Calendario Venatorio Sicilia -A.V. 2013/2014. (1 utente sta leggendo)

Offri un Caffè - Supporta il nostro Forum per la stagione di caccia 2025!

Per continuare a offrire contenuti di alta qualità e mantenere il sito attivo e funzionale senza ricorrere a fastidiose interruzioni pubblicitarie, abbiamo bisogno del tuo aiuto. La tua donazione è fondamentale per sostenere le spese di gestione, manutenzione e sviluppo di questo sito, permettendoci di rimanere un punto di riferimento per tutti i cacciatori. Ogni contributo, grande o piccolo, fa la differenza e ci permette di continuare a crescere, arricchendo migratoria.it con nuove funzionalità e approfondimenti esclusivi. Come segno della nostra gratitudine, vogliamo premiare la tua generosità: il tuo account riceverà automaticamente l'accesso a privilegi premium per ben 365 giorni. Questo ti darà accesso ad articoli in anteprima, funzioni extra e contenuti speciali, pensati appositamente per i cacciatori più fedeli.

E' tramite persone come te che siti come MYGRA possono continuare ad esistere e divulgare notizie a favore dell' attività venatoria e della CACCIA in Italia! Un enorme grazie a tutti coloro che decideranno di sostenerci!
Obbiettivo
€1,000.00
Donato
€265.00
26%
Spese annuali
Gestione server
€600.00
Licenze software
€400.00
Rinnovo domini
€50.00
Via S. Carlo, n. 19 - 95024 Acireale (CT) -
SINDACATO NAZIONALE CACCIATORI
Lettera aperta all'Avv. Nunziello Anastasi.
Ho letto con piacere la lettera che mi hai inviato sotto le vesti del Sindacato
in risposta alla mia critica avanzata nei confronti Tuoi e della Federcaccia &
C. con l'articolo intitolato "Sono proprio masochisti" inviatoVi sotto le stesse
vesti. Ne apprezzo il tono e i riconoscimenti, seppur tardivi.
Prima di commentarTi tengo a precisare due punti: 1) - non conosco i
professionisti che hai richiamato e che insieme a Te hanno difeso la
posizione della P.A. negli anni scorsi innanzi al T.A.R. Palermo. Conosco,
invece, l'Avv. Evola che stimo e rispetto. Non ho assolutamente nulla contro
di loro, ma richiamarli nella Tua missiva non è né corretto, né Ti da forza.
Resta in ogni caso ferma la condanna al risarcimento (scusa: alla refusione,
sono imperdonabile) che hai subito superiore a 30.000 euro: condanna che
certamente non devi tentare di giustificare a me come hai fatto, ma ai Tuoi
assistiti; 2) - no ho assolutamente bisogno di avvisi che nascondono minacce:
quando ritieni che le mie dichiarazioni esorbitano l'area del diritto di critica,
conosci già la strada da percorrere.
Ciò premesso, Ti ricordo un vecchio detto: "chi semina vento, raccoglie
tempesta". E Tu per ben due volte hai seminato vento, e per due volte hai
raccolto tempesta. Siccome non è mia abitudine ripercorrere il passato,
mettiamoci, ancora una volta, ma è l'ultima, una pietra tombale sopra.
Possiamo adesso passare ad una disamina dei problemi che in questo
momento ci attanagliano.
- Comincio dai termini di decadenza. Secondo i Tuoi conteggi Legambiente,
che ci legge con attenzione e costanza, avrebbe 106 giorni utili di tempo per
impugnare il c.v. tenuto conto delle ferie estive che vanno dal primo di
1 di 8
agosto al 15 di settembre. Mi scrivi che basterebbe fare una ricerca su una
banca dati giuridica per rendermi conto dell'errore.
Bene, senza bisogno di fare alcuna ricerca in alcuna banca dati, Ti ricordo
che il secondo e terzo comma dell'art. 54 del c.p.a. (codice del processo
amministrativo per i non addetti ai lavori) testualmente recitano: "I termini
processuali sono sospesi dal 1° agosto al 15 settembre di ciascun anno. "La
sospensione dei termini prevista dal comma 2 non si applica al procedimento
cautelare". I Tuoi calcoli sono, quindi, incredibilmente errati.
Ora, so bene che la pratica a cui Tu sei avvezzo è cosa diversa dallo studio e
dall'ermeneutica giuridica, ma so altrettanto bene, anzi ne sono certo, che se
non conosci la teoria non potrai mai rendere un buon servigio a chi Ti affida
la sua sorte. Questo mio pensiero, unanimamente condiviso nel mondo
accademico, non è assolutamente rivolto a Te, convinto come sono che non
Ti manchino i ferri del mestiere. Ciò che Ti manca, invece, è quell'umiltà che
non Ti consente di imparare anche dagli altri, e non è cosa da poco.
Tornando solo per un attimo al Tuo errore, ammetterai che per uno che si
occupa di diritto amministrativo non conoscere una norma tanto semplice
quanto importante è gravissimo. Siccome, però, sono convinto, come già
detto, che possiedi i ferri del mestiere, ritengo che quando hai conteggiato i
termini per agire in giudizio avevi una forte emicrania.
Ti renderai conto, però, che ogni nostro errore si riflette negativamente sui
cacciatori siciliani. Significa che se all'Assessore chiedi di modificare adesso
l'art. 5 del C.V. non hai reso un buon servizio a quei seguaci di Diana che
vorremmo tutelare.
- Andiamo al secondo punto. Mi dici che le Associazioni che segui sapevano
già che la mancanza del P.F.V. comportava solo il divieto di caccia nei siti
della Rete, non certo in tutto il territorio. Ecco, qui viene in luce non più il
vizio di assenza di umiltà, ma l'assenza di onestà intellettuale delle Tue
Associazioni.
Ho già scritto un articolo sul punto indirizzato alla Federazione siciliana e
non voglio qui ripetermi per non annoiare. Cercherò, quindi, di essere
conciso andando a memoria.
2 di 8
Ricordo che in sede di C.R.F.V. relativo alla trascorsa stagione, la
Federazione siciliana chiedeva attraverso il Barone Mistretta, al quale invio
