come ci siamo avvicinati alla caccia (2 utenti stanno leggendo)

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Federico1961
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Federico1961

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Visto che in un'altra discussione si discute su quanti saremo in futuro, credo sia anche importante descrivere come siamo diventati cacciatori, perchè credo che chi ha vissuto questa passione fin da generazioni o da piccolo, ormai ce l'abbia nel proprio dna e, nonostante tutto, non sia disposto ad accantonarla (non abbandonarla) per altro.
Personalmente, ho cominciato da piccolo, andando dietro mio padre e i miei zii. Altre cacce, molti decenni fa. Non ne ho ancora abbastanza, la vivo come passione, a volte una dipendenza, sempre d'istinto, mai razionale.
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Scrissi anche un articolo tempo fa, comunque sia la mia passione è nata per caso, non sono figlio di cacciatore, parenti stretti e non che purtroppo non ho conosciuto lo erano però, di caccia non ne avevo idea fino a quando nel 2006 inizi 2007 fui invitato da un conoscente cacciatore ad una battuta di caccia, da quel giorno già scesi a patti con i miei: a 18 anni dopo la patente avrò il porto d'armi. E così fu. Del resto ho da sempre istintivamente avuto la passione per i cani, i fuoristrada, i viaggi, l'idea di andare in campagna mi piaceva e difatti quel giorno ebbi la conferma di tutto. Nella mia vita purtroppo ho già fatto grandi rinunce, ma la caccia stavolta non la abbandonerò facilmente. Io la caccia la vivo come uno stile di vita oltre che una grande passione praticandola però con razionalità e per quanto possibile con etica ed è grazie alla caccia se sono riuscito ad allargare le mie amicizie soprattutto e spero di vivere in futuro ogni esperienza di caccia possibile.
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Per me è stata una cosa naturale già da piccolo andavo a caccia con mio padre, anche se poi per una serie di circostanze (andato al nord per lavoro, poi due anni di marina, poi ancora al nord per lavoro), il porto d'armi lo presi ahimè solo a 28 anni rientrato stabilmente in Sardegna, ed ora son 30 anni che porto a passeggio cani e fucile.[thumbsup.gif]
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

ciao io figlio di cacciatore nel sangue mi scorre la passione, non ricordo la prima volta ma so che i miei ricordi iniziano con la caccia , andavo insieme al babbo e lo costringevo ad andare a uccelleti perchè almeno si sparava di sicuro. piano piano senza fretta ho iniziato a fare esperienza , mamma che belle giornate insieme a mio padre , è nella caccia che è cresciuto un rapporto di vera complicità , di fiducia di rispetto , di conoscenza reciproca.
é nella caccia che che ho trovato il coraggio per la prima volta di sentirmi uomo e non solo figlio .
La caccia per me è quella agognata voglia che l'uomo cerca per sentirsi vivo per sentire che facciamo parte di questa natura che giorno dopo giorno mi meraviglia sempre , è la capacità di saper rispettare la nostra cultura, la nostra storia , il nostro passato, ma anche il nostro ambiente, il sentire nel sangue la sfida , l'orgoglio di essere coscienti di ciò che ci è stato concesso e di saper gestire con un arma fra le mani le proprie emozioni , è l'autocontrollo che mi è stato tramandato , la caccia è la tenacia , la capacità di non abbattersi, la costanza , il coraggio di limitarsi e di conoscere i propri limiti.
So che qui di anticaccia non ce ne sono mala caccia di oggi ( parlo dell'italia e non romania etc.) è la strada più breve e sicura per la salvaguardia della natura , ogni cacciatore preserva l'ambiente perchè sa che solo così tornerà a sfidarla, il cacciatore di oggi non vuole il carniere più grande possibile , ma la possibilità di ritornare domani a sognare,.
Scommeterei quanto volete che se i parchi regionali fossero gestiti dalle associazioni di cacciatori ci sarebbe una biodiversità notevolmente superiore , che le specie nocive o in sovrannumero sarebbero riportate ad un livello sostenibile.
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Scrissi anche un articolo tempo fa, comunque sia la mia passione è nata per caso, non sono figlio di cacciatore, parenti stretti e non che purtroppo non ho conosciuto lo erano però, di caccia non ne avevo idea fino a quando nel 2006 inizi 2007 fui invitato da un conoscente cacciatore ad una battuta di caccia, da quel giorno già scesi a patti con i miei: a 18 anni dopo la patente avrò il porto d'armi. E così fu. Del resto ho da sempre istintivamente avuto la passione per i cani, i fuoristrada, i viaggi, l'idea di andare in campagna mi piaceva e difatti quel giorno ebbi la conferma di tutto. Nella mia vita purtroppo ho già fatto grandi rinunce, ma la caccia stavolta non la abbandonerò facilmente. Io la caccia la vivo come uno stile di vita oltre che una grande passione praticandola però con razionalità e per quanto possibile con etica ed è grazie alla caccia se sono riuscito ad allargare le mie amicizie soprattutto e spero di vivere in futuro ogni esperienza di caccia possibile.

