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walker

Sarebbe interessante confrontarci ed acquisire le conoscenze dei maestri del forum relativamente agli effetti dell'altezza del fondello del bossolo sulla cartuccia, conseguente resa balsistica e modifiche nel dosaggio. Grazie [20]
 
Re: TIPO 1 TIPO 2 TIPO 3 TIPO 4 TIPO 5

walker ha scritto:
Sarebbe interessante confrontarci ed acquisire le conoscenze dei maestri del forum relativamente agli effetti dell'altezza del fondello del bossolo sulla cartuccia, conseguente resa balsistica e modifiche nel dosaggio. Grazie [20]


Ciao.
Dunque tanto per cominciare, l'altezza del fondello è legata alla pressione generata dalla cartuccia; quindi per cartucce con 30/32 grammi e pressioni fino a 650/680 Bar necessitiamo di un bossolo Tipo1 con fondello non superiore agli 8 mm, il Tipo 2 con fondello fino a 12 mm è adatto a pressioni di 740/750 Bar, poi si va agli altri man mano che cresce il fondello aumentano le pressioni e di conseguenza ( ma non sempre questo è vero ) le grammature.
Molto dipende dalla polvere usata e da tutti gli altri componenti usati per confezionare la cartuccia.
Spero di averti chiarito almeno in parte per quanto riguarda i tipi di bossolo e il loro uso.
Ciao.
SCERIF
 
Re: TIPO 1 TIPO 2 TIPO 3 TIPO 4 TIPO 5

Io non ricarico piu' per il liscio dal 1975, ma prima di allora ricaricavo, e tanto. E dalla mia esperienza posso dire che piu' dell'altezza del fondello e' la geometria interna del fondello stesso che provoca curve di pressione diverse. Un fondello a sezione interna piatta, a parita' di tutte le altre dosi sviluppera' meno pressione di uno a profilo interno conico. Infatti un trucco che usavo io quando ricaricavo e cacciavo vicino ai pratoni del Vivaro (fra Grottaferrata e Nemi), un posto che la mattina presto e' umido e freddo, era quello di usare le stesse polveri e dosi ma bossoli diversi: bossoli col fondello a sezione conica allo spollo, e poi piu' tardi, quando riscaldava, bossoli a sezione interna piatta. E i tordi venivano giu' benissimo.
 
Re: TIPO 1 TIPO 2 TIPO 3 TIPO 4 TIPO 5

Perfettamente d'accordo con "scerif", sulla differenza di rendimento in base al buscione interno dei bossoli; ma da qualche tempo ho notato che quasi tutte le ditte si sono come al solito omologate. Bossoli Fiocchi t.1 - trap - Nobel Sport, ecc. sono con buscioni piatti, si distingue ancora la Bascheri che in base a tipi diversi di polveri usa buscioni interni di forma varia. Forse prima con le vecchie polveri e con l'uso di borre e borrette o con il bossolo in cartone era più comune l'uso buscioni di varie forme.
Cordialità :D
 
Re: TIPO 1 TIPO 2 TIPO 3 TIPO 4 TIPO 5

Posso? Corro il rischio di sentirmi definire come non credo di meritare.
Secondo quel tal Garolini, non secondo me, il buscione conico era utile nell'impiego di doppie basi unicamente per evitare borre troppo alte e pesanti; dunque, indipendentemente dalla forma, esso non incideva sul rendimento della cartuccia.
 
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carneade ha scritto:
Posso? Corro il rischio di sentirmi definire come non credo di meritare.
Secondo quel tal Garolini, non secondo me, il buscione conico era utile nell'impiego di doppie basi unicamente per evitare borre troppo alte e pesanti; dunque, indipendentemente dalla forma, esso non incideva sul rendimento della cartuccia.
sono solo un appassionato e ci provo alla ricarica, ma credo che tu abbia perfettamente ragione penso che sia solo quello il motivo. Anche perchè visto che tra polvere e borra non ci dovrebbero essere spazi vuoti a pari dosi la spinta o la press. dovrebbe essere uguale a prescindere dalla forma del buscione.
 
