Dalla parte del cinghiale. (4 utenti stanno leggendo)

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Cari Colleghi, cacciatori di braccata, selettori, selecontrollori,
faccio una considerazione apparentemente simile alla proverbiale zappa sui piedi.
perché uno sparatore dovrebbbe essere contento di dare fuoco alle polveri...ma non siamo solo sparatori.

Quando sarà sufficiente questa carneficina?

Non mi reputo un ingordo: anche quando possibile, alla penna mi attengo a numeri di carniere molto inferiori a quelli previsti dal calendario regionale. Così, stesso comportamento nei confronti del cinghiale.
Non sono uno da bruch o da usanze nordiche che non mi appartengono e che non scimmiotto per darmi delle pose.
Sono per il rispetto delle vite che tolgo, che abbiano un senso, vengano rispettate, soffrano il meno possibile.
Ed è pure inutile fare il moralista inutile: il cacciatore "preleva", ucc1de, e prova una scarica di adrenalina nel farlo, pur attenendosi con responsabilità e rispetto di norme scritte e non.

Ma se il contenimento del cinghiale diventa una carneficina, come schiacciare topi in una fogna, solo perché un ministero deve prendere voti dai coltivatori e dagli sparatori, no.
I selvatici arrecheranno sempre danni, è la loro natura.
Ma se non esistono colture a perdere, la macchia brucia, i boschi li tagliano, le strade sono ovunque, dove dovrebbero andare?
Non siamo i padroni del mondo. siamo ospiti così come lo sono le altre anime e inanimati che formano l'ecosistema che abbiamo sovvertito e piegato alle nostre esigenze.
Preleverò, perché mi piace farlo, sceglierò i capi che ha senso prelevare e nel modo che la m0rte possa significare qualcosa e possa onorarla nella memoria e se possibile anche in tavola.
Ma pure nel sovrappopolamento, non vedo come possa essere etico e soprattutto sensato dispiegare centinaia di sparatori spesso impreparati, in braccata tutto l'anno, alla cerca con veicolo, a casaccio... in precarie condizioni di sicurezza e pessima efficienza di tiro, senza alcuna forma di limite, fino a ridurre di un ulteriore 70% la popolazione.

Non sono un animalaro, ma neppure uno stragista sparatore.
Un selecontrollore non deve dimenticare di essere un cacciatore e di rispettare il suo avversario.
Persino in guerra ci sono delle regole...e dei crimini.
 
Ultima modifica:
Concordo con quello che hai scritto Franky. La caccia non è solo sparare: è rispetto, è equilibrio, è consapevolezza. Se perdiamo questo, smettiamo di essere cacciatori. Il selecontrollo serve, ma non può diventare una scusa per fare una carneficina. Dobbiamo ricordarci sempre che stiamo gestendo la natura, non distruggendola. La sicurezza e l'etica devono venire prima di tutto. Prelevare un animale deve avere un senso, e dobbiamo farlo con rispetto, scegliendo il momento e il modo giusto. La caccia è anche questo: responsabilità verso quello che facciamo e verso il territorio che amiamo.
Ciao frank
 
Penso che la gestione del territorio debba essere devoluta interamente ai cacciatori.
Nel mio orto devo essere io a decidere quando, e quanto devo raccogliere.

In riguardo alla selezione le regioni dovrebbero copiare da quelle regioni che hanno molta più esperienza, da quelle che fanno caccia di selezione da moltissimi anni.

Fino a pochi anni fa il cinghiale era considerato una risorsa, ora a livello nazionale è considerato un grosso problema, ma non per colpa dei cacciatori.

Noi cacciatori abbiamo fatto tutto il possibile per rispettare i piani di abbattimento, anche con le leggi molto restrittive in materia di caccia.

Adesso vogliono ampliare gli abbattimenti del cinghiale elargendo leggi più permissive che tuttavia hanno dato i loro frutti, almeno in alcune regioni dove la popolazione dei cinghiali era già sotto controllo.
 
permissivo è diverso da anarchico.

Ognuno conosce i suoi corregionali e le sue zone.
E qui non si può concedere nulla, assenti i controlli adeguati e totalmente inaffidabili i numeri degli abbattimenti dichiarati.
Inoltre...questa braccata a gennaio fa ridere, propugnata dagli stessi squadristi che vanno a disturbare i selettori sin da ottobre "non sparate alle scrofe" quando le peggiori lorderie le fanno proprio loro, fra feriti e persi e tiri ovviamente indiscriminati.

