Stop alle Falsità Ideologiche: Dialogo e Responsabilità per la Gestione di Fauna e Territorio.
Riforma Legge 157/92: Il Mondo Venatorio Chiede Confronto e Sostegno Istituzionale
La Cabina di Regia del mondo venatorio, che riunisce le principali associazioni (Federcaccia, Enalcaccia, Arcicaccia, ANLC, ANUUMigratoristi, Italcaccia e il CNCN), esprime la sua posizione unitaria riguardo al proposto disegno di legge per la riforma della Legge Quadro sulla Fauna Selvatica n. 157 del 1992, attualmente in fase di preparazione da parte del Ministro dell'Agricoltura, On. Francesco Lollobrigida.L'annuncio di questa riforma ha, come previsto, scatenato reazioni allarmistiche da parte delle associazioni animaliste e anticaccia, spesso amplificate da una certa stampa. Ciò che sorprende, tuttavia, è che queste proteste avvengono in totale assenza di un testo ufficiale del disegno di legge. Ad oggi, il Consiglio dei Ministri non ne ha discusso, né è stato pubblicato o divulgato alcun testo alle parti interessate, incluse quelle che protestano.
Queste manifestazioni, quindi, sono prive di fondamento e sembrano mirare unicamente a paralizzare qualsiasi tentativo di riforma che possa modernizzare la disciplina venatoria e adeguarla alle mutate esigenze ambientali, alla popolazione faunistica, e agli interessi delle filiere agricole e venatorie, del turismo, della salute pubblica e della tutela paesaggistica. Tutto ciò dovrebbe avvenire attraverso un confronto civile, paritario e democratico.
La Cabina di Regia, che segue attentamente l'iter della riforma, denuncia con preoccupazione l'azione delle associazioni animaliste. Le loro dichiarazioni, basate su pregiudizi ideologici, rischiano di compromettere un confronto costruttivo e di ostacolare un percorso di riforma necessario e lungamente atteso.
Il mondo venatorio apprezza l'iniziativa del Ministro Lollobrigida, riconoscendo che la Legge 157/92, in vigore da oltre trent'anni, non risponde più alle attuali condizioni ambientali, agricole e faunistiche del Paese. L'eccessiva proliferazione di ungulati, il ripopolamento di grandi carnivori, i cambiamenti nelle rotte migratorie e nei periodi di nidificazione, uniti a problemi sanitari e danni all'agricoltura legati agli spostamenti di alcune specie, rendono indifferibile una revisione organica della normativa venatoria.
Pertanto, il mondo venatorio assicura il proprio sostegno e un contributo costruttivo alle Istituzioni, confermando la disponibilità a trovare, con la nuova disciplina, un adeguato equilibrio tra tutela della biodiversità, gestione faunistica, attività venatoria e sicurezza pubblica.
Le associazioni della Cabina di Regia ritengono imprescindibile eliminare ogni ideologia e auspicano che il percorso istituzionale del DDL si sviluppi attraverso un confronto aperto, trasparente e libero da preconcetti. Questo confronto deve basarsi su evidenze scientifiche condivise tra il mondo venatorio, ambientalista, scientifico, agricolo e accademico, per garantire una gestione chiara e responsabile del patrimonio naturale e faunistico nazionale.
È fondamentale comprendere la distinzione tra attività venatoria e bracconaggio, due concetti profondamente diversi e non sovrapponibili, nonostante le strumentalizzazioni. La prima è una pratica legale, responsabile e sostenibile; il secondo è un atto illecito e dannoso, estraneo ai valori dei cacciatori italiani.
Solo un approccio integrato, senza preclusioni e basato su un dialogo costruttivo e costante, potrà assicurare la corretta tutela del territorio, garantendo la biodiversità e la valorizzazione del patrimonio naturale.
Componenti della Cabina di Regia del Mondo Venatorio: Federcaccia, Enalcaccia, AnuuMigratoristi, Arcicaccia, Associazione Nazionale Libera Caccia, Italcaccia, CNCN (Comitato Nazionale Caccia Natura).