Una provocazione!Abrogazione art.842 (1 utente sta leggendo)

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Sicuramente la gestione della caccia funzionerebbe a dovere come del resto lo è all' estero,è chiaro che la pressione venatoria e il fanatismo diminuirebbe,del resto solo l' italia e se non erro la grecia autorizzano chi munito del pda di poter accedere ai fondi altrui ( veramente un assurdo giuridico,pago una tassa allo stato x poter accedere ai fondi privati,e non nelle zone demaniali , una cosa del genere all'estero e............... ti sputerebbero in faccia.)certo non ci sarebbe piu la possibilità e la necessità di cacciare tutti i giorni,ma diverrebbe come una delle tente discipline sportive e hobbistiche,come sciare o il tennis o il TAV ecc.,certo è che andrebbe disciplinato il poter cedere o proibire il terreno privato alla caccia ,con regole ben studiate,i si caccerebbe forse meno ma con maggior soddisfazione.
Capisco anche che x molti di noi abituati ad una liberta quasi totale sarebbe come chiudere un leone in gabbia,e che x altri la possibilità di cacciare verrebbe meno,ma quel che piu mi preoccupa ..il miraggio di business da parte di qualche proprietario
IN conclusione meglio rimanere come ora magari migliorando la gestione del territorio e della selvaggina da parte di tutti
Concordo con le conclusioni. Voglio aggiungere che all'estero non c'è così tanto fanatismo anti caccia come in Italia. Si creerebbero delle situazioni assurde che con la frammentazione della proprietà vedrebbero interposti tanti piccoli proprietari rompi...., pronti a tabellare qualsiasi orticello tanto per creare fuoco di sbarramento. Per non parlare del fanatismo di alcuni cacciatori che pur di procurarsi i posti migliori sarebbero disposti a svenarsi pur di avere l'esclusiva.
Mi chiedo inoltre quale incidenza economica potrebbe avere per ogni singolo cacciatore organizzarsi una decente stagione venatoria. Forse tanti dovrebbero rinunciare e ricordate che siamo già pochi e contiamo già nulla, figuriamoci se ci dimezziamo....
 
Non credo neanch'io che sarebbe positivo abrogare la 842.
Io personalmente mi intrattengo spesso con i contadini dei posti che frequento ed ho notato che se hai rispetto di loro e della loro proprietà non anno niente in contrario a farti cacciare salvo qualche rara eccezzione spesso dovuta a precedenti brutte esperienze che anno avuto con alcuni di noi.
Saluti Bregoscia
 
i proprietari di terrene se vogliono che non vi vada nessuno a cacciarci basta che mettono 2 giri di filo spinato il più alto a più di 1,20 m e non può entrarci nessuno.
Sul tesserino regionale c'è scritto così...


Se vuoi impedirmi di entrare devi fare una bella recinzione alta almeno 1,80 mt oppure un bel fondo chiuso, se metti 2 fili spinati me ne frega ***** ......zompo e entro come voglio
il problema e' altro. e' vero che forse nessuno ti impedirebbe di entrare nei suoi terreni ma per farlo dovresti pagare e pure salato, cosi' come siamo messi in Italia per cacciare dovresti pagare 100 persone differenti e la selvaggina non. sarebbe piu' bene dello stato ma di chi ti ospita......che magari ti farebbe pagare a parte 1 tordo o 1 beccaccia
 
La caccia deve essere un bene di tutti e non di pochi eletti, non ci può permettere che solo una casta privilegiata abbia la possibilità di andare a caccia al dispetto di chi non se lo può permettere, questo succedeva nel passato e non deve succedere oggi, non abbiamo estensioni di territorio come Francia e Spagna, i terreni sono frazionati in troppi proprietari, e nelle aree demaniali non ti fanno cacciare adesso figurati dopo........siamo seri, cominciamo prima di tutto a rispettare chi ci ospita sulla sua terra, cominciamo a concedere invece di togliere, cominciamo ad istruire e costruire, in Toscana gli unici che non ti vogliono sono i proprietari stranieri, che vogliono portare la loro cultura nel nostro paese....e no cari belli siete in Italia e state agli usi e costumi degli Italiani.....pensate non vogliono nessuno manco quelli che vanno per le stradine con la bicicletta.........siamo seri e cerchiamo di capire cosa c'è che non va nei nostri comportamenti...
 