Re: TIPO 1 TIPO 2 TIPO 3 TIPO 4 TIPO 5

L'altezza del fondello e' utile solo ai fini estetici, ma con i moderni materiali di caricamento l'influenza sul rendimento si attesta su pochi Bar di pressione.
Basta vedere le cartucce da tiro; con 24/28 gr di piombo vengono usati Bossoli tipo 5 ! Perche' ?
Perche' se fossero caricate con bossoli Tipo 1 non le comprerebbe nessuno, invece con un bel fondello di ottone di 25 mm danno tutta un'altra impressione di potenza.
 
Re: TIPO 1 TIPO 2 TIPO 3 TIPO 4 TIPO 5

Le affermazioni di Giovanni sono in linea con quanto scritto e sostenuto da Granelli e Gallina per anni. Recentemente, però, Garolini ha potuto verificare l'infondatezza di quelle tesi grazie, se non erro, a verifiche al balipedio. Gli dobbiamo pure la scoperta della riduzione della dose di polvere con bossoli inferiori a 70mm.-
Anche la balistica fruisce di piccole scoperte evolutive, una sorta di staffetta nella quale il testimone è passato dai menzionati Granelli e Gallina a G.Garolini (la lettera 'G' sembra costituire denominatore comune 'sine qua non').
 
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carneade ha scritto:
Le affermazioni di Giovanni sono in linea con quanto scritto e sostenuto da Granelli e Gallina per anni. Recentemente, però, Garolini ha potuto verificare l'infondatezza di quelle tesi grazie, se non erro, a verifiche al balipedio. Gli dobbiamo pure la scoperta della riduzione della dose di polvere con bossoli inferiori a 70mm.-
Anche la balistica fruisce di piccole scoperte evolutive, una sorta di staffetta nella quale il testimone è passato dai menzionati Granelli e Gallina a G.Garolini (la lettera 'G' sembra costituire denominatore comune 'sine qua non').
Non posso che quotare. Garolini, oltreché essere una persona squisita, è anche un fine balistico di caratura storica.
Però non sono sicurissimo (la memoria non mi aiuta) che il biscione conico non vari la pressione rispetto ad uno piano per un semplice motivo: la variazione volumetrica dello spazio disponibile alla combustione, la boiling room se non erro. Poi magari le differenze pressorie sono trascurabili e allora la mia considerazione va a quel paese.

Ciao
 
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Sono certo che, se interpellato, il Sig. G.G. non si asterrà dal fornire ogni ragguaglio utile.
Colgo l'occasione per ribadire che i miei interventi non sono per dispensare dall'alto d'un pulpito conclusioni personali, così come qualcuno pretenderebbe; ancora una volta, il mio modesto contributo è attinto alle fonti più attendibili. Attendo smentite suffragate da prove.
 
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Ragazzi non fidatevi di Carneade!!!!!!!!!!!!!!tutte balle racconta!!
Ovviamente scherzo e aggiungo che quando interviene è certo di ciò che dice...non che lo conosca, ma da quello che ha scritto fino ad ora (anche in altri post), posso affermare che è molto preparato e ne sà molte! ciao
 
Re: TIPO 1 TIPO 2 TIPO 3 TIPO 4 TIPO 5

Jack, anche tu ad infoltire la schiera dei bricconcelli?
Dimenticavo un’altra informazione, farina del mio sommo sacco di riferimento per molti anni. Secondo il compianto Granelli, non c’era vero motivo per non caricare una baby magnum in bossolo T1 piuttosto che in un T4.
 
Re: TIPO 1 TIPO 2 TIPO 3 TIPO 4 TIPO 5

carneade ha scritto:
Jack, anche tu ad infoltire la schiera dei bricconcelli?
Dimenticavo un’altra informazione, farina del mio sommo sacco di riferimento per molti anni. Secondo il compianto Granelli, non c’era vero motivo per non caricare una baby magnum in bossolo T1 piuttosto che in un T4.
" Jack, anche tu ad infoltire la schiera dei bricconcelli? "
[marameo.gif]
 
Re: TIPO 1 TIPO 2 TIPO 3 TIPO 4 TIPO 5

giovannit. ha scritto:
Io non ricarico piu' per il liscio dal 1975, ma prima di allora ricaricavo, e tanto. E dalla mia esperienza posso dire che piu' dell'altezza del fondello e' la geometria interna del fondello stesso che provoca curve di pressione diverse. Un fondello a sezione interna piatta, a parita' di tutte le altre dosi sviluppera' meno pressione di uno a profilo interno conico. Infatti un trucco che usavo io quando ricaricavo e cacciavo vicino ai pratoni del Vivaro (fra Grottaferrata e Nemi), un posto che la mattina presto e' umido e freddo, era quello di usare le stesse polveri e dosi ma bossoli diversi: bossoli col fondello a sezione conica allo spollo, e poi piu' tardi, quando riscaldava, bossoli a sezione interna piatta. E i tordi venivano giu' benissimo.

