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jovanovic

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Selvino ( Bergamo )
frequento settimanalmente un tav , per ora percorso caccia , prevedo di provare anche lo skeet. mi piacerebbe moltissimo conoscere le velocità dei piattelli nelle varie discipline - velocità iniziale e perdita di velocità lungo la traiettoria - il motivo sarebbe calcolare l' anticipo teorico nel punto scelto per tirare - sono convinto che questo studio aiuterebbe molto la preparazione -
per lo skeet , dove tutto è perfettamente regolarizzato, dovrebbe essere facile - anche per il trap che però mi attira meno - nel percorso che sto provando da un po', ottengo qualche risultato ripetitivo anticipando dai 3 ai 7 centimetri a destra o sinistra del mirino, in base alla situazione.
saluti e grazie
 
Caro Jovanovic, ti invito, se non l'hai gia' letto, a riflettere su questo articolo specifico sugli anticipi dei piattelli, lo trovo assai veritiero e con un po' di ironia focalizza proprio la situazione e probabilmente parte della tua domanda....ciao Davide....


Uno degli argomenti più controversi sui Campi di Tiro del globo è certamente quello del cosiddetto “anticipo” (che non è ciò che ci chiede il concessionario quando si va a comprare la macchina nuova…).
Quando si spara a bersagli in movimento, come tutti sappiamo, occorre dare ai medesimi un anticipo sulla loro traiettoria, affinché la rosata dei pallini non resti “dietro”. Tuttavia, una delle cose più difficili da spiegare agli altri, quando ce lo chiedono, è quale e quanto darne.
Infatti, mentre per altri aspetti tecnici del Tiro, si riesce abbastanza efficacemente a rendere l’idea, per l’anticipo –anche se in buona fede e volendo dire la verità- difficilmente si riesce a farsi capire.
Questo avviene, quasi sempre, perché chi spara (bene) imprime al fucile –rispetto alla traiettoria del piattello- un anticipo “istintivo” del quale non si rende conto e, pertanto, quando gli si domanderà “Ma dove gli spari?”, questi risponderà sinceramente: “Addosso… Io ai piattelli gli tiro sempre dove stanno…”. Talvolta si è portati a ritenere che il bravo Tiratore non voglia rivelare ai neofiti i trucchi del mestiere, ma non è così: egli effettivamente non sa dire “a parole” dove dirige le fucilate, ma i (suoi) piattelli si rompono!
Premesso ciò, proveremo (non senza difficoltà) a cercare di spiegare i segreti degli anticipi.
Tutti i libri che trattano di Balistica (nonchè le chiacchiere domenicali davanti al bancone della “club-house”, che riportano la “BALLISTICA”…) sono pieni di formule e di tempi. Sovente viene descritta in tutti i modi possibili la somma dei tempi che vanno dal comando del cervello di tirare il grilletto, al cane, al percussore, da questo all’innesco, dall’innesco all’accensione della polvere, al tempo di canna e dalla distanza che separa il “vivo di volata” fino al momento in cui i pallini raggiungeranno il bersaglio in volo!
A questo punto basterà calcolare quanta strada può percorrere nel frattempo il bersaglio lanciato e anticiparlo di quel tanto. Noi siamo convinti che chiunque voglia applicare queste formule al Tiro (piattello dopo piattello), unitamente al necessario “calcio regolabile” del fucile, potrà trovare senz’altro una scorciatoia per essere ammesso al “T.S.O.” (“Trattamento Sanitario Obbligatorio”) in una struttura specializzata della propria Regione. In ogni caso non riuscirà a rompere molti piattelli con questo sistema, mentre moltissimi Tiratori riescono a colpire il bersaglio in movimento con estrema facilità e senza rendersi conto –come detto- di quanto lo abbiano anticipato per centrarlo.
E’ opportuno quindi prendere ora in esame i due metodi più utilizzati per sparare (e colpire) un piattello.
Il primo, adottato da moltissimi Tiratori (c’è chi dice la maggioranza), consiste nell’impostare il fucile verso il punto di uscita del bersaglio; alla sua apparizione seguirne la traiettoria, oltrepassarlo e sparare fermando il fucile. Chiaramente questo sensibile anticipo varierà da bersaglio a bersaglio e non sarà da considerarsi in centimetri o in metri, bensì in “gradi”. Ad un “traversone” veloce a 45 gradi, si sparerà avanti il doppio rispetto a quanto verrà anticipato un “mezzo-angolato”. Senza anticipo (il c.d. “anticipo 0”) si tirerà ad un piattello “centrale” basso, mentre si dovrà “coprire” (senza più vederlo al momento dello sparo) un centrale “montante”.
Il secondo sistema impone, invece, di sparare col fucile in movimento. Per far ciò occorre sempre allinearsi col mirino sul punto d’uscita del bersaglio (possibilmente con le canne che “coprono” appena il segno bianco indicante il punto d’uscita del piattello). Alla chiamata (o meglio: “alla vista” del bersaglio), si parte sulla sua traiettoria: la velocità del fucile sarà fluidamente in aumento, mentre quella del piattello diminuirà gradatamente. Senza arrestare il movimento dell’arma allo sparo, si otterrà un anticipo “automatico” e –con un po’ di allenamento- i piattelli cominceranno a rompersi meglio di prima.
Quest’ultimo è ritenuto dai tecnici il sistema migliore e darà al Tiratore la sensazione di sparare sul bersaglio senza averlo anticipato.
Certo, questi sono consigli di massima; tuttavia è chiaro che ciascun Tiratore –fatta la propria esperienza- adotterà un “suo” metodo fra i possibili.
I “neofiti” –se credono- potranno tener conto di questi modesti consigli.
Gli altri ( cioè i T.F.S. – “Tiratori Fenomeno Speciale”), se sui Campi di Tiro già rompono (anche) i piattelli senza difficoltà, continueranno comunque a fare come hanno sempre fatto.
In bocca al lupo!

