9,3x62 in braccata al cinghiale....perche'? (2 utenti stanno leggendo)

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@Setterman
Io ho una sola figlia, sposata, e una nipotina. E fra assicurazioni sulla vita (mia e di mia moglie) di cui sono beneficiari, e la vendita delle nostre proprieta' che di sicuro effettueranno quando ce ne saremo andati io e mia moglie (l'Alabama non gli piace), avranno abbastanza e non ci sentiremo colpevoli di aver goduto parte di cio' per cui abbiamo lavorato sodo per anni. E poi sono anni che figlia e genero si mantengono da soli col loro lavoro, quindi non avrebbero neanche bisogno di un'eredita'--sebbene quello che lasceremo loro sara' un sovrappiu' che fara' loro comodo. E, dopotutto, ho gia' speso per mia figlia un casino di soldi per mandarla all'universita' (qui non e' gratis), soldi con i quali se non li avessi spesi per lei oggi avrei un cabinato da crociera invece di una barchetta di 12 piedi con un fuoribordino di 2,5 HP.
 
Con palla a doppio nucleo diciamo che e' quasi sicuro. Con soft point qualche dubbio ce l'avrei in base alla mole. E poi dipende dalla posizione: ad es. verro preso quasi di punta con ingresso vicino alla attaccatura del collo.....

Be' certo, se preso di punta e colpito all'attaccatura del collo anche un .338 Lapua FMJ probabilmente non uscirebbe dal didietro del verro. Comunque un verro cosi' colpito cadrebbe sul posto anche con una palla di .243, semplicemente per lo shock impartito al sistema nervoso centrale.
 
Sì, certo Giovanni. Però credo siamo un po' tutti dediti ai sacrifici che occorre fare per i figli. Qui l'università costerà meno che da Voi ma non è gratis, ne so qualcosa : tutti e tre i miei figli, una femmina e due gemelli maschi sono laureati. Grazie a Dio lavorano e hanno la loro famiglia. Ho avuto fortuna a lavorare tutta la vita sia io che la mia compagna. Però nonostante il raggiungimento della serenità noi continuiamo a pensare a loro; è più forte di noi.

setterman1
 
Ho fatto un giro su internet per vedere i prezzi della mia carabina, il mod. eclipse, della mk3 browing ed i prezzi sono quasi come l'ha fatto a me l'armeria locale: si aggirano sui 1680 euro. Ho inviato un email ad un distributore grande, forse il più grande della Toscana per sapere quanto la prezzano: mi devono a loro volta informare per la stessa via e sono in attesa. Poi lo comunico. Così per curiosità, per sapere, tanto 200 km tra andata e ritorno non li avrei comunque fatti.
saluti
setterman1
Infatti ti ho specificato il modello a cui si riferisce il prezzo, nel tuo primo post non avevi specificato che fosse il modello “eclipse “, ora è più chiaro.[2]
 
Infatti ti ho specificato il modello a cui si riferisce il prezzo, nel tuo primo post non avevi specificato che fosse il modello “eclipse “, ora è più chiaro.[2]

Anche perché non me ne intendo. Molto probabilmente il negoziante mi ha presentato un arma più sofisticata e perciò più cara che io non sarò certamente in grado di sfruttarne tutte le peculiarità. D'altra parte fa il suo mestiere; sono io che avrei dovuto documentarmi maggiormente e chiedere una carabina, come dire, la più banale che c'è.
setterman1
 
Infatti ti ho specificato il modello a cui si riferisce il prezzo, nel tuo primo post non avevi specificato che fosse il modello “eclipse “, ora è più chiaro.[2]

E' arrivata l'email dell'armeria di grande distribuzione di cui parlavo precedentemente: loro vendono eclipse a 1560 euro. Questo anche per chi fosse interessato e mi invia un messaggio privato l'invio la stessa email che ho archiviato.
setterman1
 
Restando sulla domanda iniziale, io ho avuto una 9,3x62 da tempi non sospetti. Ci ho sparato, ho ricaricato le cartucce, cronografate ecc. ecc.…..e ora ho il 308. Credo di essere stato veramente ingenuo a pensare che con quel calibro avrei abbattuto cinghiali che mi sarebbero sfuggiti se avessi usato il 30.06. Poi ognuno può usare ciò che gli pare, anche il 416 Rigby (cit.), purchè non si venga a dire che lo si usa perché l'altra volta un cinghiale è andato via dopo avergli sparato col 338 WM
 
Per sparare I nostri cinghiali a breve distanze c e' chi utilizza ultimamente questo calibro.

Io lo ritengo un po' eccessivo e inutile e credo che se il suo ideatore Otto Bock sapesse che il "suo" calibro, ideato per le colonie africane, viene utilizzato (e ritenuto necessario) per fermare porchetti di 20 kg....si farebbe una sonora risata.

Eppure ci sono persone di cui mi fido che ne decantano le doti......voi che ne pensate??
Questo è uno dei migliori calibri europei se non il migliore io lo possiedo da oltre dieci anni fa degli abbattimenti puliti certamente dipende sempre da che tipo di palla usi ma questo vale per tutti i calibri anche se preferisco il mio express in 444 Marlin
 
Per sparare I nostri cinghiali a breve distanze c e' chi utilizza ultimamente questo calibro.

Io lo ritengo un po' eccessivo e inutile e credo che se il suo ideatore Otto Bock sapesse che il "suo" calibro, ideato per le colonie africane, viene utilizzato (e ritenuto necessario) per fermare porchetti di 20 kg....si farebbe una sonora risata.

Eppure ci sono persone di cui mi fido che ne decantano le doti......voi che ne pensate??

Ciao Springer....certo che questo 9,3 non ti piace proprio quando lo si associa alla braccata!!!!! :lol: :lol: :lol:

E pensare che quando ho iniziato ad andare a cinghiali, molti anni fa', la pensavo come te. Pur avendo in casa una semiauto (H K 770 k) decisi di acquistare una Ruger in 7,62x39 ritenendo il 308 "troppo esuberante". Questa carabinetta l'ho utilizzata per 8 anni alternandola, negli ultimi 2, con un'altra Ruger in 44 magnum fino a che non mi sono reso conto di persona (mi avevano avvertito ma.....io sono come San Tommaso) che erano due calibri da ritenersi al limite minimo per questo tipo di caccia. A quel punto, dopo aver rivenduto le due Ruger, rimisi in gioco la 308 utilizzandola, insieme ad una Bar longtrack in 30-06, per circa 10 anni. Di certo le prestazioni erano cambiate in meglio ma, cacciando sempre in una macchia mediterranea (che non si spoglia mai) con aggiunta di forti ginestrai e fortissime spinare (spesso, con i cani a fermo dentro queste, era impossibile entrare carponi per poter sparare al selvatico), mi capitava di rinvenire su animali abbattuti, fori di entrata piu' larghi del dovuto, segno inequivocabile che le palle avevano impattato su qualche ramo prima di arrivare a destinazione. Non e' che mi preoccupasse il danno materiale ( vasti ematomi, per non parlare della parte interna) in se' quanto il fatto che le rispettive palle, dopo il / i vari impatti precedenti, perdessero buona parte del loro potere penetrativo provocando a volte grosse ferite superficiali al cinghiale senza avere la forza necessaria per abbatterlo. Lo capisci da solo che in un contesto di macchia simile, dove spesso hai modo di tirare un solo colpo senza poter ribattere e dove al cinghiale ferito gli basta fare 10 metri per entrare nelle spinare, la cosa diventa alquanto pericolosa sia per i cacciatori presenti ma soprattutto per i cani che ha al seguito (ne ho visti diversi "volare" letteralmente fuori dalle spinare per i colpi ricevuti dal selvatico). Da qui la decisione di prendere una carabina che camerasse un calibro che potesse "sfrascare" meglio; presi il 35 Whelen che altro non e' se non la fotocopia del 9,3x62 in versione americana. E' un calibro molto equilibrato che utilizza gli stessi medesimi bossoli del 30-06 e con le stesse quote (infatti ho usato specialmente per i primi tempi i bossoli del cal 30 per il 35) con la sola differenza del colletto allargato a 358" (9,1 mm.) per poter accogliere la rispettiva palla. Come rinculo si puo' paragonare tranquillamente al 30-06, leggermente meno secco e lavorando con pressioni piu' basse ( ha meno spalla del cal. 30) si possono spingere molto bene le rispettive palle ( quelle da ma preferite sono le Nosler Partition 225 grs. e le Hornady RN 250 grs. che utilizzo in funzione della zona di battuta) trasmettendo al selvatico uno stopping maggiore rispetto ai calibri 30.
Ormai lo utilizzo da 15 anni ed onestamente non posso che parlarne bene e non sento assolutamente la necessita' di cambiare......pero', per non far torto a nessuno, ritengo (sempre in base alla mia esperienza) che oltre al 35 Whelen e al 9,3x62 ci sono anche altri ottimi calibri indicati per la battuta nella macchia molto fitta tipo il 444 marlin, il 450 marlin il 45/70 (questi per le armi a leva) e il 9,3x74.
Caro Springer cercavi opinioni sull'utilizzo di calibri simil 9,3 (ritenendoli eccessivi) ed io ho cercato di spiegarti "le mie motivazioni" maturate con il tempo ed esperienza vissuta (e non letta su riviste o perche' di moda)..... di certo non mi aspetto che ne tu e ne altri felici utilizzatori di 308 o 30-06 si convertano a fare questo passo cosi' come io non diro' mai che i cal. 30 non siano efficaci ma, ribadisco, il discorso varia e anche di molto in funzione del tipo di ambiente dove si caccia non considerando, oltretutto, che anche la mole dei cinghiali sta' subendo un incremento non indifferente.....forse dovresti rivedere le "medie" che hai riportato sopra. [9] :lol:

Un salutone
Alberto

Nb- le munizioni per le suddette carabine le ho sempre caricate al massimo eccetto quelle per il 35 Whelen
 
Esatto.....colpi non ben piazzati fanno fare all' animale strada quanto un 308 o 30/06.....anzi forse questi ultimi due su animali di più piccolo cabotaggio risultano più "immediatamente invalidanti".

