Caccia al Cinghiale, la difficile arte della tracciatura (1 utente sta leggendo)

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Alberto 69
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Alberto 69

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Traccia Cinghiale.jpg
Cercare, trovare e soprattutto saper interpretare le tracce lasciate da un branco di cinghiali in una zona ricca di animali non è affatto difficile. L’abilità di un traccino – tracciatore la si vede quando invece riesce a scovare ed a seguire le tracce lasciate da un solo cinghiale in una zona dove di animali ce ne sono pochi o quasi niente. Spesso un buon tracciatore è in grado di trovare un’unica, flebile traccia di capirne quanto pesa l’animale che l’ha lasciata, di riconoscerne il sesso e di capire addirittura se quando l’animale l’ha lasciata era calmo, nervoso oppure inseguito. Poi, se le condizioni atmosferiche e la morfologia del terreno lo permettono, un abile traccino è capace anche di seguire quella traccia fin dove s’è rifugiato il selvatico. Io sono nato e cresciuto nella Maremma Laziale ed ho cacciato per tutta la vita sui Monti della Tolfa dove è nata la cosiddetta “Cacciarella”, o caccia poverella come la chiamavano i vecchi cacciatori visti i carnieri di una volta. La Cacciarella tradizionale era, ed é tuttora, una forma di caccia al cinghiale molto spettacolare, emozionante e coreografica che può vedere impegnati un numero assai variabile di cacciatori. E’ infatti possibile praticarla sia con striminzite squadrine di cinque - sei persone sia con un esercito di centocinquanta e più cacciatori. Di solito la media degli iscritti ad una squadra regolarmente iscritta presso la provincia competente, varia dalle trenta alle sessanta unità. In certe zone della Maremma e dell’Appennino, dove ancora esistono delle grandissime tenute private, di solito, un paio di volte l’anno i proprietari organizzano delle fantastiche battute al cinghiale. In quelle occasioni mondane, i partecipanti sono veramente tanti, quindi si circondano interi corpi di macchia ( spesso di centinaia d’ettari) e poi si liberano orde di cani. Indipendentemente dal fatto che le battute si svolgono esclusivamente in zone riservate e considerata l’enorme estensione del territorio, un congruo carniere è sempre assicurato, ma quando invece si è in otto – nove cacciatori a cercare di “armare” una Cacciarella, il tratto di macchia da battere deve essere ridotto al minimo. Solo così si avranno buone probabilità di trovare e soprattutto di abbattere almeno un cinghiale. Per cercare di limitare il tratto di bosco da battere, è fondamentale individuare con il minor scarto possibile dove sono le lestre (i rifugi dove si rimettono i cinghiali). Ed anche per esser certi, che una volta trovati gli animali, fuggano verso dove sono appostati i pochi cacciatori, bisogna conoscere alla perfezione le strade che sono abituati a percorrere. Forse non tutti sanno che durante una battuta, indipendentemente dal grande lavoro svolto da canai, bracchieri e braccaioli e dalla direzione del vento, nel novanta per cento dei casi i cinghiali cercheranno sempre di sottrarsi all’accerchiamento percorrendo sentieri e tratturi a loro noti. Non a caso in diverse squadre di cinghialai toscani è in vigore la vecchia e buona usanza che chi va a tracciare può scegliere dove mettersi di posta. Come già detto, un buon tracciatore deve essere in grado trovare una traccia e soprattutto deve essere bravo a risolvere subito il primo, fondamentale enigma: è una traccia stata lasciata di recente oppure è “vecchia” di giorni? Specialmente quando il terreno è troppo bagnato o troppo asciutto non è facile distinguere se un impronta è stata lasciata da un cinghiale quando è rientrato nel bosco al mattino, o di quando n’è uscito la sera tardi. O addirittura se è di qualche giorno prima. A volte é molto facile confondersi così, per essere certi di non sbagliare, si deve ricorrere all’infallibile aiuto di un ausiliare esperto. Un buon cane, è