monolitica in rame puro Tsx èDa noi si trovano le "Hog Hammers," fatte apposta per i suidi. Non so se le vendano anche da voi. Io le ho provate in uno dei miei AR15, e le ho trovate molto precise.
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monolitica in rame puro Tsx èDa noi si trovano le "Hog Hammers," fatte apposta per i suidi. Non so se le vendano anche da voi. Io le ho provate in uno dei miei AR15, e le ho trovate molto precise.
Giusto. Palle da 62 grani. Il mio AR15 con passo di rigatura 1:7" le stabilizza benissimo e la precisione e' eccellente. Ma ovviamente l'accoppiamento di ogni fucile con una determinata cartuccia e' quasi sempre un caso a se' stante. Puo' essere che in un fucile con passo di rigatura o "leade" diversi dia peggiori risultati. Quindi passare ad una nuova munizione e' comm'accattare 'nu mellone (cocomero). Puo' iesci' russo, o puo' iesci' janco. Si nunn' 'o tagli nunn' 'o sai comm'e'... E con le munizioni si deve provarle con panca, sacchetti di sabbia, e bersagli.monolitica in rame puro Tsx è
Qualsiasi calibro per essere efficiente deve essere impiegato nel modo più appropriato. Tirare da un determinato punto, in particolare scomodo per imbracciare correttamente la carabina, in un determinato ambiente, a una determinata distanza, in una determinata zona del cinghiale per un perfetto piazzamento del colpo, il 223 è meno, ma molto meno, penalizzato di una qualsiasi grosso calibro. Parlo di tiri fatti al buio, senza strumenti notturni, a una distanza di 30/40 metri su pastura. Sto parlando di un prelievo "corretto e conveniente". Se invece si vuole tirare sulla macchia più nera del buio, con qualsiasi gradazione di buio, in questo caso più grosso è il calibro meglio è. Con questo non vuol dire assolutamente che il grosso calibro è più conveniente del piccolo. Ogni tecnica di prelievo ha bisogno dell'attrezzo giusto, ovvi che per usare qualsiasi attrezzo ci vuole pratica ed esperienza. Secondo me il 223 o il 222 non dovrebbe mai mancare a chi fa caccia di selezione al capriolo e al cinghiale. Ripeto il 223 o il 222 non sono assolutamente calibri limitati se utilizzati nel modo giusto. Accattatavil.può pure uscire rosso u malune te acqua, ma resta un calibro insufficiente a meno di perfetto piazzamento a cervello/cervicale.
Ovvero un modo aggiuntivo per darsi un handicap.
Il calibro va scelto in base all'impiego, ovvio che di notte, senza visore, alcune sere bisogna rinunciare a fare selezione, in altre si potrebbe rinunciare al tiro per altri motivi. Però quando parte il colpo il cinghiale rimane su punto dello sparo. A me interessa solo la zona della testa.È un calibro che non porterei al cinghiale perché mi vincola soltanto a tiri (possibilmente) brevi e chirurgici ad animali in pastura tranquilli.
che vorrebbe dire ? Che è un pistola chi lo usa ?"Use enough gun..." (Robert Ruark)
Lo hai tirato in testa? A che distanza?Ciao nelle mani giuste il 223rem ti fà divertire,poi giustamente con le ricaricate tiene una marcia in più. Nella mia rugher predator mi trovo benissimo con le Sierra hpbt 69gr e 25gr di n140.
No dai, stai scherzando?Vicino 70 mt.ma o abbattimenti sui poco meno di 150 mt telemetrati collo spalla orecchio tutti bloccati sul posto e la precisione del calibro con una buona potenza che stupisce sempre.certo in zone lunghe porto il 308win. Lo so tu li spari dall altana.fra poco anch'io mi sto organizzando con un iveco con grù e cestello da 10mt di altezza sarà uno spettacolo.
