Capanno colombi.webp


Un caloroso saluto a tutti voi, amici cacciatori! Oggi sono qui per svelarvi i trucchi e i segreti del colombaccio, un selvatico astuto che ogni anno ci regala emozioni indimenticabili. Preparatevi, perché vi porterò con me attraverso le stagioni, dai campi assolatati di settembre alle fredde giornate invernali.


Settembre: Tra Girasoli, Stoppie e campi di Favino​

L' aria che inizia a farsi più frizzante, il sole che ancora scalda, ma con un'intensità diversa. È questo il periodo in cui il colombaccio si concentra nei campi di girasole, stoppie e favino. In questo periodo è importante osservare e capire i loro spostamenti, le rotte di pastura, i dormitori.

  • Tecnica: In questo periodo, la caccia è spesso vagante o da appostamento temporaneo. Cercate le zone dove i colombacci sono più attivi, spesso all'alba o al tramonto. Un buon capanno, anche improvvisato, mimetizzato con la vegetazione, è fondamentale.
  • Cartucce: Per i tiri a media distanza, in genere tra i 25 e i 35 metri, mi affido a cartucce con piombo 7 o 6. Se il tempo è secco e ventilato, una polvere vivace con borra contenitore vi darà il giusto slancio.
  • Fucile: Un classico semiautomatico o un sovrapposto con canne da 70-71 cm e strozzature medie (tre o due stelle) è l'ideale per affrontare diverse situazioni di tiro.

Ottobre: L' Appostamento Fisso o la parata, nei Valici montani (Il Passo)​

Con l'arrivo di ottobre, il freddo si fa sentire e i colombacci iniziano le loro migrazioni. I valici diventano i luoghi strategici per intercettare i branchi in volo. È il momento dell'appostamento fisso, una caccia che richiede pazienza e precisione.

  • Tecnica: Qui l'inganno è tutto. I volantini e i cimbelli (Colombacci o piccioni vivi addestrati e stampi in penna) sono i vostri migliori alleati. Posizionateli in modo naturale, simulando un gruppo di colombacci in pastura o in riposo. La bravura sta nel richiamo, nel farli scendere e fidarsi.
  • Cartucce: I tiri possono essere più lunghi, spesso oltre i 40 metri. Passiamo a piombo 6 o 5. Se la giornata è ventosa, una carica più pesante con una polvere progressiva vi aiuterà a mantenere la traiettoria. Se è piovosa o umida, preferite cartucce con inneschi potenti e polveri che non risentano troppo dell'umidità.
  • Fucile: Ancora il semiautomatico o il sovrapposto, ma con strozzature più strette (due o una stella) per concentrare la rosata a maggiore distanza.

Novembre e Dicembre: Nei boschi di Ghianda e campi di Mais trinciato​

L'inverno avanza, e con esso cambiano le abitudini alimentari dei colombacci. Ora si concentrano nelle zone dove trovano abbondanza di cibo: i boschi con ghianda e i campi di mais non ancora arati.

  • Tecnica: Anche qui si pratica la caccia da appostamento, spesso ai margini dei boschi o nelle vicinanze dei campi di mais. L'osservazione è cruciale per individuare i siti di pastura e le rotte di volo. La mimetizzazione è fondamentale, perché i colombacci in questo periodo sono particolarmente scaltri.
  • Cartucce: Continuiamo con piombo 6 o 5, ma considerate anche il piombo 4 per i tiri più impegnativi o su selvatici più coriacei. Le polveri devono essere robuste, adatte alle basse temperature.
  • Fucile: Le stesse considerazioni fatte per ottobre valgono anche qui.

Gennaio: L' Asta, i Piccioni e l'Edera​

Gennaio, il mese più freddo, ma anche uno dei più affascinanti per la caccia al colombaccio. È il momento di tirare fuori l'asta, i piccioni e qualche stampo (stampi di colombaccio in penna a grandezza naturale) nelle pasture di edera. L'edera, con le sue bacche, è una risorsa preziosa per loro in questo periodo.

  • Tecnica: La caccia con l'asta è un'arte. Si posizionano gli stampi su rami alti, in modo da simulare colombacci posati assieme a uno o due piccioni addestrati. L'abilità sta nel farli muovere in modo realistico, attirando i colombacci in volo. I piccioni, posizionati con cura, aumentano la credibilità dell'inganno.
  • Cartucce: I tiri in questo periodo possono essere spesso a lunghe distanze. Non abbiate timore di usare piombo 4 o addirittura piombo 3. In giornate secche e fredde, le polveri vivaci possono dare ottimi risultati. Se il clima è umido o piovoso, è sempre bene preferire cartucce con inneschi forti e polveri meno sensibili all'acqua.
  • Fucile: Un fucile con canne lunghe e strozzature strette (una, due stelle) vi darà la migliore resa.

Consigli Generali per il Colombaccio​

  • Ventosa: In presenza di vento forte, i colombacci volano più bassi e veloci. Preferite cartucce con cariche più pesanti e piombo più grosso per mantenere la stabilità della rosata.
  • Piovosa/Umida: L'umidità può influenzare la combustione della polvere. Optate per cartucce di buona qualità, con inneschi potenti e polveri meno igroscopiche. Il piombo tende ad essere meno "secco" nell'aria, quindi considerate un piombo leggermente più grosso.
  • Secca/Umida: Le polveri reagiscono diversamente a seconda dell'umidità. Le polveri più vivaci sono ottime nel secco, mentre quelle più progressive si adattano meglio all'umido. Imparate a conoscere le vostre cartucce!

Ricordate sempre, amici, che la caccia non è solo sparare, ma è osservare, capire, rispettare il selvatico e la natura che ci circonda. Il colombaccio è un avversario degno, e ogni sua cattura è il frutto di pazienza, astuzia e conoscenza.

Che il vostro fucile sia sempre carico e la mira sia ferma! E voi, avete qualche trucco da condividere?

Per maggiori approfondimenti riguardo la caccia con volantini e cimbelli 👉 LEGGI QUESTO ARTICOLO



GATTINI MARCO - Migratoria.it