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Tasso (Taxus Baccata)
Famiglia
Nome Volgare:albero della ****
ETIMOLOGIA
Il nome comune deriva dal greco taxon che significa "freccia", e l'appellativo di albero della **** nasce proprio dal suo impiego nella fabbricazione di dardi velenosi e dalla sua caratteristica tossicità, oltre al fatto che veniva utilizzato nelle alberature dei cimiteri.
MORFOLOGIA
Il tasso è un albero sempreverde di seconda grandezza, con una crescita molto lenta, per questo motivo in natura spesso si presenta sotto forma di piccolo albero o arbusto, tuttavia in condizioni ottimali può raggiungere i 15 – 20 metri di altezza; la chioma ha forma globosa irregolare, con rami molto bassi.
La corteccia è di colore bruno rossastro, inizialmente è liscia ma con l'età si solleva arricciandosi e dividendosi in placche. I giovani rami sono verdi.
Le foglie sono lineari, leggermente arcuate, lunghe fino a 3 cm e di colore verde molto scuro nella pagina superiore, più chiare inferiormente; sono inserite sui rami con un andamento a spirale, in due file opposte. Sono molto velenose.
È una specie per lo più dioica ma esistono segnalazioni di individui monoici. I fiori maschili sono raggruppati in amenti, quelli femminili si trasformano in arilli. L'impollinazione è anemofila. La pianta, essendo una Pinophyta, non produce frutti (solamente le Angiosperme ne producono).
Quelli che sembrano i frutti in realtà sono degli arilli, ovvero delle escrescenze carnose che ricoprono il seme. Inizialmente verdi, rossi a maturità, contengono un solo seme, duro e molto velenoso. La polpa invece è innocua e commestibile, viene mangiata dagli uccelli che ne favoriscono la diffusione. Gli animali mangiano i frutti, che non vengono macinati e digeriti perché mortali. Quando l'animale li espelle essi sono ancora intatti e si insediano nel terreno dando origine ad una nuova pianta, il tasso è quindi una pianta zoofila, che si serve degli animali per riprodursi. Senza gli animali gli arilli cadrebbero al suolo e non crescerebbero per la mancanza di luce e la concorrenza con la pianta madre per i sali minerali del terreno.
DIFFUSIONE e HABITAT
L'areale di diffusione comprende le zone dall'Europa settentrionale al Nordafrica e al Caucaso.Preferisce i luoghi umidi e freschi, ombrosi, con terreno calcareo. In Italia si trova in zone montane, non molto frequentemente. Nella foresta Umbra del Gargano, nella zona di Palena, Pescocostanzo provincia dell'Aquila e nella Riserva naturale guidata Zompo lo Schioppo (AQ) sono presenti diversi esemplari imponenti. Il Parco dei Nebrodi ospita, all'interno del bosco della Tassita, alcuni esemplari maestosi che raggiungono i 25 m di altezza. Preferisce i luoghi umidi e freschi, ombrosi, con terreno fertile sia acido che non. Sopporta bene anche le potature
IMPIANTO
Il tasso può essere prodotto sia da seme che da innesto. Per la semina non dobbiamo preoccuparci se il seme non da la pianta il primo anno poiché possono occorrere 2 o più anni prima che esso germogli. Per quanto riguarda l’innesto viene effettuato all’inizio dell’ autunno.
USI e PROPRIETA’
Il suo legno, particolarmente pregiato per l'aspetto, la durata e per la particolare resistenza all'acqua, era usato, prima delle armi da fuoco, per costruire archi e impiegato dagli antichi egizi per i sarcofagi ; viene tuttora usato per costruire ottimi bastoni da montagna, per lavori al tornio, di ebanisteria e di intaglio.
MALATTIE
Resistente a moltissime malattie, è soggetto però al marciume radicale causato dalla Phytophthora.
Subisce danni alle foglie da bruchi, oziorrinco e cocciniglia del tasso.
CURIOSITA’
Albero affascinante, anche di grandi dimensioni, estremamente longevo (alcuni esemplari superano i 1000 anni e si avvicinano forse ai 2000), dal tronco tipicamente squamoso e contorto. Spesso da tronchi apparentemente morti spuntano nuovi alberelli. Forse per questo, o per il colore scuro, quasi nero, gli antichi dedicavano quest'albero ad Ecate, dea degli inferi. Il tasso ha anche legami con la stregoneria e con il culti druidici (di tasso era il bastone dei druidi). Di legno di tasso erano gli archi degli invincibili arcieri inglesi.
Proprietà venefiche straordinarie gli venivano attribuite, e anche la sua ombra si diceva potesse risultare letale. La pianta è in realtà tossica, soprattutto i semi. Secondo Shakespeare il padre di Amleto sarebbe stato assassinato dal fratello che gli avrebbe versato nell'orecchio del succo di tasso. Non è certa la attribuzione al tasso: il termine usato da Shakespeare, hebenon, potrebbe indicare tasso, hebona, ma anche giusquiamo, henbane. In passato il tasso veniva usato anche come abortivo, non ostante la forte tossicità.
COME PASTURA
Le bacche rosse sono preda ambita dai tordi che una volta individuata la pianta non ne lasciano una bacca sui rami.
