Cinghiale in selezione....servono davvero i calibri (quasi) africani?? (2 utenti stanno leggendo)

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Ho letto la recensioni della fabbrica d' armi Franchi, posta da Giovanni. Nella parte che riserva alla caccia di selezione, afferma perentoriamente che il modello di carabina da usarsi è la Bolt. Anche io, quando iniziai ( 2019) la caccia di selezione, mi lasciai convincere da Teddy di vendere la semi auto per acquistare una Bolt. Oggi ho cambiato idea. Una semiauto, contrariamente a ciò che asserisce colui che ha scritto la recensione sulle armi Franchi può benissimo, nei range di distanza tipici di questa disciplina, competere con le Bolt in precisione e potenza. Purtroppo in molte regioni è vietata ( da qui, ai miei occhi, si evince quanta competenza ci sia in giro); fortunatamente in Toscana no. Spero di essere in grado di pubblicare i futuri video che realizzerò con la mia nuova fiamma: Remington semiauto, in 308, canna di 56 cm e peso allo scatto personalizzato sotto i 600 grammi. Al poligono a lunga distanza sono andato a piastra ai 500 metri in 2 colpi. Scusate l' ot; questo ci tenevo a scriverlo.
La storiella che le semiauto sono meno precise di una bolt action e', appunto, una storiella. Ma dipende. Certo, se spari una AK47 le cui parti di metallo stampato si flettono e traballano, e che per essere accettabile deve poter fare una rosata di non piu' 5 pollici a 100 metri, la precisione non c'e', perche' per l'uso di tale arma la attendibilita' e' piu' importante della precisione. La butti in una pozzanghera di fango molle, la sgrulli e spara senza incepparsi. L'AR 15 e l'M16 possono essere altretttanto precise di una bolt action. Un Garand "accurized" o un ben temperato M-14 possono fare rosate piu' strette di quelle di una bolt acrion. Il prezzo da pagare e' che per ottenere grande precisione, le armi devono essere costruite con tolleranze molto piu' stringenti, molto piu' esatte, e se sono sporche, se le immergi nel fango, si inceppano piu' facilmente. Le armi "sciacquone" come l'AK invece continuano a sparare. Se uno e' pratico della pistola automatica mod. 1911 cal. .45 ACP (io ne ho tre) sa che deve trovare il giusto compromesso fra precisione e attendibilita'. Se "sciacqua" un pochino e' meno probabile che si inceppi. Ecco perche' le Kimber sono si' precisissime, ma se non spari almeno 500 colpi di cartucce forti di rodaggio per far si' che le parti si allentino un po' ti si inceppa facilmente. La Colt Gold Cup e la Colt Combat Elite invece, IMHO, sono un po' meno "strette" e appena uscite dalla scatola digeriscono benissimo quasi tutto.

Ma con i fucili da caccia, che di solito non vengono usati nel fango della giungla o nella sabbia del deserto e che al massimo sparano uno o due colpi a uscita, e' possibile avere tolleranze esattissime che danno la precisione di una bolt action. Magari saranno un po' piu' sensibili alle munizioni usate, ma--come ho scritto--possono essere precisissime.

Io ho tre AR 15's (uno dei quali e' stato modificato con un "upper" per il .50 Beowulf. Uno dei tre e' un "lower" (affusto) della Colt, e "upper" della Bushmaster, con una canna iperlunga (24 pollici) scannellata nel senso della lunghezza, per renderla piu' rigida e per dissipare piu' velocemente il calore. a 100 yarde, e senza ottica, sono riuscito (sparando molto lentamente e facendo valere ogni colpo) a sparare un intero caricatore da trenta colpi, piazzando ogni palla nel centro del bersaglio, un tondo del diametro di 3 o 4 cm. Chissa' che rosata avrei potuto ottenere con una buona ottica. Purtroppo, e' un upper all'antica, con il "manico" e senza rail (scina?) per montarci un'ottica. Ci sono montature che usano un foro nel "manico" per assicurarle, ma non sono troppo solide.
Oggi tutti gli AR 15 e simili hanno una scina al posto del manico, e questo consente di montare l'ottica molto piu' in basso. Con l'upper all'antica l'ottica e' talmente alta che bisogna montare un cuscinetto apposito sul calcio, per la guancia, perche' la testa sia piu' in alto quando si imbraccia.
 