Anche io come altri questo astio dei contadini e proprietari terrieri (quei pochi che stanno sul terreno) non l'ho mai visto anzi ci salutiamo sempre con tutti e se non c'è molto da cacciare mi fermo anche a fare una chiacchierata.
Gli unici che rompono sono quelli che vanno a riccogliere le olive che in campagna ci vanno solo il mese di novembre e poi ci ritornano l'anno dopo che di agricoltura e dei suoi problemi non sanno niente.
 
Sicuramente per alcune forme di caccia significherebbe la fine....anche se devo dire che dalle mie parti se dovessi provare a recintare il mio pezzo di terra in montagna ed impedire l'accesso ad altri il giorno dopo mi trovo la recinzione piena di buchi e magari anche le piante dell'appostamento tagliate.....forse l'unica cosa positiva sarebbe che finalmente cadrebbe l'assurda norma della selvaggina come patrimonio indisponibile dello stato........
 
La caccia deve essere un bene di tutti e non di pochi eletti, non ci può permettere che solo una casta privilegiata abbia la possibilità di andare a caccia al dispetto di chi non se lo può permettere, questo succedeva nel passato e non deve succedere oggi, non abbiamo estensioni di territorio come Francia e Spagna, i terreni sono frazionati in troppi proprietari, e nelle aree demaniali non ti fanno cacciare adesso figurati dopo........siamo seri, cominciamo prima di tutto a rispettare chi ci ospita sulla sua terra, cominciamo a concedere invece di togliere, cominciamo ad istruire e costruire, in Toscana gli unici che non ti vogliono sono i proprietari stranieri, che vogliono portare la loro cultura nel nostro paese....e no cari belli siete in Italia e state agli usi e costumi degli Italiani.....pensate non vogliono nessuno manco quelli che vanno per le stradine con la bicicletta.........siamo seri e cerchiamo di capire cosa c'è che non va nei nostri comportamenti...


Hai parlato di educazione.....è quello uno dei ns grossi problemi...l'educazione e il rispetto verso gli altri,sia che si parli di proprietà privata che di chi pratica caccie diverse.
Ho visto scene in campi di soia o in mezzo a frutteti che altro che abrogazione dell'842 meriteremmo....x questo dico che oggi meritiamo quello che abbiamo....
L'idea di pagare chi ci ospita e non regione o stato non è sballata....l'idea di non avere l'art.842 non è sballata semplicemente è inapplicabile....ovviamente se si pensa ad una caccia simile a quella che pratichiamo oggi....Ci soni troppi furbetti anche tra i proprietari agricoli che non perderebbero l'occasione x monetizzare oltre il dovuto...
Voglio ricordare a tutti che l'attuale legge sulla caccia...la 157....è nata negli anni 90 proprio come compromesso tra chi voleva abrogare l'842 e chi voleva mantenere tutto come prima...
Nella 157/92 si dà ampia rappresentatività all'interno degli atc ai proprietari terrieri. 1/3 dei rappresentanti dei comitati di gestione DEVONO o DOVREBBERO essere agricoltori.
Si citano ampiamente rimborsi ai quali gli agricoltori hanno diritto in caso di danni subiti da cacciatori o animali....si parla di incentivi in denaro in caso di utilizzo di particolari tecniche agricole atte a salvaguardare la fauna selvatica....e tanto altro ancora....
Il problema...come già detto è tutto nostro,inteso come nostro italiano,salvo rarissime eccezioni la 157/92 e di fatto inapplicata in toto o in gran parte dei suoi contenuti quasi ovunque in Italia...
 
