Il .338 WM (che uso da 40 anni) e' un calibro non specializzato come il .338 Lapua Magnum, creato per il cecchinaggio a lunga distanza, ma un calibro "tuttofare." Con palle da 180 grani ha una radenza eccezionale da tiri fino a 400-500 metri e anche piu' (che io non consiedero ne' giustifico come tiri di caccia, ma da riservare alle sagome di metallo), con palle da 250-300 grani e' un ottimo calibro per selvaggina grossa e pericolosa, paragonabile al .375 H&H. Non e' per caso che e' il calibro piu' diffuso in Alaska per orsi giganti ed alci grosse come un cavallo Clydesdale, ed a volte molto pericolose e sempre dure a morire. Usatissimo anche per il wapiti, cugino del vostro cervo rosso, ma molto piu' grosso. Come velocita' con le palle dal medio al pesante non e' che sia troppo lento. Con canna da 24 pollici ed una carica piu' che massima di 68,5 grani di IMR 4350, le palle Nosler Partition da 250 grani che carico vengono spinte a un po' piu' di 2700 piedi al secondo vuzero, . Con le palle da 180 grani la vuzero e' di 3300 piedi al secondo, piu' o meno come la palla di 55 grani di un .223 con una canna di 22 pollici. Se la palla da 180 grani e' una monolitica, la maggiore lunghezza e il maggiore coefficiente balistico ne ridurrebbero di molto l'abbassamento della traettoria alle lunghe distanze.Frank, io conosco il 338 lapua magnum. Fucile da grandi distanze, volevasi dire oltre il km, potenza e radenza eccezionali, in condizioni operative normali. Ci ho sparato tanto. L' omonimo in win non lo conosco, ma...se tanto mi dà tanto, fossi in lei non ne sarei tanto sicuro. Il tiro a lunga distanza è un connubio di fattori. Importantissima è la munizione : ingegneria dell' ogiva e equilibrio della carica.
Non entro piu' nel merito della sua pertinenza ed efficacia nella caccia al cighiale, ma devo spezzare una lancia a favore del suoeffetto sulla commestibilita' della spoglia. Con la palla pesante e costruita per alci ed orsi come la Nosler Partition o la Swift A-Frame da 250-275 grani, la perdita di carne sparando alla punta della spalla e' minore di quella che ho osservato con l'uso di calibri minori, come il .243 e il .30-06, anche se l'espansione di tali palle e' sempre attendibile ed e' accompagnata da totale penetrazione su cervi americani. Non le ho mai usate sui cinghiali europei, ne' sui cinghiomaiali nostrani, che possono essere molto piu' grossi e grassi dei vostri setoloni.
Francamente parlando, se teoricamente fosse legale il possesso di soltanto un rigato, il .338 WM sarebbe la mia scelta. Del resto gia' lo e'. Ho carabine che vanno dalla .22 LR alla .22 Hornet, al .223, al .243, al .30-30, al .303 British, al .30-06, al .450 Marlin, al .50 Beowulf, ma il mio Ruger Mod. 77 .338 WM e' il mio fucile da "caccia grossa." Punto e basta.