Ruark era, a parte uno scrittore ("Qualcosa che Vale" e tanti altri libri), un cacciatore di caccia grossa africana. Per "gun" intendeva "fucile" e la citazione significa che bisogna usare un fucile abbastanza grosso per il tipo di selvaggina alla quale lo si spara. Il .223 lo vedo per il capriolo. Per il cinghiale no. Per i nostri maiali inselvatichiti, che spesso e volentieri si lasciano morti o morenti per i coyotes, il .223 andrebbe anche bene, specialmente quando si spara ad un branco con il termale ed il silenziatore ed un fucile semiautomatico. La mancanza di rinculo e l'ingente capacita' dei caricatori (30 colpi) ti permettono di fare stragi perche' i maialacci non sanno da dove vengono le palle e corrono da tutte le parti, anche verso il cacciatore. Prima che qualcuno si arrampichi sul piedistallo della cosiddetta etica venatoria, specifico che da noi i cinghiomaiali sono come le locuste e le cornacchie e sono dannosissimi a raccolti, prati ed animali selvaticia utoctoni al punto che vengono intrappolati a branchi e giustiziati e poi spesso seppelliti o bruciati. Comunque le opinioni sono, si dice da noi, come l'orifizio anale. Ognuno ne ha uno e non sono tutti uguali. Io sono un maniaco del calibro grosso ed esuberante (sparo il .338 WM ai piccoli cervi codabianca del Sud e sparavo con lo stesso calibro agli ancora piu' piccoli Sitka codanera dell'Alaska) Di .223 ne ho quattro, tre AR 15's, e un Ruger Mini-14.Ranch Rifle. Uno degi AR 15's l'ho convertito al .50 Beowulf sostituendo l'upper cal. 50 a quello in .223. Il .223 E' un ottimo calibro per difesa personale (contro animali nocivi bipedi) e perl'eliminazione di quelli quadrupedi (coyotes, cinghiomaiali) non destinati alla tavola.Usa abbastanza pistola.
che vorrebbe dire ? Che è un pistola chi lo usa ?![]()
Impatto sul sistema nervoso centrale, abbattimento immediato. Un po' piu' in basso nel collo, cinghiale perduto ma destinato a morire. Finche' si coglie nel punto giusto, tutto bene. Tre pollici dal punto giusto, non buono, ma ancora buono con un calibro maggiore. A Kodiak una volta ho sparato nel collo ad un cervo a cinque metri da me appena prima che si buttasse giu' in uno sprofondo con cespugli alti due metri. A causa della vicinanza il reticolo puntava sull'osso del collo ma la volata puntava piu' in basso, mancando del tutto l'osso del collo e colpendolo nei muscoli sottostanti, nella trachea, e nelle arterie, praticamente sgozzandolo. Per la fretta di sparare puo' essere pure che abbia strapponato il grilletto abbassando ulteriormente il tiro. Il cervo crollo', paralizzato. La palla era del .338 WM. Sarebbe caduto sul posto con un .223? Non lo so di sicuro ma non lo credo troppo. Non dico che in condizioni ottimali il .223 mon e' letale. Ma in tanti anni di caccia a grossi animali ti posso assicurare che le condizioni ottimali non sono troppo frequenti. Se sei coscienzioso e rinunci al tiro quando non lo sono, benissimo. Ma quanti sono cosi' coscienziosi? Quanti azzerano perfettamente l'ottica? Quanti sono ottimi tiratori? Il .223 non e' da tutti, e non creiamo false illusioni nelle nuove leve che farebbero meglio ad usare un'arma piu' potente.Confermo la sorprendente efficacia di questa piccola peste.
Ultimamente.... due cinghiali, uno di 83 kg tirato a 100 mt esatti e uno di circa 40 kg tirato a 202 mt.
Entrambi presi nel collo e.... entrambi fulminati sul posto.
E io che non gli avevo fiducia sul cinghiale
Portare le proprie esperienze non c'entrano con le illusioni. Non sono qui a ascrivere per ingannare nessuno, ne tantomeno le nuove leve. A caccia ognuno deve fare affidamento su se stesso e non su quello che si legge dai libri o dai forum. Tenuto conto di tutto, per me il calibro più adatto per prelevare un cinghiale in caccia di selezione in maniera "corretta e conveniente" è il 223.Quanti sono ottimi tiratori? Il .223 non e' da tutti, e non creiamo false illusioni nelle nuove leve che farebbero meglio ad usare un'arma piu' potente.