Lac denuncia la Regione Veneto alla Commissione Europea
La Sezione del Veneto della Lega Abolizione della Caccia, tramite il presidente regionale Andrea Zanoni, ha inoltrato una denuncia alla Commissione Europea contro la legge regionale del Veneto , la n. 13 del 2008, che ha autorizzato la caccia in deroga ovvero l’uccisione di centinaia di migliaia di piccoli uccellini canori tra i quali anche un insettivoro utile all’agricoltura: la pispola. La LAC ha evidenziato alla Commissione Europea che la legge veneta viola palesemente la Direttiva Comunitaria ricordando che la Regione Veneto e’ gia’ oggetto di un procedimento di infrazione per la violazione della Direttiva 409/79/CEE, il procedimento numero 2004/4926, sempre a causa della caccia agli uccellini protetti. Nella denuncia si contesta il sistema farsa di controllo degli uccellini uccisi che vanno registrati nel tesserino di caccia la sera anziche’ appena uccisi lasciando alla coscienza di ogni cacciatore questa prescrizione di legge, la mancanza del parere vincolante da parte dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, quantita’ di uccellini da uccidere in numero abnorme, oltre 700.000 (dei quali 163.597 storni 81.190 peppole, 465.937 fringuelli e 25.000 Pispole) nonostante la Direttiva Comunitaria preveda solo “piccole quantita’”. La Pispola, protetta dal 1982 dal Decreto Spadolini perche’ utile all’agricoltura in quanto si nutre di zanzare, ragni, insetti dannosi, e’ una specie molto confidente con l’uomo che quindi si avvicinera’ ai capanni di caccia attirata dai richiami acustici dove verra’ fatta una strage. Ora si prospettano salatissime sanzioni da parte della Corte di Giustizia Europea, sanzioni che pagheranno tutti i cittadini contribuenti tramite le tasse. Andrea Zanoni presidente della LAC del Veneto ha dichiarato: “Quest’anno anche gli stessi consiglieri regionali si sono vergognati di questa legge tant’e’ che e’ stata approvata da soli 30 consiglieri su 60, evidentemente tutti erano consapevoli che si trattava di una legge illegittima voluta solo a scopi elettorali e propagandistici da un pugno di consiglieri. Cacciare la pispola poi e’ come sparare ad un bambino indifeso considerato che si avvicina incuriosita ai capanni anche con un lancio in aria di un berretto. Ora, con un procedimento di infrazione gia’ aperto da tre anni contro il Veneto per la caccia in deroga, sara’ facile che la Corte di Giustizia Europea ci condanni con la conseguenza che saranno i contribuenti a pagare le salatissime sanzioni europee. Vorrei proprio sapere quanti cittadini sono d’accordo nel pagare di tasca propria dei soldi per far cacciare illegalmente ai cacciatori veneti dei piccoli uccellini protetti in tutta Europa”.
La Sezione del Veneto della Lega Abolizione della Caccia, tramite il presidente regionale Andrea Zanoni, ha inoltrato una denuncia alla Commissione Europea contro la legge regionale del Veneto , la n. 13 del 2008, che ha autorizzato la caccia in deroga ovvero l’uccisione di centinaia di migliaia di piccoli uccellini canori tra i quali anche un insettivoro utile all’agricoltura: la pispola. La LAC ha evidenziato alla Commissione Europea che la legge veneta viola palesemente la Direttiva Comunitaria ricordando che la Regione Veneto e’ gia’ oggetto di un procedimento di infrazione per la violazione della Direttiva 409/79/CEE, il procedimento numero 2004/4926, sempre a causa della caccia agli uccellini protetti. Nella denuncia si contesta il sistema farsa di controllo degli uccellini uccisi che vanno registrati nel tesserino di caccia la sera anziche’ appena uccisi lasciando alla coscienza di ogni cacciatore questa prescrizione di legge, la mancanza del parere vincolante da parte dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, quantita’ di uccellini da uccidere in numero abnorme, oltre 700.000 (dei quali 163.597 storni 81.190 peppole, 465.937 fringuelli e 25.000 Pispole) nonostante la Direttiva Comunitaria preveda solo “piccole quantita’”. La Pispola, protetta dal 1982 dal Decreto Spadolini perche’ utile all’agricoltura in quanto si nutre di zanzare, ragni, insetti dannosi, e’ una specie molto confidente con l’uomo che quindi si avvicinera’ ai capanni di caccia attirata dai richiami acustici dove verra’ fatta una strage. Ora si prospettano salatissime sanzioni da parte della Corte di Giustizia Europea, sanzioni che pagheranno tutti i cittadini contribuenti tramite le tasse. Andrea Zanoni presidente della LAC del Veneto ha dichiarato: “Quest’anno anche gli stessi consiglieri regionali si sono vergognati di questa legge tant’e’ che e’ stata approvata da soli 30 consiglieri su 60, evidentemente tutti erano consapevoli che si trattava di una legge illegittima voluta solo a scopi elettorali e propagandistici da un pugno di consiglieri. Cacciare la pispola poi e’ come sparare ad un bambino indifeso considerato che si avvicina incuriosita ai capanni anche con un lancio in aria di un berretto. Ora, con un procedimento di infrazione gia’ aperto da tre anni contro il Veneto per la caccia in deroga, sara’ facile che la Corte di Giustizia Europea ci condanni con la conseguenza che saranno i contribuenti a pagare le salatissime sanzioni europee. Vorrei proprio sapere quanti cittadini sono d’accordo nel pagare di tasca propria dei soldi per far cacciare illegalmente ai cacciatori veneti dei piccoli uccellini protetti in tutta Europa”.