parlo sia da cacciatore che da proprietario di terreni agricoli ...e posso confermare che di maleducazione se ne vede veramente tanta. Se non avessi la passione che ho ....e quindi anche una certa comprensione di chi ha una passione come la mia (parlo di quelli educati) forse avrei già recintato tutto.
L'altro giorno mi sono messo a parlare con una signora sulla 60ina, persona educata, tranquilla, amante della campagna e con una certa cultura. Ha un terreno dove fa orto biologico...è il suo passatempo. Oltre a questo è maestra d'asilo. Parlavamo appunto di orto tirando fuori le contraddizioni di chi estremizza e confonde il biologico con logiche vegane e quan'altro.... Lei dice: " se non voglio usare robaccia per far crescere le piante le lumache dovrò schiacciarle a mano ma sempre **** sono"
Adora la selvaggina e non è contro la caccia, ma ad un certo punto mi dice: " due cose rischiano di rovinare bambini e cacciatori (ed in parte l'hanno già fatto) "
E io incuriosito chiedo: Cosa? E lei: "I cartoni della Walt Disney e la maleducazione". Messaggio: con certi atteggiamenti rischiamo di perdere i consensi anche di chi pur non praticando la caccia la pensa esattamente come noi.
 
parlo sia da cacciatore che da proprietario di terreni agricoli ...e posso confermare che di maleducazione se ne vede veramente tanta. Se non avessi la passione che ho ....e quindi anche una certa comprensione di chi ha una passione come la mia (parlo di quelli educati) forse avrei già recintato tutto.
L'altro giorno mi sono messo a parlare con una signora sulla 60ina, persona educata, tranquilla, amante della campagna e con una certa cultura. Ha un terreno dove fa orto biologico...è il suo passatempo. Oltre a questo è maestra d'asilo. Parlavamo appunto di orto tirando fuori le contraddizioni di chi estremizza e confonde il biologico con logiche vegane e quan'altro.... Lei dice: " se non voglio usare robaccia per far crescere le piante le lumache dovrò schiacciarle a mano ma sempre **** sono"
Adora la selvaggina e non è contro la caccia, ma ad un certo punto mi dice: " due cose rischiano di rovinare bambini e cacciatori (ed in parte l'hanno già fatto) "
E io incuriosito chiedo: Cosa? E lei: "I cartoni della Walt Disney e la maleducazione". Messaggio: con certi atteggiamenti rischiamo di perdere i consensi anche di chi pur non praticando la caccia la pensa esattamente come noi.

Sono perfettamente d'accordo con la maestra, l'he sempre detto che i cartoni animati hanno rovinato la caccia e l'atteggiamento con gli animali.
Dopo aver visto il film del maialino si pensa di conoscere i maiali veri:eek:
 
parlo sia da cacciatore che da proprietario di terreni agricoli ...e posso confermare che di maleducazione se ne vede veramente tanta. Se non avessi la passione che ho ....e quindi anche una certa comprensione di chi ha una passione come la mia (parlo di quelli educati) forse avrei già recintato tutto.
L'altro giorno mi sono messo a parlare con una signora sulla 60ina, persona educata, tranquilla, amante della campagna e con una certa cultura. Ha un terreno dove fa orto biologico...è il suo passatempo. Oltre a questo è maestra d'asilo. Parlavamo appunto di orto tirando fuori le contraddizioni di chi estremizza e confonde il biologico con logiche vegane e quan'altro.... Lei dice: " se non voglio usare robaccia per far crescere le piante le lumache dovrò schiacciarle a mano ma sempre **** sono"
Adora la selvaggina e non è contro la caccia, ma ad un certo punto mi dice: " due cose rischiano di rovinare bambini e cacciatori (ed in parte l'hanno già fatto) "
E io incuriosito chiedo: Cosa? E lei: "I cartoni della Walt Disney e la maleducazione". Messaggio: con certi atteggiamenti rischiamo di perdere i consensi anche di chi pur non praticando la caccia la pensa esattamente come noi.

Mi trovo perfettamente d'accordo con la signora e mi rispecchio con te nelle prime 2 righe.
Ciao
 