i miei più sinceri auguri di pronta guarigione, che fosse messa a verbale la
proposta di prevedere in seno al C.V. 2012/13 la restituzione delle tasse di
concessione governativa nell'ipotesi in cui non si sarebbe aperta la stagione
venatoria.
Ricordo, altresì, che il rappresentante della Federazione Italiana della
Caccia, saputo che il C.V. D'Antrassi era stato sostituito dal mio, telefonava
all'allora responsabile della segreteria tecnica dell'Assessorato, in quel
momento in macchina col sottoscritto, informandolo che per l'effetto dello
scambio dei CC.VV. e per l'assenza del Piano non saremmo andati a caccia.
Ti ricordo che il C.V. D'Antrassi 2012/13 era quello che, tra l'altro, non
prevedeva la preapertura della caccia, ma l'apertura il 16 di settembre.
Ad onor del vero, ricordo, infine, delle innumerevoli mail che ci siamo
reciprocamente inviati nel corso di un lieto periodo di scambi intellettuali
dove Tu eri arroccato nella Tua posizione (e nemmeno le bombe Ti hanno da
lì rimosso) secondo la quale in assenza di Piano la caccia era preclusa.
Per onestà nei Tuoi confronti, devo dirTi che ciò che era il Tuo pensiero era
anche quello di illustri Maestri di diritto venatorio, era il pensiero delle
Associazioni che assisti, era il pensiero delle Associazioni ambientaliste (non
ha caso sono rimaste di stucco leggendo il primo decreto del giudice
monocratico, confermato dal Collegio prima e dal C.G.A. dopo), era il
pensiero dell'Amministrazione, era il pensiero di una moltitudine di
Deputati.
Sai perché siamo andati a caccia l'anno scorso ? Ci siamo andati grazie a
quel C.V. che è durato, come Tu ben ricordi, solo tre giorni. Era, infatti, in
quel calendario (rectius: atto di costituzione in giudizio ante causam), che
spiegavo le ragioni, puntualmente supportate dalla giurisprudenza della
cassazione civile e penale, oltre che da quella del C.d.S., per le quali
l'assenza del Piano non determinava, sic et simpliciter, il divieto di caccia.
Ricorderai che quel calendario non era costituito dalle solite quattro o
cinque pagine, ma più di quaranta spese la gran parte in questioni di diritto.
3 di 8
Sai, ancora, perché siamo andati a caccia l'anno scorso ? Ci siamo andati
grazie a quel C.V. che sul punto richiamava, tra l'altro, quella famosissima
sentenza del C.d.S. n. 2755/11 riferita alla Regione Puglia che né Tu, né
illustri Maestri, avete letto, inizialmente, con la dovuta attenzione.
Eppure, tutto ciò che da tempo affermavo era stato avallato con quella
sentenza. Ma nessuno se ne voleva accorgere nonostante ne gridavo i
contenuti. Se ne sono accorti (e non hanno potuto fare altro) i nostri
GG.AA..
Ora, il fatto che avevo ragione, non mi soddisfa per nulla. Il mio obiettivo
non era quello delle Associazioni a Te vicine, cioè mandare comunque a
caccia i siciliani, era quello di mandarli a caccia in regime di pre-apertura ed
anche nei siti delle Rete senza i limiti che ben conosciamo. Quest'ultimo
obiettivo non l'ho ancora raggiunto, ma Ti assicuro che né io, né il Sindacato
che ho fondato, né le Associazioni che ne fanno parte, deporremo le armi
(giuridiche s'intende).
Certo, se anziché essere innanzi al T.A.R. Palermo ci fossimo trovati in un
qualsiasi Tribunale italiano le cose sarebbero andate in tutt'altro modo.
Pensa che in Puglia sono ancora senza Piano approvato, ma vanno ormai da
due anni, e quello che arriva è il terzo, regolarmente a caccia nei siti della
Rete con l'avallo del C.d.S.. Sarà che i giudici del C.d.S. non conoscono la
VINCA come la conoscono i giudici palermitani.
- Per quanto riguarda i siti delle Rete non è certo questo il luogo per avere
un confronto. Sono sicuro, però, che se riesci a spogliarTi dalle presunzioni,
coprirTi di umiltà, studiarTi a fondo la questione tenendo conto che non
esiste solo il TAR Palermo, sforzarTi di dirigere il pensiero del G.A. e non di
subirlo, ecco, se fai tutto ciò sarai utilissimo a quel mondo che appartiene ad
entrambi.
Un errore sugli effetti giuridici dell'assenza del Piano lo hai già fatto (e la
constatazione in questa sede non vuole essere un'accusa), una mera
dimenticanza, seppur importante, come vedi capita anche a Te, vedi, quindi,
di non sottovalutare ciò che ho già scritto nell'atto d'intervento e nelle
memorie depositate lo scorso anno al T.A.R. Palermo e al C.G.A. e che qui
sinteticamente Ti riporto:
4 di 8
- la ludica attività di caccia, anche nei siti della Rete, per quanto concerne i
tempi, i modi, i mezzi, i luoghi, le specie, ecc. si governa con le fonti primarie
e sub-primarie di diritto e con le misure di conservazione (eventualmente
ulteriori rispetto alle misure di conservazioni minime ex Decreto Pecoraro
Scanio). Queste misure di conservazione ex primo comma dell'art. 6 della
Direttiva, ulteriori rispetto al citato decreto, vanno poste nei CC.VV. o,
ancor meglio se esistenti, in appositi piani di gestione dei siti: piani che
hanno anche carattere rappresentativo della realtà ambientale del sito stesso,
redatti fondamentalmente (almeno nella volontà della Direttiva) per
regolamentare tutte le attività che GIÀ si svolgono sul sito e tra queste la
caccia. Quindi, misure di conservazione = il presente, l'attuale, dunque la
caccia che già da millenni è praticata in quei luoghi.
Ora, so già che hai letto queste ultime 12 righe con il Tuo solito spirito, cioè
quello di conoscere già tutto. A questo punto Ti consiglio di fare una delle
seguenti due scelte: rileggere un'altra volta quanto sopra, sforzandoTi di
