Ragazzi chi conosce questo prodotto....? e se lo avete provato?
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Sicuro! E il maggiore König aveva l'iPad... Era troppo ingombrante e di conseguenza è morto! [meaculpa.gif]Bigio Follonica ha scritto:Capace Vassili Zaitsev ce l' aveva l' i phone x correggere i tiri del suo Mosin Nagant 91/30 ...
bigio
giovannit. ha scritto:Ragazzi, non parliamo a sproposito! I cecchini di oggi li usano, e non solo, poiche' usano anche telemetri laser con inclinometri, dal momento che a differenza dei cecchini della seconda mondiale, che usavano armi e ottiche poco precise e tiravano a distanze relativamente brevi, i tiri fatti dai cecchini moderni sono efficaci fino a 2000+ metri! (Se non sbaglio il record di uccisione confermata e' 2450 yarde.) Ma a parte questo, per quelli che a caccia sparano a distanze lunghe, ma non come quelle del cecchinaggio moderno (come nella caccia in montagna a cervi, camosci, ecc.) questi aggeggi sono utilissimi, specialmente quando si vuole tarare una di quelle ottiche con compensatore di traettoria. No, non e' che il cacciatore se li porti appresso a caccia, perche' non serve (mentre tanti portano un telemetro/inclinometro, che serve moltissimo). Ma quando si vuol sapere (specialmente se si ha a disposizione soltanto un poligono con bersagli a non piu' di 100-200 metri) dove colpira' la palla alle varie distanze, questo aggeggio che avete tanto ridicolizzato e' utilissimo. Basta inserire un certo numero di dati (calibro, vuzero, coefficiente balistico, ecc.) e il calcolatore vi dira' esattamente dove colpira' la palla a 100, 200, 250, 260, 300, 325, ecc. metri, fino al limite della portata efficace del calibro usato.
Non ditemi che a un cacciatore a palla tale aggeggio non serva. Purtroppo tanti pivelli comprano una carabina, scelgono una scatola di cartucce a caso, azzerano l'ottica alla bell'e meglio, sparando a una roccia a una distanza indeterminata, e poi vanno a caccia. Risultato? Padelle nel caso migliore, animali azzoppati e perduti nel caso peggiore.
Un cacciatore a palla serio DEVE sapere di quanto cali la traettoria della sua arma a ogni distanza di tiro, e deve anche essere capace di determinare la distanza del bersaglio. Le ottiche piu' sofisticate non solo possono dare una stima abbastanza precisa della distanza, ma possono anche compensare per il calo di traettoria a quella distanza. Ma senza conoscere la traettoria della palla che il calcolatore (in possesso dei dati essenziali) ha calcolato, anche l'ottica piu' perfetta non puo' essere d'aiuto.
Per quanto riguarda l'inclinometro (oggi parte dei telemetri laser), anche questo e' utilissimo: se si spara con un angolo di sito molto pronunciato, la traettoria cambia. Un bersaglio molto piu' in alto o piu' in basso del tiratore richiede meno alzo di quanto ne richiederebbe se fosse allo stesso livello della volata. Il telemetro con inclinometro ti da la distanza balistica.
Qui non si tratta di fucilare lodole con una manciata di pallini a 35 metri, ma di piazzare una palla con precisione chirurgica fino a 400 metri a caccia e un paio di migliaia di metri in guerra.
Certo, e' vero, i nostri nonni cacciavano i camosci con qualche moschetto residuato bellico e senza ottica... Ma tiravano da vicino, e se ferivano un animale, be', ce ne erano tanti in giro e ne potevano sempre abbattere un altro. Anche le aquile dovevano mangiare, no?
giovannit. ha scritto:Voglio poi aggiungere che per il ricaricatore un tale marchingegno (calcolatore di traettoria) e' una mano santa. Se io cambio palla, o dose di polvere (con conseguente cambiamento di vuzero), e verifico al poligono la velocita' (con l'apposito apparecchio) e sono soddisfatto con velocita' e rosata, mi basta introdurre tutti dati che naturalmente gia' conosco (calibro, peso, c.b., densita' sezionale, ecc. della palla), velocita', punto d'impatto a 100 metri (opzionale, ma buono per verifica dati), e il calcolatore mi sfornera' l'intera traettoria della palla, da 0 a 600+ metri. Se caccio con quella cartuccia e anche se non ho un'ottica con compensatore del calo di traettoria, mi basta avere un telemetro/inclinometro e una piccola tabella su carta plastificata incollata al calcio che mi dira' quanto calera' la palla alla distanza alla quale si trova il bersaglio, e io potro' regolarmi di quanto debba mettere l'incrocio del reticolo al di sopra dell'animale (o al di sotto, se l'angolo di sito e' notevole), o se possa tranquilamente mettere il reticolo sull'animale, senza modificare il tiro.
Certo, questo procedimento non e' applicabile al tiro al cinghiale in battuta, o all'alce inseguita dai segugi in Svezia, dove si tira velocemente, di stoccata, ma sempre a distanze brevi/medie, alle quali il calo di traettoria e' insignificante. Ma nei tiri lunghi, specialmente in montagna, c'e' tempo di sdraiarsi, poggiare il fucile sullo zaino, fare tutti i calcoli necessari (non dimentichiamo il vento trasversale alla traettoria!!!), e concentrarsi poi sul premere piano piano il grilletto senza scosse e tremolii.
franuliv ha scritto:giovannit. ha scritto:Voglio poi aggiungere che per il ricaricatore un tale marchingegno (calcolatore di traettoria) e' una mano santa. Se io cambio palla, o dose di polvere (con conseguente cambiamento di vuzero), e verifico al poligono la velocita' (con l'apposito apparecchio) e sono soddisfatto con velocita' e rosata, mi basta introdurre tutti dati che naturalmente gia' conosco (calibro, peso, c.b., densita' sezionale, ecc. della palla), velocita', punto d'impatto a 100 metri (opzionale, ma buono per verifica dati), e il calcolatore mi sfornera' l'intera traettoria della palla, da 0 a 600+ metri. Se caccio con quella cartuccia e anche se non ho un'ottica con compensatore del calo di traettoria, mi basta avere un telemetro/inclinometro e una piccola tabella su carta plastificata incollata al calcio che mi dira' quanto calera' la palla alla distanza alla quale si trova il bersaglio, e io potro' regolarmi di quanto debba mettere l'incrocio del reticolo al di sopra dell'animale (o al di sotto, se l'angolo di sito e' notevole), o se possa tranquilamente mettere il reticolo sull'animale, senza modificare il tiro.
Certo, questo procedimento non e' applicabile al tiro al cinghiale in battuta, o all'alce inseguita dai segugi in Svezia, dove si tira velocemente, di stoccata, ma sempre a distanze brevi/medie, alle quali il calo di traettoria e' insignificante. Ma nei tiri lunghi, specialmente in montagna, c'e' tempo di sdraiarsi, poggiare il fucile sullo zaino, fare tutti i calcoli necessari (non dimentichiamo il vento trasversale alla traettoria!!!), e concentrarsi poi sul premere piano piano il grilletto senza scosse e tremolii.
Che ti sembra quindi buono....?