Blattschuss - focus cinghiale ma non solo (1 utente sta leggendo)

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Franky, ho appena messo un "mi piace" a springer per spiegarmi meglio. A me sembra abbastanza chiaro, dove è possibile tirare nella testa del cinghiale con un l'argo margine di errore, (come si può dedurre dalla messa da springe con sopra disegnato il rettangolo) ammesso che ci possa essere.
Per il resto sono fermamente convinto che il tiro da manuale, su qualsiasi selvatico, è quello che rovina pochissimo la carne e lascia il selvatico nel punto dove è stato sparato.
Per esperienza ti dico che do ragione a chi ha scritto "il tiro alla spalla fa allontanare il cinghiale il meno possibile dal punto dello sparo. Ognuno di noi ha convenienze diverse, per esempio: non tiro al collo perché è carne buonissima da mangiare.
Fino a quando non c'è una legge che ci obbliga a tirare in un determinato punto, ognuno di noi può tirare dove gli è più conveniente.
 
il titolo del 3d non menziona obblighi o divieti.
Ma resto sulle mie..e l'ennecentesimo prelievo effettuato recentemente continua a darmi ragione.
Bondstrike 180gr 30-06, articolazione spalla, anschuss (e come sempre, non una goccia di sangue nè foro uscita) - la sto sperimentando ed è una buona munizione.
 
il titolo del 3d non menziona obblighi o divieti.
Ma resto sulle mie..e l'ennecentesimo prelievo effettuato recentemente continua a darmi ragione.
Bondstrike 180gr 30-06, articolazione spalla, anschuss (e come sempre, non una goccia di sangue nè foro uscita) - la sto sperimentando ed è una buona munizione.
se non c'è foro di uscita, tanto buona non è !
 
se non c'è foro di uscita, tanto buona non è !
Anche su codesto c'è chi afferma che la palla in uscita non cede tutta la sua energia potenziale. Nella mia poco esperienza sui cinghiali in selezione, posso affermare che le mie ogive mai fuoriuscirono, ma tutti i cinghiali, tranne uno, rimasero sul colpo.
 
Anche su codesto c'è chi afferma che la palla in uscita non cede tutta la sua energia potenziale. Nella mia poco esperienza sui cinghiali in selezione, posso affermare che le mie ogive mai fuoriuscirono, ma tutti i cinghiali, tranne uno, rimasero sul colpo.
non so a quanti tu ne abbia tirato, ma l'uno lo trovasti ??
 
I colpi di calibri non esuberanti spesso non escono, specialmente se appunto tiri alla spalla e prendi ossa e strutture compatte.

Se vuoi un foro d'uscita certo, spara nei tessuti molli una bonded o una monolitica e/o...cambia calibro.
Il 9,3x62 esce molto più spesso.

A mio parere, il foro di uscita serve ai fini del tracciamento di eventuali fughe, ma poco dice sull'efficacia dell'ogiva.
 
non so a quanti tu ne abbia tirato, ma l'uno lo trovasti ??
14 abbattimenti. Dal 2019; anno in cui fui abilitato. Quell' uno fu trovato il giorno dopo con l' unità cinofila. Io sparo al collo, un poco prima della spalla. Quella volta il cinghio uscì molto vicino ( in quella posta, solitamente escono a distanze trani 250 e i 400 metri), non potendo vedere il collo sparai al blatt con la munizione Extreme point da 150 grani della winc. Essendo una palla morbida, a distanza ravvicinata, circa 50 metri, forse meno, non ebbe la penetrazione ottimale, affungandosi in superficie.
 
Ne ho...uno zero in più e un x2 di quegli abbattimenti, a naso.

Le lezioni apprese sono sparse nel post.

Che fra padelle e tiracci, tiri a segno e bona, tiri chirurgici ma suino perduto, quelli restati sul posto ove neppure l'autopsia ha chiarito al 100% le dinamiche del decesso...

