dall'alto della nostra amicizia e della considerazione che nutro per te e per quello che fai, ti dico, hai ragione, ma il mio come quello di altri vuol essere un atto di protesta, consapevoli che divisi non si va da nessuna parte, ma anche stufi di essere presi in giro da chi continua oggettivamente a portare avanti solo i propri interessi di bottega e di "cadrega" (poltrona).
Il discorso è certo rivolto alle AAVV in generale, sapendo che alcuni, ahimè pochi, soggetti lavorano veramente per la nostra causa.
Mi spiace, ma come tu mi insegni, gli esempi di questa mal gestione della politica venatoria italiana si sprecano, sappiamo benissimo come, fingendo di fare i nostri interessi e nel contempo strizzando l'occhio anche ad anticaccoia, hanno ridotto la caccia in Italia, non sapendo contrapporsi ai nostri nemici. Fin tanto che non ci sarà una reale, effettiva, visibile, concreta, inversione di tendenza, la mia adesione non l'avranno più.
Nel mio piccolo continuerò a lavorare per la caccia, nell'ambito della mia sezione comunale che anche sotto la mia spinta, ha rivisto il proprio statuto e si è svincolata dall'appartenenza a qualsiasi AAVV.
Maurizio