Il tuo è un bellissimo ed invidiabile esempio
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Io provengo da una generazione di cacciatori, più o meno appassionati, ho avuto la fortuna di avere un Grande zio che mi ha sempre portato con se e dei Grandi genitori che mi hanno sempre consentito di andare a caccia anche quando non avevo il porto d'armi e mi lasciavano andare con chiunque andasse a caccia, perchè già capivano la mia grande passione anche mio padre mi ha sempre portato sin dall'età di 6 anni, anche se lui per me andava troppo poco...allora dovevo trovare e cercare di farmi portare da qualcun'altro e qualsiasi tipo di caccia mi andava bene, bastava andare.Fino a quando finalmente a 18 anni è arrivato il fatidico PDA e da lì poco dopo la patente e via libera!!!
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

mio padre mi ha trasmesso la passione ed io e mio padre l'abbiamo trasmessa a mio figlio, una passione che lega gli affetti più cari, non solo tra gli uomini ma anche tra le donne delle famiglie, nonne, madri, sorelle e figlie, non fosse solo per onorare la selvaggina seduti intorno ad una tavola imbandita....................in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Ho cominciato da piccolo,andavo al capanno col nonno paterno,ma in famiglia avevo anche due zii,fratelli della mamma,grandissimi cacciatori col can da ferma,e lepraioli.
Anche il nonno era un lepraiolo doc in gioventu`,faceva parte di quella grande generazione della guerra del 15-18 che a quanto si sente dire,erano tutti grandi lepraioli,quando gli anni cominciarono a pesare e non riusciva piu`a stare dietro ai cani,il nonno si dette alla caccia al capanno.
Il nonno mi ha trasmesso quella grande passione per la migratoria che mi porto dietro.
La natura l'ho sempre conosciuta ammirata e vissuta,perche`fin da piccolissimo scappavo alla mamma per andare a pescare,ho girato in lungo e in largo un po`tutti i fiumi dell'Italia centrale arrivando sino al Liri.
Poi il 27/08/1976 il mi cognato mi chiese dove andavo la mattina del 28/08,io gli dissi che andavo a pescare,lui mi chiese se andavo a caccia con lui,andai,e fu la goccia che fece traboccare il vaso.
La caccia era nel mio sangue e quella mattina usci prepotentemente fuori,il 16/10/1076 ero gia`al passo con lui.
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