determinate nell’interpretazione di una traccia, dal suo comportamento si capisce se l’impronta trovata merita d’essere seguita oppure no. Poi c’è da fare una netta distinzione tra l’individuare una traccia vera o un semplice “segno di presenza”. Non è detto che ambedue siano degli indizi utili su dove cercare i cinghiali. Vedere un po’ di movimento qua e là ed il tracciare seriamente una zona dove vorremmo organizzare una battuta, non è la stessa cosa. “I cinghiali li devi cercare in camera da letto dove vanno a dormire e non in camera da pranzo dove sono stati a mangiare!” Questo è un vecchissimo proverbio maremmano, che sta a significare che i cinghiali vanno cercati dove si sono rintanati a riposare e non dove sono stati a mangiare. Ormai dovrebbe essere noto a tutti che un branco di cinghiali, anche molto numeroso, nell’arco di una nottata può percorrere decine di chilometri. Il Re della Macchia è un nomade molto tenace che durante le sue scorribande notturne fa i giri più impensati. E’ capace di andare a cibarsi a distanze considerevoli dai suoi abituali rifugi solo per il gusto di farlo senza nessun apparente motivo. Quindi, per il buon esito della caccia, la tracciatura deve essere presa sul serio e devono farla dei professionisti, perché è in funzione del loro lavoro che si organizza la battuta. Un aspirante tracciatore non dovrà MAI andare a tracciare stando comodamente seduto nel fuoristrada, come non dovrà MAI controllare i campi da lontano con un binocolo. Le cosiddette Rumate (in dialetto laziale) e le Scaugliate e Grufolate (in gergo toscano) sono soltanto dei segni di presenza, nient’altro. La tracciatura o assestatura (come viene chiamata dalle mie parti) va fatta per bene “alla tonda”, il tracciatore deve fare il giro completo del bosco e ritornare precisamente dove ha iniziato la cerca. Vi sarete accorti che parlo sempre al singolare perché il traccino – tracciatore – assestatore deve essere solo se vuole svolgere un buon lavoro, perchè ha poche occasioni di distrarsi e ancora meno possibilità di confondersi. Quando si deve tracciare una macchia, un bosco o un’intera montagna bisogna farlo totalmente, senza tralasciare di controllare nessuna zona, anche se a prima vista potrebbe sembrare molto improbabile il transito degli animali Le impronte vanno cercate, trovate, identificate e.. contate; quelle che indicano che i cinghiali sono usciti dal bosco come quelle che indicano che gli animali ne sono rientrati. Se durante la tracciatura si avvistano due entrate e due uscite, bisogna riconoscere quali sono quelle fresche e quali quelle vecchie perché le probabilità che i cinghiali siano rimessi all’interno della macchia sono al 50%. Mentre se troveremo due serie d’impronte in uscita e ben tre in entrata, non ci sarà possibilità d’errore! E’ praticamente matematico che i selvatici sono dove speravamo che fossero. Tra le tracce vere e proprie, quelle da prendere in considerazione e da seguire per intenderci, ed i “segni di presenza, metterei anche il controllo degli insogli. Gli insogli sono quelle pozze d’acqua e fango dove i cinghiali vanno a rotolarsi sia in estate sia in inverno, per cercare refrigerio ma in particolare per combattere i parassiti esterni. Di solito i cinghiali amano “insogliarsi” in un bel bagno di fango poco prima di andare a rimettersi nelle loro lestre. Se ci accorgiamo che un insoglio è stato visitato da uno o più animali, state certi che non sono andati molto lontani. Vi sarete accorti che mi sono preoccupato di descrivere come va fatta una regolare tracciatura a fine “venatorio”, non c’interessa censire, contare o controllare le popolazioni ungulate della zona, quelle sono operazioni che vanno fatte in altre occasioni. La tracciatura è talmente importante nella caccia al cinghiale, che spesso il “bottino” annuale di una squadra dipende da come sono state le condizioni meteorologiche. Se non avrà piovuto molto e quindi di tracce se ne saranno viste poche, allora si che la Cacciarella sarà stata proprio Poverella!