Che oguno utilizzi il calibro che preferisce... è giusto e sacrosanto!!

Il 3d non era rivolto certo a voler far cambiare idea a qualcuno! La domanda / titolo è chiara.... servono davvero (questi calibri), offrono vantaggi, muovendosi nel solco diciamo della tradizione e continuando ad usare i soliti calibri medi (senza scomodare il 223) si hanno gli stessi risultati o migliori?
Questi "quasi Africani" possono sopperire ad un colpo mal piazzato oppure nel caso l effetto è il solito o minor del 30/06?
 

Ovvia, hodesti grulli si son dimentihati di includere il dugentoventitre'! Home si vede che della haccia al cignale un hapiscono punto! :):):)
Nulla di nuovo, quando si parla di scelte collettive. Personalmente se dovessi consigliare un calibro per la caccia al cinghiale consiglierei il 30,06 Invece per una carabina adatta alla caccia in battuta e adattabile alla caccia di selezione una semiautomatica sempre in 30.06
I calibri minori sono scelte individuali.
Alcune tecniche di prelievo nella maggioranza dei casi avviene per apprendimento, raramente per tentativi. Quello che in teoria si ritiene non fattibile, vedendo e imparando potrebbe diventare fattibile.

Chi asserisce che a prescindere il 223 non è adatto alla caccia al cinghiale parla di teoria di massa. In pratica non sa in quale circostanza e in quale condizione viene impiegato il calibro per risultare efficiente per quel tipo di prelievo
 
Innanzi tutto grazie che ci permettete di leggere le vostre opinioni che troviamo sempre decisamente molto interessanti, e grazie anche perché ci consentite d'intrometterci inserendo i nostri punti di vista ed esperienze personali. Quello che scrive sono sempre io (Giorgio, Italiano) perchè mia moglie Maria (Romena) parla e capisce bene la lingua Italiana ma scriverla è un'altra cosa: per lei è molto più impegnativa, diciamo più difficile causa tante forme grammaticali Italiane che non conosce. Purtroppo la mia età che avanza (sono della classe 1949) unitamente a gravi problemi di salute ai quali sono andato incontro dopo la 1° iniezione del vaccino antovirus "Covid" (sarebbe stato di gran lunga molto ma molto meglio se avessi ascoltato Maria -infermiera- che ha insistitito tanto nel dirmi di non sottopormi alla vaccinazione poichè non era testata correttamente nei tempi, nei modi e nelle forme !!) , ho passato -e sto tuttora passando- pesanti conseguenze che mi hanno portato ad un'infarto, una perdita di peso di oltre 10 kg. (attualmente peso 51 kg.), ricovero e degenza in ospedale, visite mediche periodiche trimestrali e dover assumere quotidianamente un'elevato numero di farmaci che mi sono stati prescritti "a vita" dai cardiologi se voglio ancora vivere ... niente sforzi fisici e niente emozioni forti. Ho rischiato seriamente di "andarmene" , tant'è che il nostro Prete locale mi aveva anche impartito la benedizione .... ma il Padreterno in Cielo mi ha detto che Lui non mi ha chiamato ... ed il Diavolo all'Inferno mi ha risposto che da lui è già tutto "pieno e prenotato" e per il momento non c'era posto per me .... e mi ha rimandato sulla terra ......... Beh per quanto riguarda le emozioni non posso certo evitarle perchè la Caccia è una "poesia" ed è sempre una gran bella emozione che riempie il cuore di gioia indipendentemente dai risultati ottenuti ! Pertanto queste non le potò mai evitare, cercherò di "frenarle", di "contenerle" e di tenerle a bada gestendole meglio che potrò, dipenderà molto anche dalle situazioni che affronterò, ma devo asserire che conto molto sull'appoggio psicofisico di Maria (che fortunatamente è molto paziente con me - è stata per anni la badante molto premurosa dei miei genitori oramai deceduti entrambi tanto tempo fa), e su Michele, il mio migliore fedele amico cacciatore anche lui Italiano che da qualche tempo vive definitivamente qui nel nostro paesino in Transilvania, a ridosso dei confini con l'Ucraina. Un profondo grazie di cuore a Giovannit, Franuliv, Springer Toscano, Teufel.35, Germano 56, all'intero Staff di Mygra ecc. : con elevato rispetto, stima e riconoscenza, GRAZIE SEMPRE , Giorgio e Maria
 
