Re: Usate le cuffie durante la caccia?
Gianluca84 ha scritto:
C'è qualcuno che usa le cuffie durante le caccia, o anche i tappi o meglio ancora le cuffie elettroniche?
Scusa Giovanni: ho letto ora il tuo appunto, e vedo con molto piacere anche tu (non ti arrabbiare, ti dò del "tu" perchè mi sembra più confidenziale, ma comunque sempre con il massimo rispetto) pratichi la passione venatoria in terre decisamente lontane, che nella nostra immaginazione crea sentimenti di libertà e ci fa sognare (ma forse sono reali) territori sconfinati dove la poesia venatoria trova il massimo della sua espresione nei riguardi sia della natura sia degli animali. Noi abbiamo una cognata che vive nella città Portland, Stato di Washington occidentale verso il Pacifico, credo non molto lontano da Seattle, Di tanto in tanto leggo qualche cosa sugli grandi orsi Kojak e sui pericolosi Grizzly: ho visto qualche filmato e sinceramente a noi si gela il sangue vedere la potenziale aggressività che possiedono quei plantigradi. Anche l'orso bruno dei Carpazi (noi viviamo anche in Romania, a nord della Transilvanjia, ai confini con l'Ukrajina) pùò diventare molto pericoloso se si sente aggredito e/o minacciato: in particolare è molto peggio l'eventuale incontro di una femmina con i piccoli (generalmente 1 o 2): in questi casi è molto importante mantenere i nervi molto saldi e non improvvisare proprio nulla. Togliere immediatamente la sicura dall'arma, indietreggiare lentamente, valutare la più prossima via di fuga in forte pendenza, osservare attentamente i movimenti delle zampe e del collo dell'animale perchè lui con quei gesti ti parla ... ascoltare ogni suono ... e guardarsi anche le spalle. Ma non correre assolutamente o gridare: la voce lo infastidisce, se corri lui t'insegue per alcuni metri, ed anche 40 metri in un bosco con ramaglie possono essere tantissimi da percorrere per noi, non per lui che ti raggiunge subito... Comunque generalmente l'orso sente il nostro da notevole distanza e ci evita: ciò nonostante ogni anno da noi registriamo aggressioni spesso cercate anche involontariamente dall'uomo... quando nel ritorno da una battuta di caccia ai cinghiali, rimane in coda e si ferma a raccogliere alcuni funghi, come è accaduto ad un nostro amico cacciatore lo scorso anno: una zampata gli ha aperto la schiena: ora è su una sedia a rotelle... ed ha soltanto 30 anni ! Per questo la prudenza e l'esperienza di altri è per noi sempre oggetto di vivo interesse e ne facciamo tesoro! In ogni caso approfitto dell'occacsione per porgerti i miei migliori auguri per una Buona e serna Santa Pasqua. In bocca al lupo, con stima, Giorgio e Maria.
giovannit. Oggetto del messaggio: Re: Usate le cuffie durante la caccia? Inviato: venerdì 22 aprile 2011, 23:58
Cacciatore Onorario del Forum
Passaggio prossimo livello
3.6%
Iscritto il: venerdì 20 luglio 2007, 16:06
Messaggi: 2518
Località: kodiak, alaska, u.s.a. Prima di tutto, Giorgio e Maria, contraccambio di cuore gli auguri. Poi ti rassicuro che non ti devi preoccupare a darmi del tu. Figurati se non ci si puo' dare del tu fra noi cacciatori!!!