io credo di essere nato per la caccia, è una propensione naturale...mio padre e mio nonno sono cacciatori, capannisti da sempre!
Loro però a differenza mia l'hanno vissuta(nonno) e la vivono(papà) in un modo + "superficiale", forse perchè prima era molto + facile divertirsi...
Oggi mi tocca "insegnare" a papà come andare a caccia, altrimenti gli rimarrebbe solo di spiumare i miei :D
Il supercacciatore della famiglia è lo zio di mia madre, che per me è come un nonno, devo a lui la grande passione che ho per la caccia...adesso ad 81 anni è lì che ancora modifica il suo capanno per i colombi :D
L'unico suo difetto era la mira, non era un cecchino, ma esperienza e conoscenze ne ha da vendere.
La cosa che mi ha fatto più felice è vedere la faccia di mio zio e mio padre quando cacciano con me o quando gli racconto le mie giornate, li vedo orgogliosi di me...ancora si chiedono come è possibile che sia venuto un cecchino da una famiglia di padellari ahahahaha
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

a 8 anni le mie prime aperture in sicilia alle tortore,si dormiva in makkina o sotto gli eucalipto..ne ho 23 e nn ho smai messo di andare a caccia, purtroppo quel mio grande uomo di mio nonno nn c'e' piu ma continuo e nn demordo questo e' sicuro...... io per quest'anno ho kiuso grazie al calendario venatorio ridicolo che c'e' in puglia... in bocca al lupo a tutti
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

premetto che sono sempre stato un appassionato di fucili,pistole e coltelli.

costretto in ospedale con una lunga degenza.

un amico,l'attuale compare di caccia,mi porta dei libri sulla'abilitazione della caccia.

studio supero l'esame e inizio la mia avventura con poco entusiasmo.

poi piano piano mi appassiono e ora vivo solo per lei.
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

mio papà e mio nonno prima di lui erano cacciatori e io fin da piccolo li ho sempre seguiti, vien da sè che io a 18 anni ancor prima di prendere la patente avevo già in tasca la licenza di caccia!!!!

Anche il mi figliolo piu`grande ha fatto come te,ma quanta passione aveva in corpo,la mattina si alzava prima di me,sono riuscito poche volte la domenica a lasciarlo a letto.
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Per quanto mi riguarda, ho sempre guardato con molto interesse ed anche passione questo mondo fin da quando ero bambino, ascoltando i discorsi di mio nonno paterno con i miei zii...
Mio padre non è cacciatore, ed io nell'adolescenza sembravo aver un pò perso questo interesse, ma sembrava soltanto però; perchè alla prima occasione mi è stata risvegliata da un mio amico questa grande passione che ho dentro, ed ho preso subito la licenza di caccia...
Mio fratello mi ha sempre seguito e visto che stiamo parlando di questo, dico anche che la sua passione è grandissima, tra poco più di 20 giorni compirà 18 anni e già sta studiando da un pò per prendere la licenza, quindi si iscriverà anche al forum di MIGRATORIA.it anche perchè visita questo forum e legge i post da molto tempo...
Saluti a tutti
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Anche il mi figliolo piu`grande ha fatto come te,ma quanta passione aveva in corpo,la mattina si alzava prima di me,sono riuscito poche volte la domenica a lasciarlo a letto.


Diciamo che allora il tuo figliolo potrei anche essere io..... dai 6-7 anni in poi il mio babbo poche volte riusciva a farla franca.....in realta' lui era contento di portarmi, ma a quel tempo la domenica c'era anche il catechismo,e la mamma brontolava se nn andavo.......quante notti nel dormiveglia per riuscire a sentire la sveglia del papi , con la paura che non mi svegliasse......

di anni ne ho soltanto 27,e ricordo perfettamente quelle mattinate di dicembre piene di merli,sasselli e cesene.....oppure quello specchietto a corda per le allodole.....

supplicavo il babbo per andare a fare il rientro a fermo nella selva vicino casa portando con me il 28 del nonno..........avere un fucile tutto mio in mano era una sensazione indescrivibile.....