aprire la Tua mente al pensiero altrui; se non vuoi utilizzare tale percorso,
non perdere tempo a leggere quanto in appresso.
- Le misure di salvaguardia ex co. 2 dello stesso art. 6 riguardano, invece, i
rischi che nel presente si osservano essere incombenti sul sito (pensa al
rischio di una possibile frana che deturpi l'ambiente circostante e la
necessaria pre-visione di un muro di contenimento). Già risulta evidente la
differenza tra misure di conservazione che riguardano la VISIONE di ciò
che già accade sul sito, e quelle di salvaguardia che riguardano la PREVISIONE
di ciò che può accadere.
- Infine la VINCA ex co. 3 dell'art. 6 della Direttiva. Questa riguarda tutto
ciò che non è osservabile e salvaguardabile al presente, oggi. Ad evitare che
ignoti Piani futuri (ma non necessariamente devono essere piani) di cui
oggi non è prevedibile né la tipologia, né il contenuto, possano arrecare
nocumento al sito, prima di essere approvati, pena l'annullamento, devono
essere assoggettate ad una specifica valutazione dalla quale scaturiranno le
necessarie misure di prevenzione.Nel linguaggio, anche tecnico, alle tre
specifiche misure sono spesso associati nomi diversi, quindi, per non fare
confusione, è bene riferirsi solo ai tre diversi commi dell'art. 6 che ho citato.
5 di 8
Ricapitolando, gli effetti dell'attività venatoria sul sito sono assolutamente
valutabili, ora, visto che la caccia si svolge(va) già su di esso, esattamente
come prevedibili, ora, sono gli effetti dell'agricoltura sul sito stesso, tenuto
conto che anch'essa si svolge da millenni (non a caso tutte le misure di
conservazione sulle Z.S.C. contenute nel Decreto Pecoraro, tranne una,
riguardano l'agricoltura). Pertanto, è assolutamente errato che in tema di
attività venatoria debba intervenire la VINCA, strumento pensato per tutto
ciò che oggi non esiste sul sito e che ha, eventualmente, da venire. In tema di
caccia occorre semplicemente che le misure (di conservazione) necessarie
siano apposte in qualsivoglia luogo, meglio nel piano di gestione, sì da
favorire il raggiungimento di uno stato di conservazione soddisfacente del
sito stesso.
Né é possibile immaginare che la stessa attività, come la caccia o
l'agricoltura, siano prima valutate avuto a mente il primo comma dell'art. 6
della Direttiva e poi ri-valutate avuto a mente il terzo comma. A parte il
fatto che la giurisprudenza comunitaria ha chiarito la questione nel senso sin
qui rappresentatoTi, ciò è assolutamente irragionevole. Tale modus operandi,
se ci rifletti bene, nelle Rete siciliana che ha già i Piani di gestione, si traduce
nel sottoporre a VINCA i piani di gestione stessi. Le camicie di forza
dovrebbero mettergli.
Ti dico qual'è la posizione di Legambiente. Secondo loro i Piani di gestione
non fanno altro che rappresentare la situazione ambientale del sito:
rappresentazione che è propedeutica alla VINCA. A parte il fatto che ciò
non è vero, visto che diversi piani oltre che rappresentare dettano puntuali
divieti e prescrizioni di caccia, la domanda che sorge è d'obbligo: se la
situazione ambientale del sito è conosciuta, visto che è rappresentata in circa
500/600 pagine per ogni piano, qual'è l'ostacolo a non individuare
immediatamente un regolamento specifico che disciplini l'attività venatoria ?
I motivi non sono scritti, ma li intuisco.
Ammesso ora che l'attività venatoria sia disciplinata nei principi anche
attraverso il Piano Faunistico (cosa che in giudizio, senza successo, ho
tentato dimostrare non corrispondere al vero), da quanto detto comprendi
che tale assunto non giustifica in alcun modo la ri-valutazione della stessa
attività, l'esercizio venatorio, in sede VINCA del Piano.
6 di 8
Quanto sopra il T.A.R. Palermo, Ti assicuro, l'ha compreso. Viceversa, da
"recidivi", saremmo stati decapitati ancor di più di quanto lo sei stato Tu.
Ecco perché occorre insistere. Ne va di 140.000 ha di territorio di caccia,
equivalente alla s.a.s.p. della provincia di Ragusa; ne va della possibilità di
cacciare sui monti Sicani e nei Pantani della Sicilia sud orientale dove, come
ben sai, tra poco sarà annullato il decreto di istituzione della riserva.
Passando adesso ad altro, approfitto dell'occasione per ripetere ancora una
volta quali sono i mali che affliggono l'associativismo siciliano: avere, salvo
rare eccezioni, una classe di responsabili di associazioni venatorie
assolutamente ignorante nelle materie che governano la nostra passione:
biologia, agricoltura, diritto. Quanto affermo non vuole offendere nessuno,
visto che anch'io, come tutti, ignoro infinite materie. Ma c'è di più, questa
classe è incapace di riconoscere i propri limiti e di intravedere un percorso
comune. Su un solo punto convergono: ostacolare chi tenta di supplire alle
loro carenze. E sai perché succede tutto questo ? Per colpa di quelle
"maledette" tessere di cui non si nutre il Sindacato che ho fondato.
La differenza tra noi due sul punto sai qual'è ? Tu queste cose li pensi, io,
oltre a pensarle, le dico.
Concludo, nella speranza di non aver perso il mio tempo in una mera replica
che interessa pochi. Apprezzando, almeno in parte, il modo in cui Ti sei
posto nella Tua missiva, sappi che quando vorrai, se lo vorrai, la porta mia e
del Sindacato sono aperte. I cacciatori siciliani non potranno che
beneficiarne.
Viagrande, il 27 luglio 2013
Cordialmente
giovanni di giunta
P.s.. Per Legambiente che ci legge. Datemi tempo, ..........
___________________________________________________
ci vorrebbero più persone di questo calibro
 