Innanzi tutto grazie che ci permettete di leggere le vostre opinioni che troviamo sempre decisamente molto interessanti, e grazie anche perché ci consentite d'intrometterci inserendo i nostri punti di vista ed esperienze personali. Quello che scrive sono sempre io (Giorgio, Italiano) perchè mia moglie Maria (Romena) parla e capisce bene la lingua Italiana ma scriverla è un'altra cosa: per lei è molto più impegnativa, diciamo più difficile causa tante forme grammaticali Italiane che non conosce. Purtroppo la mia età che avanza (sono della classe 1949) unitamente a gravi problemi di salute ai quali sono andato incontro dopo la 1° iniezione del vaccino antovirus "Covid" (sarebbe stato di gran lunga molto ma molto meglio se avessi ascoltato Maria -infermiera- che ha insistitito tanto nel dirmi di non sottopormi alla vaccinazione poichè non era testata correttamente nei tempi, nei modi e nelle forme !!) , ho passato -e sto tuttora passando- pesanti conseguenze che mi hanno portato ad un'infarto, una perdita di peso di oltre 10 kg. (attualmente peso 51 kg.), ricovero e degenza in ospedale, visite mediche periodiche trimestrali e dover assumere quotidianamente un'elevato numero di farmaci che mi sono stati prescritti "a vita" dai cardiologi se voglio ancora vivere ... niente sforzi fisici e niente emozioni forti. Ho rischiato seriamente di "andarmene" , tant'è che il nostro Prete locale mi aveva anche impartito la benedizione .... ma il Padreterno in Cielo mi ha detto che Lui non mi ha chiamato ... ed il Diavolo all'Inferno mi ha risposto che da lui è già tutto "pieno e prenotato" e per il momento non c'era posto per me .... e mi ha rimandato sulla terra ......... Beh per quanto riguarda le emozioni non posso certo evitarle perchè la Caccia è una "poesia" ed è sempre una gran bella emozione che riempie il cuore di gioia indipendentemente dai risultati ottenuti ! Pertanto queste non le potò mai evitare, cercherò di "frenarle", di "contenerle" e di tenerle a bada gestendole meglio che potrò, dipenderà molto anche dalle situazioni che affronterò, ma devo asserire che conto molto sull'appoggio psicofisico di Maria (che fortunatamente è molto paziente con me - è stata per anni la badante molto premurosa dei miei genitori oramai deceduti entrambi tanto tempo fa), e su Michele, il mio migliore fedele amico cacciatore anche lui Italiano che da qualche tempo vive definitivamente qui nel nostro paesino in Transilvania, a ridosso dei confini con l'Ucraina. Un profondo grazie di cuore a Giovannit, Franuliv, Spronger Toscano, Teufel.35, Germano 56, all'intero Staff di Mygra ecc. : con elevato rispetto, stima e riconoscenza, GRAZIE SEMPRE , Giorgio e Maria
Ti auguro di andare sempre migliorando e stare bene!!

