ruggine camera di scoppio (1 utente sta leggendo)

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franco3

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Buon di,
Ho il problema che basta non pulire le canne della mia doppietta a fine giornata, che l'indomani trovo le camere di scoppio piene di ruggine!!!
Come posso risolvere questo problrma?
A parte pulire al rientro, ma a me scoccia tanto dopo una giornata perdere tempo a pulire le canne che usero' il girono dopo.
Esiste qualche prodotto che risolve questo problema?
Ciao
Franco
 
Re: ruggine camera di scoppio

vai su big hunter cerca brunitore canne beretta, mi sembra che si chiami così, fino a qlke giorno fa era in promozione, buona fortuna
 
Re: ruggine camera di scoppio

credo fuori...all'interno mi semra impossible!!!

Io invece credo sia all'interno il problema (camera di scoppio), potrebbe quindi non essere cromata.
Io passo sempre lo scovolino con il tampone "sporco" d'olio... e di problemi non ce ne sono... a meno che non spari decine e decine di colpi, puoi pulire tranquillamente ogni 2gg...

Ciao
 
Re: ruggine camera di scoppio

Io invece credo sia all'interno il problema (camera di scoppio), potrebbe quindi non essere cromata.
Io passo sempre lo scovolino con il tampone "sporco" d'olio... e di problemi non ce ne sono... a meno che non spari decine e decine di colpi, puoi pulire tranquillamente ogni 2gg...

Ciao

Ma le camere di scoppio non sono mai cromate.
E facile che arrugginiscano per via del fatto che saranno di un acciaio piuttosto ferroso. In genere non è cosa preoccupante, ed è un pò lo stesso effetto che fanno i dischi dei freni delle auto, che sono in ghisa (la ghisa temperata diventa acciaio) quando restano sotto l'acqua anche per un paio d'ore. Ma è una cosa assolutamente superficiale.
Piuttosto il problema è il perchè lasci che entri acqua? A parte che è pericoloso avere le cartucce bagnate, si vede che quando esci che magari piove, o vai per le piante che sgrondano, tieni le canne all'insù.
Fidati: con lo scovolino in acciaio dacci sempre una passatina a fine giornata, e prima di farlo dai una spruzzata di olio spray dentro, per evitare che lo scovolino lasci i segni sulla cromatura delle canne.
Perlomeno fallo quando sei uscito col brutto tempo.
Mi raccomando non lasciare mai le canne bagnate di olio per armi, perchè oltre a disturbare, perlomeno per i primi colpi, la rendita balistica, possono a lungo andare corrodere.
Io procedo così:
1-spruzzata di spray
2-scovolino in acciaio
3-scovolino in setola
4-panno in cotone asciutto premuto fino a farlo uscire dal vivo di volata.

Questo fino a quando il cotone non stride all'interno, segno che ha sportato tutto l'olio.
Olio che comunque resta per un velo impercettibile. Ma è quello che ti serve per mantenere protette le canne e allungare la vita al tuo fucile.
La pulizia dell'arma è un fattore imprescindibile a parer mio. Impieghi poco tempo a farla, impari a voler bene al tuo strumento di caccia e, soprattutto, lo rende più sicuro e affidabile
 
Re: ruggine camera di scoppio

la ghisa non è acciaio, sia essa allo stato normale che temprato.........più che l'umidità sono i vapori e i residui di combustione a causare la ruggine nella camera e negli estrattori, nelle canne non cromate invece il problema si ha su tutta la lunghezza della canna
 
Re: ruggine camera di scoppio

la ghisa non è acciaio, sia essa allo stato normale che temprato.........più che l'umidità sono i vapori e i residui di combustione a causare la ruggine nella camera e negli estrattori, nelle canne non cromate invece il problema si ha su tutta la lunghezza della canna

L'impiego principale della ghisa è quello intermedio nella produzione di acciaio, che si ottiene per decarburazione della ghisa in apparecchiature dette convertitori in cui viene insufflato ossigeno (o aria): questo, combinandosi con il carbonio, ne riduce il tasso nel metallo fuso e viene evacuato come anidride carbonica.

