Tavolo delle regioni: come stanno esattamente le cose
13/07/2011
Cerchiamo di fare sintesi e chiarezza definitiva in merito alla posizione delle Associazioni venatorie aderenti al Coordinamento di FACE Italia (ANLC, ANUUMigratoristi, Enalcaccia e FIDC) rispetto alla questione calendari venatori affrontata al Tavolo delle Regioni coordinato dall’Assessore Dario Stefano. ANLC, ANUUMigratoristi, Enalcaccia e FIDC hanno portato al Tavolo delle Regioni un contributo serio, scientificamente e giuridicamente ineccepibile, considerando e rispettando pienamente i limiti attualmente posti dai dati scientifici di riferimento a livello comunitario per il nostro Paese (i famosi K.C. del documento Ornis) ed anche le disposizioni della Direttiva Uccelli e della sua Guida interpretativa, nonché le disposizioni della L. n. 157/92 per quanto attiene a ruoli e competenze dello Stato, delle Regioni e dell’ISPRA nell’emanazione dei calendari venatori. Si è inoltre ribadita la nostra totale contrarietà alle indicazioni ulteriormente ed inutilmente restrittive contenute nelle così dette “linee guida” fornite lo scorso anno dall’ISPRA (sulle quali a suo tempo fornimmo un preciso documento di analisi e controdeduzione) sottolineando innanzitutto che tali linee guida non risultano in alcun modo vincolanti per le Regioni che possono pubblicare i loro calendari venatori senza richiedere alcun parere preventivo a detto Istituto, fatta eccezione per i casi in cui si vogliano modificare i termini temporali stabiliti per il prelievo venatorio dal comma 1 dell’art. 18 della L. n. 157/92, anticipando l’apertura o posticipando la chiusura ad alcune specie nel rispetto dei K.C. di riferimento e di quanto stabilito dall’art. 18, comma 2 della stessa Legge n. 157/92 così come modificato dall’art. 42 della Legge Comunitaria 2009. Il documento che è stato “diramato” da Tavolo delle Regioni, oltre a non tener in alcun conto le nostre posizioni e proposte documentali, propone invece impostazioni penalizzanti e inutilmente restrittive, con date di apertura e chiusura per specie e modalità di esercizio venatorio che, ancora una volta, ribadiamo non essere state condivise da nessuna Associazione venatoria aderente a FACE Italia. Anzi, come da noi espressamente richiesto, il Tavolo delle Regioni prima di ufficializzare qualsiasi documento avrebbe dovuto sottoporlo all’attenzione di tutte le componenti rappresentate al Tavolo ed ottenerne la validazione con sottoscrizione dello stesso, cosa che non è mai avvenuta. Per noi, quindi, oggi valgono unicamente i contenuti delle nostre proposte documentali che sono state presentate al Tavolo, mentre nessun altro documento è da noi condiviso e riconosciuto. E per questo abbiamo invitato nuovamente l’Assessore Stefano a formalizzare pubblicamente il ritiro del documento circolato senza la nostra condivisione ed autorizzazione.
13/07/2011
Cerchiamo di fare sintesi e chiarezza definitiva in merito alla posizione delle Associazioni venatorie aderenti al Coordinamento di FACE Italia (ANLC, ANUUMigratoristi, Enalcaccia e FIDC) rispetto alla questione calendari venatori affrontata al Tavolo delle Regioni coordinato dall’Assessore Dario Stefano. ANLC, ANUUMigratoristi, Enalcaccia e FIDC hanno portato al Tavolo delle Regioni un contributo serio, scientificamente e giuridicamente ineccepibile, considerando e rispettando pienamente i limiti attualmente posti dai dati scientifici di riferimento a livello comunitario per il nostro Paese (i famosi K.C. del documento Ornis) ed anche le disposizioni della Direttiva Uccelli e della sua Guida interpretativa, nonché le disposizioni della L. n. 157/92 per quanto attiene a ruoli e competenze dello Stato, delle Regioni e dell’ISPRA nell’emanazione dei calendari venatori. Si è inoltre ribadita la nostra totale contrarietà alle indicazioni ulteriormente ed inutilmente restrittive contenute nelle così dette “linee guida” fornite lo scorso anno dall’ISPRA (sulle quali a suo tempo fornimmo un preciso documento di analisi e controdeduzione) sottolineando innanzitutto che tali linee guida non risultano in alcun modo vincolanti per le Regioni che possono pubblicare i loro calendari venatori senza richiedere alcun parere preventivo a detto Istituto, fatta eccezione per i casi in cui si vogliano modificare i termini temporali stabiliti per il prelievo venatorio dal comma 1 dell’art. 18 della L. n. 157/92, anticipando l’apertura o posticipando la chiusura ad alcune specie nel rispetto dei K.C. di riferimento e di quanto stabilito dall’art. 18, comma 2 della stessa Legge n. 157/92 così come modificato dall’art. 42 della Legge Comunitaria 2009. Il documento che è stato “diramato” da Tavolo delle Regioni, oltre a non tener in alcun conto le nostre posizioni e proposte documentali, propone invece impostazioni penalizzanti e inutilmente restrittive, con date di apertura e chiusura per specie e modalità di esercizio venatorio che, ancora una volta, ribadiamo non essere state condivise da nessuna Associazione venatoria aderente a FACE Italia. Anzi, come da noi espressamente richiesto, il Tavolo delle Regioni prima di ufficializzare qualsiasi documento avrebbe dovuto sottoporlo all’attenzione di tutte le componenti rappresentate al Tavolo ed ottenerne la validazione con sottoscrizione dello stesso, cosa che non è mai avvenuta. Per noi, quindi, oggi valgono unicamente i contenuti delle nostre proposte documentali che sono state presentate al Tavolo, mentre nessun altro documento è da noi condiviso e riconosciuto. E per questo abbiamo invitato nuovamente l’Assessore Stefano a formalizzare pubblicamente il ritiro del documento circolato senza la nostra condivisione ed autorizzazione.