visto lo schifo dei giorni d'oggi, mi verrebbe la voglia di non andare piu' a caccia.....
ma so bene che soffrirei troppo a stare chiuso in casa...., quindi mi sa tanto che mi lamentero' sino alla fine dei miei giorni, continuando a rinnovare di anno in anno la mia licenza(che qualche stronzo voleva revocarmi)......
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Papà, nonno, bisnonno (e chissà ancora prima) tutti cacciatori, e in più zii e altri parenti... In pratica era inevitabile che venissi stregato dalla passione per la caccia.
Da bambino ascoltavo a bocca aperta i racconti e i discorsi di papà con i suoi amici e ricordo ancora come mi faceva sorridere la gestualità che adoperavano per simulare il volo delle anatre con pollice, indice e mignolo della mano. E poi come mi piaceva sentire parlare di "papari", di stampi, di Rottweil e di Legia Special Canard. E ancora la pulizia del fucile a fine caccia e le mille domande per saziare la curiosità.
Quante volte mi sono svegliato in piena notte supplicando papà di portarmi con sè... e quante lacrime versate perchè giustamente non poteva portare un bambino di 3-4 anni in un ambiente duro come la palude d'inverno.
Poi più in là ecco che iniziò a portarmi con sè, prima di pomeriggio, poi la prima volta di mattina all'apertura in agosto alle tortore, tanto non ci si alzava troppo presto...
Poi "conquistai" la possibilità di accompagnarlo ai tordi, ma era sempre la palude che volevo scoprire e per quella dovetti attendere ancora un pò. Quando mi portò la prima volta, alle mitiche "Saline" di Brindisi per me fu una svolta! Fortunatamente, nonostante sia ancora giovane, ho avuto la fortuna di partecipare, sebbene da spettatore, alle aperture agostane e alle cacciate a marzo delle quali ricordo ancora bene i voli di marzaiole, di pittime e di altri anatidi e trampolieri quando si poteva cacciare sul bacino de "La Strea", sul litorale jonico salentino. Quanti bei ricordi....

P.S.: ora sono io che quando torno giù a casa a Lecce porto papà con me a caccia ed è sempre un gran piacere averlo accanto. Ora che lui ha perso l'entusiasmo che aveva alla mia età e che ormai esce di rado e più che altro "per l'abitudine", riaccendergli la passione venatoria è per me un piccolo modo per dirgli... GRAZIE!
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Io non sono ne figlio ne nipote ne parente di nessun cacciatore, c'era un ragazzo a scuola con me che andava a cinghiale e studiava per prendersi la licenza, e a me anche se non ero mai andato e non sapevo nemmeno come fosse fatta la caccia mi venne la fissa di prendermi la licenza, insomma alla fine studiai la teoria feci l'esame e presi la licenza, e mi feci regalare per la maturità il fucile da mio padre.
Insomma incominciai ad andare a caccia ma non sapevo neanche come fosse fatto un tordo non ne avevo mai visto uno...(mi dissero che era un pò più grosso di un passero)
Il primo anno di licenza andai una sola volta a caccia perchè non avevo nessuno che mi accompagnasse, il secondo anno incominciai ad andare più spesso sempre senza sapere ancora come fossero fatti sti benedetti tordi e senza sapere dove trovarli, mi ricordo il primo tordo lo feci a fine novembre, poi parlando con i vari cacciatori che incontravo incominciai a capire come funzionava la caccia, che c'era lo spollo che la sera si faceva il rientro ecc... E devo ammettere che molto di quello che so l'ho imparato su internet sopratutto in fatto di fucili e cartucce.
Insomma sono un cacciatore venuto dal niente, ma sono contento così, tutto quello che so e che riesco a fare lo devo solo alla mia passione, a giornate intere passate a portare a spasso il fucile senza perdermi mai d'animo.
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Io non sono ne figlio ne nipote ne parente di nessun cacciatore, c'era un ragazzo a scuola con me che andava a cinghiale e studiava per prendersi la licenza, e a me anche se non ero mai andato e non sapevo nemmeno come fosse fatta la caccia mi venne la fissa di prendermi la licenza, insomma alla fine studiai la teoria feci l'esame e presi la licenza, e mi feci regalare per la maturità il fucile da mio padre.
Insomma incominciai ad andare a caccia ma non sapevo neanche come fosse fatto un tordo non ne avevo mai visto uno...(mi dissero che era un pò più grosso di un passero)
Il primo anno di licenza andai una sola volta a caccia perchè non avevo nessuno che mi accompagnasse, il secondo anno incominciai ad andare più spesso sempre senza sapere ancora come fossero fatti sti benedetti tordi e senza sapere dove trovarli, mi ricordo il primo tordo lo feci a fine novembre, poi parlando con i vari cacciatori che incontravo incominciai a capire come funzionava la caccia, che c'era lo spollo che la sera si faceva il rientro ecc... E devo ammettere che molto di quello che so l'ho imparato su internet sopratutto in fatto di fucili e cartucce.
Insomma sono un cacciatore venuto dal niente, ma sono contento così, tutto quello che so e che riesco a fare lo devo solo alla mia passione, a giornate intere passate a portare a spasso il fucile senza perdermi mai d'animo.