All' opposto su animali grossi il 9,3 si troverà sicuramente a suo agio ma.....io non ho mai visto 308 o 30/06 avere problemi ad abbattere verri anche ben superiori al quintale.....

Io credo che si stia andando un pò verso l' esagerazione.....e non solo nella caccia al cinghiale in braccata. E' vero che nel più ci stà il meno ma....non è sempre così!!

Sul web si legge che...".per il capriolo conviene partire almeno da un 6,5"...dico, per sparare ad un fragile animale che arriva a malapena a 30 kg??????...
Per il cinghiale in braccata....." si, può andare il 30/06 ma....il 9,3x62 o x74...sono migliori" .....ri-dico.....calibri africani per sparare cinghiali nostrani che di media sono 50 kg????
Un rigato per la volpe all' aspetto....".un 6,5x55 caricato con palle da 140 grs è perfetto!"........no comment!!!!!

Io ho notato che calibri relativamente " giusti" all' animale cacciato forniscono rendimenti complessivamente migliori rispetto a calibri "over"......e comunque la differenza la fanno in primis il piazzamento del colpo, in secundis il tipo di palla utilizzato.....


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Anch'io alle giuste distanze, ma col cal. 20, cartucce caricate con brenneke magnum. Preso alla spalla six, ha rotto una costola, ha fracassato; cuore, polmoni, bronchi ecc.... uscita rompendo un altra costola. Cinghiale rimasto sul posto. Distanza circa 30 metri. La stessa cartuccia ha meravigliato più volte su altri cinghiali se ben più piccoli, in particolare su una scrofa, (60 kg). Fu sparata in corsa, dall'alto verso il basso a circa 80 mt. La palla spezzo la colonna vertebrale, facendo danni letali agli organi interni, fuoriuscita dallo sterno e conficcatasi a terra. Recuperata, notammo che non aveva avuto eccessiva deformazione, secondo me dovuta all'eccessiva presenza di antimonio nel piombo.
Da me, per la zona di caccia assegnataci dall'ATC, dove in tutte le poste, si spara alla distanza che varia da pochi metri, arrivando massimo a 20/30 mt. Rarissimamente si fanno tiri più lunghi, quindi la carabina risulta essere molto eccessiva. Cosa diversa è quando andiamo ospiti nella provincia di Vibo Valentia. Lì la carabina da il meglio e a volte, a secondo delle poste, serve anche un buon cannocchiale. Credo comunque che il 9,3 sia esagerato anche per quei posti, dove tutti usano il 30.06 o il 308 e si fanno tiri anche a 150 mt e più.
 
Ciao Springer....certo che questo 9,3 non ti piace proprio quando lo si associa alla braccata!!!!! :lol: :lol: :lol:

E pensare che quando ho iniziato ad andare a cinghiali, molti anni fa', la pensavo come te. Pur avendo in casa una semiauto (H K 770 k) decisi di acquistare una Ruger in 7,62x39 ritenendo il 308 "troppo esuberante". Questa carabinetta l'ho utilizzata per 8 anni alternandola, negli ultimi 2, con un'altra Ruger in 44 magnum fino a che non mi sono reso conto di persona (mi avevano avvertito ma.....io sono come San Tommaso) che erano due calibri da ritenersi al limite minimo per questo tipo di caccia. A quel punto, dopo aver rivenduto le due Ruger, rimisi in gioco la 308 utilizzandola, insieme ad una Bar longtrack in 30-06, per circa 10 anni. Di certo le prestazioni erano cambiate in meglio ma, cacciando sempre in una macchia mediterranea (che non si spoglia mai) con aggiunta di forti ginestrai e fortissime spinare (spesso, con i cani a fermo dentro queste, era impossibile entrare carponi per poter sparare al selvatico), mi capitava di rinvenire su animali abbattuti, fori di entrata piu' larghi del dovuto, segno inequivocabile che le palle avevano impattato su qualche ramo prima di arrivare a destinazione. Non e' che mi preoccupasse il danno materiale ( vasti ematomi, per non parlare della parte interna) in se' quanto il fatto che le rispettive palle, dopo il / i vari impatti precedenti, perdessero buona parte del loro potere penetrativo provocando a volte grosse ferite superficiali al cinghiale senza avere la forza necessaria per abbatterlo. Lo capisci da solo che in un contesto di macchia simile, dove spesso hai modo di tirare un solo colpo senza poter ribattere e dove al cinghiale ferito gli basta fare 10 metri per entrare nelle spinare, la cosa diventa alquanto pericolosa sia per i cacciatori presenti ma soprattutto per i cani che ha al seguito (ne ho visti diversi "volare" letteralmente fuori dalle spinare per i colpi ricevuti dal selvatico). Da qui la decisione di prendere una carabina che camerasse un calibro che potesse "sfrascare" meglio; presi il 35 Whelen che altro non e' se non la fotocopia del 9,3x62 in versione americana. E' un calibro molto equilibrato che utilizza gli stessi medesimi bossoli del 30-06 e con le stesse quote (infatti ho usato specialmente per i primi tempi i bossoli del cal 30 per il 35) con la sola differenza del colletto allargato a 358" (9,1 mm.) per poter accogliere la rispettiva palla. Come rinculo si puo' paragonare tranquillamente al 30-06, leggermente meno secco e lavorando con pressioni piu' basse ( ha meno spalla del cal. 30) si possono spingere molto bene le rispettive palle ( quelle da ma preferite sono le Nosler Partition 225 grs. e le Hornady RN 250 grs. che utilizzo in funzione della zona di battuta) trasmettendo al selvatico uno stopping maggiore rispetto ai calibri 30.
Ormai lo utilizzo da 15 anni ed onestamente non posso che parlarne bene e non sento assolutamente la necessita' di cambiare......pero', per non far torto a nessuno, ritengo (sempre in base alla mia esperienza) che oltre al 35 Whelen e al 9,3x62 ci sono anche altri ottimi calibri indicati per la battuta nella macchia molto fitta tipo il 444 marlin, il 450 marlin il 45/70 (questi per le armi a leva) e il 9,3x74.
Caro Springer cercavi opinioni sull'utilizzo di calibri simil 9,3 (ritenendoli eccessivi) ed io ho cercato di spiegarti "le mie motivazioni" maturate con il tempo ed esperienza vissuta (e non letta su riviste o perche' di moda)..... di certo non mi aspetto che ne tu e ne altri felici utilizzatori di 308 o 30-06 si convertano a fare questo passo cosi' come io non diro' mai che i cal. 30 non siano efficaci ma, ribadisco, il discorso varia e anche di molto in funzione del tipo di ambiente dove si caccia non considerando, oltretutto, che anche la mole dei cinghiali sta' subendo un incremento non indifferente.....forse dovresti rivedere le "medie" che hai riportato sopra. [9] :lol:

Un salutone
Alberto

Nb- le munizioni per le suddette carabine le ho sempre caricate al massimo eccetto quelle per il 35 Whelen

Grazie Alberto......bella spiegazione. Un piacere leggerti.

Venendo ai calibri....

Hai parlato di animali con fori d' ingresso più grossi del normale segno che la palla ha impattato in rami prima di arrivare a segno, questo però, vuol dire che non ha subito deviazioni importanti e, visto che hai recuperato la preda, essa aveva ancora energia sufficente per abbatterla!!

Domanda.....ti sono mai capitati di animali sparati in quelle situazioni (quindi palla che impatta in ostacoli prima di arrivare sul bersaglio) che sono stati poi ritrovati morti o feriti? Se si dove era stato colpito il cinghiale?

Ti faccio questo domande perchè non ho mai visto (presi bene...ovviamente ....un colpo in pancia....rimane un colpo in pancia) animali andar via perchè colpiti da palla deformata per aver attraversato la vegetazione.

A me è successo di decapitare (letteralmente proprio!!) un cinghialotto (credo di averlo già scritto) tirato a breve distanza perchè la tig da 150 grs caricamento RWS prima di colpirlo, aveva attraversato il gambo di una piccola quercia (10 cm circa di diametro) facedo un taglio tutto sfrangiato che l' aveva quasi diviso a metà e...senza deviare in maniera significativa (la distanza comunque tra il cinghiale e la quercia era di circa 10 mt) aveva poi creato quello scempio.

Per mia esperienza i cinghiali più difficili da fermare sono i cinghilotti di 25/30 kg che "portano via colpi" in maniera incredibile....i grossi credo proprio perchè tutti calibri utilizzati riescono a lavorare bene......crollano più facilmente!

Su cinghialotti del genere posso dirti che, tra i calibri da me provati, più efficienti in assoluto sono il 12 in braccata (che fa danni spaventosi) e il 270 con le bal tip 130 "da capriolo" all'aspetto!!

Ad un' aspetto feci tripletta.....tre colpi tirati ad un branco di cinghialotti di circa 20 kg intenti a devastare un campo di orzo
Avevo il remington 270 winc e le distanze erano comprese tra i 90 e i 170 mt (dopo il primo colpo iniziarono a risalire l' enorme campo di fronte a me....fermandosi ogni tanto).

L' unico, dei tre colpiti, che fece strada fu il secondo, pur preso bene, perchè per errore avevo messo come seconda cartuccia, invece della solita bal tip 130 grs, una partition da 150 (le portavo dietro perchè con l' arma tarata a 200 mt con le bal tip le partition impattavano perfettamente al centro a 100 mt) gli altri 2 rimasero sul colpo.