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L'impiego principale della ghisa è quello intermedio nella produzione di acciaio, che si ottiene per decarburazione della ghisa in apparecchiature dette convertitori in cui viene insufflato ossigeno (o aria): questo, combinandosi con il carbonio, ne riduce il tasso nel metallo fuso e viene evacuato come anidride carbonica.
Affinazione della ghisa grezza per la produzione degli acciai
Un convertitore Bessemer
Sezione di un convertitore Bessemer

All'uscita dall'altoforno la ghisa presenta un tasso di carbonio ancora elevato, superiore normalmente al 4%, quindi, allo stato liquido, viene inviata e trattata in apposite strutture (convertitori), e qui è decarburata; il carbonio si combina con l'ossigeno formando anidride carbonica.

Durante tutto il processo d'affinazione della ghisa in acciaio, si toccano temperature prossime ai 1750 °C e non è necessario fornire ingenti quantità di calore, in quanto le reazioni di ossidazione di carbonio, manganese, ferro e soprattutto silicio, con formazione dei relativi ossidi, sono esotermiche e consentono al processo di autoalimentarsi. Per la fabbricazione dell'acciaio sono state usate diverse tecniche per l'affinazione della ghisa:

La tecnica del puddellaggio: era quella adottata prima del 1860, quando si diffuse l'uso del forno Martin-Siemens. La ghisa veniva versata in un crogiolo riscaldato dal carbone posto sotto di esso in una camera di combustione separata. La fiamma e i fumi caldi prima di essere dispersi in atmosfera surriscaldavano la superficie del crogiolo; il bagno metallico che vi è contenuto veniva così riscaldato e si poteva procedere all'affinazione della ghisa. Purtroppo però la temperatura raggiunta non era mai sufficiente affinché la massa metallica rimanesse fluida e fusa. Per questo gli operai dovevano continuamente rimestare e agitare il bagno affinché non si raffreddasse e non si solidificasse (il nome di questa tecnica deriva dal verbo inglese to puddle, ossia rimestare, mescolare una massa).

Il processo al forno Martin-Siemens: l'affinazione avviene in due tempi distinti. Il primo consiste nell'ossidazione del bagno di metallo fuso all'interno del forno, il secondo consiste nella desolforazione del bagno e la liberazione degli ossidi di ferro. Quest'ultima operazione avviene all'interno di una siviera dove è colato il metallo fuso. Dopo la colata e la creazione della scoria (scorificazione), il metallo è lasciato riposare in modo che si liberino i rimanenti gas in esso contenuti, dopodiché si procede al colaggio nelle lingottiere.

I processi al convertitore: contemporaneamente al processo al forno Martin-Siemens venne sviluppato quello al convertitore. Esso nacque nel 1856 dall'idea di Henry Bessemer di far attraversare la ghisa liquida da un getto d'aria compressa insufflata da fori posti sul fondo del crogiolo. L'inventore inglese notò l'estrema facilità con cui il carbonio, il silicio e il manganese si combinavano con l'ossigeno. Dato che queste sostanze erano presenti nella ghisa fusa, volle applicare la sua intuizione alla siderurgia per affinare la ghisa dalle sostanze dannose per la lega metallica risultante. Inoltre, l'ingegnere inglese volle trovare il modo di produrre molto calore così che la temperatura del bagno si mantenesse costante. Il convertitore da lui inventato fu fornito di un rivestimento refrattario acido, per questo il processo era acido e poteva convertire solo ghisa ad alto tenore di silicio, quindi inadatto alle ghise ad alto tenore di fosforo. Dato questo limite strutturale nel 1879 fu ideato da Thomas e Gilcrist un convertitore con rivestimento basico.
Più recentemente si è diffuso l'uso di un convertitore dove viene soffiato solo ossigeno, tramite una lancia raffreddata ad acqua, al disopra del bagno: il cosiddetto convertitore a ossigeno.

