il fucile in spalla...??...i miei anche quando mi vedono vestito " strano"....capiscono subito che la musica sta per cambiare...
 
Re: Delle info.....

Il gioco e' una componente importante in un branco, e' un momento sociale, e all'inizio diamo ai nostri cuccioli i primi rudimenti giocando, e loro giocando imparano a vivere a contatto con noi...c'è del vero in tutti i messaggi scritti da Stefano e da Germano, bisogna giocare, bisogna farlo preferibilmente solo nell'ambiente domestico, perché fuori si lavora, ma sono d'accordo con Germano nel sostenere che a scapito delle nostre voglie dovremo essere noi a decidere quando si gioca e quanto dura il gioco...i miei cani vedono me quanto vedono altre persone, mia moglie, mio padre, mia figlia....anzi a volte vedono più loro di me,ma è diverso il modo in cui approcciano ognuno di noi, ad ognuno vengono incontro scodinzolando ma con loro sanno che si può sempre giocare, anzi sanno che si gioca e basta, con me sanno che forse si giocherà o forse si lavorerà, o forse non faremo nessuna delle due cose e c'è ne staremo un po' di tempo insieme in giardino contemplandoci a vicenda in attesa che io prenda qualche decisione...questa diversità di approccio si nota,e ad occhi pochi esperti potrebbe sembrare che i cani approcciano il conduttore più timidamente perché lo temono, o gli vogliono meno bene....non è così, semplicemente lo rispettano e lo stimano, o almeno così dovrebbe essere, ed attendono da lui disposizioni più precise sul da farsi...se i cani come dice Stefano, cambiano atteggiamento solo vedendoti vestito in un certo modo, o vedendo il fucile, ed è esattamente così come dice lui, devono cambiare atteggiamento anche nei nostri confronti rispetto a ciò che fanno con altre persone pur di famiglia...se ci siamo noi ed altre persone in giro e noi ci allontaniamo dal gruppo cosa fanno i cani? Se ne rimangono per i fatti loro o ci vedono andar via e ci seguono? Se sono cani ben socializzati ed inquadrati nella nostra piccola scala gerarchica lasciano perdere tutto ciò che stanno facendo e tutti gli altri e ci seguono, state pur sicuri....ed e' giusto quindi lodarli, giocare con loro,gratificarli e concedergli qualcosa,quanto più possibile e costantemente, perché anche la vita di un cane non deve significare lavorare mangiare bere e dormire e basta, perché creeremo degli esseri alienati mentre invece vogliamo degli esseri vivi che pensano, amano, odiano, gioiscono e si incazzan@... ma noi dovremo comunque essere non padroni di tutto questo, assolutamente, ma in un certo senso supervisori, dosando anche i nostri sentimenti e le nostre emozioni, non solo quelle dei nostri cani...credo che questi siano i sacrifici di cui parlava Germano...
 
Re: Delle info.....

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...giusto quel che dici...
...ma come ho riferito prima ci sono momenti diversi...ed ho dimenticato di dire che anche i luoghi sono diversi...
...quando gioco...lo faccio solo a casa...mai fuori...anche se è una semplice passeggiata...
...quest'ultima , per me , fa parte del lavoro...degli esercizi...dell'obbedienza...
...poi , il cane impara a scindere le cose...che reazioni hanno i tuoi cani quando vedono il bosco con te che porti il fucile in spalla...??...i miei anche quando mi vedono vestito " strano"....capiscono subito che la musica sta per cambiare...
Stefano, i momenti non hanno molta importanza, ogni momento potrebbe essere buono, è importante non farsi stimolare dal cane è non accettare gli inviti dal cane. Non ci sono luoghi dove è vietato giocare con il cane, si può giocare anche fuori. Fuori dal contesto della caccia il cane non distingue il gioco dal lavoro. Se si ha un buon controllo del cane con uno schiocco si inizia a giocare e con uno si termina. Io alcune volte dopo un esercizio fatto bene lo premio facendolo giocare per qualche secondo. Quando sono a casa e mi vedono che sono in tenuta da caccia con il fucile, sono calmi e tranquilli, lo sanno che quando devono venire a caccia sarò io a chiamarli. Se non li chiamo è perchè non ho bisogno di loro. A caccia di anatre in questo periodo non li porto, riesco a fare tutto senza di loro. Nel bosco nell'ultimo tratto, prima di dargli il via per nome, la cagna giovane (due anni) ha ancora qualche problema di autocontrollo, ma solo quando è insieme all'altro cane. Stefano, io non ho un buon rapporto con i cani che capiscono quando la musica sta per cambiare. Ci tengo a precisare che non ho neanche pensato che il tuo modo di rapportarti con i cani è sbagliato, e solo diverso.
 
Re: Delle info.....