Via S. Carlo, n. 19 - 95024 Acireale (CT) -
SINDACATO NAZIONALE CACCIATORI
Lettera aperta all'Avv. Nunziello Anastasi.
Ho letto con piacere la lettera che mi hai inviato sotto le vesti del Sindacato
in risposta alla mia critica avanzata nei confronti Tuoi e della Federcaccia &
C. con l'articolo intitolato "Sono proprio masochisti" inviatoVi sotto le stesse
vesti. Ne apprezzo il tono e i riconoscimenti, seppur tardivi.
Prima di commentarTi tengo a precisare due punti: 1) - non conosco i
professionisti che hai richiamato e che insieme a Te hanno difeso la
posizione della P.A. negli anni scorsi innanzi al T.A.R. Palermo. Conosco,
invece, l'Avv. Evola che stimo e rispetto. Non ho assolutamente nulla contro
di loro, ma richiamarli nella Tua missiva non è né corretto, né Ti da forza.
Resta in ogni caso ferma la condanna al risarcimento (scusa: alla refusione,
sono imperdonabile) che hai subito superiore a 30.000 euro: condanna che
certamente non devi tentare di giustificare a me come hai fatto, ma ai Tuoi
assistiti; 2) - no ho assolutamente bisogno di avvisi che nascondono minacce:
quando ritieni che le mie dichiarazioni esorbitano l'area del diritto di critica,
conosci già la strada da percorrere.
Ciò premesso, Ti ricordo un vecchio detto: "chi semina vento, raccoglie
tempesta". E Tu per ben due volte hai seminato vento, e per due volte hai
raccolto tempesta. Siccome non è mia abitudine ripercorrere il passato,
mettiamoci, ancora una volta, ma è l'ultima, una pietra tombale sopra.
Possiamo adesso passare ad una disamina dei problemi che in questo
momento ci attanagliano.
- Comincio dai termini di decadenza. Secondo i Tuoi conteggi Legambiente,
che ci legge con attenzione e costanza, avrebbe 106 giorni utili di tempo per
impugnare il c.v. tenuto conto delle ferie estive che vanno dal primo di
1 di 8
agosto al 15 di settembre. Mi scrivi che basterebbe fare una ricerca su una
banca dati giuridica per rendermi conto dell'errore.
Bene, senza bisogno di fare alcuna ricerca in alcuna banca dati, Ti ricordo
che il secondo e terzo comma dell'art. 54 del c.p.a. (codice del processo
amministrativo per i non addetti ai lavori) testualmente recitano: "I termini
processuali sono sospesi dal 1° agosto al 15 settembre di ciascun anno. "La
sospensione dei termini prevista dal comma 2 non si applica al procedimento
cautelare". I Tuoi calcoli sono, quindi, incredibilmente errati.
Ora, so bene che la pratica a cui Tu sei avvezzo è cosa diversa dallo studio e
dall'ermeneutica giuridica, ma so altrettanto bene, anzi ne sono certo, che se
non conosci la teoria non potrai mai rendere un buon servigio a chi Ti affida
la sua sorte. Questo mio pensiero, unanimamente condiviso nel mondo
accademico, non è assolutamente rivolto a Te, convinto come sono che non
Ti manchino i ferri del mestiere. Ciò che Ti manca, invece, è quell'umiltà che
non Ti consente di imparare anche dagli altri, e non è cosa da poco.
Tornando solo per un attimo al Tuo errore, ammetterai che per uno che si
occupa di diritto amministrativo non conoscere una norma tanto semplice
quanto importante è gravissimo. Siccome, però, sono convinto, come già
detto, che possiedi i ferri del mestiere, ritengo che quando hai conteggiato i
termini per agire in giudizio avevi una forte emicrania.
Ti renderai conto, però, che ogni nostro errore si riflette negativamente sui
cacciatori siciliani. Significa che se all'Assessore chiedi di modificare adesso
l'art. 5 del C.V. non hai reso un buon servizio a quei seguaci di Diana che
vorremmo tutelare.
- Andiamo al secondo punto. Mi dici che le Associazioni che segui sapevano
già che la mancanza del P.F.V. comportava solo il divieto di caccia nei siti
della Rete, non certo in tutto il territorio. Ecco, qui viene in luce non più il
vizio di assenza di umiltà, ma l'assenza di onestà intellettuale delle Tue
Associazioni.
Ho già scritto un articolo sul punto indirizzato alla Federazione siciliana e
non voglio qui ripetermi per non annoiare. Cercherò, quindi, di essere
conciso andando a memoria.
2 di 8
Ricordo che in sede di C.R.F.V. relativo alla trascorsa stagione, la
Federazione siciliana chiedeva attraverso il Barone Mistretta, al quale invio
i miei più sinceri auguri di pronta guarigione, che fosse messa a verbale la
proposta di prevedere in seno al C.V. 2012/13 la restituzione delle tasse di
concessione governativa nell'ipotesi in cui non si sarebbe aperta la stagione
venatoria.
Ricordo, altresì, che il rappresentante della Federazione Italiana della
Caccia, saputo che il C.V. D'Antrassi era stato sostituito dal mio, telefonava
all'allora responsabile della segreteria tecnica dell'Assessorato, in quel
momento in macchina col sottoscritto, informandolo che per l'effetto dello
scambio dei CC.VV. e per l'assenza del Piano non saremmo andati a caccia.
Ti ricordo che il C.V. D'Antrassi 2012/13 era quello che, tra l'altro, non
prevedeva la preapertura della caccia, ma l'apertura il 16 di settembre.
Ad onor del vero, ricordo, infine, delle innumerevoli mail che ci siamo
reciprocamente inviati nel corso di un lieto periodo di scambi intellettuali
dove Tu eri arroccato nella Tua posizione (e nemmeno le bombe Ti hanno da
lì rimosso) secondo la quale in assenza di Piano la caccia era preclusa.
Per onestà nei Tuoi confronti, devo dirTi che ciò che era il Tuo pensiero era
anche quello di illustri Maestri di diritto venatorio, era il pensiero delle
Associazioni che assisti, era il pensiero delle Associazioni ambientaliste (non
ha caso sono rimaste di stucco leggendo il primo decreto del giudice
monocratico, confermato dal Collegio prima e dal C.G.A. dopo), era il
pensiero dell'Amministrazione, era il pensiero di una moltitudine di
Deputati.
Sai perché siamo andati a caccia l'anno scorso ? Ci siamo andati grazie a
quel C.V. che è durato, come Tu ben ricordi, solo tre giorni. Era, infatti, in
quel calendario (rectius: atto di costituzione in giudizio ante causam), che
spiegavo le ragioni, puntualmente supportate dalla giurisprudenza della
cassazione civile e penale, oltre che da quella del C.d.S., per le quali
l'assenza del Piano non determinava, sic et simpliciter, il divieto di caccia.
Ricorderai che quel calendario non era costituito dalle solite quattro o
cinque pagine, ma più di quaranta spese la gran parte in questioni di diritto.
3 di 8
Sai, ancora, perché siamo andati a caccia l'anno scorso ? Ci siamo andati
grazie a quel C.V. che sul punto richiamava, tra l'altro, quella famosissima
sentenza del C.d.S. n. 2755/11 riferita alla Regione Puglia che né Tu, né
illustri Maestri, avete letto, inizialmente, con la dovuta attenzione.
Eppure, tutto ciò che da tempo affermavo era stato avallato con quella
sentenza. Ma nessuno se ne voleva accorgere nonostante ne gridavo i
contenuti. Se ne sono accorti (e non hanno potuto fare altro) i nostri
GG.AA..
Ora, il fatto che avevo ragione, non mi soddisfa per nulla. Il mio obiettivo
non era quello delle Associazioni a Te vicine, cioè mandare comunque a
caccia i siciliani, era quello di mandarli a caccia in regime di pre-apertura ed
anche nei siti delle Rete senza i limiti che ben conosciamo. Quest'ultimo
obiettivo non l'ho ancora raggiunto, ma Ti assicuro che né io, né il Sindacato
che ho fondato, né le Associazioni che ne fanno parte, deporremo le armi
(giuridiche s'intende).
Certo, se anziché essere innanzi al T.A.R. Palermo ci fossimo trovati in un
qualsiasi Tribunale italiano le cose sarebbero andate in tutt'altro modo.
Pensa che in Puglia sono ancora senza Piano approvato, ma vanno ormai da
due anni, e quello che arriva è il terzo, regolarmente a caccia nei siti della