Non si gestisce così un selvatico. E no, non mi fido dei cacciatori nè dei selecontrollori nè della Regione.
Mi appello alla loro coscienza ed etica, dato che la Regione intende solo "estirpare un nocivo", ma senza regole e senza controlli non é possibile continuare così.
 
Ognuno conosce i suoi corregionali e le sue zone.
E qui non si può concedere nulla, assenti i controlli adeguati e totalmente inaffidabili i numeri degli abbattimenti dichiarati.
Le mele marce ci sono dappertutto, in alcuni contesti hanno vita facile, in altri la hanno molto più difficile.
Con gli attuali ATC non è facile fare controlli, come ho sempre detto gli ATC sono terra di nessuno, forse perché non è molto sentita l'appartenenza all'ATC, è una mia impressione.

I controlli li facciamo noi cacciatori, qui quando si abbatte il cinghiale bisogna rispettare le regole. La prima è che il tiro va dichiarato subito dopo l'abbattimento al direttore, va dichiarato l'abbattimento, ferimento ed errore.

In caso di abbattimento si registra tutto sul tesserino regionale, si scende dall'altana, si mette la fascetta al cinghiale, si telefona al verificatore e si porta il cinghiale per la registrazione dei dati biometrici, si controlla anche il piazzamento della palla.

Quindi, al secondo piazzamento fatto male, si procede alla verifica della taratura, giusto per allacciarmi all'altra discussione delle verifiche rese obbligatorie presso i TSN, Qui decidiamo noi se farla o non farla obbligatoria la taratura.

I punti di pasturazione sono tutti registrati e sono nominativi, se ci fosse un tiro non dichiarato si verrebbe a sapere. Per avere un controllo migliore, gli ATC dovrebbero essere divisi in distretti venatori, e i distretti andrebbero divisi in riserve, in base alla grandezza del territorio delle riserve bisogna inserire il numero dei cacciatori. Il territorio va gestito dalle riserve di caccia. Le riserve hanno un loro statuto, in base a questo si eleggono gli organi direttivi. Lo statuto dice che l'assemblea dei soci è sovrana, dopo c'è il consiglio direttivo e per ultimo c'è il direttore.

Il compito del direttore è quello di far rispettare il regolamento di fruizione venatoria e le leggi regionali e nazionali.

Per esempio: se l'assemblea decidesse di ripopolare con 500 fagiani, il direttore non può dire sono troppi, e si ripopola con 400 è solo un esempio per dire che il territori è gestito dai cacciatori. Ovvio che si ripopola in base alla disponibilità finanziaria.

Anche la taratura della carabina obbligatoria o facoltativa si può decidere in assemblea, noi abbiamo deciso per quella non obbligatoria. Siamo maggiorenni e responsabili, allo stato dei fatti tutti hanno fatto abbattimenti con tiri accettabili, ma questo dipende anche dall'abilità del cacciatore, e non solo dalla taratura dell'arma.

Se il direttore andasse contro il volere dell'assemblea, un terzo dei soci può riunire l'assemblea e mettere a votazione la sfiducia al direttore, se dovesse passare il direttore deve dare le dimissioni.
 
Penso che la gestione del territorio debba essere devoluta interamente ai cacciatori.
Nel mio orto devo essere io a decidere quando, e quanto devo raccogliere.
In Italia una gestione del genere è a mio parere impossibile in quanto per la maggior parte la caccia si svolge su fondi privati ai quali possiamo accedere grazie all'articolo 842.Non penso che gli agricoltori sarebbero molto felici che degli estranei decidessero di come debba essere gestita la loro proprietà.Non per niente,(almeno nella mia regione ),esiste una commissione composta dalle associazioni venatorie,associazioni agricole e associazioni ambientaliste che si occupa delle varie problematiche legate alla gestione della selvaggina.Se poi aggiungiamo anche il grosso problema della PSA,la vedo molto dura....
 
A chi ha terra e bestie, estinguere dalla volpe al lupo al cervo al cinghiale non potrebbe che fare piacere. Idem con cacciatori incivili. Conflitto di interessi.

Bene responsabilizzare e condividere le decisioni, ma da quando la caccia è ripassata al ministero dell'agricoltura abbiamo visto solo danni qui.
Sia sui calendari che sulle "emergenze" (qui manca psa da un anno abbondante).

