Giovanni, non ho detto che è sbagliato portare la pistola con il colpo in canna. La cartuccia nei vecchi revolver si toglieva per ragioni di sicurezza, non erano ancora concepiti con la sicurezza al percussore, quindi la camera vuota non non riguardava la condizione del pronto all'uso. Una persona esperta (per avere il porto per difesa bisogna essere esperti) anche con la tremarella, se mira alle gambe, anche con il massimo del margine di errore, non può arrivare a colpire il torace. Ci sono due categorie che portano la pistola per difesa personale, la prima evita qualsiasi discussione, e cerca di evitare il più possibile i luoghi affollati, sono disposti a farsi prendere a schiaffi, ma preferiscono di continuare a tenere la pistola perfettamente occultata, la faranno vedere quando la minaccia è grave da mettere in pericolo la loro vita. La seconda categoria, (per fortuna pochi) si infilano spontaneamente nei guai, non gli evitano. Logicamente sono mie opinioni.
Sono d'accordo. Io e mia moglie apparteniamo alla prima categoria. Quando si porta una pistola (o anche due, come faccio io, ambedue nascoste) ci si deve sentire umili, inferiori, pvidi e vigliacchi, ed agire di conseguenza. Quelli che quando portano una pistola si sentono alti tre metri e larghi due come l'Incredible Hulk" finiscono spesso male. La pistola e' l'ultimissimma risorsa, dopo aver cercato prima di tutto di evitare l'occasione di doverla usare, poi se il livello della minaccia aumenta si cerca di sottrarsi ad essa in qualsiasi modo possibile, poi se le cose non migliorano ma peggiorano si ricorre a qualcosa di non letale (spruzzatore di capsaicina o taser (io ho optato per la prima, e porto nel taschino una bomboletta della soluzione piu' potente che ci sia, come quelle usate dalla polizia). E se tutto fallisce, allora e solo allora si estrae l'arma sperando che riesca ad intimidire l'attaccante. E se anche questo fallisce, allora e solo allora si preme il grilletto. E se si preme il grilletto si spara per "fermare," cioe' al centro del petto. Un magistrato dalla toga rossa di sicuro verrebbe fuori col "Se l'imputato gli ha sparato ad una gamba, e' ovvio che l'imputato non aveva abbastanza paura di essere ucciso o ferito gravemente e non era troppo sicuro che l'uso di un'arma da fuoco capace di uccidere fosse assolutamente necessario ." E' accaduto spesso, qui.
E soprattutto, se l'attaccante demorde dopo una spruzzata, o vedendo l'arma fugge... a nemico che fugge ponti d'oro. Non si puo' fare da giudice, giuria e boia. A sparare alla schiena ed uccidere ci si becca l'ergastolo.
Ma purtroppo per voi, la legittima difesa in Italia e' un concetto molto relativo, come pure lo e' nelle Repubbliche Popolari della California, New York, New Jersey, Massachusetts, ed altri sti impazziti da tanto o recentemente. Da me c'e' lo "stand your ground," la legge che mi dice che non ho l'obbligo di cercare di sottrarmi con la fuga o l'indietreggiamento ad una minaccia grave. E abbiamo anche la "Castle Doctrine," la legge che paragona la casa all'inviolabile castello di un nobile. Se uno rompe una finestra o abbatte la porta per entrare quando siamo a casa, c'e' la presunzione legale che l'invasore ha de facto cattivissime intenzioni, e armato o no lo si puo' fermare con quanti colpi bastano a fermarlo appena ha varcato la soglia.
Rimangono pero' zone grigie. Come faccio a sapere se, camminando per strada, due energumeni che mi si avvicinano hanno cattive intenzioni? E devono essere armati? Un pugno o un calcio ben piazzato, e la conseguente caduta possono essere mortali o almeno capaci di infliggere una ferita grave e menomante. Finire davanti ad una giuria dopo aver usato un'arma e' come una partita a dadi...
Ma ci sono precauzioni uno puo' prendere, azioni preventive che in tribunale fanno pendere la bilancia in vostro favore. Io ho fatto corsi sull'aspetto legale della legittima difesa e su possibili scenari e situazioni. Leggo costantemente articoli e resoconti pubblicati da CCW Safe, organizzazione a cui siamo iscritti (e costa tanto) che oltre ad informare provvede i migliori avvocati specializzati in legittima difesa e paga sia gli avvoocati che le spese legali se si finsce in tribunale. Le informazioni che ricevo via email e relativi links vertono anche sul "dopo" dell'uso letale oo incapacitante dell'arma. Proprio oggi stavo leggendo (o addirittura studiando) un articolo sui comportamenti da adottare quando l'aggressore e' neutralizzato e la polizia arriva. E quando ala polizia arriva, i poliziotti non sanno chie e' il "buono" e chi il "cattivo."
I poliziotti pensano prima alla loro sicurezza personale, e se ti trovano con un'arma in mano ti sparano, punto e basta. Recentemente un buon samaritano che aveva abbattuto il "mostro" intento a fare un massacro in un luogo pubblico era chino a raccoglier il fucile del mostro (che aveva gia' ucciso un poliziotto e si accingeva a fare una strage di civili) forse per metterlo fuori della sua portata se fosse stato ancora in grado di usarlo, non si sa. Fatto sta che la polizia arrivo' proprio in quel momento, dopo essere stata avvertita di uno "stragista" con un fucile, ed apri' il fuoco sul buon samaritano, uccidendolo perche' aveva un fucile in mano.
Bisogna essere preparati a tutte le evenienze, studiare, imparare dagli esperti veri (non i tuttologi da Internet). Non basta comprare una pistola ed ottenere un PdA per portarla. La preparazione mentale e' importantissima, e la responsabilita' del portare un'arma e' immensa.
P.S.
Anche mia moglie legge e studia le comunicazioni del CCW Safe., guarda i videos i cui links sono inviati da detta organizzazione, ecc.
P.P.S.
Lo sparo alle gambe non "ferma" un aggressore e non lo neutralizza, specialmente se e' sotto l'influenza di qualche **** che elimina il dolore fisico e la paura. Agli animali ferooci che caricano si spara al sistema nervoso centrale. O si muore ammazzati.