Rete con l'avallo del C.d.S.. Sarà che i giudici del C.d.S. non conoscono la
VINCA come la conoscono i giudici palermitani.
- Per quanto riguarda i siti delle Rete non è certo questo il luogo per avere
un confronto. Sono sicuro, però, che se riesci a spogliarTi dalle presunzioni,
coprirTi di umiltà, studiarTi a fondo la questione tenendo conto che non
esiste solo il TAR Palermo, sforzarTi di dirigere il pensiero del G.A. e non di
subirlo, ecco, se fai tutto ciò sarai utilissimo a quel mondo che appartiene ad
entrambi.
Un errore sugli effetti giuridici dell'assenza del Piano lo hai già fatto (e la
constatazione in questa sede non vuole essere un'accusa), una mera
dimenticanza, seppur importante, come vedi capita anche a Te, vedi, quindi,
di non sottovalutare ciò che ho già scritto nell'atto d'intervento e nelle
memorie depositate lo scorso anno al T.A.R. Palermo e al C.G.A. e che qui
sinteticamente Ti riporto:
4 di 8
- la ludica attività di caccia, anche nei siti della Rete, per quanto concerne i
tempi, i modi, i mezzi, i luoghi, le specie, ecc. si governa con le fonti primarie
e sub-primarie di diritto e con le misure di conservazione (eventualmente
ulteriori rispetto alle misure di conservazioni minime ex Decreto Pecoraro
Scanio). Queste misure di conservazione ex primo comma dell'art. 6 della
Direttiva, ulteriori rispetto al citato decreto, vanno poste nei CC.VV. o,
ancor meglio se esistenti, in appositi piani di gestione dei siti: piani che
hanno anche carattere rappresentativo della realtà ambientale del sito stesso,
redatti fondamentalmente (almeno nella volontà della Direttiva) per
regolamentare tutte le attività che GIÀ si svolgono sul sito e tra queste la
caccia. Quindi, misure di conservazione = il presente, l'attuale, dunque la
caccia che già da millenni è praticata in quei luoghi.
Ora, so già che hai letto queste ultime 12 righe con il Tuo solito spirito, cioè
quello di conoscere già tutto. A questo punto Ti consiglio di fare una delle
seguenti due scelte: rileggere un'altra volta quanto sopra, sforzandoTi di
aprire la Tua mente al pensiero altrui; se non vuoi utilizzare tale percorso,
non perdere tempo a leggere quanto in appresso.
- Le misure di salvaguardia ex co. 2 dello stesso art. 6 riguardano, invece, i
rischi che nel presente si osservano essere incombenti sul sito (pensa al
rischio di una possibile frana che deturpi l'ambiente circostante e la
necessaria pre-visione di un muro di contenimento). Già risulta evidente la
differenza tra misure di conservazione che riguardano la VISIONE di ciò
che già accade sul sito, e quelle di salvaguardia che riguardano la PREVISIONE
di ciò che può accadere.
- Infine la VINCA ex co. 3 dell'art. 6 della Direttiva. Questa riguarda tutto
ciò che non è osservabile e salvaguardabile al presente, oggi. Ad evitare che
ignoti Piani futuri (ma non necessariamente devono essere piani) di cui
oggi non è prevedibile né la tipologia, né il contenuto, possano arrecare
nocumento al sito, prima di essere approvati, pena l'annullamento, devono
essere assoggettate ad una specifica valutazione dalla quale scaturiranno le
necessarie misure di prevenzione.Nel linguaggio, anche tecnico, alle tre
specifiche misure sono spesso associati nomi diversi, quindi, per non fare
confusione, è bene riferirsi solo ai tre diversi commi dell'art. 6 che ho citato.
5 di 8
Ricapitolando, gli effetti dell'attività venatoria sul sito sono assolutamente
valutabili, ora, visto che la caccia si svolge(va) già su di esso, esattamente
come prevedibili, ora, sono gli effetti dell'agricoltura sul sito stesso, tenuto
conto che anch'essa si svolge da millenni (non a caso tutte le misure di
conservazione sulle Z.S.C. contenute nel Decreto Pecoraro, tranne una,
riguardano l'agricoltura). Pertanto, è assolutamente errato che in tema di
attività venatoria debba intervenire la VINCA, strumento pensato per tutto
ciò che oggi non esiste sul sito e che ha, eventualmente, da venire. In tema di
caccia occorre semplicemente che le misure (di conservazione) necessarie
siano apposte in qualsivoglia luogo, meglio nel piano di gestione, sì da
favorire il raggiungimento di uno stato di conservazione soddisfacente del
sito stesso.
Né é possibile immaginare che la stessa attività, come la caccia o
l'agricoltura, siano prima valutate avuto a mente il primo comma dell'art. 6
della Direttiva e poi ri-valutate avuto a mente il terzo comma. A parte il
fatto che la giurisprudenza comunitaria ha chiarito la questione nel senso sin
qui rappresentatoTi, ciò è assolutamente irragionevole. Tale modus operandi,
se ci rifletti bene, nelle Rete siciliana che ha già i Piani di gestione, si traduce
nel sottoporre a VINCA i piani di gestione stessi. Le camicie di forza
dovrebbero mettergli.
Ti dico qual'è la posizione di Legambiente. Secondo loro i Piani di gestione
non fanno altro che rappresentare la situazione ambientale del sito:
rappresentazione che è propedeutica alla VINCA. A parte il fatto che ciò
non è vero, visto che diversi piani oltre che rappresentare dettano puntuali
divieti e prescrizioni di caccia, la domanda che sorge è d'obbligo: se la
situazione ambientale del sito è conosciuta, visto che è rappresentata in circa
500/600 pagine per ogni piano, qual'è l'ostacolo a non individuare
immediatamente un regolamento specifico che disciplini l'attività venatoria ?
I motivi non sono scritti, ma li intuisco.
Ammesso ora che l'attività venatoria sia disciplinata nei principi anche
attraverso il Piano Faunistico (cosa che in giudizio, senza successo, ho
tentato dimostrare non corrispondere al vero), da quanto detto comprendi
che tale assunto non giustifica in alcun modo la ri-valutazione della stessa
attività, l'esercizio venatorio, in sede VINCA del Piano.
6 di 8
Quanto sopra il T.A.R. Palermo, Ti assicuro, l'ha compreso. Viceversa, da
"recidivi", saremmo stati decapitati ancor di più di quanto lo sei stato Tu.
Ecco perché occorre insistere. Ne va di 140.000 ha di territorio di caccia,
equivalente alla s.a.s.p. della provincia di Ragusa; ne va della possibilità di
cacciare sui monti Sicani e nei Pantani della Sicilia sud orientale dove, come
ben sai, tra poco sarà annullato il decreto di istituzione della riserva.
Passando adesso ad altro, approfitto dell'occasione per ripetere ancora una
volta quali sono i mali che affliggono l'associativismo siciliano: avere, salvo
rare eccezioni, una classe di responsabili di associazioni venatorie
assolutamente ignorante nelle materie che governano la nostra passione:
biologia, agricoltura, diritto. Quanto affermo non vuole offendere nessuno,
visto che anch'io, come tutti, ignoro infinite materie. Ma c'è di più, questa
classe è incapace di riconoscere i propri limiti e di intravedere un percorso
comune. Su un solo punto convergono: ostacolare chi tenta di supplire alle
loro carenze. E sai perché succede tutto questo ? Per colpa di quelle
"maledette" tessere di cui non si nutre il Sindacato che ho fondato.
La differenza tra noi due sul punto sai qual'è ? Tu queste cose li pensi, io,
oltre a pensarle, le dico.
Concludo, nella speranza di non aver perso il mio tempo in una mera replica
che interessa pochi. Apprezzando, almeno in parte, il modo in cui Ti sei
posto nella Tua missiva, sappi che quando vorrai, se lo vorrai, la porta mia e
del Sindacato sono aperte. I cacciatori siciliani non potranno che
beneficiarne.
Viagrande, il 27 luglio 2013
Cordialmente
giovanni di giunta
P.s.. Per Legambiente che ci legge. Datemi tempo, ..........
___________________________________________________
ci vorrebbero più persone di questo calibro