1 tira un calibro e munizione adatta al tuo contesto e alla mole del suino insidiato
2 tiragli in regione anatomica adatta ai metri di fuga che puoi permetterti in caso di errore o di "dead run".
Benissimo spalla, bene appena avanti, e in ogni caso una munizione espansiva ma non troppo
NO dietro la spalla e se proprio devi, fallo di traversone e quanto più vicino alla spalla e alto perché assieme al poco polmone che c'è magari prendi anche il midollo e le zampe posteriori vanno fuori uso.
3 il porcosuino maschio adulto è un piccolo carro armato.
altro che big game classe 2 da 5.56, è un Signor Maiale e merita attenzioni, studio ed attrezzature specifiche e differenti dalla scrofa (anche la più grossa che fosse non ha piastroni e vitalità paragonabili ad un vecchio verro reduce da mille lotte e con 4 dita di cicatrici cartilaginee), o da porcastri e verracchi.

I miei target, luoghi, metodi impongono munizioni e calibri cazzuti, anatomia a prova di errore causa appoggi non sempre ideali e possibilmente, non potendo controllare la distanza, quanti più metri di liberino per doppiare o per far sfogare l'ultima corsa verso il ponte arcobaleno...

per cui, appurato che non c'è la perfezione ma ci sono solo tanti contesti e tecniche diverse, porto la mia esperienza:
- appostamento all'aperto con distanze variabili: 308, 30-06 o 300wm li uso tutti e tre (i 338 sono notevoli ma scarsa scelta di munizioni originali) a seconda dell'orario - non monterei mai termico o infrarosso su calibri troppo spinti come sollecitazioni meccaniche, quindi di notte 308/30-06, i tiri sono mediamente più corti- e munizioni 165- 180grani non soft point (boccio ppu, vulkan, Powerpoint, etc) ma intermedie, con almeno un meccanismo di ritenzione se non bonded a rapida espansione (rws speed tip pro, tipstrike, DK, bondstrike, interlock...la SST è un'arma a doppio taglio, letale alle medie distanze, da troppo vicino coriandoli granate petardi e stelle filanti.. e via di scarpinare

- folto e sporco:
9,3x62. punto.
Non sono su un'altana e devo dare il massimo shock possibile e in fretta, doppiando anche se serve. Munizioni buone ma non perfette le vulkan, buone le oryx su animali molto vicini, ottime le geco sp e varianti e le dk.

Se avessi un'altana (e se fosse permesso dalla Regione) per tirare a 20m su un pasturatore al sicuro da cariche e da rovettari, forse una .223 con il tiro cotton fioc lo farei.
 
Ne ho...uno zero in più e un x2 di quegli abbattimenti, a naso.

Le lezioni apprese sono sparse nel post.

Che fra padelle e tiracci, tiri a segno e bona, tiri chirurgici ma suino perduto, quelli restati sul posto ove neppure l'autopsia ha chiarito al 100% le dinamiche del decesso...

1 tira un calibro e munizione adatta al tuo contesto e alla mole del suino insidiato
2 tiragli in regione anatomica adatta ai metri di fuga che puoi permetterti in caso di errore o di "dead run".
Benissimo spalla, bene appena avanti, e in ogni caso una munizione espansiva ma non troppo
NO dietro la spalla e se proprio devi, fallo di traversone e quanto più vicino alla spalla e alto perché assieme al poco polmone che c'è magari prendi anche il midollo e le zampe posteriori vanno fuori uso.
3 il porcosuino maschio adulto è un piccolo carro armato.
altro che big game classe 2 da 5.56, è un Signor Maiale e merita attenzioni, studio ed attrezzature specifiche e differenti dalla scrofa (anche la più grossa che fosse non ha piastroni e vitalità paragonabili ad un vecchio verro reduce da mille lotte e con 4 dita di cicatrici cartilaginee), o da porcastri e verracchi.

