BRACCONIERI (1 utente sta leggendo)

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sterminator ha scritto:
Caro Bota, vai a leggere il T.U. sulla caccia del 1938 e vedrai che il pettirosso, come le rondini, i rondoni, i codibugnoli e pochi altri uccelli erano protetti.

ti dico ho richiesto al mio babbo che e' del 47' mi dice che si ricorda bene quando fu proibito il pettirosso che prima era cacciabile, se poi soffre di buchi di memoria quello non te lo posso assicurare,comunque quella famosa fiera del pettaro mi fa sorgere dubbi......
 
Ecco l'articolo 38 che vieta il pettirosso nel T.U. del 1939 (vedesi lett. n):

articolo 38

- è sempre proibito uccidere o catturare:



a) lo stambecco, il camoscio dell'abruzzo e il muflone;


b) i giovani camosci dell'anno e le madri che li accompagnano;


c) le femmine dei daini, dei cervi e dei caprioli;


d) l'orso;


e) la marmotta durante il letargo;


f) la foca;


g) i pipistrelli di qualsiasi specie;


h) l'avvoltoio degli agnelli (gypaetus barbatus), la gru, il fenicottero, le cicogne ed i cigni;


i) i rapaci notturni, eccettuato il gufo reale. questa disposizione non si applica alla cattura della civetta e dei barbagianni destinati a servire da zimbello;


l) le femmine dell'urogallo e del fagiano di monte;


m) le rondini e i rondoni di qualsiasi specie;


n) l'usignolo, il pettirosso, i luì di qualsiasi specie, il regolo, il fiorrancino, lo scricciolo, le cincie, i codibugnoli ed i picchi di qualsiasi specie;


o) i colombi torraioli (columba livia) sia di colombaia che selvatici, ed i colombi domestici di qualsiasi razza, compresi i colombi viaggiatori anche se in luoghi lontani dall'abitato e i colombi che sfuggono ai tiri a volo. la proibizione non si applica ai comuni ed ai proprietari dei colombi. la cattura dei colombi torraioli da destinarsi ai campi di tiro a volo è consentita esclusivamente ai comitati provinciali della caccia e a persone da questi nominativamente designate;


p) la selvaggina introdotta dai comitati provinciali della caccia durante il periodo dell'acclimazione, e gli animali sfuggiti dai giardini zoologici o da raccolte di animali viventi, salvo il consenso del proprietario.


il ministro per l'agricoltura e per le foreste può autorizzare, su parere del laboratorio di zoologia applicata alla caccia, l'uccisione o la cattura di esemplari appartenenti ad alcune delle specie suindicate, alle condizioni che verranno stabilite nella relativa autorizzazione.


il ministro può, altresì, su proposta del comitato provinciale della caccia e sentito il parere del laboratorio di zoologia di cui sopra, allo scopo di regolare la proporzione numerica tra i sessi, permettere nella zona delle alpi a concessionari di riserve e, in terreno libero, a cacciatori nominativamente designati la caccia ai maschi del capriolo a partire dall'1 giugno e dell'urogallo e del gallo forcello dal 26 aprile al 31 maggio anche nelle ore notturne. la caccia della selvaggina speciale nei parchi nazionali rimane regolata dagli speciali regolamenti di cui all'art. 57.


il contravventore è punito con l'ammenda da l. 50 a l. 500, e da l. 200 a l. 3000 qualora si tratti di selvaggina stanziale protetta.
 
Guarda entra,
c'è un piccolo errore nella tua frase, circa 43 anni fa i rigogoli non erano proibiti, al contrario di tutti gli altri uccelli che hai nominato che erano tutti sempre proibiti. Ovviamente è solo una piccola precisazione che non cambia il giusto senso della tua frase.
 
ggramoli ha scritto:
Guarda entra,
c'è un piccolo errore nella tua frase, circa 43 anni fa i rigogoli non erano proibiti, al contrario di tutti gli altri uccelli che hai nominato che erano tutti sempre proibiti. Ovviamente è solo una piccola precisazione che non cambia il giusto senso della tua frase.
il rigogolo,sgalbe in bergamasco,ti assicuro che in lombardia e' sempre stato proibito,a meno che me l'abbiano data da intendere sin dal primo giorno che sono andato a caccia con mio zio e mio padre,allora avevo si e no 10 anni,comunque resta sempre un uccello affascinante con quei colori gialli e verdi.ciao
 
entra48 ha scritto:
ggramoli ha scritto:
Guarda entra,
c'è un piccolo errore nella tua frase, circa 43 anni fa i rigogoli non erano proibiti, al contrario di tutti gli altri uccelli che hai nominato che erano tutti sempre proibiti. Ovviamente è solo una piccola precisazione che non cambia il giusto senso della tua frase.
il rigogolo,sgalbe in bergamasco,ti assicuro che in lombardia e' sempre stato proibito,a meno che me l'abbiano data da intendere sin dal primo giorno che sono andato a caccia con mio zio e mio padre,allora avevo si e no 10 anni,comunque resta sempre un uccello affascinante con quei colori gialli e verdi.ciao


quelli mi raccontano pure i miei amici che li cacciavano sulle piante di fico.......
 
Re: BRACCONIERI

erchiappetta ha scritto:
Qui nel Lazio negli anni '60 verso i castelli Romani c'era un ristorante il cui piatto forte erano i beccafichi(rigogoli).Credo fosse consentito cacciarli cmq erano eccezzionali:grassi e succulenti!!
a bergamo i beccafichi sono altri e sono grossi come una balia nera,mentre il rigogolo e' piu' o meno della grandezza del merlo
 
Re: BRACCONIERI

è evidente come, il rigogolo, assuma diversi nominativi a seconda della zona.

per non confondere
 
Re: BRACCONIERI

entra48 ha scritto:
a bergamo i beccafichi sono altri e sono grossi come una balia nera,mentre il rigogolo e' piu' o meno della grandezza del merlo

Idem qui a Brèsa, il rigogolo (galbèder) è un uccello (come testimoniano le foto sopra postate) totalmente diverso dal beccafico (becafìc)
ciao
 
Re: BRACCONIERI

roby85 ha scritto:
.....Noalter a Bresa le cesene le ciamom gardene.....
(noi a brescia le cesene le chiamiamo gardene)
sarebbe bello tutte le volte che parliamo di un animale specificarne il nome nel nostro dialetto locale.....


noialtri a padoa e ciamemo gasanee :wink: :D
 
Re: BRACCONIERI

18-06-86 forse non tieni conto delle differenze che ci sono già all'interno del dialetto bresciano
tordela ->gardena grosa->reha->gardenot
peppola->montà->frasarola
non mi ricordo in italiano->reatì->fura sese
etc. queste sono alcune varianti a secondo della zona

da qualche parte ho una dispensa dell'età della pietra con i nomi di molti uccelli nei vari dialetti lombardi appena la ritrovo e trovo uno scanner la posto
 

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