e che dire noi extraregionali che da qualche anno a questa parte ci fanno passare le pene dell'inferno,sapendo che c'e' chi paga regolrmente atc,c'e' chi va negli av.afv b.b. portando soldi positivi ,vista la crisi che c'e' in giro fanno tante storie,quando la caccia potrebbe essere una fonte di reddito come succede in altre nazioni forse piu' intelligenti di noi!!!! invece a noi cisono l'ispra le as.amb.,ecc che sene fregano forse anche della crisi,basta che arrivano ai loroscopi,con ricorsi e contro ricorsi.
 
Scusami se t sembro un po' presuntuoso ma qui da noi forse non ci sarà nemmeno la per apertura ed il fatto degli atc é un problema perché se dovesse rimanere così noi residenti avremo solo l'atc di residenza x stanziale e migratoria e due atc di migratoria dove si potrà cacciare SOLO il colombaccio... Quindi ripeto non per essere presuntuosi ma prima sistemiamo il fatto di noi regionali e dopo i vostri interessi... Sono il primo a dire che voi extra regionali portate soldi ecc e sono d'accordo con voi... Non era una critica la mia ma solo un dato di fatto.
francesco
 
Per francesco 91 non facciamoci influenzare da pseudi Sindacati che dichiarano di aiutare i cacciatori ecco la risposta alla missiva che hai pubblicato a chi dobbiamo dare credito?
Lettera aperta al Dott. Giovanni Di Giunta
Caro Giovanni,
sono assai lieto di poter corrispondere con Te in persona, ed assai più lieto dello spirito costruttivo con cui Ti poni nella Tua ultima, cui intendo brevemente replicare, senza vena polemica, per Tua esclusiva utilità .Siccome sono sicuro che Tu sia persona dotata di robusta intelligenza, Ti vorrei rinnovare l'invito a non tentare di smentire un Avvocato su norme processuali e sulla loro interpretazione, ma di cimentarTi esclusivamente in ciò che Ti é più congeniale, per evitare figuracce.Dovrei, per la verità , essere molto più duro con Te ed incavolarmi sul serio perché Ti sei concesso l'ardire, senza neppure documentarTi, di contestarmi un errore che mai e poi mai neppure il più disattento dei praticanti avvocati potrebbe compiere. Dopo che avrai chiesto parere ad uno qualsiasi degli Avvocati che conosci, non Ti sarà difficile capire che, con i termini di impugnazione, hai preso una cantonata bestiale (nonsarebbe la prima volta, come quando Ti ho dovuto spiegare cosa fosse la tutela costitutiva del G.A., ancora ho il nostro scambio di email in memoria, e mi dicesti alla fine che avevo ragione perche é non frequentavi aule di Tribunale) e che io non scrivo mai quando ho mal di testa (malanno che comunque non mi avrebbe mai fatto commettere simile errore).Tenterò di essere il più chiaro possibile per i non addetti ai lavori che ci seguono. Ricordi bene che l'art. 54 del Codice del Processo Amministrativo esclude dalla sospensione feriale dei termini il processo cautelare, ma a quanto pare non hai capito che cosa significa. Dunque mi permetto di illustrarTelo di nuovo e per l'ultima volta: significa che se io impugno un atto amministrativo e chiedo la sospensiva, e la Camera di Consiglio mi viene fissata nel periodo feriale (per esempio il 5settembre), i termini del procedimento cautelare ( ad esempio i due giorni liberi da contarsi a ritroso dalla camera di consiglio per il deposito) non sono soggetti a sospensione. Il procedimento cautelare é un subprocedimento all'interno del procedimento (tant'è che il Giudice può ora regolare le spese della fase cautelare) meramente eventuale, che segue regole d'urgenza, quindi non sottoposte a sospensione.Il che significa che io posso impugnare il 10 agosto un atto emanato il 2 giugno, perche i termini sono sospesi dall'1/8 e quindi non sono decaduto, ma se chiedo la sospensiva e mi viene fissata nel periodo feriale, i termini del pr
ocedimento cautelare non si sospendono.Prendiamo ad esempio il ricorso di Legambiente di quest'anno ed immagina che, invece di
notificarlo i primi di luglio, lo avessero notificato il 30 luglio, chiedendo la sospensione. Se non ricordo male é stata fissata una camera di consiglio per i primi di settembre e quindi in periodo feriale. Se si applicasse la sospensione, i termini a ritroso si conterebbero a partire dal 31 luglio e quindi sarebbero scaduti prima ancora della notifica. Questo paradosso Ti rende chiaro adesso il concetto? Ed ancora, credi possibile che io possa beneficiare della sospensione feriale solo se non chiedo un provvedimento cautelare? assolutamente no.Questo accade anche nel processo civile con i procedimenti assoggettati al rito cautelare uniforme ed in altri casi specificamente regolati dalla legge.Quindi il CV di metà giugno resterebbe impugnabile fino alla fine di settembre. Ti é chiaro adesso o ne vuoi ancora? Vuoi telefonare a Gorlani per sapere se ho ragione?Quindi abbandona la Tua convinzione, perché oltretutto potrebbe fare danni enormi ai cacciatori, e dimostra l'umiltà che mi chiedi di usare, perché sono sicuro che i nostri lettori,nel dubbio, chiederanno lumi ad un loro conoscente Avvocato (ce ne sono tanti, troppi,quindi la probabilità è alta), quindi saresti apprezzabile se anticipassi
Tu la risposta,altrimenti passerai per quello che dici di non essere.Se, come dici, possiedo i ferri del mestiere,è perché , contrariamente a quanto pensi, non ho smesso mai di confrontarmi ed imparare da chi ne sa più di me. Non saprei fare oggi il mio lavoro se, appena laureato, avessi contestato a d un Avvocato l'interpretazione così elementare di una regola processuale. E stiamo parlando delle basi.
Per la cronaca: non ho chiesto, anzi non hanno chiesto all'Assessore di modificare l'art. 5,ma di revocare il CV e di riemetterlo, dopo la pubblicazione del Piano, emendato da qualche errore.Andiamo al secondo punto della Tua lettera.Non conosco il contenuto delle telefonate che dici essere intercorse tra Mistretta, La Russa e i Funzionari dell'Assessorato, quindi non posso smentire né confermare.
Se mi autorizzi, però , pubblicherei integralmente il nostro scambio di corrispondenza elettronica (email) che il mio pc conserva in memor
ia, così ricorderemo insieme quale fosse il mio pensiero in proposito: senza Piano la caccia si può praticare con le note limitazioni che anche Tu ricordi; solo che io ritenevo, a differenza Tua, che non si potesse praticare la preapertura. Ora non imbarchiamoci in polemiche, ma la preapertura di cui abbiamo goduto lo scorso anno, dal 3/9 in poi, era quella del CV 2011/2012, quindi la mia
idea, solo leggermente diversa dalla Tua, non é smentita né confermata.Sulla portata della Sentenza 2755/11 del Consiglio
di Stato si é discusso e si discute ancora oggi sino alla nausea per ragioni che nulla hanno a che vedere con la caccia,
altroché .Ti dirò a quattr'occhi, sottraendolo ai possibili sguardi ambientalisti, quali sono i miei timori che nascono dalla valorizzazione di quella sentenza e dal possibile uso che potrebbe farne un Tribunale molto zelante come quello siciliano.Andiamo alla parte di diritto ambientale.Ti scrivo brevemente, perché mi rendo conto che la questione occuperebbe pagine e pagine, ma quando avrò tempo lo farò
a beneficio di tutti: intanto devi capire che le misure di salvaguardia sono adottate nelle more dell'adozione delle misure di conservazione,quindi oggi non avrebbero ragione di esistere. Poi le misure di conservazione, per legge,devono essere di carattere generale e non possono riguardare solo una determinata attività (la caccia ad esempio). Esse possono essere adotta te con provvedimento amministrativo autonomo avente, quale contenuto minimo, i criteri del DM Pecoraro Scanio, per categorie di Siti, oppure essere contenute nei Piani di Gestione, nel qual caso divengono sito specifiche.Questo non lo dico io, lo dice la legge e migliaia
di Professionisti che ogni giorno si occupano di questo e per obiettivi ben diversi dall'esercizio venatorio. Il testo completo lo puoi leggere su ASCN di queste persone ne possiamo fare a meno anche perchè i componenti di questo sindacato sono presidenti di piccole AA:VV e con tali comunicati tirano l'acqua per il proprio mulino.
 