Comandano i proprietari di bestiame, campi coltivati, viniviticoltori, olivo, etc...e tutto gravita su quello.
Poi di far chiudere il tordo il 9.1 non è fregato nulla a nessuno, passato nel silenzio.
Il loro obiettivo è non pagare danni, a nessun costo.
Se poi vedete i fatti di cronaca, grazie alle ecomafie delle centrali a biomasse non è rimasto in piedi un querceto e neppure un rimboschimento, e ciò che c'era lo hanno bruciato per farci nuovi coltivi e pascoli...capirete il perchè essere comandati da un ministero di animalisti o da un ministero pro economia agricola, sempre che rimaniamo delle semplici pedine e delll'ambiente ed ecosistemi, in realtà non frega nulla a nessuno.
I cinghiali dove dovrebbero pascolare? ovvio che te li trovi nel coltivato.
Idem i cervi che...ops, ne sono rimasti di quelli che hanno ripopolato? o appena mettono il naso fuori dalle oasi stessa fine dei caprioli che non ce n'è più uno a pagarlo?

La PSA? non se ne vede da oltre un anno e in una sola provincia di una regione.
Dov'è l'emergenza? la scusa per sterminare tutto ciò che somiglia a un suino.
 
Ultima modifica:
In Italia una gestione del genere è a mio parere impossibile in quanto per la maggior parte la caccia si svolge su fondi privati ai quali possiamo accedere grazie all'articolo 842.Non penso che gli agricoltori sarebbero molto felici che degli estranei decidessero di come debba essere gestita la loro proprietà.
Io caccio in Italia, nella mia regione per fortuna non ci sono gli ATC. Mi riferivo alla gestione venatoria, non ho mai detto di voler gestire le proprietà private.

P.S. Per "mio orto" mi riferivo al territorio dove caccio.
 
Le mele marce ci sono dappertutto, in alcuni contesti hanno vita facile, in altri la hanno molto più difficile.
Con gli attuali ATC non è facile fare controlli, come ho sempre detto gli ATC sono terra di nessuno, forse perché non è molto sentita l'appartenenza all'ATC, è una mia impressione.

I controlli li facciamo noi cacciatori, qui quando si abbatte il cinghiale bisogna rispettare le regole. La prima è che il tiro va dichiarato subito dopo l'abbattimento al direttore, va dichiarato l'abbattimento, ferimento ed errore.

In caso di abbattimento si registra tutto sul tesserino regionale, si scende dall'altana, si mette la fascetta al cinghiale, si telefona al verificatore e si porta il cinghiale per la registrazione dei dati biometrici, si controlla anche il piazzamento della palla.

Quindi, al secondo piazzamento fatto male, si procede alla verifica della taratura, giusto per allacciarmi all'altra discussione delle verifiche rese obbligatorie presso i TSN, Qui decidiamo noi se farla o non farla obbligatoria la taratura.

I punti di pasturazione sono tutti registrati e sono nominativi, se ci fosse un tiro non dichiarato si verrebbe a sapere. Per avere un controllo migliore, gli ATC dovrebbero essere divisi in distretti venatori, e i distretti andrebbero divisi in riserve, in base alla grandezza del territorio delle riserve bisogna inserire il numero dei cacciatori. Il territorio va gestito dalle riserve di caccia. Le riserve hanno un loro statuto, in base a questo si eleggono gli organi direttivi. Lo statuto dice che l'assemblea dei soci è sovrana, dopo c'è il consiglio direttivo e per ultimo c'è il direttore.

Il compito del direttore è quello di far rispettare il regolamento di fruizione venatoria e le leggi regionali e nazionali.

Per esempio: se l'assemblea decidesse di ripopolare con 500 fagiani, il direttore non può dire sono troppi, e si ripopola con 400 è solo un esempio per dire che il territori è gestito dai cacciatori. Ovvio che si ripopola in base alla disponibilità finanziaria.

Anche la taratura della carabina obbligatoria o facoltativa si può decidere in assemblea, noi abbiamo deciso per quella non obbligatoria. Siamo maggiorenni e responsabili, allo stato dei fatti tutti hanno fatto abbattimenti con tiri accettabili, ma questo dipende anche dall'abilità del cacciatore, e non solo dalla taratura dell'arma.