A conferma ho notato che anche col 30/06 ho avuto meno efficacia sparando palle da 180 grs rispetto alle 150 grs (io ho raffrontato tig 150 grs e tug 180 grs).

Ecco che secondo me palle di calibro ancora maggiore e quindi più strutturate e "dure", spinte a velocità tutto sommato basse lavorano ancora meno accentuando questo fenomeno che vuole che, con calibri esuberanti, creati per ben altre tipologie di prede, le palle "passano e vanno" scaricando meno energia di quanto farebbe un calibro più adatto.

Ho avuto anche io una ruger in 44 mag. ......concordo che li siamo veramente al limite. Ma dal 44 magnum al 30/06 o 308....c' è un' abisso!!!


Infine non ho assolutamente niente contro il 9,3...solo che questà "volontà di potenza" mi fa spesso sorridere!! Si arriva a paradossi dove, NON TU, per il capriolo serve minimo un 7 mm, per il cinghiale risultano appena sufficienti 308 e 30/06 e per il daino il 270 è sottodimensionato......il terreno di caccia invece dimostra altro.

E seguendo questa filosofia vedi che il neofita compra un "mezzo cannone" che riesce a gestire con difficoltà, non si allena in poligono perchè costoso e sicuramente non divertente (tirare 20 colpi di 7 remington in 2 ore con un' arma leggera da caccia in poligono....fa male alla spalla e al portafoglio!!) ma......si sente comunque sicuro e azzarda tiri a caxxo pensando che...tanto con un calibro del genere come lo prendi...muore!


Poi....se uno si trova bene con una determinata arma....è giusto che usi quella ben sapendo cosa fa..
 
Premesso che la scelta di un valido “impianto balistico” va effettuata in base a numerose circostanze ben ponderate quali:
legislazioni, tipologia del selvatico da perseguire, forma di caccia -all’aspetto, di selezione, battuta, cerca, singolarmente, con altri cacciatori ecc.-, periodo (autunno, inverno rigido con neve e gelo), ambiente e genere di ostacoli, visibilità ambientale, fattori di luce (alba, diurna, crepuscolare, notturna ecc.), distanze d’ingaggio, altri selvatici presenti (rischi e pericoli), età e corporatura del cacciatore (salute, resistenza fisica, pesi trasportabili - arma, zaino, sgabelli, ombrelli, impermeabile, vestiario, vettovaglie, binocolo ecc.-), temperamento della persona (nervosa, calma, auto controllo delle emozioni), scelta delle ottiche adeguate,
condividiamo totalmente le opinioni espresse da Giovannit. e da Alessandro il Cacciatore in merito al cal. 9,3.
Per un momento puntiamo invece per così dire “il dito” sulla tipologia delle ottiche, per le quali apriamo una piccola parentesi esprimendo la nostra opinione in base alle nostre esperienze.
Al di là della qualità ecc., la scelta di un buon cannocchiale da installare sopra un’arma deve essere ben oculata non solo in funzione delle esigenze di utilizzo (caccia da appostamento contro selvatici fermi oppure in movimento, condizioni di luce diurna, serale, foschia ecc.), ma soprattutto in base all’età del cacciatore (fondamentale!) poiché con il variare degli anni l’iride della pupilla umana si restringe. Mentre in un giovane la pupilla si dilata con l’oscurità fino al diametro di 7 mm. (pupilla di entrata), con l’avanzare degli anni essa nell’oscurità si restringe fino a circa 4 mm., mentre in piena luce arriva a circa 2 mm. Mi ricordo che quand’ero giovane utilizzavo cannocchiali e binocoli con tanti ingrandimenti (12x50 e superiori, mi sembrava non bastassero mai…), poi man mano che invecchiavo ho dovuto “ridimensionare” progressivamente la tipologia delle mie ottiche, ovvero mantenendo sì grande il diametro dell’obiettivo ma riducendo il numero degli ingrandimenti arrivando ad utilizzare ottiche 8x60, 7x50 e 6x50 per poter vedere ben “luminoso” il selvatico particolarmente in certe condizioni di luce (alba, crepuscolo, foschia densa, dentro le foreste ecc.)…. ed al tempo stesso ridurre le distanze di tiro. Poiché cacciamo principalmente in foresta con tiri brevi o ravvicinati (0>60 mt.), da una decina d’anni ci troviamo molto bene con un punto rosso Docter Sight II sulle nostre Brow. Bar L.T. 9,3x62. E’ pur vero che lo scorso anno insieme a Barone Rosso (7 Gennaio 2017, ore 10,15 con 27°C sotto zero, eravamo “piantati” da oltre due ore in mezzo metro di neve per “chiudere” una valle contro possibili fughe di selvatici) confidando sull’indiscussa affidabilità dell’ottimo impianto balistico che brandeggiavo, “azzardando” più colpi ho tirato giù un verro di 132 kg., neanche tanto grosso ma “tutto muscolo”, sparandogli palle Swift A-Frame 250 grs. mentre fra cespugli mezzi spogli ed innevati camminava in salita poco sotto il crinale di una foresta a circa 140 mt. telemetrati, selvatico colpito fortunatamente che rotolò “stecchito” a neppure 60 mt. da noi …. Ma dopo breve tempo il “morto” si è rialzato e se non ci fosse stato Barone Rosso ad inchiodarlo neanche 10 mt. davanti a me (io convinto che fosse rimasto “secco” per la felicità non avevo ricaricato l’arma … ed il verro mi stava caricando…) penso proprio che la “storia” sarebbe finita in tragedia anche perché dopo gli spari un paio d’Orsi “sfrascando” alle nostre spalle stavano “scendendo” verso noi sicuri di trovare un bel pasto caldo caldo …. plantigradi che Michele (da me ribattezzato San Michele) ha “convinto” prontamente cambiare direzione … mentre tutti gli altri cacciatori del nostro gruppo erano ben più avanti, circa due km. dopo noi, verso le zone più alte delle montagne circostanti …. Cosa avevo sparato? Cartucce ricaricate con polvere Vithavouri N540, palle Swift A-Frame 250 grs (dose polvere gr. 62) palle pesanti bonderizzate.
Allo scuoiamento tre miei colpi furono rinvenuti così: una palla aveva spappolato l’arto sx ant., una palla aveva leso le Apofidi ed una palla aveva “strisciato” sulla spina dorsale: dei due colpi sparati in rapidissima successione da Michele uno aveva staccato di netto l’attaccatura della colonna vertebrale sul collo (il selvatico era rimasto un’attimo “paralizzato” in piedi) mentre il 2° aveva spappolato il cervello con buona parte di uscita di materia celebrale (quando il Verro crollò a terra).
Personalmente il cal. 9,3 –classe 0.366- (x62 oppure x74R o i vari “cugini” classe 35 –Whelen, Winch, Norma) noi lo consiglieremo a chiunque al posto del cal. 30,06 escludendo il cal. 9,3x64, il 358 Norma Mag. ed il 375 HH perchè sono entrambe troppo “ostici” ed esuberanti per quasi tutta la selvaggina Europea). Un calibro che invece gli può stare bene al passo è il cal. 338 Winc. Mag. (stessa resa del 9,3x62 nei tiri brevi ma che invece nei tiri lunghi supera alla grande per radenza e potenza), calibri che sono entrambe ben gestibili se utilizzati in carabine semi automatiche, con rinculo contenuto perché smorzato dal cinematismo di funzionamento della meccanica: ben tutt’altra cosa invece se impiegati in carabine con otturatore girevole scorrevole, armi che richiedono “fisico” in quanto l’elevata potenza dei calibri esprime il meglio di se stessi …. e si sente proprio tutta ! Il cal. 338 Winc. Mag. noi lo abbiamo impiegato per anni con successo utilizzando carabine semi auto (Brow. Bar mod. Safari) e ad otturatore scorrevole (Sabatti Rover EDL): quest’ultimo, con la palla adatta, da grandi soddisfazioni nei tiri molto lunghi contro selvatici “tosti” come i nostri grossi Cervi da 250>350 kg., ma “picchia” sulla mia spalla ! D’altra parte la legge della fisica riguardate la balistica evidenzia che il contraccolpo è direttamente proporzionato sia al peso dell’arma che al peso ed alla velocità d’uscita della palla dalla volata di un fucile: l’arma con otturatore girevole-scorrevole in questo calibro Americano non è più adatto per me che in Dicembre sull’uscio di casa peso si e no 62 kg. … con vestiario imbottito invernale e scarponi compresi ….
Il rinculo del 9,3 nelle nostre carabine semiautomatiche Brow. Bar L.T. è ben gestibile, modesto, affatto preoccupante, anche perché la caccia si effettua nel periodo Autunno-Invernale con temperature “freddine”, almeno qui da noi, motivo per il quale siamo sempre ben coperti con indumenti adeguati contro le intemperie: vogliamo dire che il contraccolpo è sempre bene ammortizzato e più che accettabile, anche per una donna, oltretutto affievolito dalla carica di adrenalina che c’investe al momento dello sparo … in certe situazioni non abbiamo avuto neppure il tempo di ascoltarlo, di sentirlo, come aver sparato con niente in mano…
Riteniamo che il 30,06 sia indubbiamente un’ottimo calibro per Cinghiali ed altri ungulati fino ad un certo peso e dimensione, però pecca di peso e velocità rispetto ad altri cal. 300: preferibili i vari 300 Mag. (Winch, Reming., Blaser, Dakota ecc. per una questione di “Shock idro-dinamico”) oppure con qualche riserva i vari 0.350 in alternativa al 0.338 Winc. Mag.; in Italia da tempo si trovano molti Cinghiali provenienti da importazione e da incroci con quelli dell’Est Europa, con pesi elevati, qualche volta anche ben oltre i 200 kg. e quindi per noi il cal. 9,3 (classe 0,366) ed il 0.338 non sono affatto fuori posto !
Poiché Maria ed io non siamo né dei “Buffalo Bill” né dei “cecchini”, con un grosso calibro in mano di buona potenza risolviamo ugualmente qualsiasi situazione anche pericolosa, a condizione di sparare palle dure e pesanti, di costruzione complessa e sempre sul “telaio” oppure su ossa “lunghe” del selvatico: se poi parliamo di ambiente boschivo, ricco di tanti ostacoli spesso imprevedibili, il grosso calibro con palla dura molto pesante “dice sempre la sua” e con disinvoltura “sfrasca” che è un piacere … convince sempre …. può avere soltanto amici ….
Dalle nostre 9,3x62 escono palle da caccia pesanti da 250>285 grani con una velocità alla volata di circa 760 mts , tanti se consideriamo che le nostre Brow. Bar II Long Trac hanno le canne corte (appena cm. 51) ed oltretutto per contenere l’impennata ed il rilevamento mantenendo in asse l’arma puntata sul bersaglio nella ripetizione dei colpi, anni addietro abbiamo fatto eseguire da specialisti Italiani di settore, n. 4 tagli longitudinali in prossimità della volata, n. 2 laterali e n. 2 superiori. Così configurate queste armi sono l’ideale in foresta, ottime, corte e ben gestibili nei tiri ravvicinati e/o brevi tipici dell’ambiente forestale contro selvatici autentici di tutto rispetto, talvolta vere “locomotive” che solo un grosso calibro può convincere alla resa incondizionata …. Nei tiri ravvicinati contro selvatici particolarmente robusti impieghiamo palle Swift A-Frame da 300 grs.
Chi ha provato il 9,3 oppure il 338 Winc. Mag. non li cambia più: quest’ultimo è più performante per i tiri a lunga distanza, mentre il 9,3 è insuperabile per la caccia in foresta con tiri brevi: sono consigliabili entrambe in certe zone, oseremo dire “obbligatori” contro alcuni selvatici (Grossi Cinghiali, Cervi della Classe 4 o 5 e simili) e quindi non solamente per difenderci da eventuali abbracci di “Zio Martino” !
Peso elevato con alta Densità Sezionale sono caratteristiche che poche munizioni possiedono: bisogna “salire” di calibro per trovarle adeguatamente insieme, palle davvero micidiali !
Non dobbiamo mai dimenticare che è solamente il peso e l’elevato valore di Densità Sezionale, sommato ad una buona velocità, che determina l’abbattimento !!! Pertanto nei tiri brevi utilizziamo soltanto palle pesantissime 285>300 gr. nel cal. 9,3x62 perché per gli abbattimenti è molto più importante il peso rispetto la velocità !! In questi frangenti noi impieghiamo con soddisfazione palle bonderizzate Lapua Mega 285 gr. e Swift A-Frame 300 gr., doppiando subito il colpo contro tutti i selvatici robusti e/o pericolosi anche se a terra. Utilizziamo la Swift A-Frame 250 gr. solo per i tiri più lunghi: tutte hanno un’ottimo Killing Power e (secondo l’indice di Taylor) un’altrettanto valore molto elevato di TKO. Dopo molti anni di utilizzo, possiamo affermare che il 9,3x62 con queste munizioni è uno stupendo impianto balistico nelle situazioni di grave pericolo: un vero “Salva Vita” perché ci tira sempre fuori dai guai !
Riportiamo qui sotto il Confronto dei cal. 9,3x62 (mm. 9,30) e cal. 338 Win. Mag. (mm. 8,62) con il cal. 30,06 (mm.7,62) - Le rilevazioni, effettuate in data 02.02.2012, le abbiamo fatte sulle nostre armi semi-automatiche Browning Bar II mod. Safari cal 338 W.M., Browning Bar Long Trac II cal. 9,3x62 (canna lunga soltanto cm. 51 e con n. 4 tagli stabilizzatori sulla canna in prossimità della volata), e sulla carabina Sabatti Rover EDL cal. 338 Winc. Mag.: inizialmente il cronografo era stato fissato a metri 2 metri dalla volata e spostato successivamente in base alle varie distanze.
Calibro 9,3 x 62
La palla Swift A-Frame 250 grs. (16,2 grm) con 62 grani di polvere Vihtavouri N540 sviluppa:
Energia c.= 16,20:1000 =0,01620 : 2=0,00810 x 552.049 (743x743)=4.472 Joules : 9,8= 456 kgm
Velocità a mt. 0 = fps. 2.438 mts. 743 - En/c. J. 4.472 - kgm. 456 Ki. P. 10,59 TKO 3,19
Velocità a mt. 25 = fps. 2.388 mts. 728 - En/c. J. 4.293 - kgm. 438 Ki. P. 10,38 TKO 3,12
Velocità a mt. 50 = fps. 2.316 mts. 706 - En/c. J. 4.037 - kgm. 412 Ki. P. 10,06 TKO 3,03
Velocità a mt. 100 = fps. 2.195 mts. 669 - En/c. J. 3.625 - kgm. 370 Ki. P. 9,54 TKO 2,87
Velocità a mt. 150 = fps. 2.073 mts. 632 - En/c. J. 3.235 - kgm. 330 Ki. P. 9,01 TKO 2,71
La palla Lapua Mega 285 grs. (18,5 grm) con 60 grani di polvere Vihtavouri N540 sviluppa:
Energia = 18,50: 1000 = 0,0185: 2 = 0,00925 x 469.225 (685x685)=4.340 Joules : 9,81=442 kgm.
Velocità a mt. 0 = fps. 2.247 mts. 685 - En/c. J. 4.340 - kgm. 442 Ki. P. 11,22 TKO 3,35
Velocità a mt. 25 = fps. 2.178 mts. 664 - En/c. J. 4.078 - kgm. 416 Ki. P. 10,88 TKO 3,25
Velocità a mt. 50 = fps. 2.113 mts. 644 - En/c. J. 3.836 - kgm. 391 Ki. P. 10,55 TKO 3,15
Velocità a mt. 100 = fps. 1.978 mts. 603 - En/c. J. 3.363 - kgm. 343 Ki. P. 9,88 TKO 2,95