fonte:arsvenandisardegna.it
 
Bel post , io con i miei amici facciamo sempre la cacciarella con un paio di cani e una decina di cacciatori , uno dei mie compiti è proprio quello di tracciare e a me piace anche tantissimo. I segreti sono moltissimi e con tanta esperienza si riesce veramente a scoprire tracce quasi nulle . Oramai il mio capocaccia mi prende in giro dicendomi che se fossi capace ad abbaiare a volte farebbe a meno anche dei cani talmente so indicargli alla precisione dove sono rimessi gli animali . ciao
 
Quanto mi piacerebbe imparare....solo che non avendo i Cani...il compito che mi spetta è quello della Posta...
Ogni tanto cerco di carpire qualche trucco, rubare un pò di esperienza....ma quella và fatta a proprie spese e a stò gioco con molta fatica aggiungerei...ma quanto mi piace!!!!
Bel Post complimenti....arricchiamolo di interventi che voglio legger per imparare tantissimo!

Ciao Massimo
 
Il segreto di un bravo tracciatore è quello di conoscere molto bene il territorio . I cinghiali tendono a usare quasi sempre gli stessi stradelli quindi una volta memorizzati si avranno meno difficoltà nel cercare le tracce . Quando è possibile un ottimo trucco è quello di controllare le tracce tutti i giorni cancellandole il giorno prima della battuta in modo che al mattino risulteranno assolutamente fresche e veritiere. A presto con altri trucchi
 
Il segreto di un bravo tracciatore è quello di conoscere molto bene il territorio . I cinghiali tendono a usare quasi sempre gli stessi stradelli quindi una volta memorizzati si avranno meno difficoltà nel cercare le tracce . Quando è possibile un ottimo trucco è quello di controllare le tracce tutti i giorni cancellandole il giorno prima della battuta in modo che al mattino risulteranno assolutamente fresche e veritiere. A presto con altri trucchi

Ummhhh bene allora qualche cosa già la sapevo!pensqvo di essere ancora in dietro...
 
Scusate la franchezza ma un buon tracciatore nn ha bisogno di cancellare le tracce del giorno prima x capire se sono fresche o meno..in quel modo pure uno ke nn ne capisce sa ke sono delle tracce fresche..
Io abitando lontano dalle zone dove caccio nn vado il giorno prima ma guardo direttamente quella mattina se ci sono tracce e la bravura sta lì nel distinguere ''l'ultima maniata'' da quella di pastura oppure da quelle dei giorni precedenti..
Inquesto caso solo l'occhio e la bravura di differirla nei vari tipi di terreno possono aiutarti..
 
concordo...non sara' bravura ma e' pur sempre un metodo possibile e che ti da' puntualmente ragione...
inoltre se anche da Voi succede, come da me, si caccia in zone molto ampie e i passetti da controllare essendo molti, i tracciatori sono diversi.
Quindi onde evitare appunto, discussioni che servono solo a creare malumori nervosismi e facili spaccature al di dentro della squadra, per inesperienze, incapacita', di alcuni, io, volendo star tranquillo e non sciogliere i cani a mezzogiorno....adotterei qualsiasi rimedio legale e fattibile che ci coadiuvi.
 
Scusate la franchezza ma un buon tracciatore nn ha bisogno di cancellare le tracce del giorno prima x capire se sono fresche o meno..in quel modo pure uno ke nn ne capisce sa ke sono delle tracce fresche..
Io abitando lontano dalle zone dove caccio nn vado il giorno prima ma guardo direttamente quella mattina se ci sono tracce e la bravura sta lì nel distinguere ''l'ultima maniata'' da quella di pastura oppure da quelle dei giorni precedenti..
Inquesto caso solo l'occhio e la bravura di differirla nei vari tipi di terreno possono aiutarti..

Buongiorno
è vero possiamo chiamarla non bravura , ma impegno e certezza perché sono pronto a scommettere qualunque cosa che se non hai visto le pratiche il giorno prima in determinate circostanze del suolo e meteoclimatiche le pratiche di 2-3 giorni sembreranno fresche come quelle della nottata. è risaputo che quando qualche cacciatore della squadra va a tracciare al mattino e trova qualcosa poi al momento della discussione con gli altri membri inizia a dire :" mi sembra , forse , non sono certo ecc." a quel punto è il momento che se hai un cane ottimo da traccia te la cavi portandocelo sulle tracce e vedi la sua reazione altrimenti te la rischi e per mia esperienza ti posso dire che la maggior parte delle volte fai buchi nell'acqua.Io parlo di cacciare dove le zone non sono invase da cinghiali ma vai sempre dietro o a singoli animali o piccolissimi branchetti. ciao
 
Purtroppo è proprio così infatti alla fine mi sono preso questo compito io perché non ne potevo più di pseudo esperti che ci facevano girare a vuote tutta la mattinata. Con il tempo molte teorie sulla freschezza o no delle pratiche agli esperti del gruppo gliele ho smontate quasi tutte facendoglici sbattere il grugno. Ad esempio un trucco per vedere se la pratica è fresca è quella di vedere se nell'incavo dell'impronta si è creata una piccola ragnatela a ragior di logica se si è creata la pratica deve avere più di qualche notte invece ho visto pratiche di prima serata che al mattino già avevano la ragnatela . Poi i fattori che possono ingannarci sono molteplici ad esempio l'umidità della notte non è uguale se si traccia in pianura in un fosso piuttosto che a 1000 mt di altitudine , quindi ripeto non sarà bravura ma se vuoi essere certo della freschezza o no della pratica devi averle viste il giorno prima ciao
 