Leggendoti parecchie volte mi sembrava di leggere me, evidentemente non siamo molto dissimili visto che anch'io come te sono un cacciatore venuto dal nulla e per certi versi ancora incompleto (la mia grande pecca al momento è il cane, per fortuna quest'anno sono riuscito a risolvere con il fuoristrada) e il bello è che come te non sapevo neanche cosa si cacciasse di preciso e non sapevo nulla di cartucce fucili selvatici e così via, ho imparato tutto da solo e anch'io come te ho trovato in internet una fonte utilissima! Piano piano comunque impareremo sempre più raffinando così la nostra esperienza venatoria e l'importante è avere sempre la voglia di cacciare e di imparare con umiltà da chi ne sa più di noi. Così se Dio vorrà quando saremo genitori i nostri figli almeno saranno più avvantaggiati rispetto ai loro "sfortunati" genitori ;)
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Io sono nato in una famiglia di cacciatori sia da parte di mio padre che di mia madre....entrambe i miei bis nonni erano 2 Grandi capocaccia dell'epoca nel gennargentu ho anche una foto di lui con il Sig. Beretta e la restante compagnia....allora in Sardegna si potevano cacciare ancora il favoloso Cervo Sardo i Mufloni e i tantissimi cinghiali...!!
Miei nonni entrambe vocati per lepri pernici e quaglie più che per i cinghiali come i loro genitori e negli anni 80" si adattarono alla migratoria spinti da mio padre e miei zii...negli anni 50-80" non avrebbero mai spreccato 1 cartuccia per un merlo o un tordo al massimo potevano sparare un colombo posato!!!ALTRI TEMPI...
Io vado a caccia dall'età di 7 anni e prima di fare l'esame della patente ho preferito farmi il PDA per me la caccia è una vera malattia e credo che non esista anco una cura!!
Cordiali saluti Marco.
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Dalla Terra in cui vivo e dalla passione che ho dentro, supportate da mio Zio e mio Nonno caccitori di vecchia data, quando guardo un bosco una montagna o un'albero il prmo pensiero và sempre alla caccia, fin da bambino m'ha dato grandi emozioni e continua a darmele ancora.........
 
Re: come ci siamo avvicinati alla caccia

Io non sono ne figlio ne nipote ne parente di nessun cacciatore, c'era un ragazzo a scuola con me che andava a cinghiale e studiava per prendersi la licenza, e a me anche se non ero mai andato e non sapevo nemmeno come fosse fatta la caccia mi venne la fissa di prendermi la licenza, insomma alla fine studiai la teoria feci l'esame e presi la licenza, e mi feci regalare per la maturità il fucile da mio padre.
Insomma incominciai ad andare a caccia ma non sapevo neanche come fosse fatto un tordo non ne avevo mai visto uno...(mi dissero che era un pò più grosso di un passero)
Il primo anno di licenza andai una sola volta a caccia perchè non avevo nessuno che mi accompagnasse, il secondo anno incominciai ad andare più spesso sempre senza sapere ancora come fossero fatti sti benedetti tordi e senza sapere dove trovarli, mi ricordo il primo tordo lo feci a fine novembre, poi parlando con i vari cacciatori che incontravo incominciai a capire come funzionava la caccia, che c'era lo spollo che la sera si faceva il rientro ecc... E devo ammettere che molto di quello che so l'ho imparato su internet sopratutto in fatto di fucili e cartucce.
Insomma sono un cacciatore venuto dal niente, ma sono contento così, tutto quello che so e che riesco a fare lo devo solo alla mia passione, a giornate intere passate a portare a spasso il fucile senza perdermi mai d'animo.
SONO QUELLI COME TE CHE VALGONO DI PIU' PER NOI che siamo figli e nipoti di cacciatori se hai passione veramente stai tranquillo che diventerai un grande cacciatore anche tu.per il momento chiedi tutti i consigli di cui hai bisogno e ti verranno dati e mi raccomando tramanda ai tuoi figli saluti
 