Famiglia
Nome Volgare:albero della ****
ETIMOLOGIA
Il nome comune deriva dal greco taxon che significa "freccia", e l'appellativo di albero della **** nasce proprio dal suo impiego nella fabbricazione di dardi velenosi e dalla sua caratteristica tossicità, oltre al fatto che veniva utilizzato nelle alberature dei cimiteri.
MORFOLOGIA
Il tasso è un albero sempreverde di seconda grandezza, con una crescita molto lenta, per questo motivo in natura spesso si presenta sotto forma di piccolo albero o arbusto, tuttavia in condizioni ottimali può raggiungere i 15 – 20 metri di altezza; la chioma ha forma globosa irregolare, con rami molto bassi.
La corteccia è di colore bruno rossastro, inizialmente è liscia ma con l'età si solleva arricciandosi e dividendosi in placche. I giovani rami sono verdi.
Le foglie sono lineari, leggermente arcuate, lunghe fino a 3 cm e di colore verde molto scuro nella pagina superiore, più chiare inferiormente; sono inserite sui rami con un andamento a spirale, in due file opposte. Sono molto velenose.
È una specie per lo più dioica ma esistono segnalazioni di individui monoici. I fiori maschili sono raggruppati in amenti, quelli femminili si trasformano in arilli. L'impollinazione è anemofila. La pianta, essendo una Pinophyta, non produce frutti (solamente le Angiosperme ne producono).
Quelli che sembrano i frutti in realtà sono degli arilli, ovvero delle escrescenze carnose che ricoprono il seme. Inizialmente verdi, rossi a maturità, contengono un solo seme, duro e molto velenoso. La polpa invece è innocua e commestibile, viene mangiata dagli uccelli che ne favoriscono la diffusione. Gli animali mangiano i frutti, che non vengono macinati e digeriti perché mortali. Quando l'animale li espelle essi sono ancora intatti e si insediano nel terreno dando origine ad una nuova pianta, il tasso è quindi una pianta zoofila, che si serve degli animali per riprodursi. Senza gli animali gli arilli cadrebbero al suolo e non crescerebbero per la mancanza di luce e la concorrenza con la pianta madre per i sali minerali del terreno.
DIFFUSIONE e HABITAT
L'areale di diffusione comprende le zone dall'Europa settentrionale al Nordafrica e al Caucaso.Preferisce i luoghi umidi e freschi, ombrosi, con terreno calcareo. In Italia si trova in zone montane, non molto frequentemente. Nella foresta Umbra del Gargano, nella zona di Palena, Pescocostanzo provincia dell'Aquila e nella Riserva naturale guidata Zompo lo Schioppo (AQ) sono presenti diversi esemplari imponenti. Il Parco dei Nebrodi ospita, all'interno del bosco della Tassita, alcuni esemplari maestosi che raggiungono i 25 m di altezza. Preferisce i luoghi umidi e freschi, ombrosi, con terreno fertile sia acido che non. Sopporta bene anche le potature
IMPIANTO
Il tasso può essere prodotto sia da seme che da innesto. Per la semina non dobbiamo preoccuparci se il seme non da la pianta il primo anno poiché possono occorrere 2 o più anni prima che esso germogli. Per quanto riguarda l’innesto viene effettuato all’inizio dell’ autunno.
USI e PROPRIETA’
Il suo legno, particolarmente pregiato per l'aspetto, la durata e per la particolare resistenza all'acqua, era usato, prima delle armi da fuoco, per costruire archi e impiegato dagli antichi egizi per i sarcofagi ; viene tuttora usato per costruire ottimi bastoni da montagna, per lavori al tornio, di ebanisteria e di intaglio.
MALATTIE
Resistente a moltissime malattie, è soggetto però al marciume radicale causato dalla Phytophthora.
Subisce danni alle foglie da bruchi, oziorrinco e cocciniglia del tasso.
CURIOSITA’
Albero affascinante, anche di grandi dimensioni, estremamente longevo (alcuni esemplari superano i 1000 anni e si avvicinano forse ai 2000), dal tronco tipicamente squamoso e contorto. Spesso da tronchi apparentemente morti spuntano nuovi alberelli. Forse per questo, o per il colore scuro, quasi nero, gli antichi dedicavano quest'albero ad Ecate, dea degli inferi. Il tasso ha anche legami con la stregoneria e con il culti druidici (di tasso era il bastone dei druidi). Di legno di tasso erano gli archi degli invincibili arcieri inglesi.
Proprietà venefiche straordinarie gli venivano attribuite, e anche la sua ombra si diceva potesse risultare letale. La pianta è in realtà tossica, soprattutto i semi. Secondo Shakespeare il padre di Amleto sarebbe stato assassinato dal fratello che gli avrebbe versato nell'orecchio del succo di tasso. Non è certa la attribuzione al tasso: il termine usato da Shakespeare, hebenon, potrebbe indicare tasso, hebona, ma anche giusquiamo, henbane. In passato il tasso veniva usato anche come abortivo, non ostante la forte tossicità.
COME PASTURA
Le bacche rosse sono preda ambita dai tordi che una volta individuata la pianta non ne lasciano una bacca sui rami.