P
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Ore 5:30, suona la sveglia,
ancora un po assonnato allungo la mano e la spengo, vinco le paure del freddo e mi alzo.
Dove si va?fuori c'è una bella brina, SI TENDE A PAVONCELLE!!
Chiamo il mio amico e lo avverto che l appuntamento è per le 6:00 al prato.
Esco carico la sacca dei storni,la girella, cornacchie,gazze e le poche pavoncelle a disposizione, una decina.
Anche la macchina soffre il freddo, la jeep borbotta nei pochi chilometri che dividono casa dal "prato".
Arrivo, il mio amico è stranamente puntuale, dopo una breve ricongnizione vedo che riesco ad arrivare con l' auto davanti al capanno, perfetto mi risparmio 400 mt di camminata.
Arrivo davanti al capanno ed inizio a scaricare l'occorrente sul terreno completamente coperto da una spessa brina.
Mentre l'amico mette le aste ai stampi io do una sistemata al capanno, è ben fatto: esce dal terreno di una quarantina di centimetri e si mimetizza bene nel contesto.
Mettiamo la tesa con l aiuto degli abbaglianti, pavoncelle a sinistra (vicino alle tabelle della AFV, cornacchie al centro, storni parecchio spostati a destra con girello a lato e le gazze dietro, parecchio dietro.
Vado per ripartire ma la batteria si è scaricata, per fortuna l'auto del mio amico riesce ad arrivare accanto alla mia e con i cavetti la facciamo ripartire.
Entriamo nel capanno, ha inizio l'attesa.
L'alba passa senza un animale a tiro, parecchie allodole sfilano lunghissime, l'unico branco di storni si infila nella riserva e non lo vediamo piu.
Solo due gabbiani incuriositi compiono un paio di giri attorno ai stampi e se ne vanno.
Sono ormai le dieci ed il mio amico dice di voler andare, il terreno inizia a sghiacciare proprio ora e gli dico :"aspettta, tra poco inizieranno a muoversi".
In effetti cosi succede poco dopo una pavoncella punta il gioco, quei 20 secondi che ci separano sembrano non finire mai, si allarga per prendere il vento in faccia e calare, ma l'emozione è troppo forte, non la faccio posare e sparo, cade di prima(32 gr pb 9), è un bellissimo maschio.
Trascorrono dieci minuti ed un altra si avvicina decisa,ormai è cotta, la facciamo posare, si cala vicinissima ai storni (il girello l'avevo tolto alle 9:30), spariamo insiema, 3....2....1....Bum un unico colpo eccheggia e una sbuffata di penne conferma l'abbattimento, purtroppo anche uno stampo ci rimette "le penne", questa volta è una femmina.
Un altra mezz ora passa senza vedere nulla quado un "Miiiiiii" ci risveglia da nostro terpore, sono due, la femmina cala decisa in mezzo alle sue sorelle di plastica, ma subito da segno di voler ripartie, mentre il maschio che si è allargato è scomparso dalla vista, dico di sparare subito spariamo a colpo sicuro, poi mi volto e vedo il maschio che spaventato guadagna quota, peccato, potevano essere due.
Sono ormai le 11 e mezzo e il mio stomaco inizia a brontolare, vado a prendere qualcosa da mangiare. Al ritorno vedo due pavoncelle che planano sopra il capanno, ma forse la stanchezza o il freddo fanno si che le due bestioline guadagnino la salvezza senza neanche sentir fischiare il piombo del fucile di Manuele.
Il resto della mattinata passa veloce, un altro branchetto di 5 "fife" sfila veloce senza degnare il gioco....
Alle 12:45 alziamo bandiera bianca, il sonno ed il gelo hanno fiaccato a sufficinza i nostri corpi ma di certo non riusciranno a cancellare una stupeda mattinata che se pur povera di carniere è stata in grado di regalarmi 3 nobilissime prede ed altrettante fortissime emozioni..