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  • Franuliv @ Franuliv:
    (AI prompt) eh tempo farà domani sull’Italia
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  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Franuliv, Ecco le previsioni del tempo per domani **in Italia**, divise per macroaree:

    ### **Nord Italia**
    - **Nord-Ovest (Piemonte, Lombardia, Liguria, Valle d'Aosta)**: Cielo nuvoloso con piogge sparse, soprattutto al pomeriggio. Temperature tra 12°C e 20°C.
    - **Nord-Est (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna)**: Instabile con rovesci e temporali locali, più intensi in montagna. Temperature 14°C-22°C.

    ### **Centro Italia**
    - **Toscana, Umbria, Marche**: Alternanza di nuvole e schiarite, possibili piogge leggere. Temperature 16°C-24°C.
    - **Lazio, Abruzzo**: Cielo parzialmente nuvoloso, asciutto al mattino, qualche pioggia serale. Temperature 15°C-25°C.

    ### **Sud Italia e Isole**
    - **Campania, Puglia, Basilicata, Calabria**: Prevalentemente soleggiato, ma vento moderato. Temperature 18°C-27°C.
    - **Sicilia e Sardegna**: Sereno al Nord, qualche nuvola al Sud. Temperature 17°C-28°C.

    ### **Venti e mari**
    - **Venti**: Forte Maestrale su Sardegna e Tirreno.
    - **Mari**: Mosso nel Adriatico centro-meridionale e Canale di Sicilia.

    Per previsioni **localizzate**, specifica la città/regione! ☀️🌧️
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  • Franuliv @ Franuliv:
    (AI prompt) la fonde delle notizie del tempo da quale sito provengono?
    Cita
  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Franuliv, Le previsioni del tempo e le notizie meteorologiche possono provenire da diverse fonti a seconda del servizio che stai utilizzando. Alcune delle principali fonti internazionali includono:

    1. **Servizi meteorologici ufficiali**
    - **NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration, USA)** – Fornisce dati globali.
    - **Met Office (Regno Unito)** – Uno dei più autorevoli al mondo.
    - **ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts)** – Modelli meteorologici europei ad alta precisione.
    - **MeteoFrance, DWD (Germania), AEMET (Spagna), ecc.** – Servizi nazionali europei.

    2. **Siti e app popolari**
    - **The Weather Channel (weather.com)**
    - **AccuWeather (accuweather.com)**
    - **Weather Underground (wunderground.com)**
    - **Meteo.it / IlMeteo (Italia)**

    3. **Dati satellitari e modelli open-source**
    - **GFS (Global Forecast System, USA)** – Modello gratuito usato da molti servizi.
    - **MeteoBlue, Windy, Ventusky** – Visualizzano dati da più fonti.

    Se stai cercando informazioni su un servizio specifico (es. Google Weather, Apple Meteo, ecc.), spesso questi aggregano dati da più fonti, come NOAA, Met Office o ECMWF.

    Vuoi sapere da dove prende i dati un servizio in particolare? 😊
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      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Franuliv, Le previsioni del tempo e le notizie meteorologiche possono provenire da diverse...
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