Calibro 338 Winch. Mag.
Palla originale Winch. Partition Gold 250 grs. (con semiaut. Brow. Bar canna cm. 51)
Velocità effettiva delle Winchester Supreme con Palla Nosler Partition Gold da 250 grs.
Energia = 16,20:1000 = 0,01620 : 2 =0,00810x 632.025(795x795) = 5.119 Joules: 9,81= 522 kgm
Energia a mt. 0 = fps. 2608 mts. 795 - En. J. 5.119:9,81= kgm. 522 Ki.P. 10,52 TKO 3,15
Energia a mt. 25 = fps. 2.569 mts. 783 - En. J. 4.966:9,81= kgm. 506 Ki.P. 10,36 TKO 3,09
Energia a mt. 50 = fps. 2.530 mts. 771 - En. J. 4.815:9,81= kgm. 491 Ki.P. 10,21 TKO 2,99
Energia a mt. 100 = fps. 2.452 mts. 747 - En. J. 4.520:9,81= kgm. 461 Ki.P. 9,89 TKO 2,83
Energia a mt. 150 = fps. 2.347 mts. 714 - En. J. 4.129:9,81= kgm. 421 Ki.P. 9,46 TKO 2,74
Palla Swift A-Frame 275 grs. – 17,82 gr. cal. 338 W.M. - DS 0,344
(nella carabina Sabatti Rover 870 EDL- canna cm. 60)
Energia= 17,82:1000 = 0,01782: 2=0,00891x 613.089(783x783)= 5.463 Joules : 9,81 = 557 kgm
Velocità a mt. 0 = fps. 2.570 mts. 783 En/c. J. 5.463:9,81=kgm. 557 Ki.P. 11,42 TKO 3,41
Velocità a mt. 25 = fps. 2.518 mts. 768 En/c. J. 5.441:9,81=kgm. 555 Ki.P. 11,20 TKO 3,34
Velocità a mt. 50 = fps. 2.467 mts. 750 En/c. J. 5.330:9,81=kgm. 543 Ki.P. 10,94 TKO 3,28
Velocità a mt. 100 = fps. 2.364 mts. 721 En/c. J. 5.108:9,81=kgm. 521 Ki 10,52 TKO 3,14
Velocità a mt. 150 = fps. 2.262 mts. 689 En/c. J. 4.242:9,81=kgm. 432 Ki.P. 10,04 TKO 3,00

cal. 30,06 palla Lapua Mega 200 gr.
Velocità a mt. 0 = fps 2.460 mts. 795 - En./c. J. 3.892 - kgm. 397 Ki. P. 7,51 TKO 2,24
Velocità a mt. 25 = fps 2.543 mts. 775 - En./c. J. 3.785 - kgm. 385 Ki. P. 7,32 TKO 2,18
Velocità a mt. 50 = fps 2.477 mts. 755 - En./c. J. 3.678 - kgm. 375 Ki. P. 7,13 TKO 2,12
Velocità a mt. 100 = fps 2.274 mts. 693 - En./c. J. 3.108 - kgm. 317 Ki. P. 6,54 TKO 1,95

Notare le grandi differenze che ci sono nei valori di energia rilevate -Kilogrammetri, Killing Power ed indice di Taylor (TKO) - sia alla volata che alle varie distanze : i numeri parlano da soli.
Vorremo far notare un particolare molto interessante: i valori del cal. 9,3x62 nella nostra carabina semi automatica (canna lunga soltanto cm. 51 e con n. 4 tagli stabilizzatori sulla canna) indicano che la palla Swift A-Frame da 250 grani (16,2 grammi) alla distanza di metri 150 sviluppa energie cinetiche ecc. che il cal. 30,06 NON sviluppa neppure alla bocca con la sua palla più pesante da 200 grani. Questo è il motivo per il quale noi insistiamo sull’importanza di un diametro elevato del calibro in funzione della tipologia di selvatico perseguito, del peso e della densità sezionale della palla, che in ogni caso dev’essere bonderizzata, di costruzione complessa ed abbastanza dura senza “gavitare” quando raggiunge un selvatico robusto.