I miei target, luoghi, metodi impongono munizioni e calibri cazzuti, anatomia a prova di errore causa appoggi non sempre ideali e possibilmente, non potendo controllare la distanza, quanti più metri di liberino per doppiare o per far sfogare l'ultima corsa verso il ponte arcobaleno...

per cui, appurato che non c'è la perfezione ma ci sono solo tanti contesti e tecniche diverse, porto la mia esperienza:
- appostamento all'aperto con distanze variabili: 308, 30-06 o 300wm li uso tutti e tre (i 338 sono notevoli ma scarsa scelta di munizioni originali) a seconda dell'orario - non monterei mai termico o infrarosso su calibri troppo spinti come sollecitazioni meccaniche, quindi di notte 308/30-06, i tiri sono mediamente più corti- e munizioni 165- 180grani non soft point (boccio ppu, vulkan, Powerpoint, etc) ma intermedie, con almeno un meccanismo di ritenzione se non bonded a rapida espansione (rws speed tip pro, tipstrike, DK, bondstrike, interlock...la SST è un'arma a doppio taglio, letale alle medie distanze, da troppo vicino coriandoli granate petardi e stelle filanti.. e via di scarpinare

- folto e sporco:
9,3x62. punto.
Non sono su un'altana e devo dare il massimo shock possibile e in fretta, doppiando anche se serve. Munizioni buone ma non perfette le vulkan, buone le oryx su animali molto vicini, ottime le geco sp e varianti e le dk.

Se avessi un'altana (e se fosse permesso dalla Regione) per tirare a 20m su un pasturatore al sicuro da cariche e da rovettari, forse una .223 con il tiro cotton fioc lo farei.
Io non mi pongo tante domande, uso un .308 con la stessa munizione, compio delle perlustrazioni, individuo il punto migliore ove agguatare i cinghi, erigo in loco una specie di parata, mi siedo e aspetto. Tutto qui. Essenziale.
 
Se avessi un'altana (e se fosse permesso dalla Regione) per tirare a 20m su un pasturatore al sicuro da cariche e da rovettari, forse una .223 con il tiro cotton fioc lo farei.
Dipende da come butta fuori le granaglie il pasturatore.
Tirare all'orecchio del cinghiale a 20/30 metri (specialmente al buio) mentre va a beccare sotto il pasturatore i chicchi di mais erogati e sparsi in un raggio di 3/4 metri, non lo trovo molto conveniente.

In ogni caso il tiro in quelle condizioni senza visore o con visore, non è difficile, però richiede lo stesso impegno di un tiro fatto a 500 metri.

Per il resto tutte le fabbriche di munizioni sono concentrate sul potere lesivo della cartuccia, il potere d'arresto dipende da altro.

Quindi a caccia di selezione al cinghiale, dove la 157/92 non è stata scalzata da qualche legge regionale, si vedono utilizzati una miriade di calibri, dai più piccoli a quelli utilizzati nelle cacce africane.

Alla fine chi ha ragione? Per me nessuno, per meglio dire ha ragione chi fa un tiro "corretto e conveniente" a prescindere dall'arma, dal calibro e dal tipo di cartuccia.
E' vero che la convenienza e soggettiva, però la convenienza del cacciatore è oggettiva.
 
Tirare all' orecchio ad un cinghiale che mangia a 20 mt.......perchè???

Il 223 remington non è un 22 lr e state tranquilli che la sua palla piazzata nel collo davanti la spalla del verro lo farà crollare indipendentemente dalle sue dimensioni anche a distanze 10 volte superiori (e credo anche più).

La parte del collo davanti la spalla è assolutamente poco mobile e decisamente ampia quindi è un bersaglio ideale.

Sparare a 500 mt ma anche già oltre i 250 non è assolutamente come sparare a 20 metri!! le variabili che si vano a sommare da tenere in considerazione che portano ad errori sono molte di più e sono influenti in rapporto alla distanza (calo traiettoria.....vento.....ecc ecc ecc).

In regime di contenimento danni non ci sono vincoli di calibro ma vi assicuro che il 223 non è certo un ripiego....anzi.
 
Immagino la universale convenienza oggettiva del cacciatore che è appostato nello sporco a livello sottobosco con una .223...anzi no 😂
La convenienza universale del cacciatore è quella di rovinare il meno possibile della buona carne, questo vale sia per la grossa selvaggina che per la piccola. La correttezza è non infliggere sofferenza alla selvaggina.
 
Tirare all' orecchio ad un cinghiale che mangia a 20 mt.......perchè???