La premessa è d'obbligo tanto per conoscere di cosa stiamo parlando. Il 3 giugno 1990 ci furono tre referendum promossi dal partito radicale (a proposito ieri ne hanno presentati altri 6) dai verdi e alcuni gruppi ambientalisti per eliminare " il diritto " la possibilità dei cacciatori che ne avrebbero usufruito di avere libero accesso per la loro attività nei fondi. L'art. in questione è 842 del codice civile approvato con regio decreto n° 262 il 16 marzo 1942. -Il proprietario di un fondo non può impedire che si entri per l' esercizio venatorio della caccia, a meno che il fondo non sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge sulla caccia o vi siano colture in atto suscettibili di danno- La selvaggina in questo momento è (res nullis) cioè di nessuno, da un trascorso di tipo feudale c' è una vera e propria rivoluzione positiva nei confronti dei cacciatori e della caccia la cui essenza è il vagare libero nei fondi pagando naturalmente una concessione allo stato, poi anche alle regioni. Con l'enorme sviluppo industriale e il benessere del dopo guerra la cultura rurale decade e per diversi fattori non ultimo l'antropizzazione del territorio e la vita cittadina vengono a galla forme di frustrazioni e ipocrisie dettate non solo da una superficialità e conflitti interiori: sempre 'contro e non per', il legislatore lungimirante per evitare il ritorno a forme feudali e privatistiche che fra l'altro le ultime possono anche convivere come oggi, elabora una riforma la 157/92 un compromesso, dove la selvaggina viene dichiarata dello stato e gli ATC sono una specie di forme feudali pubbliche a cui tutti possono partecipare il massimo dell'apertura possibile, dove i rappresentanti della caccia (solo 3 purtroppo) in teoria dovrebbero gestire questa forma di privatizzazione pubblica nel modo e maniera migliore. Se la cosa funzioni, se le contraddizioni, se la confusione, se un fazzoletto di terra può soddisfare pochi, non è un buon motivo per distruggere quanto faticosamente è stato costruito, vietare, abrogare, chiudere, limitare, fanno parte di quel bagaglio negativo dell'umano pensare, possedere credenze opinioni virtù sentimenti emozioni superiori che non si hanno e pura ipocrisia, specialmente quando quasi sempre si rifiuta il primato dell'uomo, spero che questa mentalità distorta a noi "cacciatori" non appartenga.
 
A me ad esempio nel terrono agricolo di proprieta' non recintato avevo delle piante di sorbi vecchie bellissime oltretutto vicino alla cascina, pensate un po' che a furia di spararci sopra certi personaggi che io non ritengo cacciatori le hanno completamente martoriate e fatte rinsecchire ...........queste non son cose corrette certamente,ci vuole buon senso sicuramente da entrambe le parti.
 
La provocazione è interessante anche se ovviamente scatena un putiferio di interpretazioni, spesso soggettive...

In primis, anche io mi sto chiedendo da tempo QUANTO ancora riusciremo a difendere questo privilegio, unico al mondo, che ha indubbiamente consentito a molti cacciatori Italiani di esercitare proficuamente la loro passione prescindendo dalle possibilità economiche, cosa che altrove non avviene sicuramente...anche se molti purtroppo hanna fatto di tutto per NON meritarselo.

Voglio solo evidenziarvi un aspetto secondo me fuorviante riguarda il fatto che ci si voglia comparare a molte altre realtà europee e non , che vedono la proprietà della selvaggina del padrone del fondo. Già oggi la 157/92 prevede la proprietà pubblica anche nella parte a gestione privata, (stiamo parlando fino al 15% del territorio nazionale) quindi secondo me un eventuale abrogazione NON avrebbe nessuna variazione sullo status della selvaggina, che è e rimarrebbe anche in futuro PUBBLICA.

Un saluto

Sandro
 
Mi sono letto tutto il tread ed ho trovato molte considerazioni utili, alcune più poderate altre meno. Complessivamente molte sono condivisibili, alcune un pò meno. Io mi limito a osservare solo una cosa (le altre sono state dette quasi tutte), cioè che la violazione della proprietà privata è una regola che non esiste in nessuna parte del mondo, solo in Italia. Credo che quindi l'anomalia siamo noi e non tutto il resto del mondo.
Questo con tutti i vantaggi e gli svantaggi che l'abolizione di questa anomalia comporta.
 
La provocazione è interessante anche se ovviamente scatena un putiferio di interpretazioni, spesso soggettive...

In primis, anche io mi sto chiedendo da tempo QUANTO ancora riusciremo a difendere questo privilegio, unico al mondo, che ha indubbiamente consentito a molti cacciatori Italiani di esercitare proficuamente la loro passione prescindendo dalle possibilità economiche, cosa che altrove non avviene sicuramente...anche se molti purtroppo hanna fatto di tutto per NON meritarselo.