Innanzi tutto nei tiri brevi la palla morbida NON ferma l’animale coriaceo !
In particolare impiegando calibri velocissimi come il cal. 338 W.M. nei tiri brevi (0>60 mt.) o molto ravvicinati (0>30 mt.) soprattutto contro animali coriacei e pericolosi è obbligatorio utilizzare soltanto una palla dura, grossa e molto pesante (ma non blindata!) 250>275 grs.: diversamente, data l’altissima velocità d’impatto, una palla morbida si distrugge in superficie a contatto con la pelle setolosa e coriacea, non entra e non crea il danno che invece è assolutamente necessario per bloccare l’animale sul posto! La palla morbida crea soltanto un’inutile ampia ferita superficiale ma non penetra, non passa né il consistente strato adiposo di grasso e neppure le poderose fasce muscolari sottostanti, ovvero NON rompe proprio niente, non fa danni importanti con grave pericolo per il cacciatore !!
Inoltre è preferibile utilizzare una palla grossa, poco appuntita, dura e pesante bonderizzata ad espansione controllata rispetto ad una più leggera e veloce, perché il canale che si crea con la palla grossa all’interno del corpo è più largo (anche l’espansione, la deformazione e l’energia è superiore) e quindi il danno è maggiore !!!
La spiegazione è presto data: una palla (ammesso che nel suo percorso non trovi ostacoli quali rametti, frasche, steli di erba alta, ecc.) quando colpisce un robusto animale selvatico (e l’angolo di tiro è molto importante!) deve passare la pelle setolosa e coriacea, poi lo spesso strato di grasso adiposo ed inoltre fare scoppiare le poderose fasce muscolari sottostanti, rompere le ossa lunghe e robuste (spina dorsale, gabbia toracica, costole, sterno, vertebre, spalla ecc.), provocare l’esplosione delle masse (dei tessuti e dei liquidi) per ottenere quell’elevato “SHOCK” idrodinamico necessario BLOCCARE l’animale sul posto! ATTENZIONE: parliamo di BLOCCARE l’animale perché UCCIDERE è tutta un’altra storia ! Un lavoro arduo, molto difficile ed assai complesso che soltanto una palla abbastanza dura, di costruzione complessa e che mantenga tutto il suo peso può garantirci !!! Questo è in sintesi il motivo che ci obbliga utilizzare una palla molto dura ma NON BLINDATA perché la palla si deve aprire “a fungo” cedendo il massimo dell’energia posseduta all’interno del corpo dell’animale, e quindi non fare soltanto un “buco di passata” tipico delle palle blindate !! Con un “buco di passata” il selvatico ha due reazioni: o fugge (per morire chissà quando e dove) oppure ci assale immediatamente !! L’adulto assale sempre ... occhio !!
Spesso un solo colpo non ferma sul posto un grosso ungulato, soprattutto se in fuga ferito, spaventato o molto eccitato. NON sottovalutare mai la potenza e la resistenza alle ferite degli animali in queste situazioni perché sono sovraccarichi di adrenalina (il migliore ormone antishock !), NON sentono i colpi, NON hanno paura di niente e pertanto sono estremamente pericolosi perché se ci individuano possono caricarci decisi travolgerci seriamente intenzionati ucciderci poiché in quel momento noi rappresentiamo per loro una seria minaccia di grave pericolo, la peggiore per la loro incolumità !!!
Attenzione: la carica di un grosso Cinghiale (verro) di 250>300 kg. o di un Cervo maschio adulto infuriato di 300>350 kg. può essere ugualmente molto pericolosa !!! Anche un Capriolo maschio “messo alle strette” o senza di via di fuga è altrettanto pericoloso: a testa bassa ci può caricare cercando di aprirci la pancia con le sue corna !!

Il 1° colpo è Assolutamente il più Importante perché deve Bloccare l’animale sul posto, sempre accompagnato immediatamente da un 2° colpo che gli tolga la vitalità, soprattutto se questi animali pericolosi sono intenzionati caricarci: i tiri frontali sono sempre molto difficli ed impegnativi !!!

Ecco perché è indispensabile conoscere bene l’anatomia del corpo degli Ungulati che intendiamo perseguire.
Giorgio e Maria
 
Giorgio e Maria ......grazie!!! Bel post molto, molto ricco di spunti e riflessioni!!

Ne faccio una sola, per ora, perche sto' scrivendo col cellulare....

Piu che una riflessione è una domanda.....per sparare a prede di 50 kg di media (con rari casi di esemplari oltre i 100 kg e rarissimi oltre i 130...con max 150kg) a distanze brevi e medio brevi (nei 100 mt max).....che calibro utilizzereste?

Io se avessi la fortuna di cacciare le prede che hai descritto nell' ambiente da te descritto....userei i calibri che utilizzo tu!!!
​​​​​
 
Chiedo se qualcuno mi sappia spiegare senza formule che cosa è la densità sezionale di un proiettile. Mi rendo conto che l'argomento è ostico anche per i più preparati tecnici balistici, quindi se la mia richiesta cadrà nel vuoto non me la prenderò di certo.
setterman1
 
Ultima modifica:
Praticamente si divide il peso in grammi o grani per la lunghezza del proiettile? Ti ringrazio moltissimo per la volontà di delucidarmi ma debbo dirti che quando si parla di proiezioni, ecc cioè termini meramente tecnici affogo. Non sono andato lontano a scuola, anzi…
setterman1
 
Praticamente si divide il peso in grammi o grani per la lunghezza del proiettile? Ti ringrazio moltissimo per la volontà di delucidarmi ma debbo dirti che quando si parla di proiezioni, ecc cioè termini meramente tecnici affogo. Non sono andato lontano a scuola, anzi…
setterman1

Ciao setterman, in pratica e' il rapporto tra il peso e la sezione in cm. quadrati di un proiettile. Qui te lo spiegano con tanto di formuletta:
http://www.balisticaforense.it/2017/...del-proiettile
In parole povere, piu' e' alta la densita' sezionale e piu', la palla, tende a lavorare in profondita'.....se poi aggiungi diametro maggiore e peso e' molto meglio.
Un esempio lampante (con ottima densita' sezionale) e' il 6,5x55 Swedish che, a distanza di anni e con le sue palle piu' pesanti, ancora oggi, viene utilizzato in Svezia per la caccia all'alce...malgrado non sia un calibro esasperato o magnum.
Un saluto
Alberto

NB- l'articolo di tuo interesse lo trovi in fondo alla pagina [thumbsup.gif]
 
Ecco alcune informazioni attinenti la Densità Sezionale e calibri adatti per varie tipologie di selvatici, proprio in funzione della Densità Sezionale. Per Springer Toscano e Setterman: scusate se sono descrizioni un pò lunghe e "barbose", ma non troviamo un' altro modo: quello che noi sappiamo e le nostre esperienze ve le scriviamo ben volentieri. Purtroppo invece per interesse commerciale alcune Case produttrici di munizioni ecc. sono un pò "bugiardine" indicando valori che non corrispondono sempre alla realtà... oppure indicano valori per aver effettuato dei "Test" su armi con canne molto lunghe anche 66>70 cm., armi più da Poligono che non da caccia, perchè in genere il Cacciatore si porta appresso armi con canne più corte per un più facile brandeggio e peso limitato (sopratutto se deve camminare in montagna come noi). Per essere sicuri di avere munizioni adatte alla tipologia della propria arma, quando è possibile sarebbe molto meglio farsi "confezionare su misura" (come facciamo anche noi) le munizioni da persone affidabili, coscienziose, con tanta esperienza "balistica", perchè sembra impossibile ma ogni arma spara alla sua maniera preferendo palle di un tipo rispetto ad un'altro (leggere o pesanti, appuntite o arrotondate ecc.) per esprimere il meglio di loro stesse, avendo poi cura di utilizzare sempre lo stesso tipo di cartuccia (bossolo, innesco, polvere, palla, altezza, crimpatura ecc.) ! Per un'insieme di tantissimi motivi solamente un ricaricatore serio ed esperto vi può garantire i risultati sperati, e fatevi ricaricare ad esempio 200 cartucce al colpo tutte nello stesso momento (stesso grado di umidità) piuttosto che 50 oggi, 50 fra una settimana, 50 fra due settimane e così via. Le 200 fatte in blocco nello stesso giorno saranno tutte identiche nella precisione e nella resa, mentre le 50 di oggi e quelle fatte successivamente assolutamente MAI ! Il costo alla fine è uguale, ma resa e precisione .... ciao, buona notteee...... impossibile ! L'esperto ve lo confermerà ! E poi verificate la velocità con il cronografo alle varie distanze .
La Densità Sezionale è il rapporto fra peso e diametro della palla: un indice elevato di questo parametro corrisponde ad una migliore attitudine alla penetrazione ed è molto più importante della velocità: altresì conferisce alla palla una notevole stabilità nella traiettoria e nella resistenza durante la fase di attraversamento dell’aria, migliorando il coefficiente balistico (cioè la stabilità orizzontale della posizione della palla che non deve “gavitare” attorno a se stessa rischiando di rovesciarsi, ovvero di capovolgersi o peggio porsi di traverso, inficiando e compromettendo il risultato sperato). Questa caratteristica è molto importante nei calibri con tiri a lunga gittata (oltre 150 mt.) come con il cal. 338 W.M., mentre è pressoché insignificante nei tiri medi e brevi (0>100 mt.) come nel cal. 9,3x62 !
La densità sezionale (in misura Europea) di calcola dividendo il peso in grammi della palla per il quadrato del suo calibro.
Esempio: supponiamo di voler calcolare la Densità Sezionale di una palla Lapua Mega da 285 grani (pari a 18,47 grammi) nel cal. 9,3x62 (calibro effettivo mm. 9,30);
dividiamo grammi 18,47 : 86.490 (ottenuto dal quadrato del calibro 9,30 x 9,30) = 0,000021355069 = ovvero 0,214 è la Densità Sezionale (valore Europeo di questo proiettile).
Invece per calcolare la Densità Sezionale in misura Americana:
285: 86.490 (9,30 x 9,30)= D.S. 0.330 (questo è il valore americano della Densità Sezione)