Infatti mi fai venire in mente una storiella. Un paio di cacciatori riservisti, un generale in pensione e un avvocato famoso, partecipano a una battuta. Un fagiano esce dalla macchia in volo velocissimo, e l'avvocato non riesce neanche a sparargli, ma vedendo che si dirige verso il generale grida, "A te! A te!" Ma il generale non si gira, non vede il fagiano e non spara. La stessa cosa accade altre due volte, e l'avvocato lascia la sua posta e si avvicina al generale. "Mi scusi," gli fa, "ma perche' non si e' girato per sparare ai fagiani che le avevo segnalato a voce?" "Ah, ma diceva a me?" gli chiede il generale. "Credevo che dicesse a qualcun altro perche' non ci siamo mai incontrati prima e pensavo che se dicesse a me avrebbe gridato 'A lei! A lei!' "
Scherzi a parte, concordo con tutto cio' che dici degli orsi. Da noi c'e' un ulteriore pericolo, secondo in gravita' soltanto al passare vicino a un'orsa con i piccoli o, peggio, passare fra l'orsa e i suoi piccoli. Questo e' il pericolo che quelli come me che cacciano i cervi da soli possono incontrare piu' facilmente: spesso il rumore della fucilata attrae l'orso anche da notevoli distanze. Sa che se non trova un cervo morto perche' il cacciatore gia' se l'e' portato via, almeno trova un bel mucchio caldo caldo di budella, stomaco, milza, reni, polmoni, e altre interiora. Se l'orso ti trova mentre stai sbudellando e preparando il cervo al trasporto (trascinamento se si e' vicini a una strada, o scuoiamento e disossamento sul posto e trasporto delle carni con un "packboard" che si assicura alla schiena come uno zaino) o fa un paio di false cariche per farti indietreggiare e lasciare il bottino (ed e' meglio lasciarglielo avere) o magari ti aggredisce immediatamente. E naturalmente una trentina di kg di carne fresca e sanguinolenta assicurata alla schiena lascia anche una discreta scia di odore appetitoso!
Ecco perche' caccio cervi o con un .338 WM con Nosler Partitions da 250 grani o con una Marlin .450 con palla da 405 grani. Per i cervi nostrani, della taglia di un daino, basterebbe un .243, ma per i Kodiak e' meglio avere qualcosa di piu' sostanzioso.
Io ho un paio di carabine cariche a casa, appoggiate al muro vicino alle due porte d'ingresso, un 8mm Mauser e un .303 British, poiche' un paio di volte ho avuto gli orsi vicino casa. Uno tre anni fa addirittura mi e' passato sul portico posteriore. E io neanche abito in campagna ma in una zona residenziale in periferia.
Comunque anche se sono mezzo sordo, tornando al discorso delle cuffie, non mi preoccupo troppo di non poter sentire un orso. Se sono accucciati e ti aspettano al varco (succede, ma raramente) non fanno nessun rumore, e quando caricano fanno un gran rumore abbattendo cespugli e persino alberelli come se fossero fuscelli e non c'e' bisogno delle cuffie elettroniche (io a caccia non uso ne' tappi ne' cuffie) per sentirli.
Ciao, e di nuovo cari auguri di Buona Pasqua.
Giovanni
_________________
CHI SE FA PECORA OBBEDISCE AR PECORARO!
giorgio lapus Oggetto del messaggio: Re: Usate le cuffie durante la caccia? Inviato: sabato 23 aprile 2011, 20:42
Nuovo Iscritto
Passaggio prossimo livello
2.7%
Iscritto il: domenica 13 marzo 2011, 9:16
Messaggi: 5
Località: Verona Ciao Giovanni: sono stato impegnato tutt'oggi per i preparativi inerenti la Santa Pasqua, e solamente ora abbiamo letto la tua graditissima risposta: condividiamo pienamente l'utilizzo del medesimo calibro e munizionamento perchè anche noi (quando non usiamo le Browning Bar Long Trac cal. 9,3x62 con munizioni RWS Tug da 285 oppure Norma Oryx da 325 grani) per la caccia al cinghiale ed la cervo in Romania utilizziamo entrambe due carabine Browning Bar II Safari in cal. 338 Winc. Mag. e come munzioni prevalentemente Winchester Supreme Partition Gold da 250 grani o Fail Safe da 230 grani. Crediamo che appunto dato l'ambiente nel quale si svolte questo tipo di attività ventoria, sia d'obbligo non correre rischi inutili, sia per dare una **** certa e rapida all'animale quando colpito, sia per avere noi una tutela di salvaguardia in caso di cariche improvvise o, peggio appunto, l'indesiderato incontro con i plantigradi. La nostra preferenza è portarci appresso la Bar in cal. 9,3x62 perchè l'arma è decisamente più leggera (sono in lega di Ergal e pesano soltanto grammi 2.900) mentre la Bar Safari in cal. 338 WM