Ale! e Jack70, forse non avete afferrato l'ironia, o forse non l'ho espressa in maniera comprensibile. Io stavo cercando di tirare una frecciatina (o forse un colpo di clava) a quelli che vanno a fare i massacri all'estero (cosa che ho condannato nel passato su queste pagine) mentre I cacciatori italiani devono fare a botte per poter tirare a uccelli migratori (dalle allodole alle quaglie, dalle tortore alle beccacce, dai tordi alle anatre) sempre piu' scarsi proprio a causa di quei massacre all'estero, spesso perpetrati ai danni di uccelli in fase di accoppiamento o persino di nidificazione. Se non ci fossero sempre meno migratori alati, non ci sarebbe bisogno di fare a botte per accaparrarsi i posti dove certi coltivi attraggono e concentrano i pochi uccelli rimasti. Quando io ero in Italia, non era necessario un capanno in un campo di girasoli (io poi neanche me li ricordo i campi di girasoli a quei tempi--credo che ancora non ci fossero) per incarnierare qualche tortora. Andavo a Via Boccea, o vicino al lago di Martignano, e le tortore giravano ovunque, e neanche mi facevo un capanno, ma mi nascondevo ai limiti di un boschetto vicino a stopppie di grano o in un cespuglio vicino a una pozza o un torrente. E a quei tempi c'erano molti piu' cacciatori in giro, eppure le liti per accaparrarsi i posti non erano cosi' frequenti.
Vado a prendere i popcorn....