[email protected]
 
Ringrazio vivamente per la risposta di Davide , io sono Giovanni , in arte jovanovic . Sono sensibile al fatto che chiunque spara a cose che si muovono deve anticipare un po' il bersaglio. Il problema di quanto e come. Tempo fa mi avvicinai ad un campione che osservava una gara e gli chiesi quale fosse il segreto di questo sport e lui mi rispose : Istinto - aprendo un po le braccia e sorridendo ( a lui piace questo gesto ). me ne andai dicendomi : allora sono fregato. Poi mi sono imposto di analizzare meglio cosa significasse. Se un piattello è colpito vuol dire che è stato necessariamente dato un anticipo pari al prodotto del tempo di volo del centro rosata fino alla distanza del piattello per ( moltiplicazione) velocità piattello nella zona di impatto per ( moltiplicato ) coseno angolo di tiro e direzione di volo del bersaglio - è necessario che sia così - come viene dato questo anticipo è altro problema . ho attuato una semplificazione considerando il solo piano identificato da direzione piattello e linea di tiro ( piattello si muove orizzontalmente e la caduta della rosata è trascurabile ). Ricorrendo a tabelle balistiche esistenti ho calcolato che il mio tempo di volo può essere di 0,1 sec a 20 m ; 025 a 30m , 03 a 40m; ecc. il piattello viaggia a 10 m/s o 20 o 30 m/s da cui l' anticipo potrebbe essere un metro o due o tre o quattro ecc.. ma come faccio a dare un anticipo es di 1 metro ? lunghezza fucile * sen x = anticipo al mirino , distanza di tiro * sen x = anticipo reale , da cui anticipo al mirino = lunghezza fucile * anticipo reale / distanza bersaglio - 100cm * 100cm /2000 = 5 cm - ma come faccio a misurare un anticipo di 5 cm sul mirino ? semplice ho legato con un elastico un bastoncino lungo 5 cm perpendicolarmente alla bindella vicino al mirino e collimando con la estremità del bastoncino , il mirino deve trovarsi davanti al piattello. conclusione ho cominciato a fare dei centri ripetitivamente, cambiando lunghezza del bastoncino empiricamente ho identificato alcune situazioni per le quali ho elevata probabilità di successo. Viene da se che la guida sul mirino deve sparire, memorizzare questo anticipo in relazione alla situazione, eliminare la collimazione ottica e sostituirla con la collimazione del corpo-vista-fucile ; questo significa che a forza di allenamenti devo memorizzare gli schemi che hanno avuto successo e devo essere in grado di riproporre quello corrispondente alla situazione corrente .


Conclusione l' istinto per me vuol dire migliaia di cartucce , mesi di allenamento ed avere un metodo.
( ps - sto riflettendo sul secondo metodo : anticipo automatico con lo swing ) - saluti e grazie
 
Nella disciplina olimpica, bisogna imparare a sparare senza mirare, poiché l'elevata velocità in volo dei piattelli non lo permette. Si spara a piattelli da competizione che hanno un diametro di 110 millimetri e un'altezza di circa 28 millimetri. Il loro peso é poco più di un etto. Il piattello ha una superficie totale di 9,5 centimetri quadrati. La velocità di partenza di un piattello da trap é di circa centoventi chilometri l'ora e scende fino a ottanta dopo aver percorso un tratto di circa 17-18 metri. Questo rafforza la convinzione che le prove di tiro devono essere sempre costanti, affinché gli occhi, attraverso la percezione dei bersagli, acquisiscano sempre più le abilità e le abitudini necessarie a trasmettere alla mente nel più breve tempo possibile, le giuste informazioni occorrenti per la risoluzione del tiro, che nella disciplina di fossa olimpica (ripeto) non sarà mai mirato bensì istintivo,naturale e spontaneo.
 
Condivido in toto ciò che hanno detto Davide e Titsumax, e poi al piattello ci si va per svagarsi la mente e non per fare le equazioni di 3° grado. hahahahaahah. Comunque complimenti per l'impegno e per l'inventiva dell'elastico e del bastoncino.

Titsumax i piattelli sono di 9,5 cm quadrati e non di 95cm quadri , altrimenti sarebbero grandi come dischi volanti.
Un grande saluto e ancor più grande IBAL a tutti.
 