Se il direttore andasse contro il volere dell'assemblea, un terzo dei soci può riunire l'assemblea e mettere a votazione la sfiducia al direttore, se dovesse passare il direttore deve dare le dimissioni.
Da quello che leggo,per quello che riguarda la gestione degli ungulati,la loro gestione negli ATC di mia appartenenza è molto simile al regolamento delle vostre riserve.Il territorio è diviso in distretti,aree e parcelle.La scelta delle aree di caccia da parte del singolo cacciatore avviene in base ad una classifica meritocratica e dalla disponibilità di animali da abbattere ricavata dai censimenti.Il problema è che quando la Regione dichiara che l'obbiettivo è l'eradicazione totale della specie cinghiale entro il 2027 dalle zone di pianura e di collina, gli ATC hanno poche possibilità di opporsi.
 
Le regioni che acconsentono prelievi tutto l' anno non fanno di certo l' interesse dei cacciatori ne tantomeno dei selvatici che sono alla base della nostra passione. Pertanto etica e buonsenso che ogni vero cacciatore dovrebbe avere devono andare di pari passo..

Prelievi mirati e rispetto tassativo di tempi di riproduzione e specie cacciabili indipendentemente dalle leggi troppo permissive di alcune regioni, che per non pagare soldi agli agricoltori, vorrebbe vedere il cinghiale estinto.
 
Ultima modifica:
Nella mia provincia,pur non essendo interessata da casi di PSA,tra piani di controllo e autocontrollo da parte dei proprietari di terreni o loro delegati,si spara ai cinghiali 7 giorni su 7 a qualsiasi ora del giorno e della notte.In più aggiungiamo le varie modalità di caccia che devono attenersi al calendario venatorio.
 
Nella mia provincia,pur non essendo interessata da casi di PSA,tra piani di controllo e autocontrollo da parte dei proprietari di terreni o loro delegati,si spara ai cinghiali 7 giorni su 7 a qualsiasi ora del giorno e della notte.In più aggiungiamo le varie modalità di caccia che devono attenersi al calendario venatorio.
Ricordiamoci sempre che chi spara, salvo rari casi, siamo sempre noi cacciatori, inquanto tali abbiamo la facolta di decidere appunto quando come fare. Se una cosa è sempre concessa non significa che sia giusta. Un buon cacciatore sa cos'e il buonsenso e pertanto deve regolarsi di conseguenza.
 
Le regioni acconsentendo prelievi tutto l' anno non fanno di certo l' interesse dei cacciatori ne tantomeno dei selvatici che sono alla base della nostra passione. Pertanto etica e buonsenso che ogni vero cacciatore dovrebbe avere devono andare di pari passo..

Prelievi mirati e rispetto tassativo di tempi di riproduzione e specie cacciabili indipendentemente dalle leggi troppo permissive di alcune regioni, che per non pagare soldi agli agricoltori, vorrebbe vedere il cinghiale estinto.
ESATTAMENTE questo, riassume ció che ho detto più volte.
Un abbraccio.
 
La scelta delle aree di caccia da parte del singolo cacciatore avviene in base ad una classifica meritocratica e dalla disponibilità di animali da abbattere ricavata dai censimenti.
Qui lo decide la maggioranza dei i cacciatori riuniti in assemblea come svolgere la caccia di selezione. Nulla ci viene imposto, se vogliamo le zone libere o assegnate si decide in assemblea.
Il problema è che quando la Regione dichiara che l'obbiettivo è l'eradicazione totale della specie cinghiale entro il 2027 dalle zone di pianura e di collina, gli ATC hanno poche possibilità di opporsi.
Noi non ci opponiamo ai piani di abbattimento, anzi e un dovere completare e onorare il piano di abbattimento.

Noi possiamo decidere quello che non c'entra con il piano di abbattimento.
Per esempio: aprire la caccia al cinghiale il 15 giugno invece del 1° aprile. Il piano di abbattimento può essere completato anche con l'apertura ritardata.

Ovvio che bisogna dimostrare che non ci sono stati danni provocati dal sovrannumero di cinghiali.
 
ESATTAMENTE questo, riassume ció che ho detto più volte.
Un abbraccio.
Io sono contrario all'apertura anticipata, per questo non faccio selezione con l'apertura anticipata. Sono solo, pero se questa mia proposta venisse messa ai voti in assemblea e venisse votata dalla maggioranza, tutti non potranno più fare l'apertura anticipata.

Questo negli ATC potete farlo? Il nostro statuto ci permette di fare regolamenti restrittivi.
 