Ai fini BALISTICI è molto importante considerare il valore del Coefficiente Balistico (CD) perché ne determina la precisione e la stabilità soprattutto nei tiri a lunga e lunghissima distanza, com’è tipico e necessario ad esempio utilizzando il cal. 6x62 F. ed il cal. 338 W.M. !
Invece ai fini pratici VENATORI è MOLTO più IMPORTANTE il valore della DENSITA’ SEZIONALE (DS) della palla perché ne determina la forza di penetrazione ed il grado di lesività necessaria per abbattere o per bloccare sul posto la carica di un robusto animale pericoloso (Stopping Power): per fermare un selvatico autentico più la palla è grossa e pesante e meglio è !!!!!

Jhon Howard “Pondoro” Taylor (1904>1969 a Londra - cacciatore Professionista d’avorio in Africa) ha sempre sostenuto e dimostrato che seguendo la sua teoria (indice di Taylor – TKO - ovvero più la palla è grossa e pesante e meglio è in quanto il diametro di sezione è molto più importante della velocità !) si ha sicuramente la migliore energia e potenza indispensabile per fermare e/o abbattere un selvatico autentico.

Calcolo della Densità Sezionale nel sistema metrico-decimale Europeo: dividere il peso del proiettile per il quadrato del suo calibro: esempio nel Cal. 9,3x62 con le palle Lapua Mega oppure Swiss CDP entrambe pesanti 285 gr. (grammi 18,5) = grammi 18,5 : 86,49 (valore ottenuto da 9,3x9,3=86,49) = 0,213897560 = 0,214 (valore di Densità Sezionale Europeo)
VALORI MINIMI di Densità Sezionale trasversale (D.S.) ed Energia cinetica necessari alla distanza di mt. 100 per abbattere alcuni selvatici utilizzando armi a palla: distinguo innanzitutto le categorie dei selvatici più comunemente perseguibili e poi le suddivido in n. 4 Classi di appartenenza per una consultazione più facile, pratica ed immediata:
1° Classe - piccola selvaggina - valore minimo americano DS da 0,157 fino a 0,218
ed Energia a mt. 100 = 120 kgm., adatta per selvatici, predatori o
nocivi con peso fino a kg. 30 tipo Gallo Cedrone, Volpi, Caprioli, Gatto selvatico, Cane ecc. Per questa selvaggina è necessario un proiettile che si espande o si frammenta molto rapidamente:
.224" (5.56mm) 55 grain, DS .157
.224" (5.56mm) 60 grain, DS .171
.224" (5.56mm) 68 grain, DS .194
.243" (.24) 58 grain, DS .140
.243" (.24) 80 grain, DS .194
.257" (.25) 87 grain, DS .188


2° Classe - selvaggina mediavalore minimo americano DS da 0,216 fino a 0,249
ed Energia a mt. 100 = 200 kgm., adatta per selvatici di struttura medio piccola con pelle relativamente sottile, ossatura e muscolatura non particolarmente dura, il cui peso può variare dai 25 ai 130 Kg., tipo Capriolo, Daino, Camoscio, Muflone, Cervi giovani, Stambecco, Lupo.
6 mm. Freres B.T. 90 grain DS .218 - D.S. Europa 0,162 (corrisponde al calibro americano .24)
6 mm. Freres E-Tip 90 grain, DS .216 - D.S. Europa 0,162 (corrisponde al calibro americano .24)
.243" (6mm) 95 grain, DS .230
.243" (6mm) 100 grain, DS .242
.257" (.25) 100 grain, DS .216
.257" (.25) 115 grain, DS .249
.264" (6.5mm) 120 grain, DS .247
.277" (.270) 130 grain, DS .242
.284" (7mm) 140 grain, DS .248
.308" (7.62mm) 150 grain, DS .226
.312" (.303) 150 grain, DS .220
.323" (8mm) 170 grain, DS .233
.338" (.338) 180 grain, DS .225
.358" (.35) 200 grain, DS .223
Nella tabella si vede che tutte le munizioni indicate hanno una densità sezionale superiore a .215 e la media è intorno a .230. Per questa classe gli USA (in particolare Winchester Ammunition Guide) suggeriscono pallottole ad espansione controllata come Federal Hi-Shok, Hornady Interlock, Nosler Ballistic Tip, Remington Core-Lokt, Sierra Pro-Hunter e GameKing, Speer Hot-Cor, Swift Sirocco e le Winchester Power Point…”

3° Classe - selvaggina grande pelle morbida - valore minimo americano DS da 0,261 a 0,344
ed Energia a mt. 100 (DS 0,261) = 250 kgm., adatta per selvatici di più grande struttura rispetto alla categoria precedente, dotati di pelle più spessa, tessuto muscolare più resistente e ossa grandi con pesi compresi tra i 130 ed i 550 kg. Quindi adatta (ma soltanto nei calibri medio-grossi a partire dal cal. 0.338 e con peso palla minimo dai 225 grani in su, oppure cal. 9,3x62 con palle da 270 gr. in su) per insidiare i più grossi selvatici europei tipo Cervi maschi adulti classe 4>5, grossi Cinghiali adulti, Alci, Orsi Bruni, Bisonti, oppure quelli americani (Cervo Wapiti, Orso nero, Grizzly, Kojak, Orso Bianco) e per molte specie di fauna Africana.
.264" (6.5mm) 140 grain, DS .287
.277" (.270) 140 grain, DS .261
.277" (.270) 150 grain, DS .279
.284" (7mm) 150 grain, DS .266
.284" (7mm) 154 grain, DS .273
.284" (7mm) 160 grain, DS .283
.308" (7.62mm) 180 grain, DS .271
.312" (.303) 180 grain, DS .266
.323" (8mm) 200 grain, DS .274
.338" (.338) 225 grain, DS .281
.338” (.338) 250 grain, DS .313
.338” (.338) 275 grain, DS .344
.358" (.35) 250 grain, DS .279 (cal. 358 Winc. e cal. 35 Whelen)
.366" (9.3mm) 250 grain, DS .267
.366" (9.3mm) 270 grain, DS .288 (cal. 9,3x62 e cal. 9,3x74R)
.366” (9,3mm) 285 grain, DS .304 (D.S. Europa 0,214)
.366” (9,3mm) 300 grain, DS .320 (D.S. Europa 0,225)
.375" (.375) 270 grain, DS .274
.458" (.45) 400 grain, DS .272
Nella tabella si vede che le pallottole hanno una DS superiore a .260 e molte superano il .270. Le pallottole sono progettate per avere una profonda capacità di penetrazione nel corpo del selvatico con un’espansione ritardata e controllata. Molto adatte sono le palle Barnes X-Bullet, Nosler Partition, Winchester Fail Safe e Partition Gold, Swift A-Frame, Federal Trophy Bonded Bear Claw, Hornady InterBond, Remington Core-Lokt Ultra, Speer Grand Slam e Woodleigh Weldcore. Nel calibro appropriato si sono rivelate molto soddisfacenti per parecchi anni le Remington Core-Lokt e le Winchester Silvertip (quelle con la punta in alluminio non più in produzione).
Un buon impianto balistico nella Classe 3° è certamente molto adatto al fine di perseguire tutti i selvatici presenti in Europa, ed a partire dal cal. 0,338 in su, anche quelli pericolosi.
Per la caccia della Classe 3 contro selvatici dalla pelle sottile (o spessa) ma con peso di oltre 320 kg. (tipo l’Alce, la Zebra ed il Kudu), e per i Predatori pericolosi (tipo Orso Nero, Puma, Orso Bruno 450 kg.), sono fortemente raccomandati i potenti fucili di calibro medio-grosso: per l’Orso Bruno, 450 kg., animale molto pericoloso e pelle spessa, è meglio considerare un margine di sicurezza superiore, ritenendo quindi che è preferibile fare un bel buco molto grosso con un proiettile bonderizzato, partizionato, con espansione omogenea, pesante almeno 250 grs., che abbia un valore minimo americano DS di almeno 0,270 oppure superiore, con l’Energia minima stimata di almeno 310 kgm. (3. 237 Joules) a mt. 100 ed una velocità di almeno 1900 ftp (580 mts) all’impatto, sviluppando un valore di Ki.P. 10,0 e TKO 3,0 !!!
….. e tiri vicini max. 70 mt. ! Più un selvatico è pericoloso e più da vicino gli si spara, soprattutto per non sbagliarlo con il 1° colpo, il più importante ! Da vicino è più grande, più difficile da sbagliare, si distingue meglio dove colpire, ci sono meno ostacoli “nascosti” e con maggior potenza balistica !!