Quello che mi permetto di chiederti è di riportare le tue esperienze di caccia qua che leggiamo con sommo interesse e che consentono anche a chi, come me, ha sempre cacciato solo all' interno dei confini nazionali (anzi regionali) di conoscere realtà molto diverse.

In attesa di rileggerti....una sincera stretta di mano!
 
Ho letto la recensioni della fabbrica d' armi Franchi, posta da Giovanni. Nella parte che riserva alla caccia di selezione, afferma perentoriamente che il modello di carabina da usarsi è la Bolt. Anche io, quando iniziai ( 2019) la caccia di selezione, mi lasciai convincere da Teddy di vendere la semi auto per acquistare una Bolt. Oggi ho cambiato idea. Una semiauto, contrariamente a ciò che asserisce colui che ha scritto la recensione sulle armi Franchi può benissimo, nei range di distanza tipici di questa disciplina, competere con le Bolt in precisione e potenza. Purtroppo in molte regioni è vietata ( da qui, ai miei occhi, si evince quanta competenza ci sia in giro); fortunatamente in Toscana no. Spero di essere in grado di pubblicare i futuri video che realizzerò con la mia nuova fiamma: Remington semiauto, in 308, canna di 56 cm e peso allo scatto personalizzato sotto i 600 grammi. Al poligono a lunga distanza sono andato a piastra ai 500 metri in 2 colpi. Scusate l' ot; questo ci tenevo a scriverlo.
Ciao,
io possiedo oltre alle 3 bolt anche una semiautomatica blasonata e ritenuta tra l' altro una tra le più precise....la H&K 940 K.

L' arma era di mio padre la usava in braccata e, quando iniziammo a cacciare il capriolo (faccio selezione dal 2003) la dotò di ottica da puntamento e ci caccio per un paio di stagioni poi.....prese la vanguard in 7 remington.

L' ho provata più volte in poligono e la precisione che ha è molto molto buona e potrebbe essere utilizzata anche a caccia di selezione......ma mai avrà la praticità e precisione della bolt!!

Lo scatto pur di eccellente qualità rimane uno scatto da semiauto (fai massima attenzione allo scatto alleggerito a 600 gr!!) il sistema di caricamento è molto rumoroso, la precisione non è assolutamente pari alla bolt e di vantaggi......semplicemente nel tiro "da selezione" non ne da nessuno!!

La velocità di armamento di una bolt action, in azione di caccia selettiva è mooolto più che sufficiente e maggior rapidità non serve a nulla.

Cerco di spiegare:
ti esce il branco a 180 mt....ti devi preparare....appoggio....posizione.....poi devi attendere di avere un animale a perfetta cartolina........respirazione.....ci sei e....bum!
Il capo cade e gli altri partono a razzo.....che fai? Ricarichi e attendi, se possibile, che si rifermino, se sono in un campo la possibilità che prima di entrare nel bosco facciano uno stop è reale. Lo fanno.
Ora sono a 230 mt.....devi stabilizzare velocemente e tentare un tiro.....che DEVE ESSERE RISOLUTIVO, altrimenti col bosco vicino è ben complicato ritrovarlo!

La velocità di armamento di una semiauto in tutto questo a che serve?

Sono tuttora convinto di averti dato un ottimo consiglio.
 
Che oguno utilizzi il calibro che preferisce... è giusto e sacrosanto!!

Il 3d non era rivolto certo a voler far cambiare idea a qualcuno! La domanda / titolo è chiara.... servono davvero (questi calibri), offrono vantaggi, muovendosi nel solco diciamo della tradizione e continuando ad usare i soliti calibri medi (senza scomodare il 223) si hanno gli stessi risultati o migliori?
Questi "quasi Africani" possono sopperire ad un colpo mal piazzato oppure nel caso l effetto è il solito o minor del 30/06?
Quelli che li utilizzano sicuramente trovano vantaggio, altrimenti smetterebbero di utilizzarli. Dipende dalla cartuccia utilizzata e non solo dal calibro, a parità di tutto il potere lesivo del grosso calibro è superiore. Il potere d'arresto fra un cal. 7 e un cal. 9 è equivalente, l'esempio l'ho fatto col 223, bisogna colpire con precisione nei punti giusti.