Il dovere e l'onore @germano56 dipende da ciò che ti chiedono.
Se in guerra un superiore ti chiede di andare a fare razzie fra i civili, ci vedo ben poco di onorevole.

E qui, tutto sta nel capire perchè ti viene chiesta una cosa, qual è lo scopo e il significato.
E @Marco ha colto nel segno: distruggere i cinghiali perchè danno noie alle attività umane.

Ma se questo significa non solo/ tanto ridurre il selvatico che cacci e darti la zappa negli zebedei, ma soprattutto andare a razziare ulteriormente un ambiente degradato nel quale una specie ha proliferato, significa che chi delibera non ha capito nulla: la proliferazione dei "nocivi" è la conseguenza del degrado degli ecosistemi, non la causa.
Chi metterà pezze a tutti gli errori commessi a monte riguardo le percentuali di terreno coltivato, bonificato, disboscato, bruciato, recintato...e relativi permessi (abusivi? lo scandalo biomasse è di rilievo penale importante.)
Qui i rimboschimenti? sono eucalyptus. Alloctoni, messi apposta per tagliarli ogni pochi anni.
E appena ti giri, sparisce un bosco o una palude e compare un magazzino.
 
Anchio
Io sono contrario all'apertura anticipata, per questo non faccio selezione con l'apertura anticipata. Sono solo, pero se questa mia proposta venisse messa ai voti in assemblea e venisse votata dalla maggioranza, tutti non potranno più fare l'apertura anticipata.

Questo negli ATC potete farlo? Il nostro statuto ci permette di fare regolamenti restrittivi.
anch'io non vado in preapertura.
Il problema che la gente invece ci va e viene pure dalle regioni vicine.
e perpetra stragi di colombacci immaturi e tortore perchè assenti i controlli.
(per non parlare del resto che viene fatto)
 
l dovere e l'onore @germano56 dipende da ciò che ti chiedono.
L'ho detto, i piani di abbattimento si possono onorare anche senza apertura anticipata.
E qui, tutto sta nel capire perchè ti viene chiesta una cosa, qual è lo scopo e il significato.
E @Marco ha colto nel segno: distruggere i cinghiali perchè danno noie alle attività umane.
Lo hanno capito tutti, però anche se lo hanno capito, i nostri colleghi sfruttano la possibilità di fare qualche chilo di salsicce in più.
Visto l'andazzo fra qualche anno andranno a comprare le salsicce di maiale al supermercato.
 
Mi spiace dirlo, ma la maggior parte dei cacciatori sono miopi, ingordi per non apostrofare in altro modo.

E se le regioni ti incoraggiano a razziare e in più mancano controlli, è finita.
Non mi mancano gli animalari, ma manco così va bene. per niente.
 
Etica, etica, rispettiamo il selvatico ecc ecc...
Io conosco cinghialai da braccata e selecontrollori che venderebbero le sù mamme per sparà a un maiale di macchia in più!!! E sono la maggioranza, poco ma sicuro.
E non mi venite a parlare di etica e simili perché, tra i cacciatori, di etica ce n'è poca poca, non prendiamoci in giro!
Un esempio che non ci combina niente coi cinghiali: tutti gli anni porto via un sacco nero di spazzatura varia (bossoli, pacchetti di sigarette vuoti, lattine, plastica varia ecc) da un posto dove si va con le aste, un posto fuori dal mondo che dei colleghi cacciatori deturpato con la loro inciviltà. Pensate che sti sudici trogloditi si facciano domande etiche per quanto riguarda gli abbattimenti?
E poi fatevene una ragione: più cinghiali vivi uguale più risarcimenti regionali, cosa pensate che vogliano i politici se non pagare il meno possibile?
 

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  • kunfors @ kunfors:
    QUESTA chat e come la vecchia chat ...di anni fa ?
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  • kunfors @ kunfors:
    che si usava hai chiatare ? con altri utenti conessi ?
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  • Moderatore A.I Moderatore A.I:
    L'ospite salve si è unito alla stanza.
  • Marco @ Marco:
    @kunfors, Esatto... Sol che con l' avvento di whatsapp e i vari social al momento è abbastanza inutilizzata purtroppo... Ad averla avuta gli anni passati abrebbe fatto furore:-)
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      Marco @ Marco: @kunfors, Esatto... Sol che con l' avvento di whatsapp e i vari social al momento è abbastanza...
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