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Acciaio
Lega di ferro e carbonio con tenore di carbonio inferiore all'1,8%.
Ghisa
Le leghe con una percentuale maggiore, fino al 6%
Molto spesso nell'acciaio sono presenti anche altri elementi, che
hanno lo scopo di conferire al materiale proprietà particolari.

Spero di essere stato sufficientemente esaustivo....
 
Re: ruggine camera di scoppio

Vuoi un applauso? Invece di fare un copia e incolla da wikipedia spiega a tue parole cosa vuol dire cio' che hai scritto:" la GHISA TEMPERATA diventa acciaio".
Che l'acciaio si ricava dalla ghisa lo so pure io, ma la ghisa temperata.... ah, non cè la soluzione su wikipedia
 
Re: ruggine camera di scoppio

Vuoi un applauso? Invece di fare un copia e incolla da wikipedia spiega a tue parole cosa vuol dire cio' che hai scritto:" la GHISA TEMPERATA diventa acciaio".
Che l'acciaio si ricava dalla ghisa lo so pure io, ma la ghisa temperata.... ah, non cè la soluzione su wikipedia

Infatti ho inserito il commento proprio per leggermelo pure io, dato che avevo conoscenze sommarie in proposito, ma che erano comunque corrette. Da wikipedia ho tratto il testo, e non sei stato un gran investigatore per averlo scoperto, perchè non voleva essere un segreto.
Pertanto non ti offedere tanto che non si trattava di una critica nei tuoi confronti, nè tantomeno di saccenza da parte mia, che come ho già detto non avrebbe nemmeno troppo fondamento.
Perciò la prossima volta non partire in quarta e rifletti un pò prima di scaldarti.
Per gli applausi non li sopporto, nemmeno ai funerali.
Saluti.
 
Re: ruggine camera di scoppio

Stavo leggendo qualcosa di specialistico a riguardo, per rendere la cosa più "digeribile" in termini esplicativi, ma riesce tanto più difficile quanto più si entra nel dettaglio.
E per evitare che si trasformi nell'ennesima guerra tra "siensiatti", che pensano di avere la verità in tasca o che non sopportano di sentirsi dare delle lezoni (che ripeto ancora non è mio compito dare), volevo precisare che, da quanto conosco, la ghisa delle camere di scoppio ha subito un trattamento termico superficiale, una tempra appunto, per renderla al contempo più resistente della ghisa tradizionale e più elastica dell'acciaio.
Gli acciai delle canne sono spesso in acciaio al cromo-molibdeno, e hanno la caratteristica di essere poco elastici, anche per far si che tutta la forza propulsiva data dalla combustione delel polveri si orienti verso l'unica direzione possibile: il vivo di volata. In altri termini, delel canne "ferrose" sono quelle che potrebbero soffrire maggiormente dell'effetto "rigonfiamento" da dilatazione durante lo scoppio, nel passaggio del piombo a velocità elevate al suo interno.
L'acciaio risolve questo problema ,e al contempo risparmia peso.
il fenomeno della tempra della ghisa riguarda non solo il processo di indurimento superficiale suddetto, ma anche un'altra cosa. Tempra non solo ad indicare cioè il repentino raffreddamento del materiale posto ad alte temperature, ma lo stesso fenomeno insieme alla scrematura progressiva dei metalli posti in punto di fusione, per ricavarne leghe che, una volta tornate al punto di solidità, avranno tutt'altre caratteristiche meccaniche, fermo restando che, con taluni componenti al loro interno, anche se di entità differenti, possano ritenersi sempre ghise a tutti gli effetti.
Poi le camere di scoppio potrebbero essere anche loro in acciaio, ma di un acciaio piuttosto ferroso, per il fenomeno della ruggine superficiale che altrimenti non si spiega. Probabile che la ghisa si usasse perlopiù su fucili di vecchia fattura, fermo restando che alcune ghise, come quella sferoidale, sono ancora tutt'ora in usa per motori endotermici non particolarmente performanti.

chiusa parentesi-senza velleità di polemica.
 
