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Legambiente, giovedì 20 settembre, ha scritto una lettera aperta all’assessore all’Agricoltura della Regione autonoma Valle d’aosta e al presidente del Comitato caccia.
Partendo dal presupposto che gli effetti dei cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti i valdostani, Denis Buttol (presidente del circolo Legambiente Valle d’Aosta, scrive a Elso Gerandin: “A lei, assessore, vogliamo ricordare che sulle nostre montagne sopravvivono due specie animali che, a tutti gli effetti, possono definirsi dei ‘relitti artici’, la pernice bianca e la lepre bianca; sulle Alpi sono in una situazione oggettiva di perdita del proprio habitat e quindi in presumibile avvicinamento all’estinzione.
A stagione di caccia appena riaperta, urge una riflessione sull’opportunità di continuare a ‘prelevare’ capi di queste specie. Altri paesi dell’arco alpino hanno negli ultimi anni preso posizione al riguardo, limitando o revocando in certi casi la caccia nei confronti di lepri e pernici bianche”.
La richiesta è che le istituzioni valdostane facciano altrettanto, “dando finalmente un senso di discontinuità rispetto alle precedenti amministrazioni“.
L’invito è anche, come già richiesto in passato dall’Associazione Amici del Parco Nazionale del Gran Paradiso, ad avviare studi scientifici su animali così caratterizzanti le nostre specificità geografiche.
Invece, al prossimo Presidente del Comitato Caccia, Legambiente chiede “di mostrare un segno di ragionevolezza rispetto all’anacronismo rappresentato dalla caccia ad animali che sono in presumibile via di estinzione, e di aiutarci nel far comprendere oltremodo quanto questo, che può essere visto come accanimento venatorio verso le due specie in oggetto, non aiuti a cercare un dialogo tra cacciatori e popolazione“.
Fonte:https://www.bobine.tv/index.php/art...te-la-caccia-alla-pernice-e-alla-lepre-bianca