Visto che lo studio di una cartuccia si basa sulla micidialità, sulla lesività, e non sul potere d'arresto, ritengo il calibro grosso è più lesivo di quello piccolo.
C'è sempre un però ed è quello che il cinghiale può andare via con una palla del 9 e rimanere con una palla del 6, ma questo non fa la regola.
 
Quelli che li utilizzano sicuramente trovano vantaggio, altrimenti smetterebbero di utilizzarli. Dipende dalla cartuccia utilizzata e non solo dal calibro, a parità di tutto il potere lesivo del grosso calibro è superiore. Il potere d'arresto fra un cal. 7 e un cal. 9 è equivalente, l'esempio l'ho fatto col 223, bisogna colpire con precisione nei punti giusti.

Visto che lo studio di una cartuccia si basa sulla micidialità, sulla lesività, e non sul potere d'arresto, ritengo il calibro grosso è più lesivo di quello piccolo.
C'è sempre un però ed è quello che il cinghiale può andare via con una palla del 9 e rimanere con una palla del 6, ma questo non fa la regola.

Secondo me ti sei dimenticato di una componente fondamentale.......non menzioni mai la velocità!!

La velocità terminale di un proiettile è fattore determinate (più degli altri) per il potere lesivo!

Una palla da 6 mm, per rimanere al tuo esempio, ad alta velocità può avere un potere lesivo maggiore rispetto ad una da 9 mm.

Detto questo......A CACCIA QUELLO CHE VERAMENTE CONTA E' IL POTERE DI ARRESTO.
 
Qui è permessa la carabina semiautomatica, ne posseggo ma alla fine...non ne ho necessità.

La pulizia e manutenzione più complicata, limitazione nella scelta della OAL (cartucce ricaricate da colleghi) e del form factor (pure se non tubolari, evito le palle che non siano round nose per tema che il riarmo violento mi deformi le punte), semplicità ad evitare inceppamenti che sono quasi impossibili in bolt, tiro comunque ponderato quando possibile per cui la necessità del secondo colpo è rara..
inoltre pure se le fascette sono praticamente illimitate, dover lavorare di fretta di notte più di un animale è lento e perdi la notte e in genere personalmente cerco solo il verro "alfa".
 
Ciao,
io possiedo oltre alle 3 bolt anche una semiautomatica blasonata e ritenuta tra l' altro una tra le più precise....la H&K 940 K.

L' arma era di mio padre la usava in braccata e, quando iniziammo a cacciare il capriolo (faccio selezione dal 2003) la dotò di ottica da puntamento e ci caccio per un paio di stagioni poi.....prese la vanguard in 7 remington.

L' ho provata più volte in poligono e la precisione che ha è molto molto buona e potrebbe essere utilizzata anche a caccia di selezione......ma mai avrà la praticità e precisione della bolt!!

Lo scatto pur di eccellente qualità rimane uno scatto da semiauto (fai massima attenzione allo scatto alleggerito a 600 gr!!) il sistema di caricamento è molto rumoroso, la precisione non è assolutamente pari alla bolt e di vantaggi......semplicemente nel tiro "da selezione" non ne da nessuno!!

La velocità di armamento di una bolt action, in azione di caccia selettiva è mooolto più che sufficiente e maggior rapidità non serve a nulla.