Quando tu ed io cacciavamo ai Pratoni del Vivaro "sigh" è stato fino all'86, poi i tuoi ricordi sono finiti dentro il Parco. Comunque è vero quello che dici riguardo il freddo umido della zona, che anticamente era un lago poi bonificato dai romani, ma che comunque resta un bacino a 500mt slm circondato da colli boscati alti fino ai 1000 mt slm, gli sbalzi termici sono evidenti, da casa mia sono 15 km, parto che sono 10°C e arrivo nella parte ancora aperta che sono -5°C, le cartucce sballano in continuazione, spesso basta salire di 10 mt e una cartuccia che spiuma e fà passata và bene, non scendo in teorie tecniche dato che non sono all'altezza, ma in quella zona vanno bene le S4 se è nebbioso e la AL se gela di brutto.
 
Re: TIPO 1 TIPO 2 TIPO 3 TIPO 4 TIPO 5

Con tutto il rispetto per gli esperti piu' esperti, se la geometria del bossolo non influisse sulla combustione, allora un secolo di evoluzione di bossoli per armi rigate basata sul cambiamento di geometria interna per cambiare il burning rate e la pressione della carica e' tutto un sogno, eh?
La geometria interna ed esterna del bossolo--a partita' di calibro, peso di palla, e dose e tipo di polvere crea differenze enormi nella balistica interna della cartuccia.
 
Re: TIPO 1 TIPO 2 TIPO 3 TIPO 4 TIPO 5

giovannit. ha scritto:
Con tutto il rispetto per gli esperti piu' esperti, se la geometria del bossolo non influisse sulla combustione, allora un secolo di evoluzione di bossoli per armi rigate basata sul cambiamento di geometria interna per cambiare il burning rate e la pressione della carica e' tutto un sogno, eh?
La geometria interna ed esterna del bossolo--a partita' di calibro, peso di palla, e dose e tipo di polvere crea differenze enormi nella balistica interna della cartuccia.

qui' apriamo una diatriba: per le rigate esiste sicuramente una 'boiling room' la cui volumetria e sezione sono molto importanti.autorevoli autori (io non autorevolmente dissento) sostengono che nelle cartucce da caccia 'la boiling room' non conti in quanto lo srotolamento della 'chiusura' avviene a pressioni relativamente basse.ma conterbbe solo la volumetria totale del bossolo.
pap
 
Re: TIPO 1 TIPO 2 TIPO 3 TIPO 4 TIPO 5

I pareri degli esperti più esperti non sono sentenze, nè leggi. Ciascuno di noi è adulto e vaccinato, responsabile delle proprie scelte; ovviamente, Carneade dimonio compreso.
Non mastico rigatoni, ma mi sembra di poter arguire che senza gli insegnamenti e l’assistenza di determinati soggetti, nei forum non saremmo in tanti a discutere di balistica.
 