Salve a tutti..
Columba Palumbus il tuo discorso mi suona strano..
come fa un tracciatore a sbagliare le tracce della notte con quelle di 2-3 giorni prima se fa questo è meglio ke cambia caccia xkè vuol dire ke il cinghiale nn è cosa sua..nn ci sono scusanti in questo caso..io posso assicurarti,anche se posso passare x presuntuoso ma so quello ke dico,ke un bravo tracciatore deve riconoscere persino se la traccia e di prima sera oppure fresca delle mattinate allora ke tracciatore è??
Capisco ke nn è cosa da tutti..ma ci sono,pochi x forutna, ke sanno saper cogliere tutti i segnali ke lascia un cinghiale in una zona e ke con un colpo d'occhio ad una traccia sono in grado capire quanto prima c'è passato e di conseguenza se vale la pena o meno lanciare i cani..

il trucco di cancellare le tracce è una soluzione molto intelligente x carità ma con la bravura nel leggere il terreno nn centra niente..

Il post parla dell'arte della tracciatura nn dell'arte dei trucchi per capire quando è passato il cinghiale..

ps mi spiegate uno come perde una mattinata su delle tracce nn fresche?? io ke so cosa fanno i miei cani quando prendono una traccia buona, nn ne perde tempo inutilemente xkè i cani se la tracciaè vecchia i cani manco ci partono..anzi sono io ke manco glieli mollo...


saluti,Alberto
 
Alberto, hai posto una condizione del tutto rispettabile....ma del tutto tua!
Se sei il solo a mettere i cani TUOI sulla traccia...tu puoi trarne TUE conclusioni.
Da noi abbiamo 4/5 "canari" ti rendi conto?
Una volta un canaro dice...non so....una un altro non mi pare... una quell altro...sbaglia...e a caccia ci va la squadra confinante che si trova cinghiali scanati....
Non credi?
 
Alberto, hai posto una condizione del tutto rispettabile....ma del tutto tua!
Se sei il solo a mettere i cani TUOI sulla traccia...tu puoi trarne TUE conclusioni.
Da noi abbiamo 4/5 "canari" ti rendi conto?
Una volta un canaro dice...non so....una un altro non mi pare... una quell altro...sbaglia...e a caccia ci va la squadra confinante che si trova cinghiali scanati....
Non credi?

Maxxx io nn ho posto alcuna condizione ho espresso il mio punto di vista basato su fatti sul campo e su quello ke i cacciatori più esperti della mia squadra e nn solo mi dicono sul cinghaile..

Noi sui cani siamo in 3 io e mio padre sui nostri e un altro amico con i suoi cani quindi nn sono io solo a decidere xò quando uno dei 3 vede una traccia sa se vale la pena perderci tempo o meno e visti i risultati gli altri cacciatori hanno totale fiducia sulle nostre capacità..nn dico ke siamo infallibili xkè nessuno è perfetto xò posso assicurarti ke 99 su 100 ci prendiamo..
X come la vedo io un canaio deve leggere le tracce come se nn meglio di un tracciatore x questo t ho detto ke se riconosco ke una traccia è vecchia tempo nn ce ne perdo..

Cmq se nn si è sicuri di quello ke si vede meglio adottare trucchetti in modo da nn compromettere le cacciate..

saluti,Alberto
 
Infatti...intendevo che la tua condizione, era quella di uno che sa il fatto suo....diverso è quando vedi sciogliere i cani a mezzogiorno dopo che si è finito di sentire discussioni sterili da canari che dovrebbero starsene a casa....
Quando si è "giovani" come me di licenza intendo, è difficile farsi ascoltare da chi magari ha un secolo di licenze....ma alla fine ha capito poco e niente...
 
