tecnica di tiro al volo sui selvatici (1 utente sta leggendo)

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Xché non le tramando anche a noi padellatori le tecniche che ti hanno insegnato????
Tu hai qualche parente o comunque qualcuno che ti ha spiegato qualcosa di come va utilizzato il fucile a caccia? A me hanno detto di far finta di avere il forcone al posto del fucile e quando vedevo passere in volo un uccello lo dovevo inforcare. La differenza con il fucile stava che mentre lo inforcavo contemporaneamente dovevo tirare il grilletto. Sarebbe interessante aprire una discussione per capire come i padri riescono a tramandare ai figli le prime nozioni del tiro da caccia.
 
Tu hai qualche parente o comunque qualcuno che ti ha spiegato qualcosa di come va utilizzato il fucile a caccia? A me hanno detto di far finta di avere il forcone al posto del fucile e quando vedevo passere in volo un uccello lo dovevo inforcare. La differenza con il fucile stava che mentre lo inforcavo contemporaneamente dovevo tirare il grilletto. Sarebbe interessante aprire una discussione per capire come i padri riescono a tramandare ai figli le prime nozioni del tiro da caccia.
Purtroppo ho un papà padellatore e quindi mi ha trasmesso la padellite...
 
ciao volevo dei pareri dai tiratori dopo parecchi che non sparavo ai piattelli al percorso di caccia ho notato che praticamente facevo schifo 5 6 su 25 anni fa sotto a22 non scendevo mai .il gestore mi a detto che tendevo ad alzare la testa le fucilate andavano alte .Allora ho sostituito la piastrina del cal cio con la 65 comunque il fucile è un cal 28 chi di voi esperti mi sa dire se ho sbagliato a piegare il fucili ho dat
 
Se alzi la testa la fucilata dovrebbe andare bassa. Il metodo che mi fece seguire mio nonno per vedere se l'arma fosse adatta al mio fisico consisteva nel piazzare un giornale aperto su di un ciglione (un argine) e distante circa 30 mt, guardare il bersaglio, imbracciare e appena il calcio toccava la guancia sparare senza distogliere gli occhi dal foglio e non tenere conto del mirino. Se la rosata era centrale l'arma era giusta. Se spostata a dx o sx dipendeva dal vantaggio; sotto o sopra dalla piegatura del calcio.
Setterman1
 
ok ti ringrazio per la risposta Il problema che io con i fucili mi trovo meglio se più piegato a parte che anche a caccia mi stà appassionando il cal 28 devo dire che non mi posso lamentare .Ma a sbagliare cosi tanti piattelli mi a demoralizato farrò la prova che ai suggerito per il resto ditemi se meglio più piegato oppure no
 
Oggi ci sono presso dei buoni armaioli degli strumenti sui quali viene assunta l'imbracciatura di un arma finta ed il computer fornisce i dati utili per quel fisico e modus di posizionamento.
setterman1
 
Allora io sono un caso cronico☹
Comunque prima con la giovane sta' mi ci incazzavo mentre nel presente ogni uscita a caccia e' una gioia

Chi più chi meno sbagliamo tutti. I giovani si incazzano specialmente quando non capiscono da cosa è scaturito l'errore, quando si sa il motivo ci si incazza di meno. Per capire gli errori la prima cosa da fare è sforzarsi di disinteressarsi del selvatico. Io non mi interesso del selvatico, ma quando sbaglio ho un senso di colpa nei confronti del cane. Posso dire che caccio per il cane e faccio quasi tutto in funzione del cane.
 
Io non ho mai avuto nessuno in casa cacciatore,percui mi son dovuto rimboccare le maniche ed imparare in tutto e per tutto...ho avuto gli amici che mi hanno consigliato ma poi dipende tutto da noi....un buon armaiolo, di sicuro ,che possa darti un fucile che ti torni...poi bisogna aver la testardaggine di voler imparare e di volersi sempre migliorare con la consapevolezza che la perfezione non e' raggiungibile...aver fiducia nei mezzi in dotazione e perseverare....io,fino a 18 anni, non avevo nemmeno mai messo in bocca un chioccolo...poi pero' qualcosina ho imparato.
Una buona palestra per il tiro da caccia mi si presento' nei due anni consecutivi in cui,a seguito di una delusione amorosa,visitai il Marocco per la caccia alle tortore...li',dove la padella non contava e le occasioni su saette erano molto frequenti....
Dominare la tensione spesso e' una tecnica molto efficace...se si spara concentrati ma nello stesso tempo con la mente sgombra da tante seghe mentali siamo,in genere, piu' avvantaggiati...ad esempio,io che caccio esclusivamente tordi,unico animale che ancora mi fa' salire la tachicardia nei minuti di penombra di attesa, a volte,specie i primi, mi fregano e mi fanno fesso...ma poi alla fine e' anche il bello della caccia.
 