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Secondo me (e io non sono nessuno), e' la curva di pressione che in una cartuccia da liscio viene alterata dalla diversa geometria del fondello del bossolo, cioe' quando il "picco" (massimo di pressione) viene raggiunto. Forse misurando soltanto la pressione complessiva non si notano differenze. Comunque, non sapendo come Gallina e Garolini hanno misurato la pressione (complessiva, o definendone la curva?), non mi intrometto. Comunque sono d'accordo che la differenza nella balistica interna della cartuccia da liscio dovuta alla geometria del fondello non deve essere molto grande. Ma il rendimento di una cartuccia da liscio, specialmente se caricata con pallini da uccelletti, varia anche con differenze di balistica interna relativamente piccole. L'esempio portato da Gianni di cartucce che funzionavano meglio o peggio con una variazione altimetrica di pochi metri, o termica di pochi gradi denota che (almeno con i vecchi bossoli di cartone, e con le polveri un po' attempate, ecc.) basta poco per alterare il rendimento. Il vecchio trucco di togliere due o tre pallini, o di infilare un paio di chiodini nel cartoncino che veniva usato dai nostri nonni per adattare la cartuccia alle condizioni climatiche sembra anche indicare che basta molto poco per far funzionare meglio (o peggio) una cartuccia.
Aggiungo che da quando sono sbarcato in America sono sempre stato impressionato dalla costanza delle cartucce locali. Fra borra/contenitore, bossolo di plastica, polveri usate, inneschi, ecc., queste cartucce sembrano impervie ai cambiamenti di temperatura e umidita'. Dal caldissimo secco del Montana all'apertura (6 settembre), al freddissimo (fino a -40) dello stesso stato, all'umidita' pazzesca di Kodiak, dove a volte pare di respirare acqua, non ho mai potuto dire che "le cartucce nun ce fanno." Gli animali colpiti bene sono sempre caduti. Naturalmente il discorso non vale per i pallini di ferro, che non vanno mai bene! Pero' devo puntualizzare che le cartucce a piombo fino non le ho mai piu' sparate, perche' qui gli uccelletti non si cacciano.
 
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Non trovo affatto campata in aria l’asserzione di Gianni “in quella zona vanno bene le S4 se è nebbioso e la AL se gela di brutto”, forse perché leggendo e rileggendo il Granelli ne ho acquisito la spiegazione, valida anche per zone diverse da quella indicata.
Accantonando per un minuto i panni dell’ambasciator che non porta pena, anch’io non sottoscrivo al 100% tutto quanto letto degli esperti. Però, mi riservo di provare le mie e le altrui teorie con l’ausilio della mia personalissima canna venatometrica e del ‘sottotetto’ a tutto regime coll’immancabile grano di sale. Perché, in fondo, mi fido appieno solo dei miei migliori amici.
 
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carneade ha scritto:
Non trovo affatto campata in aria l’asserzione di Gianni “in quella zona vanno bene le S4 se è nebbioso e la AL se gela di brutto”, forse perché leggendo e rileggendo il Granelli ne ho acquisito la spiegazione, valida anche per zone diverse da quella indicata.
Accantonando per un minuto i panni dell’ambasciator che non porta pena, anch’io non sottoscrivo al 100% tutto quanto letto degli esperti. Però, mi riservo di provare le mie e le altrui teorie con l’ausilio della mia personalissima canna venatometrica e del ‘sottotetto’ a tutto regime coll’immancabile grano di sale. Perché, in fondo, mi fido appieno solo dei miei migliori amici.

Appunto. La venatometria e' importante. E infatti, dal punto di vista venatometrico e empirico, quando andavo dove andava anche Gianni, quando cambiavo soltanto il tipo di bossolo (ma non la polvere o dosi di piombo e polvere) le cartucce col bossolo a fondo piatto funzionavano meglio dopo le 10, mentre quelle col fondo conico funzionavano meglio all'alba fino alle 10--ma non viceversa. Che so, forse la ragione sara' stata un'altra, ma almeno i tordi e i frosoni e i fringuelli (bei tempi, quelli) cadevano stecchiti...
 
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Granelli e Gallina asserivano entrambi che il buscione aveva notevoli influenze sull'andamento pressorio della cartuccia, mentre G.G. la pensa in maniera differente e dice che secondo lui il profilo conico o semiconico serviva solo per quelle polveri molto dense, come sipe ed S4 per far si che il livello di riempimento delle stesse si innalzasse e conseguentemente si abbassasse la colonna del borraggio necessaria per avere una corretta altezza di chiusura.
Io credo, ma senza alcuna prova inconfutabile, che il restringimento dell'area di contatto della polvere sull'innesco, produca per forza di cose una combustione più accellerata con conseguente, magari lieve, innalzamento delle pressioni. Probabilmente mi sbaglio, ma io la penso così.