Si infatti complimenti per i ragionamenti fatti ! Sei meglio di Pitagora! Vai sul campo di tiro e SPARA!!! Non pensare e spara e divertiti!!!! È il tuo istinto che in breve tempo ti darà l'anticipo giusto senza accorgetene.
Cisar
 
Si infatti complimenti per i ragionamenti fatti ! Sei meglio di Pitagora! Vai sul campo di tiro e SPARA!!! Non pensare e spara e divertiti!!!! È il tuo istinto che in breve tempo ti darà l'anticipo giusto senza accorgetene.
Cisar

"Cisar" ha ragione, ascolta i consigli, impara le regole ecc....ma spara...spara ...spara...vedrai che sarà naturale acquisire i bersagli.....e romperli.
Saluti
 
Ha demolito un MX8...…e' ,quanto basta per farti capire che numero impressionante di piattelli abbia sparato......e ne rompevo veramente molti....ma non ho mai calcolato un bel niente.....spara spara e spara e lascia stare la matematica....qualche consiglio a mio avviso utile puo dartelo solo RENATO LAMERA nei sui video esplicativi....ciao
BARONE ROSSO
 
Quando l'anticipo é ben fissato nella mente del tiratore, porta a compimento l'azione di tiro con il proprio automatismo senza nessun calcolo e ciò dimostra che l'anticipo non si impara sui libri ma deve essere vissuto e capito mediante gli errori conseguiti nelle fasi di addestramento.
 
Post interessantissimo - Ringrazio vivamente tutti - L' approccio matematico ha suscitato un po' di ilarità. Il campione che che mia risposto : " il segreto di questo sport è l' istinto " è approprio Lameri senior . Secondo me avrebbe voluto o potuto dire "uno dei segreti". l' istinto io l'ho definito come la reazione automatica ad una nuova situazione per effetto di una precedente preparazione. Questa preparazione richiede come avete detto unanimemente " sparare sparare, .." . Concordo ma l' acquisizione di questa abilità ( " che nella vita non serve a niente" !!hahahahah) può' richiedere i costi di migliaia di cartucce e centinaia di pedane - come fare ad accelerare i tempi ? : secondo me aiuta molto anche la consapevolezza di cio' che accade dal punto di vista balistico ( si parla di matematica da terza media ) . geometrie, e cinematiche. la rosata introduce complicazioni rispetto alla dinamica di un singolo proiettile, ma esistono ottime studi e tabelle confezionate. Un altra cosa che secondo me sarebbe particolarmente utile sarebbe la possibilità di visionare in modo schematico cosa è successo a fronte di uno "0" - richiederebbe una web can ad alta velocità un pc portatile ed un po di software; è utilizzato abitualmente in campo calcistico quando si rivede in forma schematica e dinamica una azione già avvenuta. come dire una serie di fotogrammi della rosata in prossimità del piattello.

Il pensierino ( non è una grande idea ) della bastoncino perpendicolare alla bindella in prossimità del mirino mi è venuta quando : un simpaticissimo cacciatore bergamasco mi si è avvicinato e in dialetto mi disse : " devi anticipare due dita sul mirino" , io ho guardato le sue dita e le mie e c'erano tre centimetri di differenza quindi mi sono detto ci vorrebbe un metodo!. ho già detto che va abbandonata come idea rispetto alla memorizzazione come pure la collimazione ottica.
sto ancora riflettendo perché lo swing è molto efficace -
saluti
 
Lo swing non é una formula, bensì un metodo che il tiratore deve imprimersi nella mente. L'uso corretto dello swing, determina uno stile eccellente, in grado di gratificare coloro che lo praticano.
 
Lo swing non é una formula, bensì un metodo che il tiratore deve imprimersi nella mente. L'uso corretto dello swing, determina uno stile eccellente, in grado di gratificare coloro che lo praticano.

Il tiro a segno è uno sport che può essere molto raffinato in qualunque specialità - lo swing conferisce al gesto sportivo una particolarissima eleganza- sono convinto che non è un fatto estetico.
 
Robert Churchill nel libro "Game Shooting" definisce la tecnica di tiro dello swing: la sensazione di sicurezza che si prova nel considerare colpito il bersaglio in volo ancor prima di sparare.
 
Grazie, avevo dimenticato la virgola

Mi sembra che abbiate preso un grosso abbaglio. I piattelli non possono essere 9, 5 cm quadrati, perché avrebbero un diametro di poco più di 3 cm cioè sarebbero come una moneta o giù di li. Viceversa pur non avendo misurato la misura esatta se avessero 95 cm quadrati avrebbero un diametro di circa 11 centimetri ciò che mi sembra corrispondente alla realtà.
Ragazzi attenti alle virgole e non esagerate!
 
I piattelli devono avere un diametro di mm. 110, una altezza di mm 25 ed un
peso di 105 grammi con la tolleranza di +/- 5 grammi.
Quindi per restare in tema di matematica:
110mm=11cm=diametro piattello
area cerchio= raggio*raggio*3.14
quindi area piattello = 5.5cm*5.5cm*3.14=94.985cmq
sembra tanto ma la geometria dice così.......
 

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