Per maya ti ringrazio innanzitutto dell'informazione perché nn mi ero collegato al sito ancora.
come ben sai la legge é fatta così, ogni legge può essere girata in modo tale da far apparire il vero sbagliato e viceversa.. Io sono del parere che conoscendo il dott. Giunta so cosa vuole e cosa vuol fare per noi. Il punto é che é un sindacato e come tale si batte x noi senza scopo di lucro cioè tesseramenti ecc e non come le nostre più care associazione che lo fanno solo per queste maledette tessere. Il sono fiducioso in lui e spero che arrivi al punto. Se non lo sai é proprio lui che ha proposto la chiusura del colombaccio a giorno 10 di febbraio ed é lui ( si fa per dire lui, perché con Lui c'è una marea di gente) che l'anno scorso ci ha fatto andare a caccia pur nn avendo il PF nuovo( come ben ricordi una buona parte della gente non sapeva di poter andare a caccia ed è rimasta a casa grazie ai media)io per lui l'anno scorso mi sono fatto l'apertura. Inoltre ci sono ZPS che sono state istituite nel 2002 ed ancora sono in vigore. Md tre la legge dice che vengo instaurare per un periodo di 5 anni e non oltre... Ma comunque a me non interessa nulla di chi si prende i meriti basta che risolvano questa cosa. Perché é diventata un angoscia non sapere fino all'ultimo giorno cosa si può fare e dove si può andare a caccia.
Il problema é che ci "ammazziamo " tra di noi invece di unirci ed abbattere i nostri "amici" animalisti.
La mia non é una critica e non voglio convincere nessuno é solo una mia opinione che ho espresso in merito a mie esperienze e conoscenze personali.
saluti Francesco
 
Inoltre ci sono ZPS che sono state istituite nel 2002 ed ancora sono in vigore. Md tre la legge dice che vengo instaurare per un periodo di 5 anni e non oltre... Ma comunque a me non interessa nulla di chi si prende i meriti basta che risolvano questa cosa. Perché é diventata un angoscia non sapere fino all'ultimo giorno cosa si può fare e dove si può andare a caccia.

saluti Francesco



mi puoi dire dove è scritto che le zps durano massimo 5 anni? (magari un link)
perchè ho notato che certune col tempo invece di scomparire (come affermi dovrebbe succedere) si sono ampliate a dismisura....
 
Per maya ti ringrazio innanzitutto dell'informazione perché nn mi ero collegato al sito ancora.
come ben sai la legge é fatta così, ogni legge può essere girata in modo tale da far apparire il vero sbagliato e viceversa.. Io sono del parere che conoscendo il dott. Giunta so cosa vuole e cosa vuol fare per noi. Il punto é che é un sindacato e come tale si batte x noi senza scopo di lucro cioè tesseramenti ecc e non come le nostre più care associazione che lo fanno solo per queste maledette tessere. Il sono fiducioso in lui e spero che arrivi al punto. Se non lo sai é proprio lui che ha proposto la chiusura del colombaccio a giorno 10 di febbraio ed é lui ( si fa per dire lui, perché con Lui c'è una marea di gente) che l'anno scorso ci ha fatto andare a caccia pur nn avendo il PF nuovo( come ben ricordi una buona parte della gente non sapeva di poter andare a caccia ed è rimasta a casa grazie ai media)io per lui l'anno scorso mi sono fatto l'apertura. Inoltre ci sono ZPS che sono state istituite nel 2002 ed ancora sono in vigore. Md tre la legge dice che vengo instaurare per un periodo di 5 anni e non oltre... Ma comunque a me non interessa nulla di chi si prende i meriti basta che risolvano questa cosa. Perché é diventata un angoscia non sapere fino all'ultimo giorno cosa si può fare e dove si può andare a caccia.
Il problema é che ci "ammazziamo " tra di noi invece di unirci ed abbattere i nostri "amici" animalisti.
La mia non é una critica e non voglio convincere nessuno é solo una mia opinione che ho espresso in merito a mie esperienze e conoscenze personali.
saluti Francesco


Sulle ZPS te e il "sindacato" siete informati male....
Sono perenni....non è che ti confondi con le ZRC?????
 
Ragazzi calmatevi, sembra che di queste anomalie non ne avete viste mai !, la caccia aprirà , e la preapertura si farà, sono tutte cose studiate ad arte, per far sembrare che le av. lavorano per noi, per prendersi tutti i meriti che grazie a loro siamo andati a caccia , ormai tutte ste polemiche a me non fanno ne caldo ne freddo, in questi periodi mi concentro solo al 1°settembre e basta, saluti
 
Scusate avete ragione ho sbagliato io a scrivere sono le zrc che hanno una durata di 5 anni. Come ho già detto sono zrc da più di 10 anni ed ancora propongono la medesima nella stessa zona...

- - - Aggiornato - - -

Per le ZPS si stanno battendo perché molte di queste non sono tabellate e di conseguenza non essendoci un limite naturale quale un fiume largo almeno 5 mt e profondo 1 si potrebbe andare... Visto la mancanza di tabelle... Il fatto é uno ci stanno chiudendo a casa nostra , ci sono troppe cose che non vanno e facendo mi un conto quest'anno se procede come dicono loro senza pre apertura ecc io non rinnoverò il porto d'armi, preferisco farmi una settimana in Tunisia a tordi ecc piuttosto che dare a mangiare ad un pugno di incompetenti e menefreghisti
 
Questi signori del sindacato a mio avviso faranno la stessa fine del Partito Caccia e ambiente e non appena avranno ottenuto quello che vogliono spariranno dalla circolazione. RIPETO SONO PRESIDENTI DI PICCOLE aa .vv. Solo noi cacciatori possiamo salvare la caccia con una protesta forte, non pagare il porto di fucile .
 
Questi signori del sindacato a mio avviso faranno la stessa fine del Partito Caccia e ambiente e non appena avranno ottenuto quello che vogliono spariranno dalla circolazione. RIPETO SONO PRESIDENTI DI PICCOLE aa .vv. Solo noi cacciatori possiamo salvare la caccia con una protesta forte, non pagare il porto di fucile .
è quello che ho detto anch'io ma purtropp non si farà mai. tutti noi cacciatori dovremmo fare questo tutti insieme e precluderci noi di un anno di questa passione. purtroppo come già hanno scritto fin quando non si toccherà il coniglio non ci saranno problemi,i problemi sono solo per noi migratoristi che ogni anno fino all'ultimo giorno rimaniamo con il cuore in gola.
è diventato uno SCHIFO
 
Notizia di pochi minuti fa pubblicata anche dal giornale la Sicilia Via Web si sconoscono altri dettagli "
Pubblicato: 08/08/2013
Palermo
Via alla stagione venatoria: dal 15 settembre al 30 gennaio 2014
PALERMO - In Sicilia l'apertura generale della stagione venatoria è stata fissata dal 15 settembre 2013 al 30 gennaio 2014, distinta in specifici periodi da destinare alle diverse specie. Sono stati firmati questa mattina dall'assessore alle Risorse agricole, Dario Cartabellotta, una serie di decreti in materia di regolamentazione del prelievo venatorio 2013-2014.