Ciao
 
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Scotti ha scritto:
Granelli e Gallina asserivano entrambi che il buscione aveva notevoli influenze sull'andamento pressorio della cartuccia, mentre G.G. la pensa in maniera differente e dice che secondo lui il profilo conico o semiconico serviva solo per quelle polveri molto dense, come sipe ed S4 per far si che il livello di riempimento delle stesse si innalzasse e conseguentemente si abbassasse la colonna del borraggio necessaria per avere una corretta altezza di chiusura.
Io credo, ma senza alcuna prova inconfutabile, che il restringimento dell'area di contatto della polvere sull'innesco, produca per forza di cose una combustione più accellerata con conseguente, magari lieve, innalzamento delle pressioni. Probabilmente mi sbaglio, ma io la penso così.

Ciao
Mi trovi della stessa opinione e proprio l'altro giorno parlando con l'Ing. Antonio Girlando direttore del Banco Nazionale di Prova chiesi un opinione in merito, il quale mi ha detto che sarebbe interessante effettuare delle prove al banco per avere dei dati certi, prove effettuate con componenti come bossoli di eguale altezza e tipo di plastica, medesime dosi e inneschi dello stesso lotto ma con buscione differente.
 
Re: TIPO 1 TIPO 2 TIPO 3 TIPO 4 TIPO 5

jack ha scritto:
Ragazzi non fidatevi di Carneade!!!!!!!!!!!!!!tutte balle racconta!!
Ovviamente scherzo e aggiungo che quando interviene è certo di ciò che dice...non che lo conosca, ma da quello che ha scritto fino ad ora (anche in altri post), posso affermare che è molto preparato e ne sà molte! ciao
Concordo. Non ho purtroppo il tempo di seguire con continuità il forum ma ho potuto apprezzare la preparazione di assoluto valore di Carneade: conosco pochissime persone di questo livello.
Tornando all'argomento, appena avrò modo di parlare con Gianluca cercherò di approfondirlo. E' vero che G.G. lega le varie conformazioni dei buscioni alle diverse densità e dosi delle polveri e il concetto è più che condivisibile, ma non mi sembra di aver mai letto un suo scritto nel quale affermasse che i dati di banco sono indipendenti dalla forma del buscione. E' facilmente comprensibile come un buscione piano lasci maggior volume alla polvere rispetto ad un buscione conico.
D'altro canto giustamente il buon Carneade ha riconosciuto a Garolini l'introduzione concettuale della variazione di dose a seconda dell'altezza del bossolo: mi vien da dubitare che una mente tanto analitica ed attenta riconosca la variazione volumetrica introdotta da una riduziuone dell'altezza del bossolo e non consideri il medesimo fenomeno apportato dalla variazione del buscione. Si tratta sempre di volume a disposizione del complesso polvere, borra e piombo.
Comunque divertente questa discussione.

Ciao
 
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“…il buon Carneade ha riconosciuto a Garolini…”: qualcuno commenterebbe ‘Come volevasi dimostrare’.
Negli ultimi mesi Carneade-dimonio è cresciuto, tanto da varcare la soglia d’un altro anno dell’autunno della sua esistenza. Egli è più che mai convinto che non basta qualche riga per conoscere un uomo od un bimbo che sia, per apprezzarne o meno i veri pesi specifici, non certamente individuabili attraverso le conoscenze balistiche ed oplologiche. Come Caron dimonio s'è limitato a traghettare quanto appreso da illustri autori, sia per informare cortesi interlocutori, sia per apprendere dalle loro risposte. Si considera, non solo a parole, un uomo che nasce e muore come tutti i suoi simili, re o mendicanti che siano… ("A livella" di Totò docet).
Amen.
 
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carneade ha scritto:
“…il buon Carneade ha riconosciuto a Garolini…”: qualcuno commenterebbe ‘Come volevasi dimostrare’.
Negli ultimi mesi Carneade-dimonio è cresciuto, tanto da varcare la soglia d’un altro anno dell’autunno della sua esistenza. Egli è più che mai convinto che non basta qualche riga per conoscere un uomo od un bimbo che sia, per apprezzarne o meno i veri pesi specifici, non certamente individuabili attraverso le conoscenze balistiche ed oplologiche. Come Caron dimonio s'è limitato a traghettare quanto appreso da illustri autori, sia per informare cortesi interlocutori, sia per apprendere dalle loro risposte. Si considera, non solo a parole, un uomo che nasce e muore come tutti gli altri mortali, re o mendicanti che siano… ("A livella" di Totò docet).
Amen.

ciao carneade...lezione di filosofia
 

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