Cerco di spiegare:
ti esce il branco a 180 mt....ti devi preparare....appoggio....posizione.....poi devi attendere di avere un animale a perfetta cartolina........respirazione.....ci sei e....bum!
Il capo cade e gli altri partono a razzo.....che fai? Ricarichi e attendi, se possibile, che si rifermino, se sono in un campo la possibilità che prima di entrare nel bosco facciano uno stop è reale. Lo fanno.
Ora sono a 230 mt.....devi stabilizzare velocemente e tentare un tiro.....che DEVE ESSERE RISOLUTIVO, altrimenti col bosco vicino è ben complicato ritrovarlo!

La velocità di armamento di una semiauto in tutto questo a che serve?

Sono tuttora convinto di averti dato un ottimo consiglio.
Sì, certo. Il consiglio fu ottimo. La praticità è un fattore estremamente soggettivo. Magari può esserci, non in tutte, più leggerezza nelle semiauto. Non avendo più pratica nel caricamento manuale in Bolt, trovo molto più pratica la semiauto. Poi il mio scetticismo in merito è rivolto a quelle istituzioni che l' anno vietata in selezione. Un fattore, per me, molto importante è quello di continuare a traguardare i bersagli nell' azione di ricarica dopo aver sparato il colpo, permettendomi di capire dove abbia colpito. Tutto qui. Non voleva essere un rimprovero. Ho raccontato come andarono i fatti che determinarono la mia scelta della Bolt.
 
La velocità terminale di un proiettile è fattore determinate (più degli altri) per il potere lesivo!
Se ricordi ho preso come esempio il 270 che non è messo male in riguardo alla velocità, se dividiamo le cartucce in due categorie cioè quelli lenti e pesanti e quelli veloci e leggeri il 270 si trova nella classifica alta dei proiettili leggeri veloci. Con questi calibri veloci tirati a corta distanza non è facile trovare la palla giusta quelle troppo morbide si deformano troppo in fretta, non danno buoni risultati, idem per quelle troppo dure che passano dall'altra parte senza cedere abbastanza energia, meno energia ceduta meno potere d'arresto.

Detto questo, una cartuccia che ha una buona deformazione crescente, graduale che entra bene, si espande e attraversa la gabbia toracica del cinghiale, la troviamo in un proiettile lento e pesante. Non ci dobbiamo inventare niente è stato tutto già inventato. I calibri veloci e leggeri con la traiettoria tesa sono più adatti ai tiri a lunga distanza. Quelli lenti e pesanti sono più adatti ai tiri a corta distanza.

Detto questo per abbattere il cinghiale oltre al calibro e al proiettile, ci vuole una buona arma, una buona ottica, un buon manico, e non per ultimo ci vuole un'arma adatta alla conformazione del cacciatore e un calibro adatto alla psiche del cacciatore.
 
Qui è permessa la carabina semiautomatica, ne posseggo ma alla fine...non ne ho necessità.

La pulizia e manutenzione più complicata, limitazione nella scelta della OAL (cartucce ricaricate da colleghi) e del form factor (pure se non tubolari, evito le palle che non siano round nose per tema che il riarmo violento mi deformi le punte), semplicità ad evitare inceppamenti che sono quasi impossibili in bolt, tiro comunque ponderato quando possibile per cui la necessità del secondo colpo è rara..
inoltre pure se le fascette sono praticamente illimitate, dover lavorare di fretta di notte più di un animale è lento e perdi la notte e in genere personalmente cerco solo il verro "alfa".
Per ciò che riguarda gli inceppamenti, almeno che non trattasi di difetto di fabbrica, la colpa è solo nostra. La deformazione della punta in azione di ricarica è un difetto che implica una forte riduzione del c.b. Immagini se ciò fosse accaduto in uso alle semi in azioni militari. Per tutti i lavori occorrono gli strumenti giusti. Poi ognuno deve affidarsi a ciò che ritiene più confacente alle sue esigenze. Io l' uso della Bolt, in vari calibri, mi fu consentita nelle pianificazioni dove era possibile un tiro su bersagli situati oltre i 1000 metri. Non in caccia, ovviamente. Questo non vuole essere in articolo polemico.
 