Il gioco e' una componente importante in un branco, e' un momento sociale, e all'inizio diamo ai nostri cuccioli i primi rudimenti giocando, e loro giocando imparano a vivere a contatto con noi...c'è del vero in tutti i messaggi scritti da Stefano e da Germano, bisogna giocare, bisogna farlo preferibilmente solo nell'ambiente domestico, perché fuori si lavora, ma sono d'accordo con Germano nel sostenere che a scapito delle nostre voglie dovremo essere noi a decidere quando si gioca e quanto dura il gioco...i miei cani vedono me quanto vedono altre persone, mia moglie, mio padre, mia figlia....anzi a volte vedono più loro di me,ma è diverso il modo in cui approcciano ognuno di noi, ad ognuno vengono incontro scodinzolando ma con loro sanno che si può sempre giocare, anzi sanno che si gioca e basta, con me sanno che forse si giocherà o forse si lavorerà, o forse non faremo nessuna delle due cose e c'è ne staremo un po' di tempo insieme in giardino contemplandoci a vicenda in attesa che io prenda qualche decisione...questa diversità di approccio si nota,e ad occhi pochi esperti potrebbe sembrare che i cani approcciano il conduttore più timidamente perché lo temono, o gli vogliono meno bene....non è così, semplicemente lo rispettano e lo stimano, o almeno così dovrebbe essere, ed attendono da lui disposizioni più precise sul da farsi...se i cani come dice Stefano, cambiano atteggiamento solo vedendoti vestito in un certo modo, o vedendo il fucile, ed è esattamente così come dice lui, devono cambiare atteggiamento anche nei nostri confronti rispetto a ciò che fanno con altre persone pur di famiglia...se ci siamo noi ed altre persone in giro e noi ci allontaniamo dal gruppo cosa fanno i cani? Se ne rimangono per i fatti loro o ci vedono andar via e ci seguono? Se sono cani ben socializzati ed inquadrati nella nostra piccola scala gerarchica lasciano perdere tutto ciò che stanno facendo e tutti gli altri e ci seguono, state pur sicuri....ed e' giusto quindi lodarli, giocare con loro,gratificarli e concedergli qualcosa,quanto più possibile e costantemente, perché anche la vita di un cane non deve significare lavorare mangiare bere e dormire e basta, perché creeremo degli esseri alienati mentre invece vogliamo degli esseri vivi che pensano, amano, odiano, gioiscono e si incazzan@... ma noi dovremo comunque essere non padroni di tutto questo, assolutamente, ma in un certo senso supervisori, dosando anche i nostri sentimenti e le nostre emozioni, non solo quelle dei nostri cani...credo che questi siano i sacrifici di cui parlava Germano...
Socializzare va in contrasto con addestrare, se si addestra non si socializza, dove c'è imposizione non può esserci socializzazione, ogni volta che ordiniamo togliamo al cane la possibilità di pensare e decidere. Purtroppo io tutto senza parlare non riesco a fare, sono costretto ad impartire anche gli ordini. I miei cani quando mi vedono andare a caccia senza di loro sono calmi e rimangono al loro posto, ma non perchè gli ho addestratti con metodi impositivi o coercitivi, sono stati educati a rispettare la volontà del padrone, solo un cane che ha deciso di sottomettersi spontaneamente rispetta la decisione del padrone. Un cane che abbaia quando vede il padrone uscire di casa non lo fa perchè teme la solitudine o perchè vuole bene al padrone, abbaia perchè è dominante e non sopporta che il sottomesso va a caccia e lui dominante rimane dentro. Il cane quando esce lo fa sempre per dei motivi, non certamente per andare a passeggio, forse pensa così anche del suo padrone. Nel mondo del cane gira tutto intorno a tre cose fondamentali; dominanza, sottomissione, leadership. Con alcune razze succede che una sola persona non riesce a socializzare, se il cane si impone con il resto della famiglia il "padrone" o l'utilizzatore non riesce ad ottenere la leadership, il cane si sente spalleggiato e acquista potere. Non è il caso dei nostri cani che la dominanza la dimostrano strappando delle carezze con una imposizione camuffata.
 

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  • Moderatore A.I Moderatore A.I:
    La stanza della chat è stata ripulita dai vecchi messaggi!
  • kunfors @ kunfors:
    QUESTA chat e come la vecchia chat ...di anni fa ?
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  • kunfors @ kunfors:
    che si usava hai chiatare ? con altri utenti conessi ?
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    Reazioni: Marco
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  • Moderatore A.I Moderatore A.I:
    L'ospite salve si è unito alla stanza.
  • Marco @ Marco:
    @kunfors, Esatto... Sol che con l' avvento di whatsapp e i vari social al momento è abbastanza inutilizzata purtroppo... Ad averla avuta gli anni passati abrebbe fatto furore:-)
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      Marco @ Marco: @kunfors, Esatto... Sol che con l' avvento di whatsapp e i vari social al momento è abbastanza...
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