Delle tre tecnichr descritte uso quasi sempre quella di stoccata. È una necessità convertita in virtù perché gli animali che insidio sono prevalentemente diffidenti e al minimo movimento stoccano per remare verso lidi più sicuri...
Perciò: fisso attentamente il selvatico, gli valuto il punto dove mettere la fucilata (anticipo) rimanendo il più a lungo possibile immobile.
Ho avuto ottimi risultati, come anche tante padelle. Ma queste ultime sono causate da stanchezza eccessiva (quando sei ancora a caccia ma mentalmente vorresti essere già a casa).[banghead.gif]
 
La prima fucilata in alcuni ambienti è quasi sempre a stoccare, la seconda è ad accompagnare, anche perché se si sbaglia, d'istinto si corre dietro il selvatico con le canne. Si possono fare anche due stoccate, però bisogna buttare giù il calcio dalla spalla. Per esempio la prima a stoccare e la seconda a sorpassare è quando si hanno due anatre, che viaggiano una davanti e una di dietro, si stocca a quella di dietro e si corre con le canne su quella d'avanti, la si sorpassa e si tira. Se invece si stocca quella davanti, bisogna buttare giù il calcio e dare di stoccata anche a quella che viaggiava dietro, altrimenti dopo aver stoccato quella davanti si è tentati di fermarsi per aspettare quella di dietro, una volta fermi si hanno molte più probabilità di commettere qualche errore. Un poco è istinto e uno poco devono essere le procedure. Le procedure servono a trovare il metodo giusto senza doverlo cercare. A noi l'istinto ci serve per giustificarci, pure io mi giustifico dicendo "o scusa l'ho fatto istintivamente" non è vero, ogni azione deve essere pensata, dopo tutto si gioca su i riflessi, quello più istintivo risulterà quello che ha i riflessi più veloci. Logicamente come sempre è solo una mia opinione.
 
:o

Non capisco, se io mediamente sparo una 50ina di cartucce l’anno e mediamente conto dai 40 ai 45 morti mi posso definire “mediocre” perché non padroneggio le tre tecniche di tiro ?
Sono allibito
Vieni in Alabama a fare un'apertura alle tortore. Se ne butti giu' piu' di 10 con 25 cartucce mi mangio il cappello...
avatar1590_2.gif
 
Ciao, io parlo per esperienza personale, ho imparato da mio padre è da un amico di famiglia
Prima regola per il tiro a volo a caccia sparare con lo stesso fucile logicamente messo a misura da l'armiere di fiducia
Secondo gli animali si ammazzano dentro il tiro utile 0/25metri al di là i più Van via feriti e muoiono dopo chissà dove o rimangono menomati e anche sterili.
Il tiro dipende dalle situazioni, all'alba per tordi che arrivano come fucilate in discesa in pratica ombre con poco spazio ,si spara di stocco a occhi aperti e il mirino è uno sconosciuto . Si guarda si imbraccia e si spara on che n niente tanto la canna va dove guardi.
Questa legge vale per tutto ciò che passa o parte da vicino dall'allodola passando per beccaccino ,folaga,gallinella e finire col fagiano...nel caso il primo colpo va a vuoto allora più utile seguire ,chiudere un occhio,passare e sparare.
Da capanno con tesa noi si usa mettere le stampe vicine così che quando fai il primo tiro già con gli occhi guardi la seconda preda e due tiri si fan di stocco casomai si segue un terzo se c'è (previsione rosea?)
Quando arrivano invece andavo al ci me per anatre a trovare alcuni amici era semplice ....scaricavo il fucile e guardavo loro ,inutile che con un 62.5 cilindrico , quelli avevano 81 * e li si che calcolavano vento e distanze con anticipo di 1/2 metri .
Ciao
 