Poi il mio scetticismo in merito è rivolto a quelle istituzioni che l' anno vietata in selezione.
Ciao Iliano, il mio pensiero va a quelli che hanno suggerito alle istituzioni di vietare le semiautomatiche in caccia di selezione.
 
Ciao Iliano, il mio pensiero va a quelli che hanno suggerito alle istituzioni di vietare le semiautomatiche in caccia di selezione.
È verissimo, Nicola. Questo dimostra la negligenza che i NS dirigenti, purtroppo in ogni settore, hanno nel selezionare i loro consulenti.
 
come pensavo. Ti piace usarlo ma in realtà non ti serve.
come pensavo. usi il .223 ma potresti benissimo mantenerti sul sicuro sul .308 o simile 7mm "media intensità"

Il mio 9.3 vedilo come una garanzia per possibili cariche di grossi verri a breve distanza, che poi sono gli animali che fototrappolo e cerco "selettivamente" anche se potrei tirare alla qualunque senza limite di fascette.
 
fra parentesi per chi parlava di .338wm, non è affatto un calibro long range, anzi.
È un calibro "normale" che di magnum ha poco, ma che spara delle ogive che a seconda del peso e CB sono più o meno radenti ma orientate ad animali dall'elk in su. (io uso le 200gr, piuttosto veloci ma tollerabili come rinculo)

Ma assolutamente non è paragonabile a un .300wm, che nasce per tiri lunghi ad animali a pelle non spessa.

Il cinghiale ha la peculiarità di essere un caso a sè come anatomia, vitalità, ambienti e range di peso, da qui le guerre puniche sui calibri "giusti".
Che non esistono.
Esiste chi lo usa e come e in che contesto e su che animale
 
il .30-06 credo sia il calibro (quasi) perfetto per versatilità, scelta di munizioni originali, range di grani.

Solo, mi dicono sia ostico da ricaricare.
Ma resta un'icona e pietra di paragone e coltellino multiuso per la fauna europea.

Se solo le Superformance costassero meno..;)
 
parli di depopolamento psa e poi spari a solo verri alfa........
Veramente lo stavo per chiedere anch'io. Per il depopolamento non e' meglio sparare alle scrofe prima di tutto, e poi a qualsiasi altro suide che viene a tiro, inclusi rossi e striati?
 
Veramente lo stavo per chiedere anch'io. Per il depopolamento non e' meglio sparare alle scrofe prima di tutto, e poi a qualsiasi altro suide che viene a tiro, inclusi rossi e striati?
Il piano PRIU PSA non menziona sessi o fasce di età. C'è un numero di abbattimenti quinquennale totale ripartito per provincia, senza preferenze obbligatorie.
Personalmente cerco i solenghi. Se capita solo altro...decido.
 
fra parentesi per chi parlava di .338wm, non è affatto un calibro long range, anzi.
È un calibro "normale" che di magnum ha poco, ma che spara delle ogive che a seconda del peso e CB sono più o meno radenti ma orientate ad animali dall'elk in su. (io uso le 200gr, piuttosto veloci ma tollerabili come rinculo)

Ma assolutamente non è paragonabile a un .300wm, che nasce per tiri lunghi ad animali a pelle non spessa.

Il cinghiale ha la peculiarità di essere un caso a sè come anatomia, vitalità, ambienti e range di peso, da qui le guerre puniche sui calibri "giusti".
Che non esistono.
Esiste chi lo usa e come e in che contesto e su che animale
Frank, io conosco il 338 lapua magnum. Fucile da grandi distanze, volevasi dire oltre il km, potenza e radenza eccezionali, in condizioni operative normali. Ci ho sparato tanto. L' omonimo in win non lo conosco, ma...se tanto mi dà tanto, fossi in lei non ne sarei tanto sicuro. Il tiro a lunga distanza è un connubio di fattori. Importantissima è la munizione : ingegneria dell' ogiva e equilibrio della carica.
 

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