4° Classe - selvaggina grande pelle dura valore minimo americano oltre DS 0,300
ed Energia a mt. 100 (DS 0,214) = 306 kgm. (selvaggina peso
fino a kg. 5500)
In questa classe rientrano essenzialmente i grossi selvatici africani (i 5 Grandi Africani sono: Bufalo del Capo, Rinoceronte, Elefante, Leone e Leopardo) oltre ad altri capi “pesanti” come il Bufalo d’acqua asiatico e il Bisonte americano. Alcuni di questi capi possono oscillare come peso tra i 454 kg. ed i 5.440 kg. (elefante Africano): in Europa il valore D.S. 288>300 è ottimo contro i grandi Orsi Bruni in Romania, gli Alci e gli Orsi Bianchi Polari.
.312" (.303) 215 grain, DS .316
.323" (8mm) 220 grain, DS .301
.338" (.338) 250 grain, DS .313
.363" (9.22mm) 286 grain, DS .304
.363" (9.22mm) 300 grain, DS .320
.366" (9.3mm) 250 grain, DS .267
.366" (9.3mm) 270 grain, DS .288
.366” (9,3mm) 285 grain, DS .304 (D.S. Europa 0,214) NO contro i 5 Grandi Africani !
.366” (9,3mm) 300 grain, DS .320 (D.S. Europa 0,225) NO contro i 5 Grandi Africani !
.375" (.375) 300 grain, DS .305
.416" (.416) 400 grain, DS .330
.458" (.45) 500 grain, DS .341
La D.S. di un proiettile Lapua Mega da 285 grani nel cal. 9,3 millimetri (0,363 ") è di 0,304 (mentre è di 0,320 la D.S. della Swift A-Frame da 300 grani); la D.S. di un proiettile da 250 grani Nosler Partition Gold) nel cal.0,338 è di 0,313, la DS di un proiettile da 275 grani (Swift A-Frame) nel cal. 0,338 è di 0,344 che sono valori ragionevoli per questi calibri medio-grossi !!
Nel caso di sparare a selvatici della Classe 4 con la pelle dura o molto spessa e con peso di oltre 300 kg. (tipo l’Alce, la Zebra ed il Kudu) e per i Predatori pericolosi (tipo Orso Nero, Puma, Orso Bruno) sono fortemente raccomandati i potenti fucili di calibro medio-grosso:
come per la Classe 3 ma aumentando la Densità Sezionale Ki.P. 10,0 e TKO 3,0 !!! ….. e ridurre la distanza !!!
Per il cal. 0.338 Winc. Mag., qualora possibile, mettere le cartucce nel serbatoio in modo progressivo: ovvero contro animali di peso medio a pelle tenera (come Lupo e Cinghialotti 50>70 kg.) mettere per prima una cartuccia pesante “morbida” ma con ottimo potere d’arresto tipo Hornady Interlock 286 grs. (oppure le splendide Nosler Accubond, Ballistic Tip, Winchester Ballistic Silvertip, Power Point, Swift Scirocco) da sparare sulla carne in tiri “puliti” senza ostacoli: poi inserire palle pesanti a deformazione controllata che penetrano senza deformarsi eccessivamente, ottime per il cal. 338 W.M. le Nosler Partition Gold 250 gr., Fale Safe 230 gr., Swift A-Frame 275 gr.. Per il cal. 9,3x62 tipo Lapua Mega 285 grs., CDP 285 grs, RWS Evolution 291 grs., RWS TUG 293 grs., Swift A-Frame 300 grs., palle che per “lavorare” bene devono impattare contro bersagli di una certa consistenza (muscolatura, ossa, altrimenti non subiscono sostanziali modifiche del profilo a descapito del potere invalidante: palle che “sfrascano” bene nel bosco.

Come fare ad aumentare la penetrazione del 30.06? Semplice: basandoci sul valore di DS, si deve aumentare il peso di palla.
Considerazione: se devo comperare un’arma per poi pensare che devo aumentare il peso di una palla (come ad esempio nel cal. 30,06) per avere una maggiore penetrazione necessaria per abbattere selvatici robusti, resistenti o peggio pericolosi è meglio che fin da subito mi oriento su di un calibro più grosso e quindi prendo il 9,3x62, che ha lo stesso bossolo ma con il colletto più largo per fare entrare una palla molto più pesante e ben più larga di sezione oltre ad possedere maggior dose di polvere. La differenza ? E’ proprio tutta un’altra storia perché la differenza di potenza (il famoso Killing Power e il TKO) sono come “dal giorno alla notte” ! Tanto per ridere, un esempio sciocco: diciamo che il risultato e pressappoco come se con la stessa “fionda con elastici” invece di lanciare sassi lanciassimo mattoni ! Quando ci arrivano addosso sentiamo la differenza…..
Lo stesso è la differenza fra il cal. 30,06 ed il cal. 9,3x62 (oppure x 74R): e’ molto più elevata l’energia cinetica (Kgm), ma quand’anche questa fosse in parità il foro d’ingresso (e quindi già un danno maggiore nel corpo del selvatico) il Killing Power ed il TKO sono tanto ma davvero tanto diversi, e sono quelli che fermano e buttano giù il selvatico !

INDICE di TAYLOR - TKO
L’indice TKO prende in considerazione tre valori: la velocità del proiettile (espressa in FPS), il peso della palla (espresso in grani), il diametro della palla (espresso in pollici), il prodotto tra questi tre valori va poi diviso per 7000.
Per il calcolo dell’energia cinetica di un proiettile, si prendono in considerazione la velocità al quadrato della palla (espressa in metri al secondo) ed il peso del proiettile (espresso in KG): il valore ottenuto si dividerà per due.
Calcolo di Energia Cinetica (kgm) di una palla Lapua Mega 285 grani (18,5 grammi):
Energia = 18,5:1000= 0,01850: 2 =0,00925 x 444.889 (667x667) = 4.115 joules : 9,81 = 420 kgm.
Palla Lapua Mega da 285 grani (18,47 gr.) C.B. 0.339 e D.S. 0.214 EU. // D.S. 0.304 A.
285 : 15,432 = grammi 18,469 = grammi 18,47 = 18,5 grammi
La “Lapua Mega 285 gr.” è una palla ottima nei tiri brevi o ravvicinati perché essendo “bonderizzata” è abbastanza dura, con una buona espansione, pertanto affidabile contro qualsiasi grosso animale anche pericoloso come l’Orso Bruno (solo Collo, Cuore e Polmoni).
Questa palla, come la RWS Evolution 291 grs., è ottima per tiri sulla carne, muscoli ed ossa del Cinghiale: invece NON è adatta sulle Ossa lunghe ed importanti (Spina Dorsale, Spalla, Omero) dell’ORSO !! Per lui ottime solamente le palle dure Swift A-Frame 250>300 grani !
Calcolo della potenza delle palle cal. 9,3x62 seguendo l’indice di Taylor – TKO - (ovvero più è grossa e pesante e meglio è: il diametro della sezione è molto più importante della velocità)
Esempio: palla Swift A-Frame da 300 grs. Velocità alla Volata 643 mt.s. (= fps 2110) nel calibro 9,3x62 (0,366)
TKO = 300 x 2110 x 0,366 = 231.678 : 7.000 = 3,3
Questa palla Swift A-Frame 300 gr. caricata con 56 grs. di polvere Vihtavouri N 540 sviluppa alla volata Kgm. 411 ed un Killing Power 11,00.
In bocca al Lupo ! Giorgio e Maria
 
Per Springer Toscano: per la scelta del calibro dipende molto dall'ambiente (boschivo?), periodo di utilizzo (estate, inverno ?), angolo di tiro ecc. ecc. oltre che la "qualità" del selvatico (rilassato. nervoso, nel periodo riproduttivo, ferito, arrabbiato ecc. ecc.): nei tiri brevi liberi da ostacoli contro Cinghiali pesanti anche 80 kg. il cal. 30,06 fa un buon lavoro a condizione di utilizzare palle "bonderizzate" molto pesanti (200 gr.) di costruzione complessa con la punta arrotondata, ovvero NON appuntita perchè in alcuni casi fra pelo, cotenna, grasso sottostante ecc. la "pelle" e la muscolatura del Cinghiale sono molto più resistenti di quanto crediamo, ovvero "tradotto" diciamo che la palla rischia di fare sì un grave danno esterno ma non entrare per rompere parti importanti e bloccare il selvatico che va via.... o ti assale ! Per evitare tutto questo noi abbracciamo il 9,3 x 62 che è un "tutto fare" (ma ci sono anche altri calibri "tosti" da bosco se non hai esigenze di tiri lunghi, ad esempio ottimo anche il 444 Marlin, il vecchio calibro 8x57 (se ben caricato con inneschi adeguati, buone dosi di polvere e con la palla giusta è davvero micidiale nei tiri brevi in bosco, ovvero entro i 50 mt.!) e tanti altri della classe 0,350. In poche parole: molto meglio vai dagli 8 mm. in su ed il "su" non è mai abbastanza, dipende dalle situazioni ! Ti allego alcuni appunti attinenti alcune palle che noi utilizziamo (nel cal. 9,3x62 - carabina Brow. Bar Long Trac con canna lunga cm, 51 e provvista di n. 4 "tagli in prossimità della volata) che ti indicano come calcolare le varie potenze di chilogrammetri, Kipping Power e TKO.
In bocca al Lupo. Giorgio e Maria

Calcolo della potenza delle palle cal. 9,3x62 seguendo l’indice di Taylor – TKO - (ovvero più è grossa e pesante e meglio è: il diametro della sezione è molto più importante della velocità): ecco qui sotto un’esempio con la palla Swift A-Frame da 300 grs. (19,44 gr.) nel cal. 9,3x62 (0,366) che sulle nostre armi Brow. Bar Long Trac (canna lunga cm. 51) alla Volata indica la velocità di 643 mts (=fps 2110):
TKO = 300 x 2110 x 0,366 = 231.678 : 7.000 = 3,3
Questa palla Swift A-Frame 300 gr. caricata con 56 grs. di polvere Vihtavouri N 540 e con
inneschi CCI Magnum Large Rifle sviluppa alla volata Kgm. 411 ed un Killing Power 11,00.