Voglio solo evidenziarvi un aspetto secondo me fuorviante riguarda il fatto che ci si voglia comparare a molte altre realtà europee e non , che vedono la proprietà della selvaggina del padrone del fondo. Già oggi la 157/92 prevede la proprietà pubblica anche nella parte a gestione privata, (stiamo parlando fino al 15% del territorio nazionale) quindi secondo me un eventuale abrogazione NON avrebbe nessuna variazione sullo status della selvaggina, che è e rimarrebbe anche in futuro PUBBLICA.

Un saluto

Sandro

Se si parla di abrograzione della 842, necessariamente si dovrà abrograre la tassa di concessione governativa o limitarla a chi caccerà nel demanio, però se la selvaggina rimarrà pubblica anche quella nei territori eventualmente sottratti alla libera caccia ( per volontà del proprietario ) lo stato dovrà sempre riconoscere e pagare i danni causati dalla selvaggina stessa, facendo decadere l'unico vantaggio economico di eventuali privatizzazioni. In francia è cosi : chi non " cede " alla gestione faunistica pubblica ( ogni cacciatore ha diritto di assegnazione ad un comparto ) i territori di caccia, automaticamente viene meno l'aiuto agricolo statale. Cosi mi è stata descritta in grandi linee la caccia in francia da amici corsi. Secondo il mio parere se si fanno 4 conti sugli introiti relativi alla tassa di concessione e gli esborsi per danni della selvaggina, non so fin quanto allo stato convenga esser proprietario della selvaggina.
Altra considerazione potrebbe essere quella che decadendo l'842 dovrebbero automaticamente decadere gli atc, in quanto viene a mancare territorio se non quello demaniale. In considerazione di questo, visto che gli atc ingrassano le aavv e gli ambientalisti facenti parte per legge degli organi di gestione, l'842 toccherebbe interessi di parte ed essendo in itaja ....toccate tutto ma dove se magna non se tocca niente. Secondo la mia opinione toccando l'842 decade la 157.
 
Se si parla di abrograzione della 842, necessariamente si dovrà abrograre la tassa di concessione governativa o limitarla a chi caccerà nel demanio, però se la selvaggina rimarrà pubblica anche quella nei territori eventualmente sottratti alla libera caccia ( per volontà del proprietario ) lo stato dovrà sempre riconoscere e pagare i danni causati dalla selvaggina stessa, facendo decadere l'unico vantaggio economico di eventuali privatizzazioni. In francia è cosi : chi non " cede " alla gestione faunistica pubblica ( ogni cacciatore ha diritto di assegnazione ad un comparto ) i territori di caccia, automaticamente viene meno l'aiuto agricolo statale. Cosi mi è stata descritta in grandi linee la caccia in francia da amici corsi. Secondo il mio parere se si fanno 4 conti sugli introiti relativi alla tassa di concessione e gli esborsi per danni della selvaggina, non so fin quanto allo stato convenga esser proprietario della selvaggina.
Altra considerazione potrebbe essere quella che decadendo l'842 dovrebbero automaticamente decadere gli atc, in quanto viene a mancare territorio se non quello demaniale. In considerazione di questo, visto che gli atc ingrassano le aavv e gli ambientalisti facenti parte per legge degli organi di gestione, l'842 toccherebbe interessi di parte ed essendo in itaja ....toccate tutto ma dove se magna non se tocca niente. Secondo la mia opinione toccando l'842 decade la 157.
Se abrogano la 842 non succederà niente di tutto quello che ti ho sottolineato, ma semplicemente non ti manderanno più nei fondi privati con tutte le tasse che già abbiamo e in più bisognerà pagare quei pochi proprietari di terreni di estensione accettabile per poter esercitare la nostra passione e naturalmente si dovrà andare la sera prima per prendere il posto per fare lo spollo, con tutti i litigi del caso...
Poi questa dannatissima storia della pressione venatoria, sulla stanziale a senso ma sulla migratoria ha senso solo se si considerano i numeri che i cacciatori raccontano al bar, se anche gli animalisti affermano che la diminuzione di una determinata specie non c'entra assolutamente niente con la caccia, perché dobbiamo farci tutte queste seghe mentali?!
Ad esempio le rondini sono in forte diminuzione, sarà colpa della caccia?
 