Vieni in Alabama a fare un'apertura alle tortore. Se ne butti giu' piu' di 10 con 25 cartucce mi mangio il cappello...
avatar1590_2.gif
facciamo così, io vengo in Alabama.... se ne prendo 20 su 25 mi ospiti un mese. In caso contrario
ti ospito io in Italia.
Prepara magari qualche cappello “tenero”. ????
Giovanni forse dovresti conoscere qualcuno prima di sfidarlo. ?
 
facciamo così, io vengo in Alabama.... se ne prendo 20 su 25 mi ospiti un mese. In caso contrario
ti ospito io in Italia.
Prepara magari qualche cappello “tenero”. ????
Giovanni forse dovresti conoscere qualcuno prima di sfidarlo. ?

Quelle a fermo non contano...:) E poi tutti i cappelli sono tenerissimi. Pero' bisogna stare attenti a quelli velenosi. Io preferisco i cappelli dei porcini, fatti alla griglia...
 
Quelle a fermo non contano...:)

Giovanni sei polemico perché ti pagano o ti riesce gratis ?
Frequento da poco il forum e ho ripreso a cacciare dopo un lungo stop, questo non significa che io sia un novellino.
Purtroppo non ci conosceremo mai, e forse leggendoti non ho così voglia di conoscerti. Di sicuro non ti permetto di sfottermi.
 
Bad Wolf ma davvero spari solo 50 cartucce l'anno e ci cogli cosi tanto? Io ne tiro circa 10000 fra compak e caccia ma non abbatto ancora 40-45 selvatici ogni 50 colpi esplosi, e probabilmente non raggiungero mai quei risultati. Quale e' la chiave del successo?
 
Bad Wolf ma davvero spari solo 50 cartucce l'anno e ci cogli cosi tanto? Io ne tiro circa 10000 fra compak e caccia ma non abbatto ancora 40-45 selvatici ogni 50 colpi esplosi, e probabilmente non raggiungero mai quei risultati. Quale e' la chiave del successo?

Sparo circa 50 cartucce per il tipo di caccia che ho scelto, perché ho scelto di cacciare solo col cane da ferma, e solo a pernici rosse o starne.
Frequento il tav settimanalmente, a volte percorso a volte fossa olimpica, e anche a te non permetto lo sfottò
Siete davvero così bravi? Non leggo nessuno di voi nelle classifiche Fitav, come mai?
vuoi davvero insegnare a sparare ?
 
Nessuno sfotto da parte mia stai calmo, chiedo solo quale e la chiave del successo visto che di questo passo non riusciro mai a tirare cosi bene. Dico sul serio, sto lottando da anni per migliorare le prestazioni ma non ci riesco
 
Aaaaaahhhh allora non sono 50 le cartucce che spari in realtà! Tu ti alleni al TAV! Ecco spiegato L equivoco! Non era sfottò era una malcomprensione , passami il termine, di quello che molti di noi avevamo capito leggendo la storia di 45 su 50!! Se Spari alla fossa ed al percorso e riesci in entrambi si spiega tutto. A me è presa la malattia del tiro da poco ma quello che ho capito è che per destreggiarsi sia in una che nell altra ci vuole un bel manico. A caccia saprai destreggiarti in molte situazioni ed avere la lucidità necessaria![5a]
 
Nessuno sfotto da parte mia stai calmo, chiedo solo quale e la chiave del successo visto che di questo passo non riusciro mai a tirare cosi bene. Dico sul serio, sto lottando da anni per migliorare le prestazioni ma non ci riesco

Pensare che sparare 10000 o più cartucce renda infallibili è come pensare che guidare per centomila km renda piloti di F1. Il mio taxista di fiducia Gino dovrebbe battere Hamilton guidando a occhi chiusi.
Sono a 1/2 ora di macchina da Lonato, e ho avuto il privilegio di sparare con campioni e con gente comune, vedo spesso tiratori cambiare fucile come io cambio i calzini, sperando che il Perazzi o il Beretta modello “io ce l’ho e tu no “ possa aiutarli a rompere 1 piattello in più. Il più delle volte rimangono tiratori mediocri al tav come a caccia.
Mi ritengo fortunato, e probabilmente sparo a caccia con la calma che mi può arrivare da tanti anni di pratica. Ho fatto e farò padelle indescrivibili e tiri da ricordare come fucilate della vita, ma ora ritengo che la testa e non il fucile faccia colpire meglio.
Lo vedo al piattello, quando faccio serie ottime per poi sbagliare una volta in gara, Sento purtroppo la tensione della competizione e non riesco a raggiungere i risultati che normalmente ottengo sparando con gli amici.
 