Invece la stessa palla caricata con 58 grs. di polvere Vihtavouri N 540 che alla Volata indica la velocità di mts. 660 (fps 2165), esprime i seguenti valori:
Kgm. 432 - Killing Power 11,36 - TKO 3,4

Ecco qui sotto come sono stati calcolati i valori rilevati con il cronografo situato a mt. 2 esatti dalla bocca della canna, ma che per comodità di linguaggio diciamo “alla Volata della canna” ed inerenti le varie tipologie di potenza (Kgm. Ki.P TKO):

Calcolo del valore di TKO:
300 x 2165 x 0,366 = 237.717 : 7000 = 3,3959 ovvero = 3,4 questo è il valore di TKO
Kgm. 432 ed un Killing Power 11,36 (sempre alla Volata della canna).

Calcolo del valore di Energia Cinetica (kgm.) con 58 grs di polveve Vihtavouri N 540 e con gli stessi inneschi CCI Magnum Large Rifle
19,44:1000=0,01944:2= 0,00972 x 435.600 (660x660) = 4.234 joules : 9,81 = 431,60 = 432 kgm.

Calcolo del valore di Killing Power (alla volata dell’arma) con 58 grs. di polvere:
velocità proiettile alla bocca 660 mts. x peso palla grammi 19,44 x diametro calibro in mm. 9,30 = 660 x 19,44 x 9,30 = 117.873: 3.500 (coefficiente fisso) = 33,68 : 3 = 11,36 K.P. questo (11,36) è il grado di Killing Power alla Volata della canna.
 
ad esempio nel cal. 30,06) per avere una maggiore penetrazione necessaria per abbattere selvatici robusti, resistenti o peggio pericolosi è meglio che fin da subito mi oriento su di un calibro più grosso e quindi prendo il 9,3x62, che ha lo stesso bossolo ma con il colletto più largo per fare entrare una palla molto più pesante e ben più larga di sezione oltre ad possedere maggior dose di polvere.
Come possa starci più polvere nello stesso bossolo, non saprei......

Come fare ad aumentare la penetrazione del 30.06? Semplice: basandoci sul valore di DS, si deve aumentare il peso di palla.
Forse è sufficiente utilizzare una palla un po' più dura.....

Tanto per ridere, un esempio sciocco: diciamo che il risultato e pressappoco come se con la stessa “fionda con elastici” invece di lanciare sassi lanciassimo mattoni ! Quando ci arrivano addosso sentiamo la differenza….. [/B]
Se il mattone arriva alla stessa velocità della pietra, ma con la stessa fionda e lo stesso elastico la vedo dura (9,3x62 mattone - 30-06 pietra).
E qui si potrebbe parlare di shock idrodinamico il cui valore è tanto maggiore quanto più elevata è la velocità.

Da decenni si pensa che con dei calcoli teorici si possa trovare il calibro perfetto ma ad oggi, aimhè, non si è arrivati ancora a nulla.
Maggior esito ha dato la creazione di palle con "finezze" e/o materiali inutilizzati decenni fa, i più famosi PH africani ad esempio, utilizzavano solo proiettili soft point e blindati.
La diatriba, mai risolta, fra peso e velocità esiste anche nelle armi corte: 45ACP vs 9mm.
L'unica certezza che accomuna tutti è che occorre precisione e con essa quasi si azzerano i discorsi sui calibri (non è un caso se con il 6,5 sono state abbattute più alci che con tutti gli altri calibri messi insieme, ad esempio).
 
Il bossolo che "calibra" tanto il cal. 30,06 quanto il cal. 9,3x62 (la differenza sta nel colletto e nell'angolo di raccordo) può contenere quantità di polveri più elevate rispetto lo standard e tipologie ben diverse fra loro proprio in funzione del calibro per il quale sono destinate: ovvero ci sono calibri che male sopportano gli aumenti di pressione, altri invece che li tollerano bene senza tanti problemi, idem per quanto riguarda gli inneschi. Ci sono polveri più voluminose ed altre invece più dense ed è proprio questo il motivo della differenza di capacità all'interno dello stesso bossolo in funzione del calibro ma anche del tipo di palla utilizzata, un discorso di balistica così tanto lungo e complesso (talvolta anche un pò contorto) che dovremo scrivere fittamente pagine su pagine per tentare di spiegare l'evolversi teorico della dinamica, trasportata ed applicata poi realmente sul "campo" senza pericolo d'incorrere in equivochi o malintesi. Noi siamo semplici appassionati Cacciatori come voi, soltanto che in testa abbiamo anche il "pallino" della balistica applicata (sempre piaciuta per puro diletto e cultura personale) perchè così ce l'hanno insegnata persone "pazienti" con buona esperienza a decorrere dagli anni '65>'66. Poi nel corso degli anni successivi per la mia "sete di sapere e di approfondimento" (come tanti) mi sono sempre più avvicinato a questo "settore" appoggiandomi con umiltà all'aiuto di Professionisti e Cacciatori che mi hanno trasmesso le loro prove e le loro esperienze che con il passare degli anni ho fatto mie. Ad un certo punto non mi bastavano più libri, manoscritti, disegni, fotografie e filmati, ho iniziato frequentare Circoli, riunioni con dibattiti, manifestazioni di di settore, Fiere sia in Italia che all'estero ecc. Poichè in questo settore io in particolare sono sempre stato una specie "San Tommaso..." ho voluto molte volte accertarmi che la teoria "applicata" funzionasse davvero e quindi verificare personalmente che i risultati sarebbero stati poi davvero quelli recitati. Dal anni 1977 al 1996 ho avuto la fortuna di conoscere (grazie ad un leggero scontro fra barche nel'estate 1976 dentro il porto di Peschiera sul lago di Garda) un attempato Cacciatore Bavarese (che poi diventerà il mio più grande amico ed istruttore nella caccia a palla) il quale mi ha insegnato come riconoscere, tracciare e cacciare ungulati (estate e inverno) in una riserva privata in Baviera di circa 3500 ettari a ridosso del confine con l'Austria (eravamo in 2 soci + il Guardia Caccia ed il Veterinario (questo conosceva bene Pondoro Taylor perchè molti anni addietro lo aveva accompagnato in alcuni suoi Safari in Africa, quindi un Veterinario con tantissima esperienza balistica), cacciavamo principalmente Cervi e Caprioli.... e talvolta in guerra con gli agricoltori locali per i danni che questi ungulati arrecavano ad alcune colture..), ed un'altra sempre nostra in Stiria (4370 ettari poco lontano da Graz) dove cacciavamo anche i Cinghiali. Questi soci (persone squisite molto corrette, vere enciclopedie ambulanti che grazie alla loro ampia disponibilità economica cacciavano spesso sia in Africa che in Nord America, rispettavano alla lettera l'etica venatoria -Tedeschi!- cascasse il mondo.....) mi hanno insegnato di tutto e di più, quello che non ho mai trovato sui libri di balistica e/o di caccia. Lì ho iniziato utilizzare i calibri 30,06, 7x57 Mauser, 7 mm. Vom Hofe, 300 Winc. Mag., 300 Weatherby Mag., 8x68 S., 338 Winc. Mag., 9,3x62, 9,3x64, 9,3x74R, 358 Norma Mag., 375 HH, provando addirittura un colpo (l'unico per fortuna!) di 416 Rigby : erano le loro armi, e d'altra parte anche loro erano di costituzione molto solida, dei "Mandingo" sui 130>150 kg., veri "armadi" corazzati ! Poi di teoria nel settore balistico mi hanno fatto per anni (ripeto per anni) una testa come un mongolfiera confidandomi tutte le loro esperienze (vicissitudini positive e negative, prove, esperimenti, pazzie.... mi ricordo di tiri su piante nel bosco diametro circa 20 cm. per vedere il trapasso e l'effetto della palla su un maiale da circa 80 kg. legato e bloccato in piedi dietro un paio di metri, altre su conigli ed anitre per vedere l'effetto di palle perforanti e/o espansive... tirare su pacchi di agende telefoniche, buttar giù porzioni di vecchi muri di fabbricati abbandonati a forza di colpi di carabina per "provare" la tipologia di alcune palle ed evidenziare così qual'era quella con maggior potenza ed affidabilità.... fatti che non si dimenticano tanto in fretta..... il grosso calibro rimane sempre un "Signore"..... Frutto sia di queste esperienze che di altre avvenute successivamente, anche qui in Romania, noi riteniamo che è sempre quanto mai utile avere in mano un'impianto balistico con resa superiore alla necessità effettiva, perchè non si mai in quale brutta situazione ci possiamo trovare un giorno, e guarda caso quelle peggiori capitano sempre quando meno ce lo aspettiamo... allora non facciamoci trovare impreparati. Con un calibro "grosso" , sopratutto se l'ambiente è boschivo o in presenza di ostacoli con selvatici autentici anche di buona stazza magari sovraccarichi di adrenalina (fintanto che non lo vediamo non sappiamo cosa ci viene contro...), affrontiamo sempre di tutto concentrandoci solamente sulla precisione del tiro, non pensando minimamente sulla possibile efficacia del colpo o, peggio, sulla nostra incolumità! Non esiste proprio ... non deve mai esistere un tale pensiero durante l'azione di caccia, tanto più se cacciamo da soli oppure se ci troviamo molto lontani dal nostro "collega" più vicino.... Maria ed io pensiamo sempre che in questi frangenti dobbiamo cavarcela da soli.... anche e particolarmente quando le cose non vanno proprio per il verso giusto e prendono una brutta piega........... senza farci mai prendere dal panico..... Pur comunque nel massimo rispetto delle opinioni altrui, questa è la nostra. Giorgio e Maria
 

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