Buonasera,
il mio discorso era generico perché non tutti hanno cani che abbaiano sulla traccia , ovviamente se si hanno cani molto bravi da traccia anche se non si ha la certezza della freschezza delle tracce basta portarceli sopra e l'arcano sarà svelato. Poi altro discorso che va fatto è la consistenza degli animali presenti , perché se vai in posti dove ogni anfratto c'è un cinghiale allora non serve neppure tracciare ma se passi la stagione a cacciare in zone non vocate dove se ti va bene trovi le tracce di 2 animali allora il discorso cambia , personalmente mi è capitato di girare montagne intere senza trovare una pedata o una pastura. Altra cosa che ti posso dire è che caccio con gente che lo fa da 50 anni e di altra ne ho conosciuta tanta ma così fenomenali a riconoscere la freschezza delle tracce mai una , beato te che conosci tutti questi fenomeni . Io te lo ripeto non sono così bravo e sono contento quando ai miei compagni gli posso dire con certezza al 100% dove sono gli animali ma solo perché il giorno prima non c'erano tracce oppure c'erano e le ho cancellate ma al mattino sono riapparse. Noi siamo sempre molto pochi , al max 10 cacciatori e quindi per avere un buon esito alla battuta dobbiamo accerchiare le rimesse al più stretto possibile , non possiamo permetterci di sciogliere i cani sulla traccia e poi seguirli in 2-3 persone per km e km perché il resto dei compagni si troverebbero fuori battuta . Noi cacciamo con soli 2-3 CANI ma credimi l'ho scritto maiuscolo perché parlo di fenomeni , non sono miei ma di un mio carissimo amico e io lo coadiuvo durante le battute. ciao
 
Buonasera..

il tuo discorso lo capisco ed in alcuni passaggi lo condivido pure xò x come la vedo io uno ke dice io so tracciare un cinghiale deve saperlo fare senza ricorrere ad astuzie o altro ma deve farlo basandosi sul proprio occhio..x me questo è un tracciatore!!
Quelli ke conosco io nn sono fenomeni sono cacciatori di cinghiali tutto qui..
X come la vedo io nn ha importanza se in una zona ci sono molti o pochi cinghiali,da me pochi purtroppo, uno la traccia se è fresca deve riconoscerla poi se è la traccia o le tracce poco importa..
Probabilmente nn hai conosciuto ''fenomeni'' xkè li avete da sempre avuto i cani x cacciare i cinghiali..qui invece hanno iniziato a cacciare i cinghiali facendoli uscire dalle lestre a colpi di pietra oppure a fucilate x aria ed a forza di camminare a vuoto x giornate intere hanno capito a distingure una traccia del giorno prima con una della mattinata..io ho avuto la fortuna di cacciarci con queste persone e di imparare dalla loro esperienza.Mi hanno insegnato a distinguere una pedata della mattina con una della sera di stabilire quanto è fresca una grufolata nel terreno oppure di capire quando un cinghiale ha preso il viottolo ke lo porta nella lestra..
Fenomeni no ma ottimi cignalari si..


Conosco il tipo di caccia ke fate voi anche a me capita spesso di farla specie quando esco in mezzo alla settimana a volte anche in 4-5 persone e in quei casi sui cani vado io da solo gli altri fanno poste mobili e in questi casi,come ben saprai, tracciare al meglio e stabilire, prima di mollare il cane o al max 2 cani, dove posizionare i pochi fucili..x cui se uno nn può andare il giorno prima a cancellare le tracce e a pulire i viottoli ke fa rimane a casa il giorno dopo?? no! fa di necessità virtù ed impara a leggere il terreno..
E credimi la soddisfazione è maggiore quando senza nessun aiuto uno è in grado di definire l'entita di una traccia senza parlare dell'ammirazione ke provano i compagni di battuta nei tuoi confronti ke appaga e nn poco..
 
Buongiorno
probabilmente è vero che da noi grandi tracciatori non ci sono , visto che come dici te da sempre si sono usati cani e quindi si mettevano le poste e via , poi però negli ultimi anni nella mia squadra per diverse ragioni le poste sono diventate sempre meno e all'ora è diventato necessario tracciare per chiudere stretti . In teoria noi non avremmo neppure bisogno di farlo in quanto con i bravi cani che abbiamo prima o poi l'incontro lo facciamo , ma per esperienza posso dire che è un conto trovare il cinghiale alle 8 di mattina e un altro alle 12. Trovandolo presto hai a disposizione un intera giornata per inseguirlo se malauguratamente dovesse passare le poste e prima ho poi riusciamo quasi sempre a fermarlo. Spesso ci è capitato di tornare a casa per le 12 in quanto già alle 8 avevamo i cani a fermo. Comunque da quando utilizziamo il sistema di tracciare tutti i giorni non c'è volta che usciamo e non troviamo animali per fine stagione ci togliamo sempre belle soddisfazioni con abbattimenti quasi in ogni uscita salvo padelle clamorose delle poste o caz...e varie. ciao
 
Boh, io traccio cignali da trent'anni ma le tracce della sera da quelle del mattino non le so riconoscere. E neanche conosco qualcuno che sa farlo.
Però mi danno ancora fiducia e la mia squadra è "ufficiale" dal 1932, Ce ne sarà di gente che ci capisce?
 

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