Pensare che sparare 10000 o più cartucce renda infallibili è come pensare che guidare per centomila km renda piloti di F1. Il mio taxista di fiducia Gino dovrebbe battere Hamilton guidando a occhi chiusi.
Sono a 1/2 ora di macchina da Lonato, e ho avuto il privilegio di sparare con campioni e con gente comune, vedo spesso tiratori cambiare fucile come io cambio i calzini, sperando che il Perazzi o il Beretta modello “io ce l’ho e tu no “ possa aiutarli a rompere 1 piattello in più. Il più delle volte rimangono tiratori mediocri al tav come a caccia.
Mi ritengo fortunato, e probabilmente sparo a caccia con la calma che mi può arrivare da tanti anni di pratica. Ho fatto e farò padelle indescrivibili e tiri da ricordare come fucilate della vita, ma ora ritengo che la testa e non il fucile faccia colpire meglio.
Lo vedo al piattello, quando faccio serie ottime per poi sbagliare una volta in gara, Sento purtroppo la tensione della competizione e non riesco a raggiungere i risultati che normalmente ottengo sparando con gli amici.
Ecco spiegata la differenza tra un campione ed un ottimo tiratore...il campione si carica con la tensione che la gara porta con se',l'ottimo tiratore invece si deconcentra e fa' lo 0...ma questo esiste nel tiro sportivo...la caccia ragazzi e' altra cosa...in primis non c'e' mai un pubblico che osserva...non c'e' un agonismo se non quello derivante dalla sfida che l'arte venatoria ha in se'...ossia la competizione con il selvatico...e quasi mai c'e' una concentrazione costante e preparatoria come la pedana invece vuole...la caccia e' fatta di istinti,di imprevedibilita'..azioni mai uguali l'una all'altra...il cacciatore con la C maiuscola sa' sfruttare sempre al meglio quello che la circostanza offre...e non e' cosa facile....di sicuro non e' facile come sparare migliaia di cartucce per poter arrivare a fare 25...
Io alcuni ne' conosco,e uno l'ho anche citato,come te...e per me non c'e' nulla di strano in cio' che dici....se io sparassi ai famosi 50 fagiani come spara mio cognato (e 45 li centra) io sparerei come minimo 100-120 cartucce e ne farei meno della meta'...questo non perche' sparo peggio ma perche' mi mancano doti venatorie in quella forma di caccia...doti che spesso vengono evidenziate ed elevate alla massima potenza dalla passione che il Cacciatore ha in quella precisa forma di caccia.
 
Non sono convinto che a caccia non conti la testa, vediamo spesso i novellini ad esempio svuotare il caricatore prima che il selvatico faccia 2 metri, per la paura di sbagliare o la paura che il fagiano/pernice/lepre si allontani troppo. La calma che arriva purtroppo con l’età o l’esperienza fa sì che il tiro sia sempre “ragionato” anche se di stoccata. Un attimo prima di premere il grilletto riesco a guardare se il tiro può essere pericoloso per il cane, o per il mio socio di caccia.... questo si riesce a fare in pochi istanti se la mente è tranquilla e ben addestrata
 
Non sono convinto che a caccia non conti la testa, vediamo spesso i novellini ad esempio svuotare il caricatore prima che il selvatico faccia 2 metri, per la paura di sbagliare o la paura che il fagiano/pernice/lepre si allontani troppo. La calma che arriva purtroppo con l’età o l’esperienza fa sì che il tiro sia sempre “ragionato” anche se di stoccata. Un attimo prima di premere il grilletto riesco a guardare se il tiro può essere pericoloso per il cane, o per il mio socio di caccia.... questo si riesce a fare in pochi istanti se la mente è tranquilla e ben addestrata
Questa di sicuro e' l'unica regola...l'esperienza nella pratica venatoria ricopre un ruolo importantissimo...e la testa conta tantissimo,come nel tiro del resto...ma nella caccia le variabili da analizzare nel poco tempo che ti viene concesso sono spesso piu' di una...la dote spesso e' insita in noi,col tempo,se la si ricerca,spesso viene scoperta...
 

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