Alla luce della recente sentenza del Tar con la quale è stato dichiarato illegittimo il calendario 2012-2013, è stato ritirato il quello di recente decretazione (2013-2014) e si è proceduto a nuova pubblicazione per la prossima stagione che tenga conto delle prescrizioni previste dal Piano regionale faunistico venatorio 2013/2018 nonché del parere dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
- See more at: http://www.lasicilia.it/index.php?id=103187#sthash.a3tZqAMo.dpuf
 
Notizia di pochi minuti fa pubblicata anche dal giornale la Sicilia Via Web si sconoscono altri dettagli "
Pubblicato: 08/08/2013
Palermo
Via alla stagione venatoria: dal 15 settembre al 30 gennaio 2014
PALERMO - In Sicilia l'apertura generale della stagione venatoria è stata fissata dal 15 settembre 2013 al 30 gennaio 2014, distinta in specifici periodi da destinare alle diverse specie. Sono stati firmati questa mattina dall'assessore alle Risorse agricole, Dario Cartabellotta, una serie di decreti in materia di regolamentazione del prelievo venatorio 2013-2014.

Alla luce della recente sentenza del Tar con la quale è stato dichiarato illegittimo il calendario 2012-2013, è stato ritirato il quello di recente decretazione (2013-2014) e si è proceduto a nuova pubblicazione per la prossima stagione che tenga conto delle prescrizioni previste dal Piano regionale faunistico venatorio 2013/2018 nonché del parere dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
- See more at: http://www.lasicilia.it/index.php?id=103187#sthash.a3tZqAMo.dpuf

Quindi sia regionali che extraregionali potranno andare dal 15, almeno stando a quanto dice quest'articolo..
 
Quindi sia regionali che extraregionali potranno andare dal 15, almeno stando a quanto dice quest'articolo..

Non sono scesi nei dettagli, parla di apertura generale ci sara' la preapertura per i regionali e dal 15 poi anche gli extraregionali. Attendiamo cmq comunicati ufficiali.
 
Sicilia, caccia al via dal 15 settembre Ecco il nuovo calendario venatorio | Notizie live di Sicilia - Quotidiano di cronaca politica turismo - Giornale di Sicilia - Blog Sicilia

Prevista anche una pre apertura dal 1° al 14 settembre 2013 per il coniglio selvatico, all’interno della quale sono state poi individuate tre specifiche giornate da destinare alla tortora e 4 al colombaccio.

Chissa' che cosa vorra' dire.....3 giornate specifiche alla tortora e 4 al colombaccio.....mah aspettiamo di leggere il testo
 
Sicilia, caccia al via dal 15 settembre Ecco il nuovo calendario venatorio | Notizie live di Sicilia - Quotidiano di cronaca politica turismo - Giornale di Sicilia - Blog Sicilia

Prevista anche una pre apertura dal 1° al 14 settembre 2013 per il coniglio selvatico, all’interno della quale sono state poi individuate tre specifiche giornate da destinare alla tortora e 4 al colombaccio.

Chissa' che cosa vorra' dire.....3 giornate specifiche alla tortora e 4 al colombaccio.....mah aspettiamo di leggere il testo


Addio 10gg di febbraio! Eppure l'ispra non mi pare avesse dato parere negativo!
 
Sicilia, caccia al via dal 15 settembre Ecco il nuovo calendario venatorio | Notizie live di Sicilia - Quotidiano di cronaca politica turismo - Giornale di Sicilia - Blog Sicilia

Prevista anche una pre apertura dal 1° al 14 settembre 2013 per il coniglio selvatico, all’interno della quale sono state poi individuate tre specifiche giornate da destinare alla tortora e 4 al colombaccio.

Chissa' che cosa vorra' dire.....3 giornate specifiche alla tortora e 4 al colombaccio.....mah aspettiamo di leggere il testo

Ciao, e come lo scorso anno, scelgono loro le giornate da effettuare 3 alla tortora e 4 al colombaccio, ora bisogna capire se le giornate per le tortore valgono pure per il colombaccio, se così fosse sempre 4 giornate potremmo uscire e no 7 per come ci faranno apparire , tutto ovviamente fino al 15 settembre, ciao
 
Ciao, e come lo scorso anno, scelgono loro le giornate da effettuare 3 alla tortora e 4 al colombaccio, ora bisogna capire se le giornate per le tortore valgono pure per il colombaccio, se così fosse sempre 4 giornate potremmo uscire e no 7 per come ci faranno apparire , tutto ovviamente fino al 15 settembre, ciao

direi tano che dipende anche se ci sono limiazioni giornaliereper il coniglio...
 
Sicilia: stabilito calendario caccia 2013-14, si parte il 15/9
08 Agosto 2013 - 15:09
(ASCA) - Palermo, 8 ago - Sono stati firmati questa mattina dall'assessore alle risorse agricole e alimentari della regione Sicilia Dario Cartabellotta, una serie di decreti in materia di regolamentazione del prelievo venatorio per l'annata 2013- 2014. Lo comunica la regione in una nota.

E' stato ritirato il calendario di recente decretazione (2013-2014) e si e' proceduto ad nuova pubblicazione per la prossima stagione che tenga conto delle prescrizioni previste dal piano regionale faunistico venatorio 2013/2018 nonche' del parere dell'Ispra (istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale).

Si e' inoltre proceduto all'emanazione di un decreto per la regolamentazione dell'attivita' di caccia nei siti di 'natura 2000' costituiti da aree protette destinate alla conservazione della biodiversita', denominate zone di protezione speciale (Zps) e zone speciali di conservazione (Zsc) che hanno l'obiettivo di garantire il mantenimento ed il ripristino di habitat e conservazione di specie particolarmente minacciate mediante specifiche misure di conservazione stabilite dagli stati membri.

Il decreto relativo al calendario di caccia 2013-2014 prevede che i cacciatori residenti in Sicilia esercitino l'attivita' per un numero complessivo massimo di tre giornate settimanali a scelta, esclusi martedi' e venerdi', nei quali l'esercizio dell'attivita' e' vietato, da un'ora prima del sorgere del sole fino al tramonto.

Nel dettaglio, e' stata prevista una preapertura dal 1* al 14 settembre 2013 per il coniglio selvatico, all'interno della quale sono state poi individuate tre specifiche giornate da destinare alla tortora e 4 al colombaccio.

L'apertura della stagione di caccia e' stata invece fissata dal 15 settembre 2013 al 30 gennaio 2014, anch'essa distinta in specifici periodi da destinare alle diverse specie.

''Con questo provvedimento si conclude una lunga e tormentata stagione conflittuale tra mondo della caccia e quello ambientalista - afferma Cartabellotta - nell'ambito della quale l'amministrazione e' stata costretta a mettere in atto le sentenze emesse dagli organi giurisdizionali.

Abbiamo cosi' coniugato le esigenze prioritarie di tutela del patrimonio faunistico - prosegue Cartabellotta - con le aspettative del mondo venatorio considerando che l'attivita' venatoria ha riflessi positivisull'economia dei territori rurali''.

red/lus/rl
 

Utenti che stanno visualizzando questa discussione

Armeria online - MYGRASHOP

🔐 CONTENUTI PREMIUM

🧑‍🤝‍🧑Annunci nel mercatino

Chat pubblica
Help Users
      Ciao! Scrivi un messaggio in chat per parlare con gli utenti online
      Indietro
      Alto