Re: richiami vivi 2010
riordiniamo le idee. L'aviaria è una tematica sanitaria. L'ordinanza di divieto - TASSATIVO - è dell'UE (e non dell'Italia o di qualche regione/provincia) e solo, ripeto SOLO, in deroga è concesso l'uso dei richiami vivi. Questa deroga a livello europeo è dovuta agli amici francesi: grazie alle loro capacità e forze si è aperta la breccia ed anche l'Italia, obtorto collo, ha dovuto adeguarsi. Il divieto l'UE - ANCHE X IL 2010 - è stato ribadito e ricofermato al 31.12.2010. OBBLIGATORIAMENTE il governo italiano deve seguire questi diktat. Il precedente decreto è scaduto il 31 03 2010. Il nuovo, da mesi pronto e da quasi 40 giorni firmato dagli uffici tecnici e dai vari organi che dovevano dare i relativi pareri (positivi) e a cui manca solo la firma finale e relativa pubblicazione, giace su un tavolo da più di un mese. La scadenza, salvo quasi impossibili rettifiche, sarà al 31.12.2012.
La regione Veneto, pochi giorni fa, ha deliberato in materia rinnovando il decreto dello scorso anno, con le stesse modalità, x cui - quando vi sarà la firma a livello ministeriale - Zaia ha già preparato la circolare applicativa. Quindi, x il veneto tutto come lo scorso anno e pronti al via come arriva la firma. Altre regioni musica diversa.
Che poi, x motivi politici e solo x questo anche se qualcuno li dipinge di vari colori/interessi, le cose non vadano avanti ovvero non si firmi è altra e diversa questione. Purtroppo. E che alcune regioni/provincie impongano divieti in materia è aria fritta. La legge 157 li permette, non vi sono leggi regionali che , sotto l'aspetto venatorio, ne impediscano l'utilizzo quindi, salvo l'aspetto sanitario attualmente in stand by, i richiami vivi potranno essere normalmente usati.
Magasso