eccomi qua' carissimi, visto che siete molto gentili passo a spiegarvi cose mi e' successo: il mio cane aveva 1 anno e 2 mesi e fino a qui non destava nessun tipo di problema anzi era di superlative promesse faceva ferme strepitose con guidate sterpitose sui croccoloni da fare impazzire il piu' bravo dei cinofili fino a quando dopo tante e riptute uscite un giorno decisi di portarlo a caccia su quaglie( devo dire che il mio setter non conosce per mia volonta' nessun tipo di selvaggina di allevanmento) selvatiche in puglia, prenotando uno di quei posti che tutti noi conosciamo.arrivai sul posto e senza il fucile cominciai a fare un giro con lui, le quaglie erano tante le ferme bellissime si ripetevano continuamente ricordo che ero con un mio amico il quale mi ripeteva continuamente"questo cane sara' qualcosa di eccezionale". dopo tante ferme decisi di prendere il fucile e sparargli una quaglia per fargliela abboccare,lo sciolsi dopo 2 miniti ando in ferma nell'avvicinarmi parti' la quaglia la sparai e la mancai mentre lui la rincorreva.da allora si mise dietro di me e non caccio' piu' lasciandomi nell'oscurita' totale.era ottobre da allora lo riportai sempre senza fucile , con un po' di fatica riprese ad andare fino a poche settiamne fa' ,senza il mio fucile ,faceva cose da pazzi domenica scorsa decisi di andare in un quagliodromo per vedere se la paura persistesse.NON VI DICO PROPRIO, APPENA SCESE DAL CARRELLO E VIDE IL FUCILE NON CAPI' PIU' NIENTE, IO NON CARICAI NEMMENO IL FUCILE, PENSATE CHE QUANDO PASSAVA VICINO ALLA QUAGLIA IMMESSA APPeNA LA AVVERTIVA SE NE SCAPPAVA.adesso sto impazzendo , Vi ho raccontato tutto se potete darmi una mano ve ne saro' molto grato.scusatemi per la lunghezza ma ci tenevo a farvi capire tutto il percorso.ancora grazie.
Ciao Federico,
il problema del tuo cane si chiama " mancato addestramento allo sparo " , almeno per quella che potrebbe essere la mia diagnosi dopo il tuo racconto...sicuramente avevi ed hai tra le mani un soggetto di qualità superlative ed innate, ma hai probabilmente trascurato aspetti importanti , come lo sparo, e ti sei indugiato troppo a contemplare le sue ferme eccezionali e istintive a discapito dell'addestramento vero e proprio, cioè quello che lo avrebbe reso un cane completo, unendo le sue doti naturali al tuo insegnamento...ci sono molti cani che posti di punto in bianco di fronte allo sparo non ne hanno paura e ce ne sono altri che lo temono, rappresentando comunque lo sparo un evento inconsueto e innaturale per il loro mondo...questo non si può appurare fino al momento dello sparo, appunto, e nel dubbio di non saperlo si deve comunque seguire un iter che porti il cane a digerire lo sparo , e non solo a digerirlo ma a collegarlo alla sua passione e a farglielo addirittura piacere...se poi il soggetto non teme lo sparo per natura meglio, ma se lo avesse dovuto temere noi abbiamo fatto comunque tutte le cose ad hoc...l'addestramento allo sparo a mio modo di vedere parte da lontano, cioè dalla socializzazione del cane, nel senso che un cane abituato ad interagire col conduttore e con il mondo esterno al suo,in generale sviluppa un atteggiamento meno timoroso e più pratico ed è quindi molto più propenso ad apprendere ... Come step allo sparo possono andar bene rumori inconsueti, il contatto con la gente, una passeggiata per strada e tutto ciò che rende il cane più disinvolto...ma siccome lo sparo e' un evento ben preciso, che per noi e' indispensabile nella caccia, dobbiamo fare in modo di associarlo a quello che interessa al cane , cioè la selvaggina,che è quello che interessa anche a noi, e questo secondo me andrebbe fatto intorno ai 4/5 mesi di età ... Si parte con una scacciacani o con piccoli calibri, senza abbattimento e sempre durante la rincorsa del cane dietro al selvatico , una volta che il cane arrivera a tollerare lo sparo e ad associarlo alla selvaggina che cerca di raggiungere potremo anche fare l'abbattimento , se nel frattempo avremo anche addestrato al riporto...Lo sparo deve quindi diventare il punto di Unione tra la nostra conduzione, il lavoro del cane ed il perseguimento del nostro e del suo obbiettivo, cioè la cattura del selvatico...purtroppo i cani non fanno mai o quasi mai nulla se non ne hanno una convenienza o un vantaggio, e noi dovremo sempre in adstramento per ottenere qualcosa cercare il nesso che faccia capire al cane che se fa cio che gli chiediamo ne avra' dei vantaggi...ora,siccome presumo che tutto questo non sia stato fatto, bisogna tornare di molto indietro, visto che il cane adesso si rifiuta addirittura di cacciare ... E quindi via il fucile ed eviterei le quaglie, sia selvatiche che immesse, per appurare se il cane rifiuta le quaglie associando quel preciso selvatico al fucile ed allo sparo ,o rifiuta anche altri selvatici... adesso il tuo primo obbiettivo e' di portare il cane a cacciare ancora con passione, se non ottieni questo tutto il resto sarà inutile...cioè in un certo senso devi andare per esclusione, prova con altri selvatici, quali essi siano e senza fucile perché adesso il cane vede in quel ferro qualcosa di temibile, anche solo se lo porti a spalla...se il cane riprenderà passione dovrai ripartire dal livello che ti ho detto sopra, cioè come se tu avessi di fronte un cucciolo di 4 mesi, e dapprima con la scacciacani...potrebbe essere addirittura utile fare delle uscite in AFV con fucile a spalla, senza selvatici e senza spari, per vedere se il cane arrivi a tollerare la vista di quel coso, ancor prima di poter pensare agli spari, e cacci per la sua strada senza curarsi del fucile che ti stai portando dietro...se dovesse continuare a temere anche la vista del fucile i l problema potrebbe essere non da poco, purtroppo...un cane di un anno e mezzo e terrorizzato dal fucile non è certamente una situazione favorevole, ma date le sue qualità vale la pena di tentarle tutte...spero che nella mia lungaggine tu possa cogliere qualche spunto utile, sicuramente altri amici del forum più esperti di me ti sapranno dare altri validi suggerimenti...
ciao e ibal
jack