Luigi
ancora un po assonnato allungo la mano e la spengo, vinco le paure del freddo e mi alzo.
Dove si va?fuori c'è una bella brina, SI TENDE A PAVONCELLE!!
Chiamo il mio amico e lo avverto che l appuntamento è per le 6:00 al prato.
Esco carico la sacca dei storni,la girella, cornacchie,gazze e le poche pavoncelle a disposizione, una decina.
Anche la macchina soffre il freddo, la jeep borbotta nei pochi chilometri che dividono casa dal "prato".
Arrivo, il mio amico è stranamente puntuale, dopo una breve ricongnizione vedo che riesco ad arrivare con l' auto davanti al capanno, perfetto mi risparmio 400 mt di camminata.
Arrivo davanti al capanno ed inizio a scaricare l'occorrente sul terreno completamente coperto da una spessa brina.
Mentre l'amico mette le aste ai stampi io do una sistemata al capanno, è ben fatto: esce dal terreno di una quarantina di centimetri e si mimetizza bene nel contesto.
Mettiamo la tesa con l aiuto degli abbaglianti, pavoncelle a sinistra (vicino alle tabelle della AFV, cornacchie al centro, storni parecchio spostati a destra con girello a lato e le gazze dietro, parecchio dietro.
Vado per ripartire ma la batteria si è scaricata, per fortuna l'auto del mio amico riesce ad arrivare accanto alla mia e con i cavetti la facciamo ripartire.
Entriamo nel capanno, ha inizio l'attesa.
L'alba passa senza un animale a tiro, parecchie allodole sfilano lunghissime, l'unico branco di storni si infila nella riserva e non lo vediamo piu.
Solo due gabbiani incuriositi compiono un paio di giri attorno ai stampi e se ne vanno.
Sono ormai le dieci ed il mio amico dice di voler andare, il terreno inizia a sghiacciare proprio ora e gli dico :"aspettta, tra poco inizieranno a muoversi".
In effetti cosi succede poco dopo una pavoncella punta il gioco, quei 20 secondi che ci separano sembrano non finire mai, si allarga per prendere il vento in faccia e calare, ma l'emozione è troppo forte, non la faccio posare e sparo, cade di prima(32 gr pb 9), è un bellissimo maschio.
Trascorrono dieci minuti ed un altra si avvicina decisa,ormai è cotta, la facciamo posare, si cala vicinissima ai storni (il girello l'avevo tolto alle 9:30), spariamo insiema, 3....2....1....Bum un unico colpo eccheggia e una sbuffata di penne conferma l'abbattimento, purtroppo anche uno stampo ci rimette "le penne", questa volta è una femmina.
Un altra mezz ora passa senza vedere nulla quado un "Miiiiiii" ci risveglia da nostro terpore, sono due, la femmina cala decisa in mezzo alle sue sorelle di plastica, ma subito da segno di voler ripartie, mentre il maschio che si è allargato è scomparso dalla vista, dico di sparare subito spariamo a colpo sicuro, poi mi volto e vedo il maschio che spaventato guadagna quota, peccato, potevano essere due.
Sono ormai le 11 e mezzo e il mio stomaco inizia a brontolare, vado a prendere qualcosa da mangiare. Al ritorno vedo due pavoncelle che planano sopra il capanno, ma forse la stanchezza o il freddo fanno si che le due bestioline guadagnino la salvezza senza neanche sentir fischiare il piombo del fucile di Manuele.
Il resto della mattinata passa veloce, un altro branchetto di 5 "fife" sfila veloce senza degnare il gioco....
Alle 12:45 alziamo bandiera bianca, il sonno ed il gelo hanno fiaccato a sufficinza i nostri corpi ma di certo non riusciranno a cancellare una stupeda mattinata che se pur povera di carniere è stata in grado di regalarmi 3 nobilissime prede ed altrettante fortissime emozioni..
Luigi
