Io sono agricoltore, allevatore e cacciatore. Innanzitutto credo che tutto quello che faccio nei miei terreni e nei terreni e pascoli che gestisco debba avere una visione a lungo termine. Cioè recintare, arare, pulire fossi eccetera, sono tutte cose che se fatte senza pensare al lungo termine uno finisce per avere terreni senza vita, sia dal punto di vista della terra (insetti, humus, microrganismi ecc) sia dal punto di vista della selvaggina che non ha più spazio per crearsi un habitat. Io ho avuto capre dimezzate dai lupi, piantine di un uliveto seccate e mangiate dai caprioli, colture impossibili da fare a causa dei cinghiali, ma tutto questo fa parte delle cose che accetto che succedano. sta a me fare in modo di proteggere il gregge al meglio e se un lupo riesce a superare le difese che metto in atto e si porta via dei capretti buon per lui, non sarò di certo io a chiamare nessuno per rimborsi o altro e non sparerò a nessun lupo solo perchè ha fame tanto quanto la capra e tanto quanto me. stesso discorso per uliveti e colture dove caprioli e cinghiali fanno quello che fanno. Secondo me l'agricoltore deve mettere in conto il prezzo da pagare per avere poi un ecosistema che si reggerà in un modo o nell'altro a lungo termine. A volte crediamo di sapere davvero cosa fare per gestire al meglio la selvaggina, allo stesso tempo difendere i raccolti e il bestiame, ma forse bisognerebbe accettare che a volte non sappiamo davvero cosa fare, e fare carneficine di cinghiali non aiuta nessuno a lungo termine. Sono anni che riesco a vivere guadagnando dalla mia azienda e non ho mai avuto bisogno di chiedere rimborsi o altro, non per farmi lo svelto ma per far capire ad altri colleghi allevatori agricoltori che si può fare, il cinghiale non è un nemico, nè il lupo, nè nessun selvatico.