è decisamente più pesante (hanno il castello in accaio e pesano grammi 3.700), entrambe montano Punti Rossi olografici Docter perchè, per motivi di nostra sicurezza ed incolumità, preferiamo sparare il più possibile da vicino (mediamente 20>60 metri, comunque non oltre i 100 metri). Sono calibri che più o meno si equivalgono, anche se riteniamo che il cal. 338 W.M., impiegando il munizionamento citato, abbia una marcia in più per motivo sia di energia cinetica che di radenza e tenuta di traettoria, in particolare nel rigido periodo invernale dove talvolta si è obbligati sparare da lontano. Certo quello che non sapevo, perchè non ci mai accaduto finora, era sapere che l'orso accorre quando spari, nella speranza di trovare "un buon piatto" di carne fresca bella che pronta: tanto meno che se affamato fa di tutto per accapparrarsi " un posto preferenziale di riguardo a tavola". Grazie dei tuoi preziosi consigli: ne terremo debito conto, stanne certo, ed avviseremo i nostri amici di squadra (il nostro gruppo è formato da 32 cacciatori, ma generalmente usciamo in 12>15, al massimo 20 persone, per un territorio prevalentemente montuoso vasto circa 15.000 ettari). Invece nel periodo settembrino ci dedichiamo alla caccia di beccacce, cesene e colombacci (sono pressochè stazionari da noi), talvolta cacciamo le starne. Lì siamo soltanto io e mia moglie che spariamo a questi animali: nessun'altro ci spara perchè si chiedono "cosa c'è da mangiare in animali così piccoli!" non sapendo quanto sono gustosi oltre che piacevole fare qualche schioppettata al volo in alternativa ai fagiani, lepri, gallo cedrone, caprioli, cinghiali ecc. ecc. Nel periodo autunnale passano anche le anitre (le oche non le ho mai viste), ma generalmente in quel periodo preferiamo (di prima mattina) portarci in quota sui dorsali delle montagne (altri in qualche fondovalle) per le battute ai cinghiali. E putroppo, essendo in pochi cacciatori, spesso i cinghiali, come pure i caprioli, passano le poste indenni poichè noi siamo sempre molto lontani l'uno dall'altro (anche 1 km. e più, da una valle all'altra), quasi sempre non ci vediamo neppure perchè i boschi ci separano tantissimo, centinaia e centinaia di metri. Noi cerchiamo d'intercettare i punti più probabili di passaggio seguendo le orme, osservando i rami piegati, le foglie senza rugiada, l'erba calpestata, i funghi rotti e non mangiati, il rigagnolo d'acqua cristallina che d'improvviso si sporca un poco, gli uccelli che fuggono spaventati oppure che all'improvviso tacciono ecc. ecc. ecc. Ci muoviamo con molta circospezione, evitando di calpestare rami secchi, usare guanti nel muovere eventuale ramaglia verde per non lasciare l'odore umano, non si consumano alimenti di alcun genere e neppure bevande se non all'ora prestabilita, ognuno per conto suo, ma sempre sotto vento (per questo portiamo sempre con noi un sacchettino di cenere molto asciutta e molto vecchia proveniente da legna bruciata qualche settimana prima -e non di giornale- che gettiamo un pochina nell'aria (di tanto in tanto) per vedere che direzione prende: così ci regoliamo. L'avvedutezza di questi accorgimenti è per noi indispensabile per garantire anche agli altri che difficilmente il nostro odore umano potrà essere percepito dal selvatico, e quindi, essendo un lavoro di squadra, cerchiamo di ottenere il migliore risultato per quanto possibile. Poi, se anche non trove remo nulla, pazienza, sarà lo stesso, ma non ci potremo certo rimproverare d'incapacità e/ o d'impreparazione per la buona riuscita della battuta poichè ognuno di noi sa che ha impiegato il meglio di se stesso per il bene di tutti. La caccia è bella comunque, il contatto ed il rispetto della natura. Sai quante volte, nonostante le numerose ore di fatica su e giù per le montagne, magari inzuppati d'acqua o infreddoliti o doloranti per una caduta, abbiamo evitato di sparare ad un animale perchè piccolo oppure in compagnia della mamma, oppure perchè troppo facile il tiro! Eppure anche queste sono emozioni che ci soddisfano, ci sentiamo davvero cacciatori e non distruttori, come deve essere. Adesso andiamo a cenare: se possiamo ti scriviamo domattina. Nel frattempo voglia tu gradire i nostri migliori Auguri per questa Santa Notte Pasquale e tanta felicità che ti manifestiamo sinceramente ed amichevolmente. Sempre con stima, Giorgio e Maria.