Il 223 remington non è un 22 lr e state tranquilli che la sua palla piazzata nel collo davanti la spalla del verro lo farà crollare indipendentemente dalle sue dimensioni anche a distanze 10 volte superiori (e credo anche più).

La parte del collo davanti la spalla è assolutamente poco mobile e decisamente ampia quindi è un bersaglio ideale.

Sparare a 500 mt ma anche già oltre i 250 non è assolutamente come sparare a 20 metri!! le variabili che si vano a sommare da tenere in considerazione che portano ad errori sono molte di più e sono influenti in rapporto alla distanza (calo traiettoria.....vento.....ecc ecc ecc).

In regime di contenimento danni non ci sono vincoli di calibro ma vi assicuro che il 223 non è certo un ripiego....anzi.
Qui anche in contenimento il .223 è vietato.
Si parte dai 6.5mm

Non ho dubbi che al collo una buona palla di .223 faccia il suo lavoro, anche per parecchi metri.
bhe, se non ricordo male una donna negli US uccise un grizzly con un unico colpo di .22..LR!


Ma come ho detto, preferisco altri calibri per tante ragioni "di convenienza".
Se un po' ovunque il cal.270 viene considerata la munizione minima standard da caccia per il cinghiale, un motivo ci sarà.
Che poi in condizioni specifiche (pastura/altana) e mani esperte si possano usare anche calibri più leggeri, ottimo, a ciascuno in suo.
Ma se malauguratamente qualcosa andasse storto e a 20m sul mio stesso piano (e non sopra una altana) avessi un verro che non ha gradito, o dovendo tracciare un capo sulla cui vitalità nutro qualche dubbio ...preferisco altro.
 
Ultima modifica:
Tirare all' orecchio ad un cinghiale che mangia a 20 mt.......perchè???
Perché avendo la possibilità, è miglio tirare a 20 che a distanze più lontane. E' lampante che si parla di tiri fatti al buio senza l'ausilio di visori, ormai sono ricordi del passato, ormai i visori sono stati autorizzati anche in caccia di selezione per diversi motivi. Non per questo bisogna allontanare la pastura dall'altana.
Sparare a 500 mt ma anche già oltre i 250 non è assolutamente come sparare a 20 metri!!
Springer, stavo parlando di impegno non del risultato.
Quindi l'impegno è massimo sia a 20 m che a 500.
 
Perché avendo la possibilità, è miglio tirare a 20 che a distanze più lontane.
Ho effettivamente posto male la frase....intendevo dire che secondo me non conviene cercare l' orecchio nel tiro al cinghiale quando per garantire un' abbattimento pulitissimo basta sparare alla base del collo.
La testa è un bersaglio piuttosto mobile (non certo quanto un cervide) mentre la base del collo è meno mobile, più ampia e con più margini.
Inoltre, per rimanere nell' esempio del 223, esso ha dimostrato di avere energia tale da fulminare qualsiasi cinghiale preso alla base del collo anche a distanze di molto più lunghe......figuriamoci a 20 mt.
ù
 
secondo me non conviene cercare l' orecchio nel tiro al cinghiale quando per garantire un' abbattimento pulitissimo basta sparare alla base del collo.
La testa è un bersaglio piuttosto mobile (non certo quanto un cervide) mentre la base del collo è meno mobile, più ampia e con più margini.
Springer, la base del collo ha una superficie troppo larga, non ha nessun elemento dove potersi "appoggiare", al buio è meglio avere un particolare ben preciso dove poter mettere sopra il puntino luminoso, l'orecchio è un ottimo particolare.

Ho un amico che tira al collo utilizza un 30.06 lui però la porcina con i crauti non ne mangia. La carne del collo è ottima con i crauti, e non solo con i crauti. Un altro mia amico tira pure lui intesta col 223 ma utilizza una monolitica, una volta ha sbagliato e ha colpito la spalla, ha fatto un disastro c'era gelatina dappertutto, ha buttato parecchia carne.

La testa del cinghiale sulla pastura si alza e si abbassa a intervalli regolari, quelli più lunghi sono quando mangia, basta memorizzare il tempo.
E difficile che la testa al momento del tiro si possa alzare, cioè che la testa sia più veloce del pensiero.
Qui bisognerebbe parlare dello scatto. Per non strappare, il tiro ci dovrebbe sorprendere, sono d'accordo però dopo qualche anno, il tiro non dovrebbe più sorprendere, e dovrebbe partire a dito fermo col la forza del pensiero.
 