Fabio d.t. ha scritto: Altra considerazione potrebbe essere quella che decadendo l'842 dovrebbero automaticamente decadere gli atc, in quanto viene a mancare territorio se non quello demaniale. In considerazione di questo, visto che gli atc ingrassano le aavv e gli ambientalisti facenti parte per legge degli organi di gestione, l'842 toccherebbe interessi di parte ed essendo in itaja ....toccate tutto ma dove se magna non se tocca niente. Secondo la mia opinione toccando l'842 decade la 157.

Non ci avevo pensato mi sembra una ottima cosa: verrebbero a sparire gli ATC su cui mangiano gli ambientalisti e le Associazioni Venatorie...........EVVIVA.
 
Se abrogano la 842 non succederà niente di tutto quello che ti ho sottolineato, ma semplicemente non ti manderanno più nei fondi privati con tutte le tasse che già abbiamo e in più bisognerà pagare quei pochi proprietari di terreni di estensione accettabile per poter esercitare la nostra passione e naturalmente si dovrà andare la sera prima per prendere il posto per fare lo spollo, con tutti i litigi del caso...
Poi questa dannatissima storia della pressione venatoria, sulla stanziale a senso ma sulla migratoria ha senso solo se si considerano i numeri che i cacciatori raccontano al bar, se anche gli animalisti affermano che la diminuzione di una determinata specie non c'entra assolutamente niente con la caccia, perché dobbiamo farci tutte queste seghe mentali?!
Ad esempio le rondini sono in forte diminuzione, sarà colpa della caccia?


Rodolfo se si abroga l'842 viene meno la 157 automaticamente, perchè vengono meno le percentuali stabilite di territorio da destinare all'attività venatoria. Per questo non verrà mai abrogato......troppi interessi.
 
Ho sbagliato ad aprire questa discussione...questo mio pensare che per savare la caccia bisognerebbe abrog l'842...probabilmente è impossibile visto come è strutturato il nostro territorio....in piu' mi sono fatto un monte di nemici che magari penserà che io sia propietaro terriero o abbia interessi in ciò...il mio è soltanto una battuta buttata là vedendo l' imminente fine o se non fine un grande ridimensionamento,che saranno gli"altri" a decidere per noi ....comunque per me la discussione finisce qui.....
 
scusa Giuliano ma non sono assolutamente daccordo.... E' bene parlare tra noi di queste cose anche perchè si arrivano a capire e scoprire/conoscere cose e credo questa sia la ricchezza di un forum civile.... Non ho visto discussioni incontrollate( ...mica hai parlato di posta alla beccaccia:-)))))! Ognuno dice la sua com'è giusto che sia.
 
Lorenzo una domanda: in toscana gli appostamenti fissi sono limitati ?

si, come in tutte le altre regioni, il numero e' chiuso a quello che era nel 92 o 94, non ricordo bene l' anno, oltre quel numero non ne vengano autorizzati.
in toscana non ci son problemi in tal senso perche' in quegli anni il numero degli appostamenti era molto elevato, quindi le richieste, almeno in alcune province , son sempre inferiori alla disponibilita', diverso e' nelle regioni che in quegli anni erano meno vocate alla caccia da appostamento e di conseguenza ora hanno poche autorizzazioni disponibili, ad esempi l' emilia romagna, la prov. di bologna ha solo 221 autorizzazioni disponibili a fronte di un territorio molto vasto.......
 
Cosa ne pensate dell'abrogazione dell'art.842?Io penso che la privatizzazione della caccia (come nel resto d'europa)potrbbe portaredei benefici alla salvezza della caccia,in quanto coinvolgerebbe anche gli agricoltori e propietari di terrenidirettamente,dismettendo gli inutili ATC e facendo pagare agli agricoltori eventuali danni della selvaggina che oggi viene risarcita con i nostri soldi,...oltre ad una maggiore razionalizzazione delle risorse stanziale e migratoria,cacciare un po' meno ma con maggior soddisfazione perchè diventerebbe interesse dell'agricoltore o propietario affinchè la selvaggina ci sia...un pò come è in spagna ,in scala adattata alla nostra situazione.

Se anche tra noi cacciatori c'e' chi pensa queste cose vuol dire che la caccia tra qualche anno fnira' davvero !
 

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