Re: ruggine camera di scoppio

Sarà che ho frainteso l'affermazione :Spero di essere stato sufficientemente esaustivo...ma dopo averla detta facendo un copia e incolla sa solo da presa in giro. Il gioco degli "siensiati" lo fanno coloro che parlano e agiscono senza cognizione di causa, come coloro che fanno ricariche di fucili a canna liscia senza basi teoriche e senza prove al B.P.N, oppure come coloro che dicono che tal canna è meglio dell'altra perchè fatta nel paese dei balocchi, quando poi fanno un morto ogni 5 cinque fucilate perchè manco san sparar dritto.Per non parlare di chi crede che i pallini caldi ammazzano di più....

Comunque, che la ghisa sia più "elastica" dell'acciaio lo si capisce dal modulo di elasticità E , con la ghisa siamo siamo intorno ai 100*000 N/mm^2, per gli acciai legati 200*000N/mm^2, e da qui non si scappa. Il modulo di elasticità si ricava dalla legge di Hooke eseguendo una prova di trazione, ma esso è valido solo nel campo elastico..quello che dici del rigonfiamento è una deformazione plastica e son cose completamente diverse. Tutta la progettazione meccanica si basa sulle tensioni applicate ad un corpo, ma il grado di resistenza del corpo è in funzione del suo carico di rottura nel campo della statica(carico costante). Nel nostro caso siamo nella condizione dinamica perchè abbiamo delle sollecitazioni causate dallo scoppio che sono distribuite lungo un periodo, qui in entra in gioco anche la resistenza a fatica che abbassa il carico ammissibile in base ad un coefficiente di sicurezza. Il carico di resistenza Rm di un acciaio da bonifica al cromo molibdeno varia dai 1000 ai 1200 n/mm^2 mentre per una comune ghisa grigia 200 N/mm^2, se poi si tiene conto che il coefficiente di sicurezza per gli acciai è minore rispetto a quello delle ghise, risulta ovvio il vantaggio che garantiscono gli acciai rispetto alle ghise sotto il profilo meccanico. Solo un pazzo progetterebbe delle canne in ghisa, quelle in sferoidale le usano nei motori ma abbiamo pressioni di max 200 bar e stiamo parlando di motori turbodiesel, nel fucile siamo a 650-1050 bar, e mai si sognerebbe di temprarle in quanto nella maggior parte dei casi si abbassa la sigma ammissibile ed anche l'elasticità con conseguente aumento della fragilità, poi le ghise si deformano molto ed aumenta esponenzialmente anche il rischio di rottura rispetto agli acciai La ruggine non è detto che si formi solo per via dell'umidità, si può formare spontaneamente in ambiente secco per via della presenza dell'ossigeno e acidi(combustione polvere) ma anche causa della tensione per fenomeni di incrudimento ecc. Se vuoi guarda in qualsiasi manuale di meccanica la progettazione nella sezione dei recipienti e tubi in pressione, noterai come influisce la sigma ammissibile del materiale sul dimensionamento dello spessore, e come esso sia legato alla pressione che agisce sulle pareti, la velocità con cui i pallini strisciano la canna è irrilevante in confronto, non per niente esistono tutt'ora le canne senza cromatura che serve ad ovviare al problema della corrosione.

Questa non è una "guerra", quella la fanno solo al bar i soliti 4 vecchietti, io lo considero uno scambio di informazioni, ovvio che però si deve sostenere le proprie idee con dati concreti e se cè qulcuno che mastica la meccanica son ben lieto di parlare con lui...se ci fosse ancora Flagg avrei di sicuro solo che da imparare, peccato che è stato bannato....
 

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