Si dice che la caccia sia fatta di attesa, ma quando hai uno springer spaniel al fianco, l'attesa si trasforma in un'eccitante ricerca. Oggi vi porto con me, nei campi lavorati dopo la mietitura, dove la lepre, con la sua astuzia, si mimetizza come un fantasma.
Molti pensano che la caccia alla lepre sia questione di fortuna, ma vi assicuro che c'è molto di più. Il primo vero segreto è il vento. La lepre ha un olfatto finissimo e, se non la cacciate col vento in faccia, vi sentirà prima ancora di vedervi. La mia "NEBBIA", il mio springer spaniel, lo sa bene. Lavora sempre controvento, con quel suo naso a terra, setacciando ogni zolla, ogni solco. Lo vedo, la sua coda che freme, si muove con quella sua andatura tipica, veloce ma metodica, che copre il terreno senza lasciare un centimetro.
Un altro segreto è l'osservazione. Non guardate solo il cane, ma anche il terreno. Cercate i "culacci", le piccole depressioni dove la lepre si accovaccia per riposare. Spesso, non sono che un po' di terra smossa, appena visibile, ma se avete l'occhio, le distinguerete. Ed è lì che NEBBIA, con la sua energia instancabile, concentrerà la sua azione, il suo fiuto, finché non sentirà quell'effluvio inconfondibile.
Lo springer, a differenza di altri cani da cerca, è un vero e proprio "molleggiatore". Non si limita a indicare, ma si butta, spingendo la selvaggina fuori dal covo. E la lepre, in quel momento, esplode. Non è uno schizzo, è un'esplosione di velocità, un lampo fulmineo che ti coglie impreparato se non sei concentrato.
Quando NEBBIA rallenta, la coda vibra con più intensità e poi si blocca per un istante, so che ci siamo. Un secondo dopo, la lepre salta fuori. Non è mai dove te l'aspetti, mai in linea retta. Fa una curva improvvisa, un balzo laterale, cercando di disorientarti. E qui, entra in gioco il terzo segreto: la decisione rapida. Non puoi esitare. Un attimo di troppo e la lepre è già un puntino all'orizzonte. Devi essere pronto a imbracciare, puntare e sparare quasi istintivamente, anticipando la sua traiettoria.
L'Arma Ideale e la Cartuccia Perfetta
Parliamo di attrezzatura, un altro aspetto che molti sottovalutano. Per la caccia alla lepre, specialmente nei campi aperti, un fucile leggero e maneggevole è fondamentale. Io mi affido a un sovrapposto o un semiautomatico con canne di media lunghezza, tra i 65 e i 70 centimetri. La rapidità di brandeggio è cruciale.Il calibro ideale? Senza dubbio il calibro 12. Ti dà quella versatilità necessaria per affrontare diverse situazioni e distanze. Non mi sento di consigliare altri calibri per questa caccia.
Quanto alla cartuccia ideale, qui viene il bello. Per la prima canna, quella da sparare al momento dello spuntare, quando la lepre è più vicina, una cartuccia da 36 grammi di piombo del numero 6 è perfetta. Ti offre una buona dispersione e la giusta potenza per un tiro fulmineo. Per la seconda canna, se la lepre si allunga e prende velocità, passo a una cartuccia da 38-40 grammi di piombo del numero 4. Quel grammo in più e il piombo leggermente più grosso ti danno quel pizzico di energia in più per un tiro più teso e a distanze maggiori. Alcuni usano il 3 nel caso allunghi un po', ma trovo il 4 un ottimo compromesso tra rosata e potere d'arresto.
Ricorda, la lepre è un animale robusto e incredibilmente resistente. Non lasciare nulla al caso, ogni dettaglio conta.
Quando NEBBIA riporta la lepre, con quel suo sguardo orgoglioso e la coda che scodinzola, capisco perché continuo a tornare in questi campi. Non è solo la caccia, è la connessione con il mio cane, con la natura, con quella scarica di adrenalina che ti fa sentire vivo. E ogni volta, imparo qualcosa di nuovo da quella lepre astuta, e da quel fedele springer che mi ricorda che la vera caccia è fatta di rispetto, di strategia e di un legame indissolubile con il proprio compagno a quattro zampe.
C'è qualcosa in particolare che ti incuriosisce ancora sulla caccia alla lepre o su come si addestra uno springer per questo tipo di caccia?