Ovvio che stavo parando di uno scatto diretto. Con lo stecher la tecnica di scatto è diversa, non so neanche se si può parlare di tecnica di scatto. Molto probabile le nuove carabine verranno costruite senza stecher, che a mio parere di colpi accidentali ne hanno fatti partire anche troppi.
 
Ovvio che stavo parando di uno scatto diretto. Con lo stecher la tecnica di scatto è diversa, non so neanche se si può parlare di tecnica di scatto. Molto probabile le nuove carabine verranno costruite senza stecher, che a mio parere di colpi accidentali ne hanno fatti partire anche troppi.
In cinquantanove anni di attività un solo colpo mi è partito accidentalmente ! Carabina di recentissima acquisizione e dito ghiacciato. (nessun ferito)
 
Vuoi che tutti abbiano il dito congelato ??
Lo stecher è utilissimo. Salva tante "strappate". Chiaro, la sua attivazione va compiuta nel momento prima di sparare, già impostati con l' arma rivolta al bersaglio. Gli incidenti, purtroppo, sono sempre in agguato. Non sapremo per chi suona la campana; fino al momento che suona. E chi la sente è salvo; o almeno non morto.
 
Sicuramente aiuta quelli che hanno lo strappo facile. Però chi osserva capisce che una buona fucilata non dipende solo dalla leggerezza del grilletto. Basta vedere che gli errori vengono commessi anche da quelli che tirano con lo stecher, più che anche potrei dire soprattutto.
 

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  • Marco @ Marco:
    (AI prompt) Quali sono le 5 migliori polveri da caccia per ricaricare cartucce cal 12?
    Cita
  • Diana (A.I) @ Diana (A.I):
    @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce **calibro 12**, basata su prestazioni, versatilità e affidabilità:

    ### 1. **Vihtavuori N340**
    - **Caratteristiche**: Polvere a combustione progressiva, ottima per caricamenti medio-leggeri.
    - **Vantaggi**: Pulita, stabile e adatta a diverse grammature di pallini.
    - **Utilizzo**: Ideale per cartucce sportive (trap, skeet) e caccia a media distanza.

    ### 2. **Alliant Steel**
    - **Caratteristiche**: Polvere a doppia base, sviluppata per alte pressioni e prestazioni potenti.
    - **Vantaggi**: Eccellente per cartucce con pallini in acciaio (caccia acquatica) o carichi pesanti.
    - **Nota**: Richiede attenzione ai dosaggi per evitare sovrapressioni.

    ### 3. **Hodgdon Longshot**
    - **Caratteristiche**: Polvere versatile per caricamenti medio-alti.
    - **Vantaggi**: Ottima resa balistica, adatta a pallettoni e slug.
    - **Consiglio**: Usata spesso per caccia al cinghiale o selvaggina grossa.

    ### 4. **Winchester 572**
    - **Caratteristiche**: Polvere a combustione rapida, adatta a caricamenti leggeri e medi.
    - **Vantaggi**: Pulizia eccellente e performance costanti, perfetta per cartucce ricreative.

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    - **Caratteristiche**: Polvere svizzera di alta qualità, a combustione progressiva.
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    - **Ideale**: Per chi cerca precisione e uniformità nei colpi.

    ### **Note Importanti**:
    - **Sicurezza**: Seguire sempre i manuali di ricarica (es. Lyman, Hodgdon) e rispettare i dosaggi.
    - **Leggi**: Verificare la compatibilità con le normative locali (es. polveri per pallini in acciaio in zone umide).
    - **Prove**: Testare piccoli lotti prima di ricaricare in grandi quantità.

    Se cerchi una polvere per uno scopo specifico (es. caccia acquatica, tiro sportivo), posso suggerirti opzioni più mirate!
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      Diana (A.I) @ Diana (A.I): @Marco, Ecco una selezione delle **5 migliori polveri da caccia** per ricaricare cartucce...
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